Ciao Edoardo,
in estrema sintesi…la prendo un po’ alla larga ed in tutta fretta...
Dopo la parentesi napoleonica, l'8 dicembre 1816 Ferdinando IV riunì in un unico Stato i regni di Napoli e Sicilia con la denominazione di Regno delle Due Sicilie, abbandonando per sé il nome di Ferdinando IV di Napoli e III di Sicilia ed assumendo quello di Ferdinando I delle Due Sicilie.
Ai primi di gennaio del 1825 il re Ferdinando I morì e salì al trono suo figlio Francesco.
Alla morte di Francesco I, l'8 novembre 1830, il regno passò al figlio ventenne Ferdinando II.
Alla morte di Ferdinando II, salì al trono il figlio Francesco II (il 22 maggio 1859).
Dopo questa breve premessa, entriamo nel merito.
Nel suindicato periodo vi erano due amministrazioni postali:
-una per la Sicilia, con direzione Generale a Palermo;
-l’altra, con direzione Generale a Napoli (Capitale del Regno) per i territori continentali del Regno, quindi le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, gran parte dell'odierno Lazio meridionale (distretti di Sora e Gaeta) e dell'attuale provincia di Rieti (distretto di Cittaducale).
I primi francobolli borbonici vennero emessi l’1 gennaio 1858 dall’Amministrazione postale di Napoli e venivano usati solo nei territori continentali (quindi non in Sicilia). i 7 valori della serie (da ½ grano al 50 grana) presentano nel disegno tre gigli, il cavallo alberato ed una Trinacria e vennero utilizzati esclusivamente nei territori continentali.
In Sicilia, i primi francobolli vennero emessi l’anno successivo dall'Amministrazione siciliana, quindi l’1 gennaio 1859. I francobolli di questa serie, in colori diversi, riportano tutti il profilo del volto del Re Ferdinando II, in quel periodo regnante. I francobolli di questa serie vennero utilizzati solo in Sicilia.
Adesso arriviamo alla Trinacria.
La Storia ci racconta della spedizione dei Mille e che nel settembre del 1860 Francesco II abbandona Napoli per rifugiarsi a Gaeta e di lì a breve terminerà la dinastia borbonica ed il Regno delle due Sicilie. Intanto, Garibaldi assumerà un periodo di dittatura, durante il quale riduce la tassa di spedizione per i giornali, da ½ grano a ½ Tornese, al fine di eguagliarla a quella in uso nel Piemonte che era pari ad 1 cent. di Lira (1/2 Tornese = 1 Cent. di Lira Piemontese).
Quindi, si decise di stampare questo francobollo da ½ Tornese che nell’ambito collezionistico ha assunto il nome di “Trinacria”. Questo francobollo venne stampato utilizzando metà della lastra del ½ grano borbonico della II Tavola, appositamente modificata: la “G” di grano venne rimossa e sostituita con la “T” di tornese e cambiato il colore di stampa in azzurro.
In seguito, alla stessa parte della lastra vennero eliminati i tre gigli, il cavallo e la trinacria, sostituiti da una Croce, che nell’ambito collezionistico ha assunto il nome di “Croce di Savoia”.
Sia la Trinacria che la Croce di Savoia vennero utilizzati solo nei territori continentali del Regno.
Spero di non aver fatto troppi frammischiamenti.
