I francobolli della Città dei Ragazzi Erano emessi in Talenti, la moneta dei ragazzi, per pagare il trasporto a domicilio della corrispondenza effettuato dai ragazzi della organizzazione. Ovviamente dovevano essere pagati con l'apposita moneta: il Talento, appunto. Per affidarli alle Poste Italiane era d'obbligo l'aggiunta del francobollo legale. Il cambio di un Talento era di 10 lire. L'organizzazione, nata a
Torino in Via Po 28, aveva un settimanale che si chiamava "
La Bussola" che oltre le notizie della città, recava i fumetti di
Craveri e
Jacovitti. La diffusione era su tutto il territorio nazionale. La moneta a
Milano era stata accettata da una moltitudine di negozi, edicole e cinematografi. Il periodo di vita fu dal 1946 al 1955. La sede centrale della Città dei Ragazzi venne trasferita a Milano sotto il patrocinio della ditta "
Parvis", creatrice della carta moneta e dei francobolli. I francobolli emessi furono diecimila per tipo. La moneta in due pezzi, 1 e 2 Talenti, per un totale di due milioni di Talenti.
L'organizzazione era mirata a impegnare i ragazzi dopo la tragedia della guerra. Era multietnica e multireligiosa.
Notizie si possono trovare anche su alcuni vecchi numeri della rivista "Cronaca Filatelica".
Nell'immagine che segue sono mostrati i valori da 1, 2 e 3 Talenti con annulli della Città dei Ragazzi di
Modena.
Queste etichette erano usate al posto dei francobolli per posta fra amici della città dei ragazzi, oppure venivano applicate su buste verso l'esterno, ovviamente con l'aggiunta di valori bollati italiani:
Modena1.jpg
Rimaniamo in tema e riportiamo qui di seguito la traduzione di un vecchio articolo apparso nel dopoguerra sulla rivista inglese "
Everybody’s", avente per oggetto la Città dei Ragazzi di Modena.
L'articolo ci offre un bello squarcio di vita della città degli orfani, con atti di eroismo per il loro personale aiuto a militari alleati.
Purtroppo il ritaglio di giornale era incompleto, ed alcuni brani risultano inevitabilmente tagliati nella traduzione.
<<….visitammo la Città dei Ragazzi così com’è oggi – sui tre piani del solo edificio finora completato. Don Rocchi ci mostrò la macchina da stampa e l’attrezzatura fotografica che rendono possibile le esercitazioni pratiche in questi campi. I ragazzi preparano i clichet per opuscoli e volantini sulla città e stampano le pubblicazioni col proprio macchinario.
Don Rocchi mi disse che presto aggiungeranno una sezione per la costruzione e riparazione di apparecchiature radio.
I LORO FRANCOBOLLI
Dalla sezione tecnica attraversammo la sala fino al bar, dove i ragazzi lavorano come baristi e camerieri e dove sono in vendita bevande, dolci e biscotti. Notai che i ragazzi pagavano con strane banconote e ne chiesi a Don Rocchi. Spiegò che i ragazzi non sono autorizzati ad usare valuta ufficiale italiana nella città. Sono pagati in talenti per i lavori che fanno nella Città dei Ragazzi e possono spendere i loro talenti al bar oppure accreditare il proprio conto nella banca della città.
“Abbiamo una banca” spiegò Don Rocchi “perché vogliamo che i ragazzi comprendano l’organizzazione civile e quanto sia necessario avere finanze solide. Abbiamo anche i nostri francobolli ed i ragazzi sono incoraggiati a scrivere più possibile. Le lettere sono affrancate coi francobolli della Città dei Ragazzi e nell’ufficio postale la parte in bianco a destra dei nostri speciali francobolli è affrancata ufficialmente per l’inoltro. I nostri impiegati postali sono di grande aiuto.”
Al primo piano c’è la piccola cappella. “Non abbiamo molte funzioni” disse Don Rocchi “perché ci piace che i ragazzi vengano tranquillamente a pregare per loro conto”.
Era fresco e tranquillo nella cappella, con le persiane semichiuse e due ragazzi inginocchiati di fronte al semplice altare. Dalla cappella andammo nella libreria, dove vi è un’eccellente selezione di libri, sotto la cura di uno dei ragazzi che funge da bibliotecario. Don Rocchi allora ci mostrò la sala di lettura col cinema e poi vedemmo i giovani giocare in una delle sale ricreative. Ogni sala ha un tavolo da ping pong, scacchi, carte e freccette. Queste sale sono anche usate come aule scolastiche, e sulla lavagna di una di queste, un problema matematico abbastanza complicato mi convinse che l’educazione dei ragazzi era ben avanzata.
UN GIOVANE DINAMICO
La visita ci aveva lasciato un po’ stanchi e Don Rocchi suggerì di recarci nella sala da concerti all’ultimo piano dove l’Assemblea – o Parlamento – tiene le sedute. Sedemmo ad un lungo tavolo da conferenza e il nostro ospite ci offrì un liquore. Poi tutti i ragazzi si fecero largo nella sala da concerti ridendo e schiamazzando felici. Ci avrebbero dato una dimostrazione del canto della comunità. Il loro leader era un dinamico giovanotto con un berretto e fu alquanto impressionante sentire oltre cento giovani, in perfetto unisono, seguire il ragazzo col berretto come se…
……in Via Ganaceto. I miei pensieri andarono a Don Monari e Arturo Anderlini, due uomini che mai vacillarono nella lotta contro l’oppressione e che pagarono la loro devozione con la vita.
C’erano molti altri come loro, non solo a Modena ma in tutta l’Italia, nelle città e nelle campagne, che rischiarono la prigione, la tortura e la morte per aiutare i prigionieri alleati a ritrovare la libertà. Subito dopo l’armistizio con l’Italia c’erano 20.000 prigionieri di guerra britannici di cui la maggior parte fuggì. Quello che stiamo facendo ora, raccogliendo fondi per una delle case nella Città dei Ragazzi, compenserà una parte – una piccola parte – del debito di gratitudine che tanti di noi hanno.
So che 7.000 sterline sono molti soldi, ma so anche che molti ex prigionieri di guerra vivono oggi in pace e sicurezza con le loro famiglie grazie a uomini coraggiosi come Don Monari e Arturo Anderlini che considerarono la causa della libertà al di sopra delle loro vite." ... Infine un ultimo, interessantissimo documento postale.
Lettera da Fiumalbo (MO) a Montegrotto (PD) del 9 agosto 1948, affrancata con un 8 Lire Risorgimento ed un 3 Lire Democratica apposto sopra ad un'etichetta della Città dei Ragazzi da 1 Talento, esattamente nello spazio predisposto allo scopo.
L'immagine è tratta dall'asta Laser Invest del 19 marzo 2001; la busta, con prezzo base 500.000 lire fu aggiudicata a 700.000 lire.
Buste del genere, così ben conservate, non sono molto comuni ed appaiono essere piuttosto ricercate dai collezionisti specializzati.
Fiumalbo.jpg
Luca
P.S.
Dal vecchio Forum di F&F.
Contributi di Alvaro Picchi, Fabio V., Paolo Celani, Andrea Bizio Gradenigo.
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