Partendo da una vecchia discussione in cui il presidente della Associazione Nazionale Professionisti Filatelici testualmente diceva "...commercianti abusivi o ineducati che ne approfittano dello schermo per fare i propri comodi. Ricordo che proprio i commercianti/privati abusivi sono proprio quelli che inondano i siti di fregature e di francobolli falsi, rotti, mal descritti ecc. facendo danno a tutti i collezionisti (anche a Voi del sito) e ai commercianti. Dovrebbero prima guardare in casa propria. E non pensate di trincerarvi dietro la frase "vendo i miei doppi" perchè, apparendo sui siti anche come compratori!!!, siete a tutti gli effetti COMMERCIANTI ABUSIVI. (vedi numerevoli interventi fatti dagli organi competenti su ebay)...".
Ricordo però, allo stesso tempo, questo articolo del Sole 24 Ore http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e- ... 0049.shtml il cui titolo "Niente tasse al collezionista che vende online " è emblematico ed all'interno dell'articolo viene narrata la storia di un collezionista a cui venne notificato un accertamento fiscale per le sue compravendite online ma poi la Commissione tributaria toscana, competente del caso, con questa sentenza (dove, peraltro, vengono citati "francobolli da collezione e collezioni di francobolli" diede ragione al collezionista.
Siccome mi da estremamente fastidio essere considerato, per qualche minima vendita che effettuo, un commerciante abusivo, mi piacerebbe che qualcuno più informato di me, possibilmente dell'ambito tributario/commercialista, potesse aiutarci a capire appieno la faccenda.

