Fino a che data furono usati i francobolli del Pontificio dopo la presa di Roma nel 1870?
Come deve essere valutata la rarità di una lettera o di un annullo con francobolli pontifici dopo il 1870?

Che tu sappia erano tollerati o permessi?Guido Morolli ha scritto: 24 ottobre 2017, 18:49 Nei miei appunti, ho come data ultima di Pontificio il 17 maggio 1871..ecco la busta...
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Guido
Il bollo è buono. La lettera ha due certificati Enzo Diena e Bottacchi. Però nessuno dei due certificati fa riferimento alla rarità di queste lettere.Gianco ha scritto: 24 ottobre 2017, 22:01 Un 10 centesimi vermiglio su lettera (l'affrancatura più comune) è quotato dal Sassone 900 €, cioè quasi 20 volte più dell'ordinario. Questo dà un'idea di massima dell'interesse di questi documenti.
E' chiaro che se poi l'affrancatura non è il 10, ma è il 20, il valore aumenta (fino ad arrivare alll'80, rarissimo).
Rarissime anche (ovviamente) le affrancature di II Emissione.
L'annullo acquista importanza, in ragione del documento, che ha interesse.
Sugli annulli occorre fare attenzione, perchè se ne trovano di falsi, visto che la data è proprio ciò che fa la differenza.
Saluti!
Bisogna anche tener presente che fino al 31 ottobre 1870 la tariffa delle lettere che viaggiano all'interno di quello che era il territorio Pontificio al 20 settembre 1870 pagano solo 10 centesimi. Dal 1º novembre venne introdotta la tariffa italiana di 20 centesimi.Gianco ha scritto: 24 ottobre 2017, 22:01 Un 10 centesimi vermiglio su lettera (l'affrancatura più comune) è quotato dal Sassone 900 €, cioè quasi 20 volte più dell'ordinario. Questo dà un'idea di massima dell'interesse di questi documenti.
E' chiaro che se poi l'affrancatura non è il 10, ma è il 20, il valore aumenta (fino ad arrivare alll'80, rarissimo).
Guido Morolli ha scritto: 24 ottobre 2017, 18:49 Nei miei appunti, ho come data ultima di Pontificio il 17 maggio 1871..ecco la busta...
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Guido
Giuliano Padrin ha scritto: 25 ottobre 2017, 15:05
Per quanto riguarda invece la lettera ............... non potendo quindi verificare correttamente quei puntini che dai francobolli debordano sul fronte della lettera...........
Trovare il bollo "207" in dotazione a “Roma ferrovia” come annullatore dei francobolli ed, a fianco, il bollo ad un cerchio e data di Viterbo, lascia sicuramente un po’ perplessi.
Infatti se il bollo ad un cerchio e data è stato apposto a Viterbo (e non c’è ragione di dubitarne) perché i francobolli non sono stati annullati col numerale “208”?
Sono forse sfuggiti all’annullo ed ha poi rimediato alla svista “Roma ferrovia” annullandoli con il suo “207”?
Per il resto, viste anche le due sigle peritali, più non mi addentro.