Enrico buongiorno,enrico54 ha scritto:Perchè non intervenire ora che mi hai incuriosito? Mi dai la tua opinione, ovviamente se effettivamente puoi?
credo che a questo punto, visto che la lettera è sua, sia Fabio a doverci svelare l'arcano...



Enrico buongiorno,enrico54 ha scritto:Perchè non intervenire ora che mi hai incuriosito? Mi dai la tua opinione, ovviamente se effettivamente puoi?
Trattandosi di un uso fuori validità di ben 1 anno e 4 mesi del 10 cent tipo DLR in questione e dopo l'invito di un esperto del settore LV su Italia per far periziare il pezzo, vi posso tranquillamente dire che i vostri sospetti erano fondati.mestrestamps ha scritto:Enrico buongiorno,enrico54 ha scritto:Perchè non intervenire ora che mi hai incuriosito? Mi dai la tua opinione, ovviamente se effettivamente puoi?
credo che a questo punto, visto che la lettera è sua, sia Fabio a doverci svelare l'arcano...![]()
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Mi dispiace che tu sia incappato in un falso, cose che possono capitare a tutti.Fabio76 ha scritto:Trattandosi di un uso fuori validità di ben 1 anno e 4 mesi del 10 cent tipo DLR in questione e dopo l'invito di un esperto del settore LV su Italia per far periziare il pezzo, vi posso tranquillamente dire che i vostri sospetti erano fondati.mestrestamps ha scritto:Enrico buongiorno,enrico54 ha scritto:Perchè non intervenire ora che mi hai incuriosito? Mi dai la tua opinione, ovviamente se effettivamente puoi?
credo che a questo punto, visto che la lettera è sua, sia Fabio a doverci svelare l'arcano...![]()
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La lettera è stata truccata, di seguito le testuali parole del perito:"Il francobollo originario, difettoso, è stato tolto e sostituito con un 10 cent annullato precedentemente, completando è il timbro a penna con inchiostro di china."
La cosa inquietante è scoprire che esistono falsari anche sulle normali lettere fra comuni su VE II, anche se l'uso del FB con annulli a sbarre era alquanto insolito.
ecas ha scritto:, non so se l'ho già fatto vedere, ma lo posto lo stesso....
ciao Valeriovalerio66vt ha scritto:Che ne penste?
A me piace infinitamente.
Valerio
Interessanti informazioni.maurino ha scritto:ciao Valeriovalerio66vt ha scritto:Che ne penste?
A me piace infinitamente.
Valerio![]()
scusa se quoto il tuo intervento ma volevo aggiungere delle considerazioni sul timbro della tua lettera
Da "Italia filatelica" numero 41, giugno 1948, dalla mano di Mario Diena
"Da molti anni erano conosciuti alcuni francobolli d'Italia da 20 cent azzurro chiaro, emissione 1867, annullati con un bollino a forma di ruota dentata, impresso in nero. La rivista "Battaglie filateliche" del gennaio 1927 dava la riproduzione di uno di tali francobolli augurandosi che qualche filatelista potesse dare chiarimenti in proposito. Il francobollo da 20 cent venne emesso in epoca in cui l'annullamento delle carte valori era già stato da tempo disciplinato dalla nostra amministrazione postale e quindi quel bollino - che del resto non era conosciuto come annullatore di francobolli di precedenti emissioni sia del regno di Italia che di ex Stati italiani - costituiva un enigma per gli specialisti.
Di recente il comm. Berardi di Bologna ha avuto occasione di esaminare un lotto di lettere e vi ha rinvenuto un certo numero di corrispondenze affrancate col detto francobollo da 20 cent con l'annullo a ruota dentata. Tutte le lettere, spedite nel periodo 1871-1873 sono dirette a Molinella e provengono da diversi mittenti di Bologna.
Il comm. Berardi non potendo rendersi ragione di quel bollo, ha svolto alcune indagini e riteniamo sia riuscito a scoprirne l'origine. Nel guardare altre lettere provenienti dalla stessa fonte ne ha notate alcune - sempre affrancate con lo stesso francobollo da 20 cent - che avevano l'annullamento in oltremare eseguito con bollo circolare recante all'interno "PIETRO • COCCHI •" e nel mezzo una grande B.
Da ricerche eseguite all'anagrafe è risultato che un tale Pietro Cocchi, nato a Budrio nel 1821 e morto a Bologna nel 1895, abitante a Bologna in Piazza delle Mercanzie, era un "uomo di stallaggio" figlio di Luigi, incisore e musicante. Vien fatto perciò di pensare che il Cocchi avesse avuto un servizio di trasporto a cavallo fra Bologna e Molinella e che accettasse la corrispondenze affrancate da recapitare o a Molinella o a Bologna. I due bolli, uno muto e l'altro con dicitura potevano essergli stati forniti dal padre incisore.
Può darsi si rinvengano altre lettere provenienti da Molinella o da località vicinori e dirette a Bologna aventi i francobolli obliterati con uno dei due bolli descritti, ciò che verrebbe ancor più da avvalorare l'ipotesi affacciata dal comm. Berardi e che noi però fin d'ora riteniamo corrispondente alla realtà.
Da notare che le lettere non recano nessun bollo postale né di partenza né di arrivo, il che sta a provare che il recapito della corrispondenza veniva effettuato senza l'ausilio del normale servizio postale di Stato. Le lettere stesse trattano di merci da trasportare ed è quindi probabile che tanto i mittenti quanto i destinatari si recassero nel luogo ove il Cocchi faceva recapito."
Mario Diena
Splendida!!enrico54 ha scritto: 13 agosto 2017, 16:28 Ravvivo questa discussione estremamente interessante aperta tempo fa dal buon Valerio con questa piacevole piccola lettera, da Napoli per Marsiglia del 3 Gennaio 1866, primo porto raccomandato per la Francia con affrancatura tricolore (20 cmi "ferro di cavallo" I tipo), e naturalmente buon annullo di Napoli Consegne in partenza.
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Enrico Flaminio