Il bollo "RETRODATO" su posta del Lombardo Veneto
Moderatore: fildoc
Il bollo "RETRODATO" su posta del Lombardo Veneto
Si tratta di un timbro in genere inconsueto
io lo ho in collezione al retro di una rispedizione nel 1861 da Milano in colore nero
io lo ho in collezione al retro di una rispedizione nel 1861 da Milano in colore nero
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ciao
Fildoc
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Fildoc
Re: il timbro RETRODATO
e da poco in rosso
... sempre da Milano
Entrambe le buste non sono facili da interpretare per tassazione e date presenti...
se non si conosce il significato del timbro.

... sempre da Milano
Entrambe le buste non sono facili da interpretare per tassazione e date presenti...
se non si conosce il significato del timbro.
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Re: il timbro RETRODATO
Quando veniva apposto questo timbro? Quale era la sua funzione?
Cordiali Saluti Eric Werner (alias Vacallo)
Vincitore dei concorsi "I Top di F&F" 2007 e 2008
Vincitore del concorso "I Top di F&F" 2010, categoria Documenti Postali
Sostenitore dal 2010, come lo sono anche nel 2024
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Re: il timbro RETRODATO
Sei anni fa se ne era parlato ampiamente in questo topic:
https://www.lafilatelia.it/forum/viewto ... 1&start=11
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- francesco luraschi
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- Località: Como
Re: il timbro RETRODATO
Però è un bollo sardo di cui si scrive già nella convenzione tra Austria e Sardegna del 1853.
Francesco

I nostri articoli:
https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.
Francesco
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Re: il timbro RETRODATO
Come tanti altri, per esempio
i tamponi 2, 6 e 8 per le tassazioni, l'AFFRANCATA del pontificio o il Netta dentro e fuori,
timbri che si trovano su posta del LV che tra l'altro, in questo specifico caso, rientra in LV.
Io li trovo certamente interessanti.
i tamponi 2, 6 e 8 per le tassazioni, l'AFFRANCATA del pontificio o il Netta dentro e fuori,
timbri che si trovano su posta del LV che tra l'altro, in questo specifico caso, rientra in LV.
Io li trovo certamente interessanti.
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- francesco luraschi
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- Località: Como
Re: il timbro RETRODATO
Il bollo RETRODATO è sicuramente riconducibile alle lettere rispedite al mittente (e non solo) dette anche "riclamate"/"richiamate" pure dall'amministrazione austriaca la quale però non riservò un bollo ad umido specifico per questo genere di rispedizioni.
Il bollo è sicuramente sardo e venne poi introdotto in Lombardia nel 1859.
In quanto a tassa 8 (8/10) come siamo messi? La convenzione del 1853 riserva un apposito paragrafo a questo genere di corrispondenza che però è nebuloso e non so fino a che punto applicabile nel 1860/61.
Io ho dedotto che le lettere postate siano entrambe di II porto: una porta una tassa 4 poco visibile, mentre l'altra porta un 2 in alto a sinistra.
A partire da questo ho sciolto la tassa 8: 20/100 per il recapito, 20 per la rispedizione il tutto moltiplicato 2 proprio per il II scaglione di porto.
Voi che ne pensate?
Francesco
Il bollo è sicuramente sardo e venne poi introdotto in Lombardia nel 1859.
In quanto a tassa 8 (8/10) come siamo messi? La convenzione del 1853 riserva un apposito paragrafo a questo genere di corrispondenza che però è nebuloso e non so fino a che punto applicabile nel 1860/61.
Io ho dedotto che le lettere postate siano entrambe di II porto: una porta una tassa 4 poco visibile, mentre l'altra porta un 2 in alto a sinistra.
A partire da questo ho sciolto la tassa 8: 20/100 per il recapito, 20 per la rispedizione il tutto moltiplicato 2 proprio per il II scaglione di porto.
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Francesco
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Re: il timbro RETRODATO
Quella di Villafranca è piuttosto facile
Il tampone 8 indica gli 8 decimi di lira (no 8 soldi!) che erano richiesti inizialmente alla riapertura delle frontiere , dopo la guerra del 59, per la consegna fuori convenzione .
Questa lettera è del 7\11\1859
come si evince anche dal C1 rosso di Milano che reca visibile il mese (11), peraltro inusuale
Una ipotesi: nessuno ha pagato la tassa che dopo circa 4 mesi nel marzo del 1860 viene rispedita al mittente
Il tampone 8 indica gli 8 decimi di lira (no 8 soldi!) che erano richiesti inizialmente alla riapertura delle frontiere , dopo la guerra del 59, per la consegna fuori convenzione .
Questa lettera è del 7\11\1859
come si evince anche dal C1 rosso di Milano che reca visibile il mese (11), peraltro inusuale
Una ipotesi: nessuno ha pagato la tassa che dopo circa 4 mesi nel marzo del 1860 viene rispedita al mittente
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Fildoc
- francesco luraschi
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- Località: Como
Re: il timbro RETRODATO
Io ho il sospetto che in nessuno dei due casi il destinatario pagò gli 8/10 di cui era caricata la lettera. Probabilmente venivano contabilizzati senza però essere incassati dal destinatario. Una sorta di "bonifico vicendevole" che vedremo applicato nel periodo post 15/5/1862.
Poi però non mi è chiaro il discorso della tariffa valida in assenza di convenzione. Per arrivare a 8/10 richiesti da Milano la lettera doveva essere molto pesante, a tal punto da richiedere una tariffa più elevata dei 5 soldi pagati dal mittente in Veneto.
Per questo ho letto le disposizioni del 1853 come la richiesta di pagamento di una tariffa sia per la consegna al destinatario sia per la rispedizione, praticamente una tassa doppia, ovviamente da e per la frontiera.
In questo caso per il porto semplice era di 20/100 sia in arrivo sia in partenza.
Francesco
Poi però non mi è chiaro il discorso della tariffa valida in assenza di convenzione. Per arrivare a 8/10 richiesti da Milano la lettera doveva essere molto pesante, a tal punto da richiedere una tariffa più elevata dei 5 soldi pagati dal mittente in Veneto.
Per questo ho letto le disposizioni del 1853 come la richiesta di pagamento di una tariffa sia per la consegna al destinatario sia per la rispedizione, praticamente una tassa doppia, ovviamente da e per la frontiera.
In questo caso per il porto semplice era di 20/100 sia in arrivo sia in partenza.

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Re: il timbro RETRODATO
Si potrebbe pensare anche che:
qualcuno abbia pagato i 20 centesimi (ovvero gli 8 soldi) e dopo mesi abbia chiesto la rispedizione al mittente pagando 20 centesimi di lira (il 2 in un angolo in alto)
e poi entrata in LV sia stata considerata franca come rispedizione
qualcuno abbia pagato i 20 centesimi (ovvero gli 8 soldi) e dopo mesi abbia chiesto la rispedizione al mittente pagando 20 centesimi di lira (il 2 in un angolo in alto)
e poi entrata in LV sia stata considerata franca come rispedizione
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Re: il timbro RETRODATO
Mi son spiegato male è vero!
( 8 soldi pari a 20 centesimi!)
siamo nel 1859 quando i soldi valevano 2,5 centesimi
( 8 soldi pari a 20 centesimi!)
siamo nel 1859 quando i soldi valevano 2,5 centesimi
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Fildoc
Re: il timbro RETRODATO
Se può esser utile alla vostra discussione stavo leggendo tempo fa un serie di articoli apparsi sul Nuovo Corriere Filatelico di Piero Damilano
"Dei personaggi e delle riforme postali degli anni 1849-1852" ed in un passo parla dell'istituto del "retrodato" .
Ve lo riporto insieme alle figure dei due oggetti postali citati.
sergio
"Dei personaggi e delle riforme postali degli anni 1849-1852" ed in un passo parla dell'istituto del "retrodato" .
Ve lo riporto insieme alle figure dei due oggetti postali citati.

sergio
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Sergio De Benedictis
STAFF
Socio C.I.F.T. - A.I.C.A.M - A.N.C.A.I. - U.S.F.I. - I.S.S.P.
Visita la mia rubrica sul Postalista :Il bastone di Asclepio
Guarda le mie vendite su Delcampe: nickname "debene".
I miei interessi :
Tematica medica; Antichi Stati; Storia Postale di Bari; Precancel U.S.A., Affrancature Meccaniche; Letteratura Filatelica; Erinnofili;Collezione A.S.F.E.
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Re: il timbro RETRODATO
Grazie!
Rev LB Sep 2019
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