Debito e Credito austriaco
Moderatore: fildoc
Debito e Credito austriaco
In un certo momento storico fra Austria e il regno d'Italia nello scambio della posta vennero registrate sulle buste le rispettive competenze
non sono lettere comuni ma si vedono
in genere recano un timbro con su scritto debito austriaco
ne abbiano gia' parlato sul forum perchè i segni di tassa non sono a volte facili da interpretare
ne mostro alcune con il 5, il 10 e il 15 soldi....
Molto più raro il credito austriaco!
Ho avuto la fortuna di metterne una in collezione in questi giorni
sapreste interpretarla?
Le discussioni sul computo dei debiti dovrebbero aiutarvi a fare i conti...
allego per ultima l'immagine della busta soggetto del quiz:
non sono lettere comuni ma si vedono
in genere recano un timbro con su scritto debito austriaco
ne abbiano gia' parlato sul forum perchè i segni di tassa non sono a volte facili da interpretare
ne mostro alcune con il 5, il 10 e il 15 soldi....
Molto più raro il credito austriaco!
Ho avuto la fortuna di metterne una in collezione in questi giorni
sapreste interpretarla?
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allego per ultima l'immagine della busta soggetto del quiz:
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Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
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Fildoc
Re: quiz sul debito e il credito austriaco
le date della lettera
spedita il 15 marzo 1863 da Pieve di Soligo
passata a Desenzano il 16
giunta a Torino e poi a Pinerolo il 17
spedita il 15 marzo 1863 da Pieve di Soligo
passata a Desenzano il 16
giunta a Torino e poi a Pinerolo il 17
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Fildoc
- filippo_2005
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Re: quiz sul debito e il credito austriaco
Molto bella e di impatto la credito austriaco (con il bell'ovale di pieve di soligo).


filippo_2005
https://raccoltaasiregnoaldoefilippo.blogspot.com/ il blog della raccolta iniziata da mio padre e proseguita da me
colleziono antichi stati e regno su lettera, fino alla floreale compresa.
Mi interessano anche Timbri e Annulli di Russi fino al 1900.
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- Stefano1981
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Re: quiz sul debito e il credito austriaco
Ci provo
La lettera era sottoaffrancata, avrebbero dovuto apporre un francobollo da 10 soldi, come nella seconda busta mostrata.
Pertanto per il tratto italiano hanno tassato la lettera per 40 centesimi riconoscendo un credito austriaco di 5 soldi.


La lettera era sottoaffrancata, avrebbero dovuto apporre un francobollo da 10 soldi, come nella seconda busta mostrata.
Pertanto per il tratto italiano hanno tassato la lettera per 40 centesimi riconoscendo un credito austriaco di 5 soldi.

Re: quiz sul debito e il credito austriaco
Vediamo un pò, essendo ripresi gli scambi tra Regno di Sardegna/Italia e regno Lombardo-Veneto, che si presenta con i nuovi confini, la convenzione del 1 gennaio 1854 viene ripristinata, quindi bollo insufficiente perchè mancano 5 soldi, credito austriaco soldi 5 che vengono arrotondati per difetto a 13 cent italiani, segno di tassazione 4 decimi di lira per completare i 55 centesimi di lira che è la tariffa tra la II distanza di Regno d'Italia e la II distanza austriaca.
Sempre alla ricerca di Storia Postale della Riviera del Brenta(VE-PD) (Mira,Dolo,Strà,Mirano,Ponte di Brenta)
https://circolofilateliconoale.weebly.com/
Colleziono annulli Austriaci LV su francobolli Italiani periodo 1866-1879
fabioc76@alice.it
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Re: quiz sul debito e il credito austriaco
Dalla seconda sezione austriaca alla seconda italiana la tariffa era di 21 soldi, di cui 11 (corrispondenti a 28 centesimi italiani) spettavano all'Italia e 10 all'Austria.
Essendo la lettera affrancata per soli 5 soldi, l'Austria ha indicato un credito di altri 5 (come detto, gliene spettavano 10 in totale)
Questi 5 erano dovuti dall'Italia, che li addebitò al destinatario unitamente agli 11 di propria competenza, totale 16 soldi, convertiti in 40 centesimi.
Calcolo alternativo: i 5 soldi dovuti all'Austria sono stati convertiti in 12 centesimi italiani (approssimazione per difetto) che, sommati ai 28 spettanti all'Italia, danno i 40 addebitati al destinatario.

Essendo la lettera affrancata per soli 5 soldi, l'Austria ha indicato un credito di altri 5 (come detto, gliene spettavano 10 in totale)
Questi 5 erano dovuti dall'Italia, che li addebitò al destinatario unitamente agli 11 di propria competenza, totale 16 soldi, convertiti in 40 centesimi.
Calcolo alternativo: i 5 soldi dovuti all'Austria sono stati convertiti in 12 centesimi italiani (approssimazione per difetto) che, sommati ai 28 spettanti all'Italia, danno i 40 addebitati al destinatario.

S T A F F
Enrico Carsetti
---
Sul (vecchio) Forum dal 6 dicembre 2003
Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
- Cuba 1899-1917, storia postale
- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute
"Chi condivide con gli altri le proprie passioni viene trasportato in una vita incantata di felicità interiore che gli egoisti non conosceranno mai" (R. Bach)
Enrico Carsetti
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Re: quiz sul debito e il credito austriaco



Bravi
Esatto!
I conteggi sono giusti
Quando l'affrancatura superava quanto dovuto al trasporto in territorio asburgico, l'eccedenza andava ai piemontesi
quindi scrivevano debito austriaco; poi nel regno d'Italia tassavano per le loro competenze residue.
Quando invece l'affrancatura era insufficiente per il trasporto in territorio asburgico, gli austriaci chiedevano ai piemontesi di recuperare dal destinatario la quota mancante,
quindi scrivevano credito austriaco; poi nel regno d'Italia tassavano includendo le competenze residue austriache.
Probabilmente a fine anno queste operazioni registrate su appositi registri andavano a conguaglio.
Considerando la rarita' dei crediti, era l'Austria che restituiva a fine anno i debiti al Piemonte.
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ciao
Fildoc
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Fildoc
Re: quiz sul debito e il credito austriaco
Complimenti a Massimiliano per l'interessante post su debito/credito austriaco..leggo con piacere che le buste a "credito" sono piuttosto infrequenti. Approfitto allora per postare una mia busta del 7.10.1865 chiedendo aiuto a chi vorra cimentarsi sulla tassazione.
Alfonso

Alfonso




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Re: quiz sul debito e il credito austriaco
mamma mia che brutta immaginE!
sicuro che sia del 1865 ???
sicuro che sia del 1865 ???
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Fildoc
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Fildoc
Re: quiz sul debito e il credito austriaco



Re: quiz sul debito e il credito austriaco
provo ad inviare di nuovo..ahimè ho problemi a tagliare le immagini che lo scanner mi produce..spero tuttavia che il risultato sia comunque sufficiente per una valutazione della busta. in effetti l'anno pare più il 1867..





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Re: quiz sul debito e il credito austriaco
ecco anche il retro della busta





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Re: quiz sul debito e il credito austriaco
Ciao,
dal 1° ottobre 1867 era entrata in vigore la nuova convenzione tra Italia e Austria e le tariffe erano cambiate.
In questo caso esisteva una tariffa per le lettere franche in partenza e per quelle non (o non completamente) franche.
In particolare, dall'Austria all'Italia la tariffa era 15 Kr per le lettere affrancate in partenza e 25 Kr per quelle non affrancate.
Viceversa, dall'Italia all'Austria, la tariffa era di 40 centesimi per le lettere affrancate in partenza e 60 centesimi per quelle non franche.
Alle lettere parzialmente affrancate, come questa, veniva applicata la tariffa delle non franche.
L'importo delle tasse postali (sia delle lettere franche che di quelle non franche) andava diviso a metà tra le due amministrazioni postali.
Venendo alla lettera di cui parliamo, essendo la lettera parzialmente affrancata, è stata considerata una tariffa di 25 Kr.
Essendo affrancata per soli 10 Kr, il credito austriaco è stato indicato in 2 Kr (approssimazione per difetto: siccome l'importo andava diviso a metà tra le due amministrazioni, all'Austria spettavano 12,5 Kr, quindi 2,5 di credito).
In arrivo, i 2 Kr sono stati convertiti in 5 centesimi, a cui sono state aggiunte le competenze italiane di 30 centesimi (la metà di 60 centesimi, tariffa in moneta italiana per le lettere non franche), totale 35 centesimi (indicati con 3 1/2).
Si può calcolare la tassazione anche togliendo dalla tariffa delle non affrancate, 60 cent., l'importo dei francobolli applicati, 10 Kr corrispondenti a 25 cent. Il risultato è ancora - ovviamente - 35 centesimi a carico del destinatario. Siccome all'Italia ne spettavano solo 30, i restanti 5 centesimi, convertiti in 2 Kr, sono stati restituiti all'Austria.

dal 1° ottobre 1867 era entrata in vigore la nuova convenzione tra Italia e Austria e le tariffe erano cambiate.
In questo caso esisteva una tariffa per le lettere franche in partenza e per quelle non (o non completamente) franche.
In particolare, dall'Austria all'Italia la tariffa era 15 Kr per le lettere affrancate in partenza e 25 Kr per quelle non affrancate.
Viceversa, dall'Italia all'Austria, la tariffa era di 40 centesimi per le lettere affrancate in partenza e 60 centesimi per quelle non franche.
Alle lettere parzialmente affrancate, come questa, veniva applicata la tariffa delle non franche.
L'importo delle tasse postali (sia delle lettere franche che di quelle non franche) andava diviso a metà tra le due amministrazioni postali.
Venendo alla lettera di cui parliamo, essendo la lettera parzialmente affrancata, è stata considerata una tariffa di 25 Kr.
Essendo affrancata per soli 10 Kr, il credito austriaco è stato indicato in 2 Kr (approssimazione per difetto: siccome l'importo andava diviso a metà tra le due amministrazioni, all'Austria spettavano 12,5 Kr, quindi 2,5 di credito).
In arrivo, i 2 Kr sono stati convertiti in 5 centesimi, a cui sono state aggiunte le competenze italiane di 30 centesimi (la metà di 60 centesimi, tariffa in moneta italiana per le lettere non franche), totale 35 centesimi (indicati con 3 1/2).
Si può calcolare la tassazione anche togliendo dalla tariffa delle non affrancate, 60 cent., l'importo dei francobolli applicati, 10 Kr corrispondenti a 25 cent. Il risultato è ancora - ovviamente - 35 centesimi a carico del destinatario. Siccome all'Italia ne spettavano solo 30, i restanti 5 centesimi, convertiti in 2 Kr, sono stati restituiti all'Austria.

S T A F F
Enrico Carsetti
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Sul (vecchio) Forum dal 6 dicembre 2003
Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
- Cuba 1899-1917, storia postale
- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute
"Chi condivide con gli altri le proprie passioni viene trasportato in una vita incantata di felicità interiore che gli egoisti non conosceranno mai" (R. Bach)
Enrico Carsetti
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Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
- Cuba 1899-1917, storia postale
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Re: quiz sul debito e il credito austriaco
grazie mille Erik..davvero interessante e utile!!!
Alfonso




Alfonso
Re: quiz sul debito e il credito austriaco
Come vedi era fondamentale l'anno!
Nel 1865 non poteva esistere un credito austriaco per Dolo!
La busta è molto interessante
tienila con cura
non ce ne sono poi molte in giro!
Rev LB Sep 2019
Nel 1865 non poteva esistere un credito austriaco per Dolo!
La busta è molto interessante
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non ce ne sono poi molte in giro!
Rev LB Sep 2019
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Fildoc
Re: Debito e Credito austriaco
Vi mostro questa mia lettera che reputo interessante per il periodo, essa parte da Rovigno il 26/10/1866 affrancata per soli 5 Kr , quindi insufficiente per Pordenone visto che è una seconda distanza Austriaca, bollo A.2., perchè da settembre 1866 era ripresa la vecchia convenzione del 1854, è presente il bollo "Credito Austriaco di Soldi 5" ai quali se ne aggiunsero altri 6 per arrotondamento per eccesso dei 13 cent spettanti all'Italia, quindi la lettera fu tassata 11 soldi, sperando di non aver sbagliato qualche considerazione penso che il conto torna.
Poi trovo interessante anche il tragitto, Da Rovigno arriva il giorno stesso a Trieste, poi penso che col Vapore arriva a Venezia il 27/10 per poi essere recapitata via Ferrovia a Pordenone il 28/10.
Poi trovo interessante anche il tragitto, Da Rovigno arriva il giorno stesso a Trieste, poi penso che col Vapore arriva a Venezia il 27/10 per poi essere recapitata via Ferrovia a Pordenone il 28/10.
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Re: Debito e Credito austriaco
La lettera che vi mostro non rientrerebbe propriamente nel regno Lombardo - Veneto, ma la reputo molto pertinente all'argomento, siamo nel marzo 1870 essa parte da Trieste per Udine affrancata per soli 5 Kreuzer quindi risulta insufficiente perchè con la nuova convenzione del 1867 ce ne volevano almeno 15 kr per l'Italia, quindi venne trattata come una non affrancata e tassata per 25 Kreuzer. Balza subito all'occhio quel P.D. depennato giustamente e quel Credito Austriaco di Soldi 7 che non sono altro che il risultato delle spettanze austriache 12,5 kr meno i 5 kr del francobollo. Le competenze italiane erano pari a 30 centesimi che sommati ai 7 Kr/soldi austriaci (rapportati a 18 centesimi) risultava una tassa di 50 centesimi arrotondati a carico del destinatario, una domanda però mi sovviene: secondo voi si può considerare una delle ultime date dell'uso del timbro Credito Austriaco Soldi?



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Re: Debito e Credito austriaco
non son certo
ma mi pare di ricordare l'uso di tale annullo anche nel 1900
Rev LB Apr 2022
ma mi pare di ricordare l'uso di tale annullo anche nel 1900
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Fildoc
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Fildoc
Re: Debito e Credito austriaco
Vedo che non vi è stata in passato la spiegazione del debito austriaco.
In occasione di un mio recente acquisto vediamone la spiegazione:
la lettera spedita da Mantova va a Pavia, quindi un A1-S2
con solo un 10 soldi risultava con bollo insufficiente in quanto andava affrancata con 16 soldi
5 spettavano per l'A1 all'Austria e il resto agli stati sardi
quindi il conto era: 28 centesimi (matematicamente sarebbero 27,5 poi arrotondati) spettanti agli stati sardi (pari appunto a 11 soldi) meno 12,5 centesimi (pari ai 5 soldi pagati in Austria e addebitati ad essa)
il totale era 15,5 centesimi arrotondati in eccesso a 20 centesimi (cifra 2) richiesti al destinatario
Indubbiamente facendo l'arrontondamento prima della sottrazione gli stati Sardi ci guadagnavano 5 centesimi...
non facile il conteggio vero?
In occasione di un mio recente acquisto vediamone la spiegazione:
la lettera spedita da Mantova va a Pavia, quindi un A1-S2
con solo un 10 soldi risultava con bollo insufficiente in quanto andava affrancata con 16 soldi
5 spettavano per l'A1 all'Austria e il resto agli stati sardi
quindi il conto era: 28 centesimi (matematicamente sarebbero 27,5 poi arrotondati) spettanti agli stati sardi (pari appunto a 11 soldi) meno 12,5 centesimi (pari ai 5 soldi pagati in Austria e addebitati ad essa)
il totale era 15,5 centesimi arrotondati in eccesso a 20 centesimi (cifra 2) richiesti al destinatario
Indubbiamente facendo l'arrontondamento prima della sottrazione gli stati Sardi ci guadagnavano 5 centesimi...
non facile il conteggio vero?
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Fildoc
Re: Debito e Credito austriaco
Mi pare che gli Stati sardi abbiano fatto una bella furbata in questo caso, infatti arrotondano da 27,5 a 28 ma non arrotondano il 12,5. Senza arrotondamento, o arrotondando entrambi la tassa sarebbe 15. Poi perché non arrotondano da 15,5 a 16? 1 centesimo era moneta in corso al tempo, e anche successivamente in Regno furono fatti i segnatasse da 1 cent.


Andy66
SOCIO SOSTENITORE
Cerco cartoline di tutte le epoche del Comune di Chiusaforte UD (e sue frazioni)
Colleziono Regno, Repubblica, S.Marino e Francia
Proteggiamo quello che conosciamo
Conosciamo solo ciò che riusciamo a comprendere
Comprendiamo unicamente quello che abbiamo imparato
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