maupoz ha scritto: 7 agosto 2022, 16:11
perchè si rese necessario realizzare tre nuovi conii di questo valore da 15 c. ?
Ciao Maurizio,
ricambio sinceramente l'apprezzamento per il tuo lavoro di approfondimento della serie DLR. Ho continuato a seguirti, anche quando le mie condizioni fisiche non mi consentivano di partecipare, perché le cose che scrivi, m'interessano ed il tuo metodo d'indagine è intrigante e piacevole da seguire.
Venendo al problema, ti dico l'idea che mi sono fatto. Il primo conio della serie realizzato è stato proprio il 15c, 8 maggio 1863, seguito a ruota dal 2L e 50c .
Forse nel testo che ho evidenziato del Filacci potrebbe essere la chiave di lettura: è sempre il Perazzi che lo rileva nella sua relazione al Ministro delle Finanze "
l'incisione del punzone speciale (ndr conio) di questo valore è troppo delicata, cioè le linee che devono essere in bianco non sono state abbastanza intagliate "
Il conio, che serviva a creare i piombi con i quali si componeva la tavola su cui si realizzava l’elettrolisi, per realizzare i rami, era stato inciso con poca profondità. L'inchiostro, era costituito da una resina in cui venivano miscelati i pigmenti di colore. La resina col tempo polimerizzava e poi cristallizza (effetto ambra) diventando non solubile ai diluenti utilizzati per pulire la tavola di rame. Per quanto si pulisse la superficie di stampa, col tempo i residui d'inchiostro del fondo delle incisioni si accumulavano e cristallizzavano, ostruendo i solchi, oltre all'azione meccanica causata dalla battuta, che tendeva a schiacciare le creste di stampa del rame. Ovviamente questa è una ipotesi, anche se ci sono dei riscontri sia tecnici e bibliografici.
Mi chiedi come mai dopo un secondo ci sia stato un terzo tipo.
E' difficile pensare che abbiano fatto due volte lo stesso errore e prodotto un conio poco inciso.
Mi sembra più ovvio quello che tu dici, se non ho capito male, che vi furono due coni uno a Torino (terzo tipo) ed uno a Londra (secondo tipo). Il 15c era stato stampato solo a Londra ed i fogli spediti a Torino. Se la sovrastampa doveva servire anche ad eliminare le scorte giacenti, probabilmente ve ne erano ancora a Londra e tra l'altro essendo il valore di maggiore produzione, poteva servire avere ancora il supporto degli stabilimenti londinesi.
il secondo scopo delle sovrastampe, evitare di realizzare un nuovo conio con il nuovo valore, nel nostro caso non c'è. Si sono realizzati i nuovi valori sovrastampati, con nuovi conii , rifatti completamente, ma con il vecchio valore. Chi sa se per burocrazia, era previsto da un Regio Decreto un sovrastampato, ed un sovrastampato doveva essere, oppure perché si stava già lavorando alla futura emissione dei Bigola.
Realizzare un conio nuovo era una cosa complessa e fino agli anni '20 del '900, si è continuato ad usare i sovrastampati. Solo dopo, con gli ultimi Michetti e Floreale, si è trovato il modo di realizzare coni derivati da precedenti incisioni, modificando solo il valore facciale, come facevano in Francia già da fine ottocento.
Per me avere realizzato due coni nuovi, con tutte le incisioni a mano, che dovevano apparire identici al primo conio, è veramente il grande mistero di questo sovrastampato

michele