Mentre una gran massa di persone stamattina era in fila in attesa di entrare a prendere un costoso caffè presso lo Starbucks appena aperto a Milano, alle spalle dello stesso si rinnovava, come ogni domenica degli ultimi 50 anni, il mercatino filatelico meneghino che, purtroppo, ora è l'ombra di se stesso, popolato da canuti venditori meno simpatici di un passaggio di lima sui denti e dalle richieste astronomiche (tant'è che immagino sempre che i prezzi richiesti non siano né in euro né tantomeno in lire ma bensì in vecchi dinari jugoslavi


Ma l'abitudine di guardare il materiale presente ogni tanto, ma proprio ogni tanto, presenta qualche cosa almeno interessante e così è stato per me stamattina quando ho trovato questa mezza busta: sì, ho scritto mezza busta perché qualcuno ha pensato bene di non farne un frontespizio ma tagliato in verticale la lettera lasciandoci il moncone destro del recto e sinistro del fronte.
La missiva sembra inviata dal 65° Battaglione Collegamenti a La Spezia tramite la Posta Militare 210 e ciò che ha attirato la mia attenzione è il "francobollo" presente: non si tratta di una emissione ufficiale ma di un disegno raffigurante delle palme (ben più bello di quello utilizzato dal francobollo dell'Afrika Korps tedesco) e la scritta zona operazione della Marmarica sprovvista di francobolli.
Facendo qualche ricerca in rete, questo 65° Battaglione Collegamenti faceva parte del 21°Corpo d'Armata mentre, per quanto riguarda la posta militare 210, l'ufficio era stato appena ricostituito a Bengasi nel maggio 1941 ed immediatamente dopo insediato a Derna, in Cirenaica ma, più esattamente, nella Marmarica libica (notizie tratte da "La posta militare italiana nella seconda guerra mondiale" di Cadioli-Cecchi). Quindi questa lettera fu inviata durante la prima offensiva in Nord-Africa che portò le truppe italiane e germaniche quasi al confine con l'Egitto.
Il tutto mi da un senso di originalità ma vorrei qualche gradito parere da parte vostra.

