Embè?Quasi nessuno spedisce più posta.
Quasi nessuno più cambia denaro per andare all'estero, intendo fuori dall'Europa, fuori area Euro.
Sì, qualcuno cambia per avere Dollari USA, Sterline...e forse qualche Yuan Cinese.
Ma non credo che chi vada in Canada si riempia il portafogli di Dollari canadesi, o di Dollari australiani in Australia, o Pesos in Argentina.
Quindi allora deve estinguersi il collezionismo di monete e banconote, solo perché tutti o quasi usano le carte di credito ed i bancomat?
No, certo che no.
Quindi per questo non si può più collezionare?Il grosso della posta che normalmente si riceve non è affrancata con francobolli
Allora come fanno quelli delle monete & banconote a collezionare?
Aspettano di trovarle per terra?
Girano a testa bassa nei mercati della frutta o tra le auto parcheggiate?
Quello che gli arriva per posta, è perché lo hanno acquistato.
Magari dal Web.
E quelli che collezionano le figurine dei calciatori?
Le comprano in edicola.
Nello stesso modo, per quel che costano i kiloware, si possono comprare sacchi da uno a cinque chili pagandoli anche solo € 20,00 al chilo...
Aggià, dimenticavo...quella non è filatelia seria, ma solo spazzatura.
La filatelia seria è quella che costa centinaia di Euro.
Quella che si compra a decine di centesimi, a qualche Euro od eccezionalmente a qualche decina di Euro, non è collezionismo di filatelia: è collezionismo di figurine.
Roba da sprovveduti.
Ma quando un collezionista esperto dice ad un novizio, che non necessariamente è un adolescente, che collezionare certo materiale è da sprovveduti o da ingenui, ma lo avete guardato in faccia?
Io li ho visti...parlare guardando con commiserazione il malcapitato di turno, con sorrisetti ironici mentre le parole dicono "sprovveduto", lo sguardo dice "idiota".
Ripeto, ma come volete che si avvicini un grande pubblico alla filatelia con queste premesse?
Mi spiace, ma ascrivo delle colpe ai filatelisti.
Fate vedere la collezione?
Forse sì, forse no.
Vabbè, non siamo tutti uguali.
Fanno vedere una collezione, montata in album di pelle marocchina o con fregi in bagno d'oro, e poi dopo alcuni dettagli generici, si passa subito ai valori:
"sai, questa collezione vale 14.000,00 Euro sul Sassone!"
oppure:
"solo di fogli ed album con relativa cartella normale, ci saranno oltre 100,00 Euro, ma questo in pelle sfora abbondantemente i 200,00 Euro!"
Con lo stesso sguardo di Gollum quando dice "il mio tesssoroooo"
Se i collezionisti esperti spiegassero subito di guardare la passione, e non il valore di catalogo.
Se i collezionisti esperti sdoganassero un po anche le collezioni minori.
Se i collezionisti esperti invece di suggerire album con relativi fogli dai prezzi vertiginosi, suggerissero di scaricarsi i pdf dal sito ibolli e farseli stampare dal papà.
Se i collezionisti esperti spiegassero di cominciare a guardare i cataloghi gratis nel web, e non solo quelli che costano "una botta" ma che spiegano anche cosa ha mangiato De La Rue la sera prima per cena.
Ma quanti se!
Poi delle belle colpe lo hanno anche tutto l'indotto "profit".
Vale a dire chi stampa cataloghi, produce album eccetera.
Come si fa a far capire ad un novizio che una collezione vale mille Euro a catalogo, ma li può comprare anche a soli 70,00 Euro


A chi fa i cataloghi.
Fatene delle versioni digitali, semplificati, che costino (davvero) poco.
Stampatene delle versioni tascabili, alleggeriti di nozioni, ma con un prezzo di attacco.
A chi fa album & fogli.
Rispondo con il "caso Supermercato".
Il collezionismo è morente?
Avete mai visto le collezioni proposte...dai supermercati?
Questo mese i pupazzetti minions.
Qualche tempo fa i personaggi di Guerre Stellari.
Poi è stata la volta di quelli di Harry Potter.
Le figurine degli animali, dinosauri, città ecc. ecc.
Aumenti esponenziali dei fatturati in concomitanza delle distribuzioni di "collectibles".
Parenti che ti rompono le scatole, perché vai in quel Supermercato a fare la spesa, affinché gli conservi...i pupazzetti o le figurine per i loro figli.
Personalmente ho visto alla Esselunga i banchetti per gli scambi






Autorizzati dalla Esselunga, in un angolo dei loro supermercati, nei corridoi davanti alla casse.
Hanno messo a disposizione addirittura tavoli e scrivani con sedie!
Resse di bambini, genitori sorridenti, tutti a scambiarsi i loro oggetti da collezione.
Scommettiamo che se Esselunga regalasse francobolli invece che figurine o pupazzetti avremmo un aumento incalcolabile del numero di collezionisti adolescenti?
Allora cosa dobbiamo fare?
Augurarci che a un brand nazionale vengano in mente i francobolli?
Ma no, non accadrà.
Perché se dovesse accadere, Esselunga metterà a disposizione anche gli album per montarvi i francobolli.
Ad un Euro.
Con un prezzo politico.
Che ovviamente romperà le scatole agli operatori del settore.