Personalmente mi sento di condividere parecchio di quanto scritto da Sergio.
Magari chiudo un occhio sul fatto che non debbano essere in tariffa...ma lo chiudo non in
"favore" (per così dire) del punto di vista più rigido di chi colleziona FDC.
Vale a dire che per me, dovrebbero viaggiare in tariffa.
Come qualsiasi documento postale.
Le possibilità sono molte per farle viaggiare in tariffa...
Però vabbè, chiudo un occhio, e mi vanno bene anche non in tariffa...ma solo perché questo è il modo di vedere in generale: ovvero non mi va bene, ma me lo faccio andare bene.
Peraltro rispetto a Sergio ho anche l'aggravante che le colleziono
Sinceramente ho una enormità di punti di vista in disaccordo con le interpretazioni in merito a FDC, magari non da parte di tutti i collezionisti, ma certamente da una buona parte.
Poi, come consuetudine per me (e non è sempre bilaterale...ma molte volte unilaterale) rispetto il parere di chiunque, anche se non lo condivido per ampie porzioni di pensiero.
Il ragionamento a mio parere è viziato da una impostazione prettamente italiana.
Qui si guarda l'oggetto sotto un profilo:
è del noto editore?
Allora quotazione +++++
E' di chiunque altro?
Allora quotazione -----
Ma chi è l'unico soggetto autorizzato ad annullare un francobollo?
Le Poste?
Ma allora perché una FDC, per essere intesa realmente FDC di
"qualità" deve essere qualcosa di particolare?
Vignetta, vignetta in seta, vignetta in oro...e chi più ne ha più ne metta.
In base ai ragionamenti, è una FDC solo se ha una vignetta ecc. ecc.
Allora siccome Poste le FDC le fa:
Screenshot_2019-03-05 Poste Italiane - Filatelia.png
e le descrive anche correttamente:
Le buste ''primo giorno'' o FDC (First Day Cover) sono buste affrancate con uno o piu' francobolli.
Poi aggiunge:
La busta viene timbrata, con uno speciale annullo attinente al soggetto del francobollo, il giorno di emissione del francobollo.
Vorrà dire che non le fa nel modo corretto?
No, certamente no.
Sono regolari e perfette.
Poi ci sta che le collezionino coloro che a cui piacciono, così come collezionino quelle dell'Editore coloro a cui piacciono...quelle dell'Editore.
Ma l'acronimo FDC cosa significa?
Lo sappiamo tutti:
F per
First (in italiano
Primo)
D per
Day (in italiano
Giorno)
C per
Cover (in italiano
Busta)
Il problema per me è solo italiano.
Qui da noi si esibisce prima il catalogo, che cita la nota azienda, e tutto ciò che non fa parte della nota azienda passa in secondo piano.
Ecco un estratto di un nostro catalogo:
Unificato.jpg
E 750,00 Euro sono per la nota azienda.
Cosa dice il Michel per il valore di una FDC?
Ecco:
Screenshot_2019-03-05 MICHEL-Online.png
Quindi Michel quota meno della metà la FDC rispetto al catalogo italiano.
E misteriosamente quota poco meno del doppio il singolo francobollo MNH, ed oltre il doppio l'usato.
Perché?
Perché secondo me quota la FDC per il valore intrinseco come documento postale.
E non per la vignetta che ha o che non ha.
Perché Michel darà forse una visione europeista, se non addirittura mondiale, dell'oggetto.
Senza legame di (o forse dovevo scrivere
con?) un Editore famoso per un italiano, e pressoché sconosciuto per un giapponese, un australiano, un inglese od un americano.
O sbaglio?
Non voglio inasprire gli animi di molti collezionisti di FDC, ma la FDC nasce per suggellare una precisa data di emissione.
Punto.
Se poi, come di moda negli USA, un Editore emette una FDC con un soggetto vivente...provo a fare un esempio?
Emissione del francobollo che celebra i Rolling Stones.
Editore pinco emette la FDC, normalissima con o senza vignetta, il cui valore di catalogo ipotizzo sarà 3 Dollari.
Ma l'
Editore pallino invece emette una FDC che, guarda il caso, ha le firme autografe di Mick Jagger, Keith Richards, Ronnie Wood e Charlie Watts.
Scommettiamo che il valore di catalogo per quella potrebbe essere 3.000 Dollari?
Ma allora 3.000 Dollari è il valore dell'oggetto postale?
Oppure delle firme?
Se colleziono oggetti postali, il plus di valore delle firme non mi interessa.
Se colleziono firme, il plus di valore dei francobolli non mi interessa.
Esattamente come se negli USA si emettessero FDC dipinte da un famoso pittore.
Devo considerare il valore...del dipinto, o dell'oggetto postale?
Concludo con una domanda:
Francesi, inglesi, tedeschi, americani, giapponesi, australiani e thailandesi come fanno per le FDC?
Assegnano un valore all'oggetto postale?
Oppure alla vignetta a sinistra?
Di FDC con la vignetta a sinistra ne ho in collezione circa 8.000.
Per me hanno lo stesso affetto di qualche altro migliaio che la vignetta non l'hanno.
Poi se devo guardare il tutto solo dal punto di vista italiano, ovvero del catalogo italiano...allora va bene.
Meno male che Eurotax non lo fa la Peugeot.
Altrimenti BMW, Audi e Mercedes varrebbero (sul catalogo) meno delle francesi...
Con il massimo rispetto di qualsiasi parere diverso dal mio.

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