Partiamo dall'ordine ministeriale del 5 febbraio 1850 di 100.000 esemplari del 5 e del 10 centesimi, 1.500.000 del 15 e del 30 centesimi e 500.000 del 60 centesimi. L'ordine ministeriale del 26 marzo 1850 fissa al 1° giugno la data dell'immissione dei francobolli nel sistema postale; la modifica delle tariffe della lega austro-germanica che impose la modifica da 12 a 9 kreuzer e da 60 a 45 centesimi è del 9 aprile.
Ora non esistono cifre certe sulle tirature delle varie tavole della prima emissione, ma soltanto basandoci sulle pur modeste quantità del primo ordine, vediamo che i fogli di 5 centesimi sarebbero stati 416 circa, quelli del 15 centesimi 6250.
Forse una quantità sostenibile per consentire ai cliché di stampare con nitidezza tutti questi fogli.
Possiamo ipotizzare un'ulteriore fase di stampa prima del giugno 1850.
Ma dove possiamo essere sicuri che ve ne fu una sola è nel caso del 45 centesimi, quando tutto il lavoro si dovette compiere in poco tempo.
Se i macchinari fossero stati cambiati, dovremmo riscontrare delle differenze sia nella qualità che nelle varietà tra questa produzione e quella antecedente; ma così non è.
Esistono delle prime tirature di qualità molto alta anche nella prima composizione del 45 centesimi, seppur eseguita con dei cliché già adoperati per il 30 centesimi:
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Inoltre, nelle prime tirature troviamo tutte le varietà peculiari della prima fase di stampa: decalchi, spazi tipografici, randdruck.
E vice versa troviamo delle stampe nitidissime anche nella seconda composizione, dovute all'uso di "ersatzstoeckel" (cliché sostitutivi) adoperati in una fase molto avanzata della produzione:
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Vice versa dall'adozione della macchina planare nel 1852, spariscono quasi del tutto decalchi e spazi tipografici, diminuiscono drasticamente i randdruck e si devono modificare le spaziature all'interno della tavola.
Se la primissima stampa fosse stata eseguita con un macchinario diverso rispetto alla seconda ante giugno 1850 ci dovrebbero essere delle peculiarità tecniche diverse, qui assenti. Ma sopratutto, il sollevamento degli spazi tipografici risulta incomprensibile con un torchio orizzontale, così come una forma del genere avrebbe lasciato un segno, come si vede bene su tutti i libri dal '700 in giù. Vice versa un macchinario simile avrebbe facilmente potuto produrre delle doppie stampe, ma difficilmente dei decalchi, frequentissimi nel nostro caso.
L'unica ricerca qualitativa, poi tralasciata, riguardò i colori, specie nella ricerca del colore oro per il 5 centesimi.
Benjamin
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