acquarius1 ha scritto: 30 luglio 2019, 12:32
parlatemi di De Marchi e di questa collezione
Grazie
Marco De Marchi (Milano, 5 dicembre 1872 – Varenna, 15 luglio 1936) è stato un imprenditore, naturalista e filantropo italiano.
L'importanza di De Marchi resta nell'attività di mecenate: finanziò società scientifiche, spedizioni scientifiche, pubblicazioni scientifiche, biblioteche, musei, borse di studio, ecc.
Lasciò infine allo Stato l'Istituto idrobiologico di Pallanza, la Villa Monastero di Varenna, la scuola per infermiere Principessa Iolanda di Milano, il Museo del Risorgimento in via Borgonuovo a Milano, il Giardino alpino Chanousia, il Rifugio Alpino Marco e Rosa, e altro ancora.
Donata al Comune di Milano nel 1937 per volontà testamentaria di Marco De Marchi, la raccolta filatelica consta di circa 5000 fogli, montati in 100 album, cui si aggiungono 3 casse ed altri 169 fogli con reperti selezionati per mostre.
Fu la vedova, Rosa Curioni (21 marzo 1865 – 7 gennaio 1951), a seguire alla lettera la procedura.
Decise anche collocazione e titolo: andava conservata al Museo del Risorgimento (allora si trovava al Castello Sforzesco ora nello stesso palazzo Moriggia di Via Borgonuovo 23 che si trova “alle spalle” della pinacoteca di Brera) con il titolo “Il Risorgimento italiano nel francobollo – Collezione storico documentaria dei francobolli d’Italia”.
“Devono considerarsi appartenere a detta collezione – dice il testamento – e procurarsi per completarla sempre più”: 1) i francobolli degli Antichi Stati Italiani; 2) d’Italia e Colonie; 3) usati negli Stati cui appartennero le regioni redente al momento della redenzione; 4) usati in regioni già appartenenti a Stati italiani e ceduti ad altri (Nizza e Savoia); 5) usati in regioni non redente (Dalmazia) o in territori di popolazione e lingua italiana (Malta, Svizzera Italiana, Corsica); 6) uffici dove vennero usati francobolli di moneta e dicitura italiana (Levante).
Importante è la precisazione successiva: “Costituiscono la collezione non solo i francobolli tipo, ma hanno speciale importanza documentaria e storica del Risorgimento italiano gli «annullamenti», la cui raccolta ho particolarmente curato”.
Secondo gli atti notarili della donazione, la consistenza della raccolta De Marchi era di quattro bauli.
Nell’attuale organizzazione la collezione presenta una sezione dedicata al materiale più pregiato, il cosiddetto “Fondo preziosi” composto da pezzi molto rari se non addirittura unici e 103 album.
Un primo catalogo, con foto parzialmente a colori, venne realizzato dal Museo del Risorgimento nel 1940; s’intitola “Il Risorgimento italiano nel francobollo”. Nel 1987 l’Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni pubblicò il “Catalogo della Collezione sul Risorgimento italiano” che presenta l’elenco completo del materiale esistente, corredato da alcune immagini.
Nel 1940 il Comune di Milano decise di intitolare una via a Marco De Marchi (è una perpendicolare di via Fatebenefratelli), qualificandolo come – si legge ora nelle targhe toponomastiche – “naturalista, filantropo”.
