Ciao a tutti , dove ancora riprendermi .....
Un week end intenso e molto piacevole. Ho imparato un sacco di cose e credo possa essere utile condividere alcune riflessioni anche se non mi trovo a mio agio con questo strumento e preferirei una bella tavola imbandita e fare due chiacchiere...
Alcune riflessioni di carattere generale prima di parlare dei trenta centesimi.
La prima è scontata e ci è stata detta un sacco di volte : per poter classificare un colore di un francobollo bisogna averne diverse centinaia ma quante volte abbiamo pensato di potere "trovare" i colori dei cataloghi nelle poche decine di francobolli in nostro possesso .
Quindi attenzione ai colori con una piccola "legge" o se volete "lezione" :
1) quando si hanno 10 francobolli tutti si attengono alla classificazione sassone senza troppo problemi con il rischio di voler "trovare" a tutti i costi fra quelli anche il colore "raro" . Attenzione è molto probabile che il vostro "colore raro" non sia quello vero ed è ancora più probabile che non lo sia neanche quello che vi vendono certificato. Lasciate perdere ed aspettate di aver "capito" qual'è il colore e poi cercatelo...
2) quando si incomincia poi a "cercare" ed a "distinguere" i diversi "colori" e si hanno 50/100 francobolli per tipo, quasi sicuramente avrete fatto una classificazione con 50 tonalità diverse da pallido, all'antico per poi passare dal vivo , intenso etc. Di grande soddisfazione ma l'ambito è personale e molto difficile da rendere "generale"
3) se aveste la fortuna di averne 1000 allora potreste fare un'analisi , potreste dividerli in categorie ( quella che si chiama "cluster" analysis) per poi decidere quanti "colori" "classificare" ed allora tornerete alla classificazione "iniziale" non potendo fare 1000 colori diversi
Scopriamo quindi che la classificazione commerciale ha un suo schema preciso e per certi versi condivisibile : vengono classificate due/tre categorie di colori che caratterizzano le forniture del tipo in esame e poi si aggiungono uno o più colori estremi e/o molto rari per creare interesse e valorizzare il tutto.
Ad esempio tutto sappiamo che esiste il rosso del numero 5 ma il 95% dei 15 centesimi nr 5 è rosa che diventa il "colore base" del numero. Il rosso vivo del nr 5 è un bellissimo colore ma rimane un "cigno nero"
Quello che abbiamo cercato di fare è stata una "classificazione" il più tecnico possibile per "cluster" che poi si potrà tranquillamente tradurre con una vista commerciale oppure "estetica"
La seconda riflessione parte dal fatto che come già postulato dai padri della IV di sardegna non si dovrebbe classificare un colore frutto del caso per quanto estremo o "bellissimo" ma occorre sempre un contesto filatelico ovvero il legame imprescindibile tra il prodotto ( francobollo) , la fornitura ( assortimento e distribuzione) e metodo ( tavola ( tipo) e macchina di stampa)
Riflettevamo sul fatto che una filatelia moderna dovrebbe sempre contestualizzare e classificare i francobolli su queste basi con un numero di esemplari sciolti e su busta tali da giustificarne una distribuzione geografica e non per vendere colori "unici" .
Per quanto riguarda il nostro 30 centesimi , avendo visto centinaia di francobolli, possiamo dire che esiste una relazione molto stretta tra "colore" e "fornitura". All'interno della stessa fornitura potremmo avere varianti più o meno evidenti ma sempre variazioni del rosso,giallo e blu rispetto al colore "base" (in altri casi è il nero o il bianco) ma non potremmo avere nella "stessa" partita due colori "base" .
Mi spiego meglio la quinta fornitura di 30 centesimi è quella che ha prodotto i francobolli che classifichiamo nr 8 ed è caratterizzata da varie tonalità del bruno giallo/rossastro mentre la sesta è quella dei numeri 9 tipicamente tonalità del bruno liliaceo. su 700 francobolli , la decina di francobolli con colori diversi dal colore "base" si sono rivelati non essere 8 o 9.
Per i numeri nove penso che il lavoro sia di fatto molto vicino ad una conclusione perché Massimiliano aveva già fatto una splendida " cluster analysis" individuando le quattro famiglie del colore caratteristico : bruno liliaceo. Il fatto che siano stati prodotti con una tavola molto caratteristica in un solo momento ( 8000 fogli pari a circa 2900000 bolli nel 1854 )fa si che la classificazione sia robusta.
Mi fermo qui la parola a Massimiliano