Fino all'avvento del 2000 andava bene, direi molto bene, non certo come negli anni d'oro ma complessivamente era in salute.
Con l'avvento del XXI secolo, con l'invecchiamento e la scomparsa dei grandi collezionisti, l'avvento di internet e le note piattaforme che hanno slegato completamente questo mondo trasformandolo in una giungla, la crisi economica del 2008, la scomparsa dell'uso del francobollo per l'uso postale, la disoccupazione, i nonni pensionati che mantengono i nipoti, i laureati che lasciano l'Italia (circa 450.000 in 10 anni), la concorrenza sfrenata che ha portato al precariato e a stipendi da fame (3/5 € l'ora), l'importazione di manodopera non qualificata che ha ulteriormente abbattuto la paga oraria, le complicazioni fiscali e gestionali sempre crescenti, il calo del valore degli immobili e tante altre cose....
Tutto ciò ha portato all'annientamento della filatelia in 20 anni, alla progressiva chiusura di case d'asta e di negozi filatelici, alla sparizione di testate e riviste, alla graduale scomparsa dei periti filatelici, al crollo verticale delle tirature dei cataloghi, eccesso di offerta e scarsa richiesta e così via.
In poche parole è da considerare spacciata.
Almeno in Italia


