Affrancature con francobolli frazionati

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale del Regno d'Italia e del periodo di luogotenenza.

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mfoolb
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Affrancature con francobolli frazionati

Messaggio da mfoolb »

Salve,

ho appena acquistato su ebay la seguente busta (allegato 1).

In prima battuta ho pensato che il tutto fosse costruito ad arte, mi sono fatto mandare una foto di dettaglio del francobollo frazionato e dell'annullo (allegato 2) ed ho iniziato qualche ricerca.

Naturalmente il forum, sempre pieno di sorprese, e' stato di grandissimo aiuto.
Ho infatti trovato qui (http://www.lafilatelia.it/forum/viewtopic.php?p=226761&sid=5d0208c57f9452fab44d564d8b953217#p226761) un intervento di Franco Moscadelli che mostra proprio una busta similare.. anzi direi praticamente uguale!

Inizialmente ho continuato a pensare che la busta fosse frutto di qualche buontempone in possesso di un vecchio annullo (stesso giorno in entrambe), poi ho notato che la scrittura sembra essere la stessa e che la busta di Franco e' firmata.. pertanto ho deciso di acquistarla (per fortuna poche decine di euro ed avrei speso di piu' fosse salito il prezzo).

Voi che ne dite? E' possibile che un tale si sia recato alle poste per spedire delle buste che aveva preparato e in assenza di francobolli da 5c abbia frazionato i 10c (almeno due)?

Mi piacciono questi 'enigmi'..
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Andrea61
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Re: Umberto 10c frazionato su busta

Messaggio da Andrea61 »

mfoolb ha scritto:Voi che ne dite? E' possibile che un tale si sia recato alle poste per spedire delle buste che aveva preparato e in assenza di francobolli da 5c abbia frazionato i 10c (almeno due)?


E' assodato che questi frazionamenti umbertini sono tutti degli "scherzi" filatelici realizzati da filatelisti con la "complicità", o la tolleranza, di qualche impiegato postale non troppo rigido sulle regole.

Gli unici "veri" frazionamenti di quest'epoca sono quelli sulle cartoline con risposta per realizzare la tariffa di 7 1/2 cent.

Questi ultimi raggiungono quotazioni considerevoli. Per i primi .... meno si spende meglio è.
Andrea

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mfoolb
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Re: Umberto 10c frazionato su busta

Messaggio da mfoolb »

Ciao Andrea, grazie del tuo messaggio.

La mia opinione e' esattamente come la tua pero', come appunto specificavo nel messaggio precedente, mi ha spiazzato l'opinione di Franco Moscadelli (che stimo molto e spero intervenga) di qualche tempo fa.

Ne riporto una parte (riferita alla busta che mostrava nel topic linkato da me in precedenza):

"[...]Piccola busta con l'affrancatura composta da metà diagonale del francobollo da 10 cent.mi carminio dell'emissione Umberto I dell'agosto del 1879. La lettera, accettata dall'ufficio postale, assolse la sua funzione senza essere tassata. Eccezionale uso di un 10 c frazionato del periodo."

Saluti,

Marco.
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robymi
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Re: Umberto 10c frazionato su busta

Messaggio da robymi »

Premesso che non mi intendo di francobolli umbertini, né interi, né frazionati, mi sono cimentato in un piccolo esercizio semantico che può esserti d'aiuto per chiarire il tuo dubbio: Andrea dice che si tratta di "scherzi filatelici", Franco di "usi eccezionali". Penso che entrambi abbiano ragione (trattandosi di collezionisti molto esperti non c'era da dubitarne).
Infatti se qualche buontempone, complice un impiegato postale, realizzò tali buste, non c'è dubbio siano "eccezionali", come molte creazioni filateliche "spinte" dei giorni nostri che trovi spesso anche sul Forum.
Da qui a dire che esse abbiano reale interesse in termini di storia postale, ce ne corre. Si tratta ovviamente di (rare) curiosità.
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mfoolb
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Re: Umberto 10c frazionato su busta

Messaggio da mfoolb »

Salve,

dal punto di vista della storia postale non dovrebbe essere sufficiente che il documento sia originale ed abbia viaggiato in tariffa?

La tariffa per il distretto nel 1894 era effettivamente di 5 centesimi assolta con l'utilizzo del 10c frazionato e la busta sembrerebbe viaggiata, perchè allora considerarlo uno scherzo filatelico e non un documento di storia postale?

Per quanto riguarda la valutazione del pezzo immagino che uno scherzo filatelico abbia ben altro valore rispetto ad una rara curiosità.

Intanto per 25 euro sono contento di averlo preso e ne approfitto per approfondire.

Ciao ciao.
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paolo celani
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Re: Umberto 10c frazionato su busta

Messaggio da paolo celani »

non sono un postalista però, da quel poco che ho capito, l'interesse storico postale sta appunto nel documentare un uso, comune o particolare che sia, dei francobolli legato alle reali esigenze del periodo e del luogo. in pratica se in quell'ufficio in quel giorno non avessero avuto a disposizione pezzi da 5c vi sarebbe un interesse storico in ciò che la lettera documenta. se è una costruzione filatelica, nulla togliendo all'originalità del pezzo, viene a cadere l'interesse storico in quanto non documenta nulla (se non la presenza in zona di un filatelico)
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mfoolb
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Re: Umberto 10c frazionato su busta

Messaggio da mfoolb »

Ciao,

ma dopo più di 130 anni come facciamo a sapere se la busta in questione è frutto di una effettiva impossibilità ad utilizzare francobolli da 5c?

Ciao,

Marco.
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valerio66vt
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Re: Umberto 10c frazionato su busta

Messaggio da valerio66vt »

mfoolb ha scritto:Ciao,

ma dopo più di 130 anni come facciamo a sapere se la busta in questione è frutto di una effettiva impossibilità ad utilizzare francobolli da 5c?

Ciao,

Marco.


Una soluzione potrebbe essere quella di armarsi di pazienza ed analizzare i documenti con lo stesso annullo nella stessa data (ricercare su ebay, delcampe, cataloghi d'aste, mercatini).
Se ne trovi vari con un 5 centesimi la teoria inizia a vacillare.

Oppure ricercare se in quella data sono accadute cose particolari che possano aver reso sprovvisto quell'ufficio di valori da 5 centesimi (scioperi ecc.).

In merito alla diatriba "filatelica o meno" direi, a mio avviso, chiaramente filatelica ed allo stesso tempo chiaramente originale.
Come detto una "rara" curiosità regolarmente viaggiata a meno di provare la mancanza di 5 centesimi nell'ufficio in questione.

ciao
Valerio
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paolo celani
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Re: Umberto 10c frazionato su busta

Messaggio da paolo celani »

con una paziente ricerca, per questo non colleziono storia postale :-)
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Andrea61
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Re: Umberto 10c frazionato su busta

Messaggio da Andrea61 »

Devo dire che discutendo di documenti interi ("francobolli su busta") la Storia Postale viene spesso tirata in ballo un po' a sproposito.

Ma stando al gioco, la Storia Postale è una disciplina (o, se preferite, una specialità collezionistica) che si prefigge di studiare e documentare, molto spesso ma non esclusivamente tramite documenti postali viaggiati, il funzionamento della posta, le sue normative, i suoi regolamenti con tutti gli annessi e connessi. E' una conseguenza di questa "dichiarazione d'intenti" che allo storico postale, studioso o collezionista che sia, interessino più gli usi regolamentari che non gli usi irregolari (a meno che, naturalmente, l'irregolarità non sia riconosciuta e .... regolarmente sanzionata).

Detto questo, che interesse storico postale può avere un francobollo frazionato non tassato che, bisogna ribadire, rappresenta un uso irregolare? L'unico valore documentaristico che può avere un uso frazionato è quello di "dimostrare" che in una certa data ed in un certo luogo non era possibile affrancare la corrispondenza in modo irregolare ma bisognava ricorrere ad un piccolo sotterfugio, tollerato per motivi, diciamo così, di forza maggiore. Lascio a voi giudicare quanto possa essere interessante questo fatto di per se.

Questo mi porta a dire che, in ogni caso, un uso frazionato ha più interesse per il collezionista tradizionale che non per lo storico postale. Quantomeno, lo scarso interesse storico postale di questo genere di pezzi non giustifica assolutamente il sovrapprezzo che a questi pezzi del periodo classico i cataloghi attribuiscono. Basti pensare che se è concepibile che una collezione di storia postale pontificia arrivi ai massimi premi senza includere usi frazionati, è altrettanto inconcepibile che altrettanto possa accadere per una collezione tradizionale.

Venendo al pezzo in questione ci si può chiedere se, nel 1894, sia possibile che in un ufficio postale a Milano (!!) ci si sia trovati nell'impossibilità di affrancare regolarmente una busta per 5 centesimi. Cosa che non necessitava di un francobollo da 5 centesimi ma poteva anche essere realizzata con varie combinazioni dei francobolli da 1 e 2 centesimi. Penso che si tratti di una domanda puramente retorica.

Dato quindi l'interesse nullo che questo pezzo riveste per la Storia Postale (paradossalmente, il pezzo sarebbe di interesse se tassato, perché questo doveva essere il suo destino secondo le normative postali) possiamo chiederci se può essere interessante per il collezuonista tradizionale. Ma proprio le considerazioni fatte prima ci dicono che questo pezzo è stato sicuramente creato ad arte e viene quindi un po' a mancare quella "casuale occasionalità" che produce pezzi filatelicamente rari. Per cui l'interesse può rimanere a livello di curiosità, ma certo è ben difficile che si possa parlare di rarità con valutazioni conseguenti.
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cirneco giuseppe
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Re: Umberto 10c frazionato su busta

Messaggio da cirneco giuseppe »

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allvenetoall
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Re: Umberto 10c frazionato su busta

Messaggio da allvenetoall »

Mi ricordo di averne visto qualcuno su stampati o documenti comunali su qualche catalogo d'asta, se mi capita di trovarli li posterò. Però mi sento di dire d'essere completamente d'accordo con Andrea, anche solo per il fatto che l'ufficio di partenza non è un paesino innevato di montagna.
Oggetto simpatico e curioso, ad ogni modo, hai fatto bene a prenderlo, se avesse avuto il timbro di Venezia l'avrei comprato sicuramente anch'io.
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Re: Umberto 10c frazionato su busta

Messaggio da prefil »

Andrea61 ha scritto:Devo dire che discutendo di documenti interi ("francobolli su busta") la Storia Postale viene spesso tirata in ballo un po' a sproposito.

Ma stando al gioco, la Storia Postale è una disciplina (o, se preferite, una specialità collezionistica) che si prefigge di studiare e documentare, molto spesso ma non esclusivamente tramite documenti postali viaggiati, il funzionamento della posta, le sue normative, i suoi regolamenti con tutti gli annessi e connessi. E' una conseguenza di questa "dichiarazione d'intenti" che allo storico postale, studioso o collezionista che sia, interessino più gli usi regolamentari che non gli usi irregolari (a meno che, naturalmente, l'irregolarità non sia riconosciuta e .... regolarmente sanzionata).

Detto questo, che interesse storico postale può avere un francobollo frazionato non tassato che, bisogna ribadire, rappresenta un uso irregolare? L'unico valore documentaristico che può avere un uso frazionato è quello di "dimostrare" che in una certa data ed in un certo luogo non era possibile affrancare la corrispondenza in modo irregolare ma bisognava ricorrere ad un piccolo sotterfugio, tollerato per motivi, diciamo così, di forza maggiore. Lascio a voi giudicare quanto possa essere interessante questo fatto di per se.

Questo mi porta a dire che, in ogni caso, un uso frazionato ha più interesse per il collezionista tradizionale che non per lo storico postale. Quantomeno, lo scarso interesse storico postale di questo genere di pezzi non giustifica assolutamente il sovrapprezzo che a questi pezzi del periodo classico i cataloghi attribuiscono. Basti pensare che se è concepibile che una collezione di storia postale pontificia arrivi ai massimi premi senza includere usi frazionati, è altrettanto inconcepibile che altrettanto possa accadere per una collezione tradizionale.

Venendo al pezzo in questione ci si può chiedere se, nel 1894, sia possibile che in un ufficio postale a Milano (!!) ci si sia trovati nell'impossibilità di affrancare regolarmente una busta per 5 centesimi. Cosa che non necessitava di un francobollo da 5 centesimi ma poteva anche essere realizzata con varie combinazioni dei francobolli da 1 e 2 centesimi. Penso che si tratti di una domanda puramente retorica.

Dato quindi l'interesse nullo che questo pezzo riveste per la Storia Postale (paradossalmente, il pezzo sarebbe di interesse se tassato, perché questo doveva essere il suo destino secondo le normative postali) possiamo chiederci se può essere interessante per il collezuonista tradizionale. Ma proprio le considerazioni fatte prima ci dicono che questo pezzo è stato sicuramente creato ad arte e viene quindi un po' a mancare quella "casuale occasionalità" che produce pezzi filatelicamente rari. Per cui l'interesse può rimanere a livello di curiosità, ma certo è ben difficile che si possa parlare di rarità con valutazioni conseguenti.


Non cambierei una virgola al competente intervento di Andrea. :clap: :clap:

Ciao: Ciao:
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mfoolb
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Re: Umberto 10c frazionato su busta

Messaggio da mfoolb »

Grazie a tutti, ed in particolare ad Andrea, per le risposte.

Tornando alle mie iniziali domande mi sembra di capire che non potendo dimostrare l'assenza di francobolli (o combinazioni di) necessari per affrancare la lettera in oggetto con 5c, si deve ritenere che i francobolli ci fossero e che la lettera sia invece una composizione filatelica e che come tale non dovrebbe essere di interesse ne' come documento di storia postale ne' come francobollo su busta per un collezionista tradizionale.

Fortunatamente a me piace a prescindere e, se effettivamente viaggiata e non tassata, mi sembra comunque una interessante curiosita' in considerazione del periodo in questione e non paragonabile ad una simile curiosita' dei nostri tempi quando viaggia proprio di tutto per via dello scarso interesse ed attenzione di chi e' predisposto alle verifiche.

Infine mi resta la curiosita' di leggere il parere di Franco Moscadelli dal momento che e' in possesso di una busta molto simile.

Ciao,

Marco.
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cirneco giuseppe
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Re: Umberto 10c frazionato su busta

Messaggio da cirneco giuseppe »

Esistono dei frazionati anche nei pacchi postali soprastampati.
Anche questi frutto di creazioni filateliche che nulla hanno a spartire con la storia postale.
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Franco Moscadelli
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Re: Umberto 10c frazionato su busta

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao: Concordo con Andrea che la busta in semplice frazionamento non tassata possa essere interpretata sia come scherzo, sia come spedizione compiacente, sia come momento di non reperibilità di francobolli appropriati...come facciamo dopo 120 anni a saperlo? Giusto che la busta possa essere interessante per la filatelia tradizionale, invece "tassata" possa essere molto più interessante per la storia postale. Penso che possa essere inserita in tutte e due le tipologie, dipende dal piano della collezione.

Buste con quella data (16-7-94) ve ne sono una decina "in giro", per cui va detto che "qualcuno" si possa essere divertito a spedirle in città e sono tutte andate a buon fine. Ne ho una simile anch'io e mi piace. (Comunque rimane sempre il fatto che se ne conoscono solo dieci...) Vi posto il certificato del perito Savarese Oliva con un suo parere:

foto frazion certif 00220001.JPG


E mi sembra giusto.
Non mi interessa chi ha spedito e come ha spedito, mi interessa cosa "ha fatto la posta" in quel momento. Quando ci sono lotti in asta di questo tipo (pochi) vengono sempre ceduti. Non a cifre altissime ma sempre ceduti, vuol dire che c'è l'interesse ad acquistarli.

foto frazion recto 00220001.JPG


Questa postata sopra è invece del 21 luglio 1892 (due anni prima, sempre da Milano però per l'invio è per Berlino...potrebbe essere sempre il solito mittente :-)) :??: )

Il francobollo frazionato da 10 cents. fu applicato in partenza e annullato con il bollo circolare Milano 21.7.92/3s e al verso trovasi il 5 centesimi verde inizialmente sfuggito all'annullo e successivamente annullato con il cerchio riquadrato Milano 21.7.92/12s. La busta fu tassata perchè il frazionato non fu ritenuto valido e per porto insufficiente. Il giorno dopo fu applicato il valore da 20 cents. annullato con bollo circolare Milano 22.7.92/5m. La busta viaggiò regolarmente e giunse a destino il 27.7.92 come risulta dall'annullo circolare tedesco al verso.

foto frazion verso 00220001.JPG


Ecco che in questo caso il discorso cambia :evvai: e diventa così una "rara busta" di storia postale.


mfoolb :abb: ne ho diverse con varie tipologie di frazionamento e non mi dispiace averle in collezione. Le ho esposte una parte su dodici fogli ad una mostra filatelica ed un collezionista che le vide mi offrì di acquistarle tutte in blocco ad un interessante prezzo, ma io gli dissi :pin: che non erano tutte di mia proprietà e che non erano in vendita.

:lente: :abb: Franco
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Re: Umberto 10c frazionato su busta

Messaggio da mfoolb »

Ciao Franco,

grazie per la tua esauriente risposta.

Ciao,

Marco.

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Frazionati

Messaggio da pescatorediperle »

Un po' non ci capisco..un po' non li trovo catalogati.Insomma,anche se mi sembrano affrancature create per collezionisti,in caso me li chiedessero,quanto potrebbero valere? Grazie
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Stefano T
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Re: Frazionati

Messaggio da Stefano T »

Ciao:
Intanto vedi se ci sono degli annulli al verso, anche se sono filateliche.

La prima del 1891 con i Valevoli per le Stampe, esteticamente gradevole, è indirizzata ad un certo Alberto Bolaffi che, giovanissimo, iniziò la propria attività di commercio filatelico a partire dal 1890 a soli 16 anni.

Le altre 2 sono entrambe con lo stesso identico e "sospetto" annullo di Firenze.

Tu quanto le pagheresti?
Ciao: Ciao: Ciao:

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Re: Frazionati

Messaggio da andy66 »

Affrancature filateliche al 100%, già in periodo di Umberto andavano di moda e io ne ho viste parecchie in giro. Nessuna di queste è in tariffa. Le ho viste sempre proposte a prezzi elevati, almeno per me che le ritengo semplici curiosità. Poi sicuramente avranno i loro amatori, ma io non le ritengo vera storia postale.

Ciao:

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