Pag. 61, Borgognini, MISTIFICAZIONI FILATELICHE:
“… Ma allorché si incominciò a comprendere che una collezione apprezzabile deve essere composta di esemplari perfetti, questi cominciarono a scarseggiare, mentre i mercati furono inondati di francobolli di 2^ e 3^ scelta, che non trovarono più acquirenti. Nacque perciò la necessità di riparare i difettosi, ed apparirono i primi riparatori. In Germania, Francia, Svizzera, Italia, ecc. sorsero le cliniche filateliche più in voga che, con diversi sistemi, più o meno raffinati, e con promesse talvolta mirabolanti, offrirono i loro servigi alla Filatelia sofferente... Lo spirito di emulazione si delineò subito fra vari operatori, alcuni dei quali misero tanto impegno e tanta passione nel minuzioso lavoro, da conseguire risultati addirittura stupefacenti...”
Il Borgognini l’ha detta giusta, ma troppo spesso il suo spirito critico viene ignorato.
Non ricordo se in passato abbiamo già discusso di questo pezzo che presenta nel margine sinistro, unito alla cornice, la caratteristica che appartiene alla posizione 59 delle Croci di Savoia.
Non conosco cosa sia scritto nel certificato, ma di fatto la descrizione di vendita lo propone come: nuovo, senza gomma e riparato.
Ora, una riflessione.
La semplice immagine evidenzia in modo determinante che il pezzo sia stato interamente ridipinto e sono state ridisegnate in modo grossolano anche alcune parti delle diciture, senza rispettare le dimensioni delle autentiche.
Inoltre, il disegno mostra per quasi ¾ le caratteristiche della posizione 59 e per la parte rimanente quelle della pos. 90 (come a grandi linee ho riportato in immagine, dove nell'immagine a destra ho sovrapposto parte di una pos. 90). In casi simili, questa incongruenza è sinonimo di ricongiunzione di due parti di esemplari o di una ricostruzione notevole di un esemplare gravemente mutilato.
Tuttavia, c’è ancora qualcosina che mi lascia da pensare.
Come mai un pezzo di oltre 150 anni sia corredato di un solo certificato recentemente redatto. Si tratta forse di un recente ritrovamento?
Possibile che con tutte le informazioni oggi facilmente reperibili un ibrido del genere possa ottenere una certificazione?
In immagine il 1/2 Tornese Croce di Savoia, proposto da una importante e seria Casa d’Aste Nazionale e la descrizione di vendita: “1860 - 1/2 tornese azzurro Crocetta (16), nuovo, senza gomma, riparato. Raro. Cert. Manzoni. [ANTICHI STATI ITALIANI - NAPOLI - DITTATURA E LUOGOTENENZA], Catalogo euro 42.500 – base 1.000”.


