Falsi della serie Castelli

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale della Repubblica Italiana
peloro66
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Falsi della serie Castelli

Messaggio da peloro66 »

salve a tutti,
ho trovato un bel falso del 500 Lire Castelli su frammento, con caratteristiche identiche a quelle che Ketty Borgogno individua in un falso da lei scoperto alcuni anni fa e riferito come "falso di Milano, 2° tipo". In quel caso il falso si trova su un frammento con bollo di Paderno Dugnano (Mi) del 9 marzo 1988. Nel mio caso il frammento reca il bollo Bologna 16 marzo 1988, solo pochi giorni dopo.
Mi piacerebbe sapere se, oltre a quello di Ketty, sono stati rintracciati altri esemplari di questo falso (e se si, con quali date e località d'uso).
500 falso Bologna 1988.jpg
500 falso Bologna 1988 b.jpg
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Antonello Cerruti
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da Antonello Cerruti »

Attenzione.
Dopo l'avvento delle stampanti e degli scanner di cui ognuno può disporre e constatato che non esiste praticamente nessun controllo postale, il ritrovamento di falsi "fatti in casa" riveste un grande interesse solo per un numero minimo di "cercatori d'oro".
Questo perchè chiunque si può fabbricare e spedire una "grande rarità" correndo solo il rischio - quando venisse scoperto o volesse vendere simili falsi - di incorrere nelle pene previste nella nota legge Giovanardi.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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cialo
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da cialo »

Antonello Cerruti ha scritto: 26 gennaio 2022, 16:44 Attenzione.
Dopo l'avvento delle stampanti e degli scanner di cui ognuno può disporre e constatato che non esiste praticamente nessun controllo postale, il ritrovamento di falsi "fatti in casa" riveste un grande interesse solo per un numero minimo di "cercatori d'oro".
Questo perchè chiunque si può fabbricare e spedire una "grande rarità" correndo solo il rischio - quando venisse scoperto o volesse vendere simili falsi - di incorrere nelle pene previste nella nota legge Giovanardi.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Beh condivido totalmente il tuo pensiero Antonello, ma questo è usato nel 1988...
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Antonello Cerruti
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da Antonello Cerruti »

cialo ha scritto: 26 gennaio 2022, 16:58
Beh condivido totalmente il tuo pensiero Antonello, ma questo è usato nel 1988...
Che vuol dire?
Nel 1988, in giro c'era già tutto: scanner, stampanti e falsari.
I quali si dedicavano soprattutto alle Repubblica Romana ed agli altri commemorativi del primo periodo della repubblica.
Quelli "minori", evidentemente, non disdegnavano le piccole frodi postali.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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cialo
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da cialo »

No ecco volevo proprio capire secondo te da quale anno in avanti il fenomeno della falsificazione si è diffuso a tal punto da diventare poco interessante.

Nel 1988 secondo me scanner e stampanti decenti non erano certamente disponibili a casa di chiunque. Inoltre, la falsificazione (ad esempio di una repubblica romana) per frodare i collezionisti è cosa ben diversa e molto meno interessante rispetto alla falsificazione dei castelli per frodare le poste.

Detto questo sono ovviamente settori di super-nicchia, con valore economico pressoché nullo, ma che secondo me possono essere interessanti da capire.
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Antonello Cerruti
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da Antonello Cerruti »

Gli uffici erano già dotati di computer e stampanti....
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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cipolla
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da cipolla »

Da ex informatico vi dico che nel 1988 questi giochetti non erano possibili con scanner e stampanti.
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cialo
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da cialo »

cipolla ha scritto: 26 gennaio 2022, 17:57 Da ex informatico vi dico che nel 1988 questi giochetti non erano possibili con scanner e stampanti.
Certamente non con scanner e stampanti disponibili a casa o in generici uffici. Magari nelle tipografie qualcosa si poteva anche fare, ma non credo proprio che fosse un fenomeno molto diffuso, anche perché castelli falsi non è che se ne vedano poi così tanti…
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peloro66
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da peloro66 »

Interessante discussione. Nonostante sia d'accordo con Cerruti che ormai oggi si possono creare ottime imitazioni in casa, il fatto che stiamo parlando del 1988, secondo me, implica che chi al tempo ha costruito questa imitazione non solo era un provetto "tipografo" ma ha dovuto necessariamente usare una strumentazione di certo non casalinga. Inoltre, seguendo quanto già fatto notare dalla Ketty Borgogno tempo fa, la stampa sembra essere in offset. Ancora, la dentellatura appare ben fatta e molto prossima a quella dei valori autentici... Ci vuole un bel pò di pazienza, attrezzatura da tipografia e competenza per mettere in atto una imitazione come questa. E perchè un tizio dovrebbe spendere tempo e rischiare penalmente (nel 1988) solo per falsificare un francobollo corrente e comunissimo, se non ai fini di frodare la Posta ? D'altra parte, penso che se lo scopo del falsario fosse stato quello di truffare qualche collezionista avremmo già da molto tempo visto in aste, su Ebay, in blog in discussioni e forum questo oggetto (e non solo dopo il 2010)... e mi aspetterei anche qualche certificato peritale in giro e consultabile. Invece, niente fino a solo pochi anni fa. Resta ovviamente la possibilità che qualcuno in tempi più recenti abbia deciso di mettere in giro frammenti con questo falso, a loro volta interamente falsificati (tranne gli altri pezzi castelli, anche i timbri dovrebbero essere stati falsificati) allo scopo di creare l'esca per qualche collezionista. Non so, potrebbe essere andata così... ma le tecniche peritali attuali consentono di capire se un timbro è autenticamente postale o meno.
Se invece, come credo, si tratta realmente di un falso "d'epoca", allora, qualunque sia stato il motivo che ha spinto il falsario, resta ferma la frode postale, che di per se è la definizione di "falso per posta".
Ecco perchè ho chiesto di sapere se, oltre al mio e a quello di Ketty, sono stati rintracciati altri "falsi" come questo e in caso positivo quali località e date d'uso si ricavano dai timbri apposti.
Giuseppe
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Ilpela82
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da Ilpela82 »

Bella discussione, davvero.
Ho un quesito, si è parlato di gente che si è divertita a frodare collezionsti con scanner e stampanti su pezzi della prima repubblica.
Ok i falsi del g.rosa decolorati con filigrane San Marino…. Ma la filigrana con la stampante come la fai?
Cordialmente
Emiliano Pelagatti
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chilandro
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da chilandro »

Ilpela82 ha scritto: 26 gennaio 2022, 20:51 Bella discussione, davvero.
Ho un quesito, si è parlato di gente che si è divertita a frodare collezionsti con scanner e stampanti su pezzi della prima repubblica.
Ok i falsi del g.rosa decolorati con filigrane San Marino…. Ma la filigrana con la stampante come la fai?
Cordialmente
Emiliano Pelagatti
Davvero interessante!
Per quanto riguarda la filigrana, se si sta parlando del falso castelli, mi sa proprio che il falsario non se ne preoccupava assolutamente...se lo scopo era, come sembra, quello di usarlo per affrancare... una volta incollato sulla busta non se ne curava più di certo!
Restando all'ipotesi del falso per frodare la posta oltre al "tipografo" Sherlock Holmes deve trovare anche un'azienda con un discreto volume di corrispondenza in partenza.
sergio
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Stefano T
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da Stefano T »

peloro66 ha scritto: 26 gennaio 2022, 16:23 salve a tutti,
ho trovato un bel falso del 500 Lire Castelli su frammento, con caratteristiche identiche a quelle che Ketty Borgogno individua in un falso da lei scoperto alcuni anni fa e riferito come "falso di Milano, 2° tipo". In quel caso il falso si trova su un frammento con bollo di Paderno Dugnano (Mi) del 9 marzo 1988. Nel mio caso il frammento reca il bollo Bologna 16 marzo 1988, solo pochi giorni dopo.
Ciao:
Lo ricordo ancora una volta per i nuovi del Forum.
Le scansioni vanno fatte sempre su sfondo nero e ad almeno 600 dpi.

Nello specifico riusciresti a postarne una del solo 500 Lire (sempre su sfondo nero per non sballare la luminosità e quindi anche i dettagli) a 1.200 dpi?
Ciao: Ciao: Ciao:

Stefano
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andy66
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da andy66 »

Essendo su frammento la vedo dura poter vedere il fb su fondo nero :-)

Ciao:
Andy66

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Ivano Abbatantuono
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da Ivano Abbatantuono »

Inserisco una domanda nei contesto: se avesse usato una stampante a colori dell'epoca (che pochi avevano, ma qualcuna ce n'era), ovviamente analogica, il risultato sarebbe stato migliore o peggiore rispetto all'ipotesi "tipografica" (o, ove mai, digitale) dell'epoca?
La mia ingenua curiosità è dovuta al fatto che molti fotografi hanno enfatizzato la qualità analogica rispetto a quella digitale.
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da Stefano T »

andy66 ha scritto: 27 gennaio 2022, 13:39 Essendo su frammento la vedo dura poter vedere il fb su fondo nero :-)
Lo sfondo scuro attorno al frammento serve a non stravolgere troppo i colori e la luminosità dell'immagine.

Prova a farti uno foto allo specchio con e senza flash.
Poi vedi il risultato.
Ciao: Ciao: Ciao:

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peloro66
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da peloro66 »

sfondo nero e 1200 dpi:
Digitalizzato_20220127 (2).jpg
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da peloro66 »

Circa l'uso di stampanti a colori nel 1088, va notato che a quell'epoca erano molto diffuse e abbordabili solo stampanti ad aghi... lontanissime dalla qualità di stampa del francobollo in questione. Le stampanti a getto di inchiostro (inkjet) a colori erano un lusso in tutto il globo (figuriamoci in Italia)... ci si muoveva su un minimo di 7000 dollari. Non credo che al tempo alcun tipografo professionale avesse una tale stampante tra le sue attrezzature (quanto avrebbe dovuto far pagare una sua opera con inkjet in confronto a una soluzione tipografica standard che tra l'altro garantiva al tempo maggiore definizione?). Per le stampanti laser, nemmeno a parlarne: la prima a colori fu messa in commercio, se ricordo bene, a metà degli anni '90. E dato che stiamo parlando dell'imitazione di un misero 500 lire castelli (mica di un Gronchi rosa, Cavallino, Repubblica Romana o altro), nutro forti dubbi che chicchessia nel 1988 possa aver individuato attrezzature così sofisticate (per quell'epoca) o addirittura investito in esse... Molto, molto più semplice trovare una tipografia "amica", ovviamente.
peloro66
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da peloro66 »

... ovviamente intendevo 1988"... nel 1088 la vedrei un pò dura trovare qualcosa del genere :-)
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cialo
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da cialo »

peloro66 ha scritto: 27 gennaio 2022, 18:48 Circa l'uso di stampanti a colori nel 1088, va notato che a quell'epoca erano molto diffuse e abbordabili solo stampanti ad aghi... lontanissime dalla qualità di stampa del francobollo in questione. Le stampanti a getto di inchiostro (inkjet) a colori erano un lusso in tutto il globo (figuriamoci in Italia)... ci si muoveva su un minimo di 7000 dollari. Non credo che al tempo alcun tipografo professionale avesse una tale stampante tra le sue attrezzature (quanto avrebbe dovuto far pagare una sua opera con inkjet in confronto a una soluzione tipografica standard che tra l'altro garantiva al tempo maggiore definizione?). Per le stampanti laser, nemmeno a parlarne: la prima a colori fu messa in commercio, se ricordo bene, a metà degli anni '90. E dato che stiamo parlando dell'imitazione di un misero 500 lire castelli (mica di un Gronchi rosa, Cavallino, Repubblica Romana o altro), nutro forti dubbi che chicchessia nel 1988 possa aver individuato attrezzature così sofisticate (per quell'epoca) o addirittura investito in esse... Molto, molto più semplice trovare una tipografia "amica", ovviamente.
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Antonello Cerruti
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Re: Falso del 500 Lire Castelli

Messaggio da Antonello Cerruti »

Falsi realizzati con stampanti casalinghe e dentellati "a mano".
Molti hanno degli annulli sicuramente falsificati (e quindi le date possono essere di fantasia) ma alcuni "francobolli" sono sicuramente passati per posta.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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