Qual è il primo francobollo del Regno d'Italia?
- Alberto Del Bianco
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Re: N. 1 degli Antichi Stati
Concordo con il 10 cent. dentellato. I sardegna erano provvisori ed il 50 grana era solo per le PN.
I francobolli dei GP, a mio parere, erano i n. 1 di un nuovo stato, seppure provvisorio, con suoi organi legislativi.
Questo ultimo punto penso che possa essere oggetto di discussione.
I francobolli dei GP, a mio parere, erano i n. 1 di un nuovo stato, seppure provvisorio, con suoi organi legislativi.
Questo ultimo punto penso che possa essere oggetto di discussione.
Alberto Del Bianco
- Antonello Cerruti
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Re: N. 1 degli Antichi Stati


I francobolli in moneta napoletane vennero usati senza problemi anche in parecchie località fuori delle P.N.
In teoria, quindi, anche il 50 gr. potrebbe essere stato tollerato fuori dei territori napoletani.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
- francesco75
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Re: N. 1 degli Antichi Stati
Buonasera,
Consiglio, sullo spinoso tema, il famoso articolo di Filanci.
Mostro anche un estratto della Collezione sulla "prima emissione dentellata" di Aldighieri (Oro Grande) che, anche a mio avviso, è la prima ufficiale del Regno d'Italia...
Cordiali saluti.
Francesco C.
Consiglio, sullo spinoso tema, il famoso articolo di Filanci.
Mostro anche un estratto della Collezione sulla "prima emissione dentellata" di Aldighieri (Oro Grande) che, anche a mio avviso, è la prima ufficiale del Regno d'Italia...
Cordiali saluti.
Francesco C.
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Re: N. 1 degli Antichi Stati
La questione dei "primi francobolli" torna periodicamente arrivando poi immancabilmente alle stesse risposte.
Alcune mie osservazioni, in ordine sparso.
1) il primo francobollo emesso nel territorio italiano dopo l'unificazione ufficiale è stato il 50 grana delle Province Napoletane. A questa primogenitura si possono porre due obiezioni interdipendenti: la prima è che non era un francobollo inteso per essere usato sull'intero territorio nazionale (il fatto che poi in alcuni casi furono usati al di fuori dell'ex-Regno delle Due Sicilie "al di quà del faro" è abbastanza irrilevante) e la seconda è che non aveva denominazione in lire/centesimi).
2) I cataloghi tradizionalmente riportano come "prima emissione d'Italia" i 4 valori "traforati" (per usare la terminologia d'epoca) della IV emissione di Sardegna. A me questa è sempre sembrata una convenzione cataloghista di comodo. Se l'unità d'Italia fosse avvenuta più tardi, o se la decisione di traforare i francobolli fosse venuta prima, i detti 4 valori avrebbero costituito la "Quinta Emissione di Sardegna"? Non credo, anche perché non c'è soluzione di continuità e furono usati in modo promiscuo. Probabilmente (anzi, sicuramente) i cataloghi specializzati avrebbero assegnato ai traforiti numeri di catalogo distinti dagli omologhi sardi, ma non per questo avrebbero costituito una serie a se, analogamente a quanto succede ad esempio per la prima serie di Lombardo-Veneto in cui a francobolli di uguale denominazione ma con caratteristiche differenti sono assegnati numeri di catalogo differenti. Una cosa del genere è successa un'ottantina d'anni più tardi: la Democratica è convenzionalmente catalogata nel suo complesso come "prima serie di Repubblica" mentre in realtà alcuni valori vennero emessi con ancora i Savoia sul trono.
Io penso che "de facto", nell'uso postale per il pubblico dell'epoca, la prima serie italiana sia la IV emissione di Sardegna e come tale dovrebbe essere considerata anche a fini collezionistici.
3) Come ricordato sopra nel caso di emissioni di più valori nello stesso giorno il n.1 è considerato quello di denominazione minore. Questo è dovuto semplicemente al fatto che il catalogo ordina i francobolli per valore facciale, come logico. Però questa ovvia convenzione cataloghista si scontra, a mio avviso, con la logica dell'uso che vorrebbe più rappresentativo quello di uso più comune e diffuso e quindi, generalmente, quello che soddisfa la tariffa delle lettere primo porto.
Alcune mie osservazioni, in ordine sparso.
1) il primo francobollo emesso nel territorio italiano dopo l'unificazione ufficiale è stato il 50 grana delle Province Napoletane. A questa primogenitura si possono porre due obiezioni interdipendenti: la prima è che non era un francobollo inteso per essere usato sull'intero territorio nazionale (il fatto che poi in alcuni casi furono usati al di fuori dell'ex-Regno delle Due Sicilie "al di quà del faro" è abbastanza irrilevante) e la seconda è che non aveva denominazione in lire/centesimi).
2) I cataloghi tradizionalmente riportano come "prima emissione d'Italia" i 4 valori "traforati" (per usare la terminologia d'epoca) della IV emissione di Sardegna. A me questa è sempre sembrata una convenzione cataloghista di comodo. Se l'unità d'Italia fosse avvenuta più tardi, o se la decisione di traforare i francobolli fosse venuta prima, i detti 4 valori avrebbero costituito la "Quinta Emissione di Sardegna"? Non credo, anche perché non c'è soluzione di continuità e furono usati in modo promiscuo. Probabilmente (anzi, sicuramente) i cataloghi specializzati avrebbero assegnato ai traforiti numeri di catalogo distinti dagli omologhi sardi, ma non per questo avrebbero costituito una serie a se, analogamente a quanto succede ad esempio per la prima serie di Lombardo-Veneto in cui a francobolli di uguale denominazione ma con caratteristiche differenti sono assegnati numeri di catalogo differenti. Una cosa del genere è successa un'ottantina d'anni più tardi: la Democratica è convenzionalmente catalogata nel suo complesso come "prima serie di Repubblica" mentre in realtà alcuni valori vennero emessi con ancora i Savoia sul trono.
Io penso che "de facto", nell'uso postale per il pubblico dell'epoca, la prima serie italiana sia la IV emissione di Sardegna e come tale dovrebbe essere considerata anche a fini collezionistici.
3) Come ricordato sopra nel caso di emissioni di più valori nello stesso giorno il n.1 è considerato quello di denominazione minore. Questo è dovuto semplicemente al fatto che il catalogo ordina i francobolli per valore facciale, come logico. Però questa ovvia convenzione cataloghista si scontra, a mio avviso, con la logica dell'uso che vorrebbe più rappresentativo quello di uso più comune e diffuso e quindi, generalmente, quello che soddisfa la tariffa delle lettere primo porto.
Andrea
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Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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Re: N. 1 degli Antichi Stati
Sono d'accordo con questa logica: per me se i valori della serie sono stati emessi nella stessa data son tutti numero uno, ma se proprio ne vogliamo trovare uno, opterei per quello che soddisfa la tariffa per lettere di primo porto e non quello con denominazione minore.3) Come ricordato sopra nel caso di emissioni di più valori nello stesso giorno il n.1 è considerato quello di denominazione minore. Questo è dovuto semplicemente al fatto che il catalogo ordina i francobolli per valore facciale, come logico. Però questa ovvia convenzione cataloghista si scontra, a mio avviso, con la logica dell'uso che vorrebbe più rappresentativo quello di uso più comune e diffuso e quindi, generalmente, quello che soddisfa la tariffa delle lettere primo porto.



Re: N. 1 degli Antichi Stati


Come sempre è la fantasia del collezionista che decide della propria collezione, aggiungo solo una constatazione.ANTONELLO ha scritto: 10 luglio 2022, 9:00Sono d'accordo con questa logica: per me se i valori della serie sono stati emessi nella stessa data son tutti numero uno, ma se proprio ne vogliamo trovare uno, opterei per quello che soddisfa la tariffa per lettere di primo porto e non quello con denominazione minore.3) Come ricordato sopra nel caso di emissioni di più valori nello stesso giorno il n.1 è considerato quello di denominazione minore. Questo è dovuto semplicemente al fatto che il catalogo ordina i francobolli per valore facciale, come logico. Però questa ovvia convenzione cataloghista si scontra, a mio avviso, con la logica dell'uso che vorrebbe più rappresentativo quello di uso più comune e diffuso e quindi, generalmente, quello che soddisfa la tariffa delle lettere primo porto.
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Il primo porto di lettera è normalmente quello che ha un costo minore, specie se usato, cosa che può essere molto utile per le tasche dei collezionisti.




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Marino
Sostenitore dal 2010
Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi
Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
Marino
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Re: N. 1 degli Antichi Stati
SicuramenteIl primo porto di lettera è normalmente quello che ha un costo minore, specie se usato, cosa che può essere molto utile per le tasche dei collezionisti.





- Antonello Cerruti
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- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: N. 1 degli Antichi Stati
Ognuno è liberissimo di collezionare e catalogare quello che vuole.
Ho conosciuto un collezionista che metteva nella sua raccolta solo francobolli stampati in colore azzurro...
Un altro solo i primi valori di ogni serie...
Possiamo anche elencare i francobolli in base alle loro dimensioni...
Se però non crediamo alle favole e cerchiamo dato oggettivi, il primo francobollo di un'entità politica è quello emesso dopo la nascita ufficiale di quello Stato, in quel territorio.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Ho conosciuto un collezionista che metteva nella sua raccolta solo francobolli stampati in colore azzurro...
Un altro solo i primi valori di ogni serie...
Possiamo anche elencare i francobolli in base alle loro dimensioni...
Se però non crediamo alle favole e cerchiamo dato oggettivi, il primo francobollo di un'entità politica è quello emesso dopo la nascita ufficiale di quello Stato, in quel territorio.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: N. 1 degli Antichi Stati
Qualche anno fa mi misi n testa di collezionare i primi francobolli emessi dalle ex repubbliche dell'unione sovietica, quindi francobolli che vanno dal '90 al '92, dipende da quale stato. Ero convinto di imbarcarmi in una mission abbastanza semplice dato che il periodo e' recente. Invece tutto si rivelo' un intricato tentativo. Se stiamo nell'ambito dell'ufficialita' nessun problema, se scavi a fondo trovi il mare in quanto tutti sovrastampavano emissioni URSS, senza contare degli stati autoproclamati che poi nessuno li ha riconosciuti... Da qui nacque il relativismo




MOMENTANEAMENTE POCO PRESENTE NEL FORUM PER MOTIVI PERSONALI. EVENTUALMENTE SCRIVETEMI UNA EMAIL.
Giancarlo
Le mie collezioni:
- Indocina Francese, nuovi.
- Colonie Portoghesi, nuovo e usato.
- 1967 Tutto il mondo, nuovi, fdc.
- Lombardo Veneto (Uffici di Vicenza)
- 1923-1943 Regno, nuovi.
Giancarlo
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Re: N. 1 degli Antichi Stati
Io è così che mi sono regolato... questa è la prima serie (che dovrebbe esserci) nella mia collezione.Andrea61 ha scritto: 9 luglio 2022, 23:25
Io penso che "de facto", nell'uso postale per il pubblico dell'epoca, la prima serie italiana sia la IV emissione di Sardegna e come tale dovrebbe essere considerata anche a fini collezionistici.
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Rosario
Rosario
- Ivano Abbatantuono
- Messaggi: 356
- Iscritto il: 11 febbraio 2015, 18:41
Re: N. 1 degli Antichi Stati
Come è stato detto, ognuno è libero di collezionare come e quello che crede, e certamente la questione posta in questo thread si presta a tante interpretazioni differenti.
A mio personale avviso, dovrebbe contare di più non IN quale Stato siano stati ADOPERATI i francobolli, ma QUALE Stato LI ABBIA EMESSI con sue (ovvero di quello Stato, in questo caso dal Regno d'Italia) norme. Sotto questo profilo se non erro dovrebbe confermarsi la tesi di Filanci e quella tradizionale dei cataloghi, o sbaglio?
A mio personale avviso, dovrebbe contare di più non IN quale Stato siano stati ADOPERATI i francobolli, ma QUALE Stato LI ABBIA EMESSI con sue (ovvero di quello Stato, in questo caso dal Regno d'Italia) norme. Sotto questo profilo se non erro dovrebbe confermarsi la tesi di Filanci e quella tradizionale dei cataloghi, o sbaglio?
Colleziono (soprattutto) Regno d'Italia, nuovo usato e storia postale.
su ebay mi trovi qui : http://www.ebay.it/sch/abba_ivan/m.html ... pg=&_from=
per contatti, scrivimi su : ivantea@alice.it
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- Alberto Del Bianco
- Messaggi: 562
- Iscritto il: 18 luglio 2007, 11:05
- Località: Castiglion Fiorentino
Re: N. 1 degli Antichi Stati
Concordo che il n 1 dovrebbe essere il francobollo con facciale necessario per il primo porto di una lettera ordinaria per l'interno ma......
Lombardo Veneto: 3 valori
Parma e Modena: 2 valori
Pontificio: tanti
.. solo Toscana, Sardegna, Napoli e Sicilia solo uno
ed allora...?
Lombardo Veneto: 3 valori
Parma e Modena: 2 valori
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ed allora...?
Alberto Del Bianco
Re: N. 1 degli Antichi Stati


Se poi aggiungessimo anche il primo porto per lettere nel Distretto le combinazioni aumentano ancora.Alberto Del Bianco ha scritto: 13 luglio 2022, 13:29 Concordo che il n 1 dovrebbe essere il francobollo con facciale necessario per il primo porto di una lettera ordinaria per l'interno ma......
Lombardo Veneto: 3 valori
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Marino
Sostenitore dal 2010
Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi
Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
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Re: N. 1 degli Antichi Stati
Infatti, come ho scritto sopra, io penso che:

per me se i valori della serie sono stati emessi nella stessa data son tutti numero uno



Re: N. 1 degli Antichi Stati


Ottima interpretazione! Però a questo punti dovresti mettere in collezione, come N. 1, tutta serie.ANTONELLO ha scritto: 13 luglio 2022, 14:02 Infatti, come ho scritto sopra, io penso che:per me se i valori della serie sono stati emessi nella stessa data son tutti numero uno![]()
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È per questo che normalmente si sceglie un solo francobollo come riferimento ed esempio.
Mettere l'intera prima serie completa, nella maggior parte dei alcuni casi, è estremamente dispendioso.


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Re: N. 1 degli Antichi Stati
Un conto è capire cosa sono per ognuno di noi i n°1, un conto è cosa poter mettere in collezione, considerando le proprie possibilità, sia economiche che di reperibilità dell'oggetto. Mi sono imposto di non aver vincoli di rappresentazione per la mia collezione: non devo esporre e fondamentalmente deve piacere a me, per esempio se trovo un bel 4 crazie per quale motivo non devo metterlo in collezione come rappresentazione della Toscana
. Io poi colleziono le prime emissioni del IX secolo, sono circa 200 stati, figuriamoci se mi è mai passato per la testa di avere tutti i n°1, ma qui il discorso si allarga: cosa fa parte della prima emissione? L'unico vincolo che mi sono imposto è quello di non prendere in considerazione i sovrastampati, perché anche se fanno parte di una prima emissione, i francobolli non sono nati per quel servizio.





Re: N. 1 degli Antichi Stati
per il lombardo Veneto che è il mio campo posso fare una osservazionedi storia postale
il 5 centesimi prima data nota 2 giugno 1850
il 10 centesimi prima data nota 1 giugno 1850 ma su documento un po' strano non da tutti riconosiuto come certo
il 15 centesimi prima data nota 1 giugno 1850
il 30 centesimi prima data nota 1 giugno 1850
il 45 centesimi prima data nota 1 giugno 1850
come dire
se valorizziamo l'uso
numero 1 solo 15,30 e 45....
il 5 centesimi prima data nota 2 giugno 1850
il 10 centesimi prima data nota 1 giugno 1850 ma su documento un po' strano non da tutti riconosiuto come certo
il 15 centesimi prima data nota 1 giugno 1850
il 30 centesimi prima data nota 1 giugno 1850
il 45 centesimi prima data nota 1 giugno 1850
come dire
se valorizziamo l'uso
numero 1 solo 15,30 e 45....
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
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ciao



Fildoc
- Alberto Del Bianco
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Re: N. 1 degli Antichi Stati
Quindi??
Il n. 1 e' il francobollo che fa parte della serie del giorno di emissione che più piace al collezionista

Il n. 1 e' il francobollo che fa parte della serie del giorno di emissione che più piace al collezionista


Alberto Del Bianco
Re: N. 1 degli Antichi Stati


Tutte giuste le considerazioni personali.Alberto Del Bianco ha scritto: 15 luglio 2022, 12:51 Quindi??
Il n. 1 e' il francobollo che fa parte della serie del giorno di emissione che più piace al collezionista![]()
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Se invece ci spostiamo a livello internazionale, allora è riconosciuto quanto enunciato precedentemente:
Per N.1 si intende il primo francobollo emesso in ordine cronologico da uno stato, nel caso l’emissione comprenda più francobolli si prende in considerazione di valore più basso.
Che sia giusto o sbagliato non mi pronuncio, è una scelta.
P.S. Sono oltre 50 anni che colleziono N.1.


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Re: N. 1 degli Antichi Stati
Non solo, anche perché sicuramente sono segnalati in un decreto
. Fatta eccezione per quei francobolli dove si conosce perfettamente la prima data di vendita agli uffici postali, a esempio il 20 c. francese, (posti in vendita già nel dicembre del 1848, prima della effettiva data di emissione, che era il 1° gennaio del 1849) su cosa dovremmo basarci, sulle presunte prime date conosciute su documento viaggiato?
E quelli che non si conoscono? Ma poi che senso ha stabilire se agli uffici postali un valore è stato venduto un giorno prima o un giorno dopo rispetto a un altro.
Per me, quando la prime emissione è composta da una serie di francobolli, parlare di n°1 in assoluto non è corretto, sarebbe più giusto parlare di primi francobolli del Belgio, del Regno di Sardegna, della Corea ecc. ecc.. Le numerazioni lasciamole fare agli estensori dei cataloghi, che è il loro mestiere.
Sicuramente non avrò la verità in tasca, ma io la penso così.


E quelli che non si conoscono? Ma poi che senso ha stabilire se agli uffici postali un valore è stato venduto un giorno prima o un giorno dopo rispetto a un altro.
Per me, quando la prime emissione è composta da una serie di francobolli, parlare di n°1 in assoluto non è corretto, sarebbe più giusto parlare di primi francobolli del Belgio, del Regno di Sardegna, della Corea ecc. ecc.. Le numerazioni lasciamole fare agli estensori dei cataloghi, che è il loro mestiere.
Sicuramente non avrò la verità in tasca, ma io la penso così.



