La tariffa di primo porto per lettere di peso sino a 7,5 gr. dirette alle Antille Danesi, con la mediazione inglese, era pari a 1,50 Lire.
13 Dicembre 1864 Da Genova per St. Thomas; fu trasportata in plico chiuso via Francia, transitò da Londra e fu imbarcata a Southampton il 17 Dicembre sul vapore “Atrato” della Royal Mail Steam Packet Company, che la sbarcò a St. Thomas il 31 Dicembre.
Enrico Flaminio
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borghi daniele ha scritto: 13 dicembre 2022, 8:23
In data 13 dicembre 1865
da " GENOVA a NEW ORLEANS "
Chiedo gentilmente a ENRICO tutto quello che può dirmi di questa lettera.
Purtroppo gli annulli sono poco leggibili.
Mi sembra di vedere forse dei segni di tassazione? ( segno rosso sulla parola NEW e scarabocchi in nero)
Tante grazie in anticipo.
Daniele
Ciao Daniele, la tua lettera è affrancata in primo porto per gli Stati Uniti; c'è il bollo rosso dell'ufficio di scambio francese e quello più grande di arrivo, anch'esso in rosso. Da entrambi non riesco a leggere le date, che sono importanti per poter risalire al piroscafo che trasportò la lettera, altrimenti si possono solo fare ipotesi.
Uno dei segni cui fai cenno potrebbe essere un 9, nel caso in cui la lettera sia stata trasportata da un piroscafo postale americano da un porto inglese, per cui 3 sarebbero i cents dovuti per il diritto interno americano e 6 cents per il trasporto transatlantico.
Altri scarabocchi non riesco ad interpretarli.
Comunque adesso guarderò quale potrebbe essere stato il postale che effettuò il trasporto; se riuscissi a leggere meglio almeno il bollo francese sarebbe meglio.
Enrico Flaminio
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Il bollo grande in rosso dovrebbe riportare la scritta nella parte superiore: N.York AM.Pkt e in quella inferiore: PAID, quindi un postale americano, quello rosso francese, Lanslebourg, è in data 16 Dicembre, questo è quanto riesco a leggere.
La lettera quindi dovrebbe essere partita da Liverpool qualche giorno dopo il 16 Dicembre per New York, e successivamente via ferrovia per New Orleans, e ciò giustificherebbe il "9" manoscritto di cui ti ho detto prima.
Dammi un pò di tempo per verificare il resto.
Enrico Flaminio
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Con le approssimazioni del caso, potrebbe essere partita da Liverpool il 20 Dicembre con il "City of London" della Inman Line, arrivata a New York il 9 Gennaio, 1866 ovviamente.
Questo perchè il bollo americano porta sempre il mese in alto e il giorno in basso, per cui sembrerebbe, dalla foto ingrandita, che ci sia un numero ad una sola cifra, che potrebbe essere appunto il 9 (ammesso che il postale sia arrivato puntuale).
Al momento non riesco a fornirti altre informazioni.
Enrico Flaminio
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Enrico, con tutta calma puoi postare anche il retro della tua lettera per completezza ? Grazie.
Ps. per Maurizio: anche i genovesi avevano qualche conto in sospeso col Re, visto che di sette francobolli non ne hanno attaccato uno che sia uno dritto...
Giampaolo Collezionista di buone intenzioni oltre a francobolli del Regno d'italia, Uffici all'estero e Colonie. "Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti". - Paolo Conte, in Boogie
Davvero belli e interessanti i documenti di Enrico e Daniele. C'è sempre qualcosa da imparare. Complimenti.
Aggiungo alla rassegna odierna una lettera in tariffa di raggio limitrofo per la Svizzera spedita da Arona a Magadino il 13 dicembre 1865 con cinque esemplai del 2 cent. DLR tiratura di Londra.
Buona giornata a tutti,
Mauro
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Colleziono, acquisto e scambio
corrispondenza inviata dal Regno d’Italia
per l’estero nel periodo 1861/1879
Aggiungo un'altra lettera del 13 Dicembre 1878: da Genova per San Nicolas, primo porto sino allo sbarco a Buenos Ayres.
La lettera fu imbarcata a Marsiglia sul vapore francese “Poitou” della Société Général de Transport Maritimes (S.G.T.M.).
Fu tassata in arrivo di 17 centavos per il transito interno; la tariffa di 30 centesimi era stata notificata nel 1876 per il trasporto, con battello mercantile non convenzionato, delle lettere di peso sino a 15 gr., franche sino allo sbarco.
Enrico Flaminio
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Mauro71 ha scritto: 13 dicembre 2022, 12:12
Aggiungo alla rassegna odierna una lettera in tariffa di raggio limitrofo per la Svizzera spedita da Arona a Magadino il 13 dicembre 1865 con cinque esemplai del 2 cent. DLR tiratura di Londra.
Buona giornata a tutti,
Mauro
Bel pezzo Mauro.
Anche io vedo per la prima volta un invio in raggio limitrofo con 5 pezzi da 2 cent.
Iscritto al forum dal 22 ottobre 2003.
Colleziono principalmente Italia Regno e Repubblica.
In secondo luogo Vaticano, San Marino, Svizzera e varie tematiche.
Attualmente i miei interessi principali sono concentrati su Regno Vittorio Emanuele II
Ligne du Levant : Costantinoplke / Dardanelles / Le Pyree / Messine / Marseille
lettre acheminée par paquebot français AMERIQUE
Costantinople 10.12.1863 / Marseille 17.12.1863
au recto:
cachet de départ de Messine du 13.12.1863
cachet d'entrée ITALIE AMB. MARSEILLE du 17.12.1863
marque P D
au verso: cachet d'arrivée à Paris du 18 décembre 1863
(da segnare per il ...mio...corso di francese .... acheminée = instradare - inoltrare cachet= timbro / bollo)
13.12.1863 Messina.jpg
dieci anni dopo
13 dicembre 1873
da Firenze a Boston
e qui...siccome il corso di inglese non lo faccio... ...lascio a voi la descrizione
13 dic 1873.jpg
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Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?" "È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti." "Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
Ringrazio Biagio, Daniele ed Enrico per gli apprezzamenti.
Molto interessante anche la lettera di Enrico trasportata in Argentina con un battello mercantile.
Domanda per Enrico, se interessato: ho una lettera dello stesso archivio trasportata con lo stesso mezzo, nello stesso periodo e per la medesima destinazione (allego fronte/retro). A differenza della tua, la mia non è tassata per il tragitto interno. Ho provato a capire il motivo, ma senza successo. Ho ipotizzato per la tua lettera un doppio porto ma tendo a escluderlo (non ci sono segni che giustifichino questa ipotesi). Un’altra ipotesi potrebbe essere che la mia è sfuggita ai controlli, ma ne ho viste un paio simili senza tassazione, quindi quella tassata sembrerebbe essere l’eccezione più che la regola.
Enrico, hai ipotesi sui motivi che spiegano il diverso trattamento riservato alle due lettere?
Ciao e grazie,
Mauro
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per l’estero nel periodo 1861/1879
Ciao Mauro, domanda interessante la tua, che sinceramente non mi ero sinora posto. Approfondirò, ma la prima risposta che mi viene in mente è che non è detto che quanto dovuto per il porto interno necessariamente venisse esplicitato, visto che anche la tua lettera scontava il porto fino allo sbarco, e quindi qualcosa doveva pur essere pagato per il transito. È un'ipotesi sicuramente "semplice ", devo studiare un po', lasciami controllare quanto ho a disposizione per capirne di più. Grazie.
Enrico
enrico54 ha scritto: 14 dicembre 2022, 7:14
Ciao Mauro, domanda interessante la tua, che sinceramente non mi ero sinora posto. Approfondirò, ma la prima risposta che mi viene in mente è che non è detto che quanto dovuto per il porto interno necessariamente venisse esplicitato, visto che anche la tua lettera scontava il porto fino allo sbarco, e quindi qualcosa doveva pur essere pagato per il transito. È un'ipotesi sicuramente "semplice ", devo studiare un po', lasciami controllare quanto ho a disposizione per capirne di più. Grazie.
Enrico
Grazie Enrico per l'interessamento, sto provando anch'io ad approfondire la questione.
Mi è venuta in mente un'ipotesi (che probabilmente tale rimarrà, a meno che nel retro della tua lettera non ci sia qualche timbro o segno che la supporti): in Argentina esistono due San Nicolas, una è un quartiere di Buenos Aires, l'altra è una città della provincia di Buenos Aires (San Nicolas de los Arroyos) che dista però dalla capitale circa 200 km. E' possibile che la destinazione effettiva delle lettere di questo archivio sia la prima, il che spiegherebbe perché sono tutte non tassate: la destinazione di arrivo coincide con quella di sbarco. Nel caso della tua lettera, l'unica tassata che io conosca di questo archivio, è possibile che l'impiegato postale argentino all'arrivo della missiva abbia inteso come destinazione finale quella della città nell'entroterra della provincia di Buenos Aires ("aiutato" nell'errore dall'indirizzo pre-intestato della lettera nel quale è scritto "Prov.cia Buenos Aires"). E' solo un'ipotesi ma la migliore che riesca a generare con il materiale che conosco.
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Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?" "È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti." "Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
enrico54 ha scritto: 14 dicembre 2022, 7:14
Ciao Mauro, domanda interessante la tua, che sinceramente non mi ero sinora posto. Approfondirò, ma la prima risposta che mi viene in mente è che non è detto che quanto dovuto per il porto interno necessariamente venisse esplicitato, visto che anche la tua lettera scontava il porto fino allo sbarco, e quindi qualcosa doveva pur essere pagato per il transito. È un'ipotesi sicuramente "semplice ", devo studiare un po', lasciami controllare quanto ho a disposizione per capirne di più. Grazie.
Enrico
Grazie Enrico per l'interessamento, sto provando anch'io ad approfondire la questione.
Mi è venuta in mente un'ipotesi (che probabilmente tale rimarrà, a meno che nel retro della tua lettera non ci sia qualche timbro o segno che la supporti): in Argentina esistono due San Nicolas, una è un quartiere di Buenos Aires, l'altra è una città della provincia di Buenos Aires (San Nicolas de los Arroyos) che dista però dalla capitale circa 200 km. E' possibile che la destinazione effettiva delle lettere di questo archivio sia la prima, il che spiegherebbe perché sono tutte non tassate: la destinazione di arrivo coincide con quella di sbarco. Nel caso della tua lettera, l'unica tassata che io conosca di questo archivio, è possibile che l'impiegato postale argentino all'arrivo della missiva abbia inteso come destinazione finale quella della città nell'entroterra della provincia di Buenos Aires ("aiutato" nell'errore dall'indirizzo pre-intestato della lettera nel quale è scritto "Prov.cia Buenos Aires"). E' solo un'ipotesi ma la migliore che riesca a generare con il materiale che conosco.
Ciao Mauro, la tua ipotesi mi sembra sicuramente migliore della mia, anche perchè avevo dimenticato e non più controllato che effettivamente una delle due San Nicolas è un sobborgo di Buenos Ayres; allego la foto del verso della mia lettera, che però non è dissimile dal tuo.
Se errore c'è stato nel considerare San Nicolas de Los Arroyos non lo so, però prendo per buona questa ipotesi e la faccio mia (se permetti), nel frattempo però devo riuscire a trovare qualche disposizione che stabilisca l'importo delle tassazioni interne all'Argentina, così da averne conferma.
Ti ringrazio, perchè studiare queste casistiche è la parte della storia postale che più mi affascina.
Enrico Flaminio
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Giampaolo ha scritto: 13 dicembre 2022, 10:11
Molto affascinanti queste ultime lettere
Enrico, con tutta calma puoi postare anche il retro della tua lettera per completezza ? Grazie.
Ps. per Maurizio: anche i genovesi avevano qualche conto in sospeso col Re, visto che di sette francobolli non ne hanno attaccato uno che sia uno dritto...
Eccolo
Enrico Flaminio
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