Le tariffe per la posta dal Lombardo Veneto verso lo Stato Pontificio

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sergio de villagomez
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Re: Le tariffe per la posta dal Lombardo Veneto verso lo Stato Pontificio

Messaggio da sergio de villagomez »

Buongiorno e buona Pasquetta a tutti.

Mi piacerebbe capire questo piego, purtroppo non in mio possesso, che mi ha incuriosito: siamo nell'agosto 1852 (quindi prima della adesione, dal 1° ottobre 1852, del Pontificio alla Lega Postale Austro-Italica), la missiva va da Venezia a Bologna, affrancata con un 30 centesimi sino al confine tant'é che c'è il timbro Franca. Il piego passa da Ferrara, con tanto di timbro di transito, ed arriva a Bologna dove viene tassata 14 bajocchi. Perché?
So che la convenzione vigente stabiliva che le lettere semplici provenienti dal Lombardo Veneto pagavano 11, 10 o 9 bajocchi a seconda se arrivavano nella prima, seconda o terza distanza (la prima distanza comprendeva il Lazio e l'Umbria, la seconda le Marche e la terza Bologna con le Romagne) per cui non capisco il calcolo con cui si arriva a 14 bajocchi: anche considerando che Ferrara aveva una riduzione di 2 bajocchi, i conti non mi tornano. Una idea che m'è venuta potrebbe essere la differenza dal diverso peso del porto tra i due stati: ipotizzando un doppio porto pontificio, dai 9 bajocchi se ne tolgono 2 per il passaggio a Ferrara ed i 7 rimanenti vengono moltiplicati per 2? Non se sono molto convinto....

Che mi dite?
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francesco luraschi
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Re: Le tariffe per la posta dal Lombardo Veneto verso lo Stato Pontificio

Messaggio da francesco luraschi »

Sergio,

mi sembra di ricordare che nel Pontificio esisteva lo scaglione del 1/2 porto (6-9-12 denari) e quindi la lettera del peso di 9 denari venne tassata 9x1.5=13,5 bajocchi arrotondati a 14.

Con beneficio del dubbio ...


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Luca Dermidoff
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Re: Le tariffe per la posta dal Lombardo Veneto verso lo Stato Pontificio

Messaggio da Luca Dermidoff »

Confermo quanto detto da Francesco per la parte pontificia.
La lettera, passata per Ferrara, e’ stata considerata di un porto e mezzo per la terza distanza pontificia (tariffa Tosti).

Ciao: Luca
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Collezionista Storia Postale Stato Pontificio
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fildoc
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Re: Le tariffe per la posta dal Lombardo Veneto verso lo Stato Pontificio

Messaggio da fildoc »

ESATTO TARIFFA TOSTI
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moroni
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Re: Le tariffe per la posta dal Lombardo Veneto verso lo Stato Pontificio

Messaggio da moroni »

francesco luraschi ha scritto: 22 aprile 2019, 19:06 mi sembra di ricordare che nel Pontificio esisteva lo scaglione del 1/2 porto (6-9-12 denari) e quindi la lettera del peso di 9 denari venne tassata 9x1.5=13,5 bajocchi arrotondati a 14.
Ciao Francesco,
il porto e mezzo va bene, ma i pesi sono sbagliati.
La lettera pesava fino a 6 denari

Tosti da Lombardo Veneto alla 3 distanza:

-Lettera semplice 9 baj
-Fino a 6 denari (porto e mezzo) 14 baj
-Da 6 a 12 denari (2 porti) 18 baj
ecc.

Ciao:
moro
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francesco luraschi
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Re: Le tariffe per la posta dal Lombardo Veneto verso lo Stato Pontificio

Messaggio da francesco luraschi »

moroni ha scritto: 23 aprile 2019, 20:31
francesco luraschi ha scritto: 22 aprile 2019, 19:06 mi sembra di ricordare che nel Pontificio esisteva lo scaglione del 1/2 porto (6-9-12 denari) e quindi la lettera del peso di 9 denari venne tassata 9x1.5=13,5 bajocchi arrotondati a 14.
Ciao Francesco,
il porto e mezzo va bene, ma i pesi sono sbagliati.
La lettera pesava fino a 6 denari

Tosti da Lombardo Veneto alla 3 distanza:

-Lettera semplice 9 baj
-Fino a 6 denari (porto e mezzo) 14 baj
-Da 6 a 12 denari (2 porti) 18 baj
ecc.

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moro

Moro,

c'è qualcosa che non mi quadra: se 12 denari era un doppio porto significa che 6 denari era il porto semplice. Quindi la lettera pesava tra 6 denari (incluso) e 9 denari (immagino escluso).

Che ne pensi?

Mi è venuta in mente invece una teoria sull'altra lettera da MI per la Sardegna di peso 8 ...

Ciao: Francesco
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moroni
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Re: Le tariffe per la posta dal Lombardo Veneto verso lo Stato Pontificio

Messaggio da moroni »

Ciao Francesco,
la tariffa Tosti da LV prevedeva i pesi e le tariffe che ti ho scritto sopra.

https://i.imgur.com/gG5dWf1.jpg
gG5dWf1.jpg
moro
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Tergesteo
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Re: Le tariffe per la posta dal Lombardo Veneto verso lo Stato Pontificio

Messaggio da Tergesteo »

Sergio,

A pagina 4 del topic, ci sono due lettere di cui una mia, affrancate e tassate nella stessa maniera. Sono seconde distanze austriache tassate per un porto e mezzo dal pontificio.

È casistica comune prima della convenzione dovuta alla differenza dei pesi.

Benjamin
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
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"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."

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francesco luraschi
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Re: Le tariffe per la posta dal Lombardo Veneto verso lo Stato Pontificio

Messaggio da francesco luraschi »

Moro,

scusami se ti chiamo nuovamente in causa.

Ho controllato diversi lavori: il Gallenga-Fedele (cartaceo), la collezione online Pontificio-Austria 1850-1870 e un articolo di Thomas Mathà. Tutti i testi scrivono di peso base di 6 denari per una lettera semplice, derivante dalla 24° parte dell'oncia che nel pontificio era di 28,3 grammi. Il Gallenga in particolare scrive di 7,5 grammi come peso base, immagino abbia arrotondato o considerato l'oncia di 30 grammi.

Ne consegue che 6 denari erano pari a circa 7,1 grammi. Per essere 1 porto e mezzo la lettera doveva quindi pesare tra 7,1 e 10,6 grammi circa (ovvero 9 denari).

E' pur vero che il testo che posti tu è coevo ed è parzialmente visibile anche online. Mi chiedo però come sia possibile che tutti gli altri autori si siano sbagliati. Non mi sembrano, anzi non lo sono, gli ultimi arrivati ...

Riesci a postare tutto il testo? Mi chiedo inoltre cosa siano le "inserzioni". Forse i fogli???

Grazie per le delucidazioni.

Ciao: Francesco

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borsone
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Re: Le tariffe per la posta dal Lombardo Veneto verso lo Stato Pontificio

Messaggio da borsone »

Salve,
rispolvero questo post per un dubbio sulla lettera (Fascetta?) che posto: la tassazione pre-convenzione si applicava anche alle spedizioni in tariffa per stampati ? Oppure gli manca almeno un 10c
La lettera arriva a Ferrara ed è tassata 11 baj, la tassa non dovrebbe essere 9 baj invece che 11 per lettere che arrivavano nella terza distanza pontificia ?
Digitalizzato_20230611.jpg
Grazie 1000
Ciao: Ciao:
Giuseppe
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francesco luraschi
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Re: Le tariffe per la posta dal Lombardo Veneto verso lo Stato Pontificio

Messaggio da francesco luraschi »

borsone ha scritto: 11 giugno 2023, 20:17 Salve,
rispolvero questo post per un dubbio sulla lettera (Fascetta?) che posto: la tassazione pre-convenzione si applicava anche alle spedizioni in tariffa per stampati ? Oppure gli manca almeno un 10c
La lettera arriva a Ferrara ed è tassata 11 baj, la tassa non dovrebbe essere 9 baj invece che 11 per lettere che arrivavano nella terza distanza pontificia ?

Digitalizzato_20230611.jpg

Grazie 1000
Ciao: Ciao:
Giuseppe
Rispondo per la parte che conosco: la tariffa per gli stampati per l'estero era pari a 5/100, poi l'altra amministrazione aggiungeva la propria competenza.

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fildoc
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Re: Le tariffe per la posta dal Lombardo Veneto verso lo Stato Pontificio

Messaggio da fildoc »

la busta è incompleta...
impossibile fare ipotesi precise su questa busta realmente rosicchiata dai topi!

prima del ottobre 1852 quindi tariffa Tosti
di sicuro entra in gioco il peso in lotti
forse due lotti per stampe e la tassa è 1 bajocco
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borsone
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Re: Le tariffe per la posta dal Lombardo Veneto verso lo Stato Pontificio

Messaggio da borsone »

Grazie Massimiliano ,
il documento è malconcio e anche il mio primo pensiero era che mancasse qualcosa perché sembra rifilata a destra.
E comunque anche se fosse una fascetta completa ha una tassa che non comprendo (a me sembra un 11 :-) ) e non trovo confronti di questa tariffa in periodo pre convenzione.
Condivido che con tutti questi se.... difficile fare ipotesi

Ciao: Ciao: Ciao:

Giuseppe
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fildoc
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Re: Le tariffe per la posta dal Lombardo Veneto verso lo Stato Pontificio

Messaggio da fildoc »

potrebbe essere 1...
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ciao
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jampi
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Aiuto decifrazione tassa

Messaggio da jampi »

Buongiorno cari amici,
chiedo il vostro aiuto per decifrare la tassazione sulla seguente lettera
2023-11-20-0001.jpg
da Milano a Faenza del 2 settembre (1840, dal testo interno) in partenza FRANCA (in rosso + tratto di penna di traverso per sottolineare che si tratta di una lettera franca a destino) di Milano. A Faeza giunge il 5 settembre, e viene trascritto 14 a penna sul recto e a tergo della lettera. Perchè è stata tassata?
Quel bollo FRANCA non sta a significare che il mittente aveva pagato la tassa fino a destino?
Inoltre cosa significa 14: 14 dècimes o bajocchi?
Come spiegate quel 14?
Guardando poi l'interno,
2023-11-20-0003.jpg
ci si accorge che è una lettera ufficiale del consolato generale del Pontificio nel Lombardo Veneto, diretta nello Stato Pontificio.
2023-11-20-0002.jpg
Non godeva questo ufficio pubblico di una qualche forma di franchigia? Evidentemente no, perchè la lettera è stata tassata. Forse il mittente avrebbe potuto mettere all'esterno un timbro del Consolato? Non mi pare che il contenuto contenga chissà quale segreto di stato, tale da giustificare un invio "anonimo" non segnalato da qualche bollo consolare.
Grazie a quanti vorranno dare una propria interpretazione della tassa e della lettera.
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Re: Le tariffe per la posta dal Lombardo Veneto verso lo Stato Pontificio

Messaggio da fildoc »

Da Ariano a Ravenna 1857 59 km
corretti 15 centesimi
com'è pure scritto a penna in alto... o è forse il peso?

comunque sono i timbri al retro interessanti:
da Ariano a Adria, evidentemente era Adria nel Polesine che preparava le bolgette per le varie direzioni
di fatto Ariano era un'isola nel delta del Po

poi per ragioni di raggio limitrofo per l'oltrePo
la posta era tutta inviata a Ferrara che inoltrava per le varie direzioni

il timbro 7 maggio è posto in arrivo a Ravenna.
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Mirco Mascagni
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Re: Aiuto decifrazione tassa

Messaggio da Mirco Mascagni »

jampi ha scritto: 20 novembre 2023, 15:21 Buongiorno cari amici,
chiedo il vostro aiuto per decifrare la tassazione sulla seguente lettera
2023-11-20-0001.jpg
da Milano a Faenza del 2 settembre (1840, dal testo interno) in partenza FRANCA (in rosso + tratto di penna di traverso per sottolineare che si tratta di una lettera franca a destino) di Milano. A Faeza giunge il 5 settembre, e viene trascritto 14 a penna sul recto e a tergo della lettera. Perchè è stata tassata?
Quel bollo FRANCA non sta a significare che il mittente aveva pagato la tassa fino a destino?
Inoltre cosa significa 14: 14 dècimes o bajocchi?
Come spiegate quel 14?
Guardando poi l'interno, 2023-11-20-0003.jpg
ci si accorge che è una lettera ufficiale del consolato generale del Pontificio nel Lombardo Veneto, diretta nello Stato Pontificio.
2023-11-20-0002.jpg
Non godeva questo ufficio pubblico di una qualche forma di franchigia? Evidentemente no, perchè la lettera è stata tassata. Forse il mittente avrebbe potuto mettere all'esterno un timbro del Consolato? Non mi pare che il contenuto contenga chissà quale segreto di stato, tale da giustificare un invio "anonimo" non segnalato da qualche bollo consolare.
Grazie a quanti vorranno dare una propria interpretazione della tassa e della lettera.
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In generale, in mancanza di convenzione fra i due Stati, per "Franca" si intende "Franca fino al confine"; poi si applica la tassazione per il percorso interno allo stato di destinazione.
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Mirco
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francesco luraschi
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Re: Aiuto decifrazione tassa

Messaggio da francesco luraschi »

La lettera, come già scritto, è franca fino al confine. Effettivamente anche i destinatari dell'epoca si meravigliavano di trovare lettere tassate portanti il bollo FRANCA e per togliere questo dubbio venivano usati bolli che portavano la parola CONFINE/FRONTIERA.

La lettera in questione è tassata 24 carantani ed era un doppio porto. Infatti si legge nel testo che vi era contenuta un'altra lettera (doppio porto per l'estero di una lettera del peso tra 1/2 lotto e 1 lotto spedita alla distanza tra 9 e 12 stazioni).

Il ricorso al console pontificio a Milano, Giuseppe Desimoni, è dovuto con ogni probabilità al fatto che il mittente era il gonfaloniere (sindaco) di Faenza Virgilio Cavina. Però potrebbe anche essere che essendo la compagnia itinerante non si sapeva dove indirizzare la lettera e quindi ci si sia rivolti al consolati per ricerche in loco.

La compagnia Pezzana&Polvara non godeva di buona fama e si era sottratta alla firma definitiva degli accordi precedenti con il teatro di Faenza. Il console scriveva che i due volevano una modifica delle rate di pagamento.

Ciao: Francesco
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jampi
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Re: Aiuto decifrazione tassa

Messaggio da jampi »

Ringrazio entrambi per la vostra risposta.

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Mirco Mascagni
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Re: Aiuto decifrazione tassa

Messaggio da Mirco Mascagni »

Ciao Jampi,
hai visto la differenza fra una risposta frettolosa come la mia :OOO: ed una "professionale" come quella di Francesco? :-)) :clap:
Per farmi perdonare ti mostro una lettera con i due bolli, come quella citata da Francesco con "Franca" + "Frontiere".
Giusto per documentare e fissare il concetto :-)
Buona fine e buon inizio di nuovo anno!
Ciao:
Mirco
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