Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 14 luglio 2024 un francobollo ordinario appartenente alla
serie tematica il Patrimonio artistico e culturale italiano, dedicato al Festino di Santa Rosalia, nel 400° anniversario.
Caratteristiche del francobollo
La vignetta raffigura il momento topico del Festino di Santa Rosalia, in cui il corteo e il Carro trionfale con il simulacro
della Patrona di Palermo, a metà del suo percorso, giunge ai Quattro Canti. Il Festino, che si svolge ogni anno la sera
del 14 luglio e si sviluppa lungo il Cassaro, l'asse principale del centro storico cittadino, rappresenta la rievocazione
dell'esposizione delle spoglie mortali della Santa, ritrovate nel 1624 sul monte Pellegrino, che portò alla liberazione
della città dalla peste.
Completano il francobollo le legende “U FISTINU DI SANTA ROSALIA”, “400° ANNIVERSARIO” e “PALERMO”, la scritta
“ITALIA” e l'indicazione tariffaria “B”.
Tiratura: duecentomila quattro esemplari
Bozzetto: a cura del Centro Filatelico dell'Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell'Istituto Poligrafico e
Zecca dello Stato S.p.A..
Indicazione tariffaria: B
Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: quadricromia;
carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft
monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta:
40 x 48 mm.; formato stampa: 36 x 44 mm.; formato tracciatura: 47 x 54 mm.; dentellatura: 9, effettuata con
fustellatura.
Caratteristiche del foglio
ventotto esemplari. Sulla cimosa è riprodotto del logo MIMIT monocromatico.
Note:
La foto del Carro trionfale è riprodotta per gentile concessione del Comune di Palermo.
Il Carro trionfale raffigurato è stato realizzato da Luigi Marchione nel 2005 ed è riprodotto per gentile concessione
dello stesso autore
50 2024 15 luglio Patrimonio artistico e culturale italiano, dedicato al Festino di Santa Rosalia, nel 400° anniversario
50 2024 15 luglio Patrimonio artistico e culturale italiano, dedicato al Festino di Santa Rosalia, nel 400° anniversario
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Antonio T ... iscritto dal 1° giugno 2005

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Re: 50 2024 15 luglio Patrimonio artistico e culturale italiano, dedicato al Festino di Santa Rosalia, nel 400° annivers
Testo bollettino
Palermo, quest’anno, ricorda il quattrocentesimo Festino in onore della sua Santa Patrona. Era, infatti,
il 15 luglio 1624 quando Geronima La Gattuta trovò, dentro la grotta di monte Pellegrino, il corpo di
Santa Rosalia. La città, intanto, dal 7 maggio precedente, era stata colpita dalla peste. Mentre i
palermitani cercavano un segno, dalle rivelazioni celesti arrivò la speranza invocando l’antica romita,
che visse al tempo dei Normanni. Il ritrovamento delle reliquie riaccese l’identità comunitaria e il
barocco fu terreno fertile per la riproposizione di valori ideali e municipali: il Festino, infatti, celebrò
il trionfo della Santa e allo stesso tempo la magnificenza del Senato. Un evento tra realtà storica ed
eventi sovrannaturali non basta a spiegare come, nel tempo, questa devozione sia diventata un
sentimento così profondo: Rosalia è Palermo e Palermo è Rosalia.
La festa si snoda a partire dal 10 luglio, con la tradizionale offerta della cera da parte del Sindaco e
di tutto il popolo. La sera del 14 luglio, invece, l’intero asse principale di Palermo diventa il
palcoscenico più grande del mondo e un chilometro di luminarie accompagnano il tragitto del carro
trionfale: pittori, scultori, architetti, attori, attrici, trapezisti, danzatori, musicisti, insomma, una vera
e propria kermesse d’arte. La prima tappa è il Palazzo Reale - residenza della Santa prima della vita
eremitica - dove si ricorda l’arrivo della peste. La seconda tappa è la Cattedrale Arabo-Normanna,
luogo dove sono custoditi i resti della Santuzza; qui, ogni anno, viene rievocato il miracolo. Cuore
del corteo e della città è, invece, la terza tappa, “i quattro canti”; qui, il primo cittadino offre a nome
di tutti un mazzo di rose e, al grido “viva Palermo e Santa Rosalia”, una pioggia di petali scende dal
cielo. L’ultima tappa, infine, Porta Felice, luogo della liberazione dal male e dei tradizionali fuochi
d’artificio. Il 15 luglio, la tradizionale processione religiosa con le reliquie custodite dentro la
prestigiosa urna argentea. Il carro, le luminarie, il caldo, i sapori, le voci, le reliquie, l’incenso,
l’anguria, le tradizionali lumache, il popolo: la festa di santa Rosalia è un insieme di elementi che
rendono unica la città di Palermo nel cuore dell’estate.
L’amministrazione comunale, per questo evento, ha scelto il tema della Speranza, da cui è possibile
trarre diverse riflessioni a partire proprio dal senso comunitario: Rosalia che libera dalla peste è, in
ogni tempo, la guarigione dalla malattia, dall’individualismo soffocante, è la salvezza nutrita dalla
fiducia e dalla speranza, soprattutto nella prospettiva dello stare insieme e sentirsi un’unica comunità
variopinta da diverse culture e sintesi della vita mediterranea. La Santuzza è l’immagine
dell’accoglienza e della speranza, china verso i suoi devoti, attenta ai bisogni, così come è stata
raffigurata in scultura in occasione di questo quarto centenario.
Filippo Sapienza
Storico dell’arte
Palermo, quest’anno, ricorda il quattrocentesimo Festino in onore della sua Santa Patrona. Era, infatti,
il 15 luglio 1624 quando Geronima La Gattuta trovò, dentro la grotta di monte Pellegrino, il corpo di
Santa Rosalia. La città, intanto, dal 7 maggio precedente, era stata colpita dalla peste. Mentre i
palermitani cercavano un segno, dalle rivelazioni celesti arrivò la speranza invocando l’antica romita,
che visse al tempo dei Normanni. Il ritrovamento delle reliquie riaccese l’identità comunitaria e il
barocco fu terreno fertile per la riproposizione di valori ideali e municipali: il Festino, infatti, celebrò
il trionfo della Santa e allo stesso tempo la magnificenza del Senato. Un evento tra realtà storica ed
eventi sovrannaturali non basta a spiegare come, nel tempo, questa devozione sia diventata un
sentimento così profondo: Rosalia è Palermo e Palermo è Rosalia.
La festa si snoda a partire dal 10 luglio, con la tradizionale offerta della cera da parte del Sindaco e
di tutto il popolo. La sera del 14 luglio, invece, l’intero asse principale di Palermo diventa il
palcoscenico più grande del mondo e un chilometro di luminarie accompagnano il tragitto del carro
trionfale: pittori, scultori, architetti, attori, attrici, trapezisti, danzatori, musicisti, insomma, una vera
e propria kermesse d’arte. La prima tappa è il Palazzo Reale - residenza della Santa prima della vita
eremitica - dove si ricorda l’arrivo della peste. La seconda tappa è la Cattedrale Arabo-Normanna,
luogo dove sono custoditi i resti della Santuzza; qui, ogni anno, viene rievocato il miracolo. Cuore
del corteo e della città è, invece, la terza tappa, “i quattro canti”; qui, il primo cittadino offre a nome
di tutti un mazzo di rose e, al grido “viva Palermo e Santa Rosalia”, una pioggia di petali scende dal
cielo. L’ultima tappa, infine, Porta Felice, luogo della liberazione dal male e dei tradizionali fuochi
d’artificio. Il 15 luglio, la tradizionale processione religiosa con le reliquie custodite dentro la
prestigiosa urna argentea. Il carro, le luminarie, il caldo, i sapori, le voci, le reliquie, l’incenso,
l’anguria, le tradizionali lumache, il popolo: la festa di santa Rosalia è un insieme di elementi che
rendono unica la città di Palermo nel cuore dell’estate.
L’amministrazione comunale, per questo evento, ha scelto il tema della Speranza, da cui è possibile
trarre diverse riflessioni a partire proprio dal senso comunitario: Rosalia che libera dalla peste è, in
ogni tempo, la guarigione dalla malattia, dall’individualismo soffocante, è la salvezza nutrita dalla
fiducia e dalla speranza, soprattutto nella prospettiva dello stare insieme e sentirsi un’unica comunità
variopinta da diverse culture e sintesi della vita mediterranea. La Santuzza è l’immagine
dell’accoglienza e della speranza, china verso i suoi devoti, attenta ai bisogni, così come è stata
raffigurata in scultura in occasione di questo quarto centenario.
Filippo Sapienza
Storico dell’arte
Antonio T ... iscritto dal 1° giugno 2005

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- biagio montesano
- Messaggi: 1162
- Iscritto il: 13 luglio 2007, 14:57
- Località: 07/04/1975 Monvalle (VA) Lago Maggiore
Re: 50 2024 15 luglio Patrimonio artistico e culturale italiano, dedicato al Festino di Santa Rosalia, nel 400° annivers
Il francobollo è un po' confuso ma, rappresenta bene la Festa celebrata.
Voto: 6
Voto: 6
Iscritto al forum dal 22 ottobre 2003.
Colleziono principalmente Italia Regno e Repubblica.
In secondo luogo Vaticano, San Marino, Svizzera e varie tematiche.
Attualmente i miei interessi principali sono concentrati su Regno Vittorio Emanuele II
SOSTENITORE DA SEMPRE
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Re: 50 2024 15 luglio Patrimonio artistico e culturale italiano, dedicato al Festino di Santa Rosalia, nel 400° annivers
Ultimamente sempre più foto e sempre meno fantasia ma concordo con Biagio


Andrea
Iscritto al forum dal 6 Aprile 2006 622 messaggi
Iscritto al SOSIG (Stamps On Stamps Italian Group) dal 12 Ottobre 2007
Dopo una lunga riflessione, ho deciso di dedicarmi solo all'Italia, prevalentemente Repubblica.
Dopo aver riordinato l'attuale collezione mi piacerebbe iniziare a guardare il Regno.
Re: 50 2024 15 luglio Patrimonio artistico e culturale italiano, dedicato al Festino di Santa Rosalia, nel 400° annivers
Sbaglio o e' la prima volta che una scritta in dialetto compare su francobollo italiano?
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Riccardo Bodo
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- pietro mariani
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Re: 50 2024 15 luglio Patrimonio artistico e culturale italiano, dedicato al Festino di Santa Rosalia, nel 400° annivers
Appena sufficiente.
pietro

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