Buongiorno a tutti.
Spero con questo mio intervento di riuscire a riportare il discorso su un binario di piacevole scambio di pareri tra amici collezionisti quali vi reputo tutti.
Cerchiamo insieme di fare un po' di chiarezza.
Analizziamo la bella lettera di Carlo e partiamo dai punti fermi.
La lettera parte da Chieti (ex Regno di napoli, PN, italia meridionale) per Roma (stato pontificio - 1^ distanza).
Tariffa prevista 20 cent fino al confine + tassa pontificia. ok.
La lettera e' affrancata per 30 cent da cui si puo' tranquillamente pensare che fu erroneamente affrancata per un doppio porto interno. Quindi la lettera non sarebbe dovuta partire in attesa dell'integrazione.
Come a volte accadeva, probabilmente con la malizia italiana, la lettera venne inoltrata.
Arrivata comunque al confine doveva essere tassata per 8 baj (alla fine dei conti all'amministrazione romana poco importava della tratta italiana, ed io di esempi in collezione ne ho diversi).
Ma perche' dico 8 e non 4, come previsto nella tabella al centro della discussione e che ben conosco?
In primis vorrei che qualcuno mi postasse una qualsiasi lettera proveniente dalle vecchie PN con tale tassazione di 4 baj nel pontificio. Ne prenderei felicemente atto.
La tassazione prevista in quel periodo era quella ereditata dalla tassazione per le lettere provenienti dall'ex Regno di Napoli o domini al di qua del faro, che prevedeva appunto 8 Baj e non 4, di cui vi mostro la tabella:
tos napoli roma.jpg
la riprova la troviamo poi nel momento in cui nel *66 ci fu la riforma con rimodulazione di tasse in partenza ed in arrivo.
nel riepilogo ancora una volta si cita la tassazione di 8 baj.
cambio tariffario.jpeg
Da questo possiamo chiarire che la tassazione di 12 baj non era possibile ipotizzando un 3 porti x 4 baj di tassa.
Ed allora?
Premettendo che il calcolo dei porti delle lettere in fogli era ormai passato dal '61, e quindi sarebbe dovuto essere gia' assodato, sappiamo che proprio nelle PN a volte si continuò talvolta ad usare maldestramente il calcolo borbonico per far risparmiare gli "amici".
Onestamente anche a me sembra assurdo ipotizzare nel '64 un calcolo in partenza di un foglio e mezzo (20+10= 30 Cent) ed in arrivo di tassazione di un foglio e mezzo (8+4=12 baj), ma almeno i conti tornerebbero a livello contabile.
Ora, che sia strana e' evidente perchè non sarebbe proprio potuta partire, ma in realtà fu regolarmente inoltrata quindi qualcosa di strano successe.
Se trovate una spiegazione piu' probabile di questa ne possiamo discutere, tenendo sempre presente i dati oggettivi che abbiamo ed i regolamenti che ho postato.
Per quanto improbabile potrebbe davvero essere andata così.
Altrimenti dobbiamo pensare che fu in partenza una lettera entro 10 grammi sovraffrancata, (30 anziche' 20) che parti' regolarmente e poi fu tassata per 1 foglio e mezzo....
Resto in attesa di altre ipotesi costruttive
Con amicizia
G.P.
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