province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
Il giorno di Natale un dei miei nipoti mi ha regalato un bustone pieno di documenti.
Ieri mi sono messo a vederli ed ecco cosa ho trovato. Dalla conservatoria delle ipoteche di Trani è stato inviato un certificato di mancanza di iscrizioni ipotecarie a danno di una persona di Castellana Grotte. Non si tratta di una striscia da 4, ma di due singoli (dello stesso foglio) e di una coppia (credo proveniente da un altro foglio) . Le effigi dei due singoli rispetto a quelle della coppia sembrano più marcate e nitide. Il francobollo destro della coppia presenta una vistosa falla nell'angolo superiore destro tra il tondo dell'effigie e la cornice.
Non mi occupo più di storia postale da una ventina di anni, da quando ho cominciato a dedicarmi ai fiscali. Non mi sono comunque mai interessato degli antichi stati. Non nascondo perciò la mia ignoranza in materia. Ho comunque l'impressione che possa essere un pezzo interessante.
Ieri mi sono messo a vederli ed ecco cosa ho trovato. Dalla conservatoria delle ipoteche di Trani è stato inviato un certificato di mancanza di iscrizioni ipotecarie a danno di una persona di Castellana Grotte. Non si tratta di una striscia da 4, ma di due singoli (dello stesso foglio) e di una coppia (credo proveniente da un altro foglio) . Le effigi dei due singoli rispetto a quelle della coppia sembrano più marcate e nitide. Il francobollo destro della coppia presenta una vistosa falla nell'angolo superiore destro tra il tondo dell'effigie e la cornice.
Non mi occupo più di storia postale da una ventina di anni, da quando ho cominciato a dedicarmi ai fiscali. Non mi sono comunque mai interessato degli antichi stati. Non nascondo perciò la mia ignoranza in materia. Ho comunque l'impressione che possa essere un pezzo interessante.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
- Antonello Cerruti
- Messaggi: 6997
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
L'affrancatura da 20 grana non è certamente comune.
Purtroppo, le condizioni sono veramente terribili e quindi - pur rimanendo l'interesse collezionistico - il valore commerciale è molto basso.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Purtroppo, le condizioni sono veramente terribili e quindi - pur rimanendo l'interesse collezionistico - il valore commerciale è molto basso.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
-
- Messaggi: 10
- Iscritto il: 7 marzo 2017, 17:40
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
E' un pezzo molto interessante.
Quattro francobolli da 5 grana io li ho visti poche volte; considera che il Sassone quota 24.000 € la striscia di tre e non quota quella da quattro, perchè non se ne trovano.
La stima che si può fare è di 40/50.000 € circa per una striscia da quattro su documento integrale, dunque 20/25.000 per quattro singoli o due coppie o una coppia e due singoli. Per darti un riferimento il 20 Isolato (autentica rarità) è quotato 60.000 nella tinta base.
C'è purtroppo una piega pesante e qualche macchia, ma i margini (pur sfrangiati) sono buoni.
Certo è che le lettere delle Province Napoletane (bellissime) per mia esperienza hanno poco mercato e le quotazioni del Sassone sono irreali.
Ma il pezzo -anche sotto il profilo della vile moneta- vale.
Quattro francobolli da 5 grana io li ho visti poche volte; considera che il Sassone quota 24.000 € la striscia di tre e non quota quella da quattro, perchè non se ne trovano.
La stima che si può fare è di 40/50.000 € circa per una striscia da quattro su documento integrale, dunque 20/25.000 per quattro singoli o due coppie o una coppia e due singoli. Per darti un riferimento il 20 Isolato (autentica rarità) è quotato 60.000 nella tinta base.
C'è purtroppo una piega pesante e qualche macchia, ma i margini (pur sfrangiati) sono buoni.
Certo è che le lettere delle Province Napoletane (bellissime) per mia esperienza hanno poco mercato e le quotazioni del Sassone sono irreali.
Ma il pezzo -anche sotto il profilo della vile moneta- vale.
-
- Messaggi: 438
- Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
Giancorridore ha scritto: 28 dicembre 2024, 8:41 il Sassone quota 24.000 € la striscia di tre e non quota quella da quattro, perchè non se ne trovano.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
-
- Messaggi: 10
- Iscritto il: 7 marzo 2017, 17:40
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
Ma su lettera non se ne trovano (cioè a dire sono rari, non inesistenti).
Parlavamo di lettere.
Buona serata.
Parlavamo di lettere.
Buona serata.
-
- Messaggi: 10
- Iscritto il: 7 marzo 2017, 17:40
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
Peraltro la striscia postata è assai bella e certamente rara.
Complimenti.
Complimenti.
- cav_matraire
- Messaggi: 192
- Iscritto il: 14 agosto 2007, 17:14
- Località: Roma
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
A me sembrano due singoli e una coppia


Aniello Veneri
anielloveneri@libero.it
Storia postale Democratica-Italia al lavoro-Michelangiolesca-Servizi
Specializzazioni in particolare 100 l. democratica
anielloveneri@libero.it
Storia postale Democratica-Italia al lavoro-Michelangiolesca-Servizi
Specializzazioni in particolare 100 l. democratica
-
- Messaggi: 438
- Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
Sì, sì, ha ragione: anch'io - su lettera - non ne ho mai viste.Giancorridore ha scritto: 28 dicembre 2024, 16:24 Ma su lettera non se ne trovano (cioè a dire sono rari, non inesistenti).
Parlavamo di lettere.
Qui bisogna capirsi. Quante ne esistono di affrancature da 20 grana assolte con quattro pezzi da 5 grana (con quattro singoli, con una striscia di quattro, con due coppie, etc.)? Due? Tre? Quattro? Non lo so. Comunque poche. Quindi, se vuoi mettere a ogni costo questo tipo di oggetto in collezione, devi necessariamente scendere a patti con la qualità esistente, perché - appunto - si colleziona quello che esiste, e non quel che si vorrebbe esistesse, ma non c'è.Giancorridore ha scritto: 28 dicembre 2024, 8:41 C'è purtroppo una piega pesante e qualche macchia, ma i margini (pur sfrangiati) sono buoni.
Questo documento con quattro esemplari da 5 grana è il tipico, classico, caratteristico pezzo a là Imperato, e si può anzi dire che sia paradigmatico di tutta una filosofia collezionistica, la filosofia del Prof. Saverio Imperato, il collezionista più medagliato al mondo.
L'importante - alla fine - è essere in accordo con sé stessi, scegliere una strada e percorrerla con coerenza.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
Napoli1860 ha scritto: 28 dicembre 2024, 18:10 perché - appunto - si colleziona quello che esiste, e non quel che si vorrebbe esistesse, ma non c'è.


Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
Complimenti a fradem61.
Il documento avrà qualche problema, ma è tanta roba.
marmat
Il documento avrà qualche problema, ma è tanta roba.
marmat
- filippo_2005
- Messaggi: 909
- Iscritto il: 13 luglio 2007, 8:45
- Località: Russi (RA) 20-04-78
- Contatta:
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
Anche la tariffa è veramente difficile da reperire...
filippo_2005
https://raccoltaasiregnoaldoefilippo.blogspot.com/ il blog della raccolta iniziata da mio padre e proseguita da me
colleziono antichi stati e regno su lettera, fino alla floreale compresa.
Mi interessano anche Timbri e Annulli di Russi fino al 1900.
https://raccoltaasiregnoaldoefilippo.blogspot.com/ il blog della raccolta iniziata da mio padre e proseguita da me
colleziono antichi stati e regno su lettera, fino alla floreale compresa.
Mi interessano anche Timbri e Annulli di Russi fino al 1900.
-
- Messaggi: 438
- Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
Ci sarebbe poi una ulteriore considerazione, di là della rarità dell'oggetto (che peraltro può essere realmente valorizzato solo col suo inserimento in una specifica collezione).
Il pezzo non sarà un esempio di estetica e qualità in filatelia, ma è genuino, autentico, avrei voglia di dire "sincero": è così come appare, e ognuno potrà valutare se e in che misura può concorrere ad arricchire la propria collezione (perché, appunto, il singolo pezzo ha senso solo all'interno della collezione).
Meglio, molto meglio, infinitamente meglio, documenti come quello mostrato con quattro pezzi del 5 grana, che non pasticciacci brutti e ingannevoli, come questo...
Il pezzo non sarà un esempio di estetica e qualità in filatelia, ma è genuino, autentico, avrei voglia di dire "sincero": è così come appare, e ognuno potrà valutare se e in che misura può concorrere ad arricchire la propria collezione (perché, appunto, il singolo pezzo ha senso solo all'interno della collezione).
Meglio, molto meglio, infinitamente meglio, documenti come quello mostrato con quattro pezzi del 5 grana, che non pasticciacci brutti e ingannevoli, come questo...
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
- Antonello Cerruti
- Messaggi: 6997
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana




Davvero ritieni questo "pasticciaccio brutto" peggiore della lettera con i quattro pezzi da 5 grana?????




Quanto può valere quell'affrancatura da 20 grana?
Ognuno può esprimere la sua opzione che poi confronteremo con quella di qualche commerciante/astaro che frequenta il Forum.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
Innanzitutto mi scuso per il mio silenzio. Purtroppo a causa di un forte temporale a casa sono rimasto senza internet, ho comunque seguito i vostri interventi col cellulare.
Certamente sono curioso di sapere che valutazione può avere il pezzo, che vi ho mostrato. Per quanto non mi occupi più di filatelia da una ventina d'anni, so riconoscere qualcosa di non comune. Mi dispiace che Antonello abbia definito le condizioni del pezzo "terribili", a me non sembravano tali, ma credo che indipendentemente dalle sue condizioni il pezzo meritava di essere postato.
In questi giorni ho comunque potuto verificare alcune cose.
L'affrancatura dovrebbe essere di 4 porti. Ho potuto verificare che, oltre alle due carte bollate interessate dall'affrancatura, il plico ne conteneva altre quattro. Per cui il plico conteneva tre carte bollate da 6 grana e tre da 12 grana per un totale di 12 fogli.
Il 5 grana all'estrema destra credo sia la varietà con la falla "a goccia" della IV Tavola. L'ho trovato descritto sul topic sui ritocchi del 5 grana.
Ciao a tutti
Certamente sono curioso di sapere che valutazione può avere il pezzo, che vi ho mostrato. Per quanto non mi occupi più di filatelia da una ventina d'anni, so riconoscere qualcosa di non comune. Mi dispiace che Antonello abbia definito le condizioni del pezzo "terribili", a me non sembravano tali, ma credo che indipendentemente dalle sue condizioni il pezzo meritava di essere postato.
In questi giorni ho comunque potuto verificare alcune cose.
L'affrancatura dovrebbe essere di 4 porti. Ho potuto verificare che, oltre alle due carte bollate interessate dall'affrancatura, il plico ne conteneva altre quattro. Per cui il plico conteneva tre carte bollate da 6 grana e tre da 12 grana per un totale di 12 fogli.
Il 5 grana all'estrema destra credo sia la varietà con la falla "a goccia" della IV Tavola. L'ho trovato descritto sul topic sui ritocchi del 5 grana.
Ciao a tutti
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
- Antonello Cerruti
- Messaggi: 6997
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
Mi spiace di aver definito "terribili" le condizioni dell'affrancatura ma poiché solo uno dei quattro francobolli sembra essere non difettoso, credo che sia oggettivamente esatta.
Come è stato scritto sopra, forse il pezzo sarebbe stato apprezzato da Saverio Imperato che preferiva la rarità alla qualità.
Il normale porto interno ai territori napoletani era di 2 grana, quindi l'affrancatura corrisponde a 10 porti di posta ordinaria.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Come è stato scritto sopra, forse il pezzo sarebbe stato apprezzato da Saverio Imperato che preferiva la rarità alla qualità.
Il normale porto interno ai territori napoletani era di 2 grana, quindi l'affrancatura corrisponde a 10 porti di posta ordinaria.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
Grazie Antonello, credevo che con l'Unità vi fosse stato anche un adeguamento unitario delle tariffe.
Credo comunque che mi converrà pesare i documenti, onde aggiungere un dato per la comprensione della tariffa applicata.
Da ciò che ho letto una lettera da 10 porti doveva corrispondere ad una lettera con 20 fogli, mentre io ne ritrovo solo 12.
Da quel che ho letto sembra sia stato un periodo un po' confusionario nell'applicazione delle tariffe.
Credo comunque che mi converrà pesare i documenti, onde aggiungere un dato per la comprensione della tariffa applicata.
Da ciò che ho letto una lettera da 10 porti doveva corrispondere ad una lettera con 20 fogli, mentre io ne ritrovo solo 12.
Da quel che ho letto sembra sia stato un periodo un po' confusionario nell'applicazione delle tariffe.
- Antonello Cerruti
- Messaggi: 6997
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
Dipendeva non solo dal numero dei fogli ma anche dal loro peso più quello dell'involucro.
Cordiali saluti ed auguri.
Antonello Cerruti
Cordiali saluti ed auguri.
Antonello Cerruti
-
- Messaggi: 438
- Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
Hai accostato due concetti - "sapere che valutazione può avere" e "qualcosa di non comune" - che per quanto possano viaggiare a braccetto nell'immaginario collettivo, sono nei fatti separati.Fradem61 ha scritto: 30 dicembre 2024, 8:44 Certamente sono curioso di sapere che valutazione può avere il pezzo, che vi ho mostrato. Per quanto non mi occupi più di filatelia da una ventina d'anni, so riconoscere qualcosa di non comune.
L'affrancatura da 20 grana è oggettivamente "non comune"; assolta poi con quattro esemplari da 5 grana lo è forse ancora di più; e neanche a dire che si tratti di un oggetto iper-specialistico, destinato a una nicchia di intenditori; hai tra le mani qualcosa di notevole valore filatelico.
Altro, però, è il valore economico. Ovviamente - a livello alto e generale, macroscopico per così dire - esiste una correlazione positiva tra valore filatelico e valore economico, ma, appunto, è una misura di massima, generalista, laddove a te interessa il tuo specifico caso.
E qui le alternative sono tre.
1) Consegni la lettera a una casa d'asta: in questo caso - qualunque sia la casa d'asta a cui ti rivolgi - la base d'asta verrà invariabilmente fissata tra il 5% e il 20% del catalogo, indipendentemente dalla qualità dell'oggetto (cioè, se pure i francobolli fossero freschissimi, iper-marginati, meravigliosamente annullati, su un documento perfettamente integro e croccante, comunque non si andrebbe oltre il 20% del catalogo, nel fissare la base d'asta). La butto lì: se proponi la lettera a uno dei nomi italiani più in voga (Bolaffi, Ferrario, Vaccari, ...) probabilmente stimerebbero la base tra i 1.500 e i 2.500 euro, e poi in asta si vede quel che succede (se fosse aggiudicata alla base, tieni in conto una decurtazione di circa il 20%, per le commissioni di vendita).
2) Consegni la lettera a un commerciante "vecchie maniere" (se riesci a trovarlo) con la preghiera di scovare tra i suoi clienti uno appassionato di Province Napoletane e desideroso di arricchire la collezione con un pezzo di grande valore filatelico. In questo caso è impossibile dare delle stime preventive, perché molto dipende dal tipo di commerciante a cui ti rivolgi e dal tipo di contatti che quel commerciante intrattiene. I tempi attesi di vendita, sicuramente, si allungano a dismisura.
3) Fai da te. Pubblichi un'inserzione di vendita su una piattaforma on-line. E qui non saprei cosa dirti, perché non ho esperienza, se non che il tuo oggetto (di indubbio valore filatelico) si troverà immerso in contesto opaco, mal decifrabile, dove convivono - con proporzioni indefinibili - cianfrusaglie varie, robetta da quattro soldi, falsi, oggetti normali, e, sì, anche cose che meritano.
Qualunque strada deciderai di battere ti sconsiglio di scardinare dalla tua testa - semmai avesse preso posto - un pensiero del tipo "mi faccio dare una stima da un esperto, e a meno di quella cifra non vendo", perché non è così che funziona, o almeno non più.
- Antonello Cerruti
- Messaggi: 6997
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
Quello che scrive Napoli1860 è sostanzialmente esatto con alcune piccole correzioni.
Una casa d'asta la farebbe partire da 5% del catalogo ma, non essendoci una quotazione della striscia di quattro su lettera, di deve procedere per gradi.
1°) Ipotizziamo che possa essere quotata quattro volte la striscia usta e quindi siamo a 100.000 euro.
2°) Calcoliamo, sempre secondo le fantasiose quotazione del catalogo, che subisca la svalutazione del 90% riservata ai francobolli difettosi. E siamo a 10.000 euro ipotetici.
3°) La casa d'aste quindi metterebbe una base di 500 euro.
C'è un plus valore per l'interesse dell'affrancatura? Sicuramente ma è bilanciato dalla mancanza di collezionisti "all'Imperato". Molti, oggi, amano esporre e i giurati sono più sensibili alla qualità che alla rarità di seconda scelta. E poi quanti sono i collezionisti delle tariffe di Napoli?
Questa è purtroppo una lettera che sarebbe stata del tutto ignorata da un esteta come Giulio Bolaffi, guardata senza entusiasmo da un grande commerciante come Renato Mondolfo ed osservata con rimpianto, per quella che avrebbe potuto essere, da un romantico come Giovanni Chiavarello.
Ovviamente, sono solo considerazioni personalissime ed ognuno la può pensare come vuole e magari è anche nel giusto.
Cordiali saluti ed auguri.
Antonello Cerruti
Una casa d'asta la farebbe partire da 5% del catalogo ma, non essendoci una quotazione della striscia di quattro su lettera, di deve procedere per gradi.
1°) Ipotizziamo che possa essere quotata quattro volte la striscia usta e quindi siamo a 100.000 euro.
2°) Calcoliamo, sempre secondo le fantasiose quotazione del catalogo, che subisca la svalutazione del 90% riservata ai francobolli difettosi. E siamo a 10.000 euro ipotetici.
3°) La casa d'aste quindi metterebbe una base di 500 euro.
C'è un plus valore per l'interesse dell'affrancatura? Sicuramente ma è bilanciato dalla mancanza di collezionisti "all'Imperato". Molti, oggi, amano esporre e i giurati sono più sensibili alla qualità che alla rarità di seconda scelta. E poi quanti sono i collezionisti delle tariffe di Napoli?
Questa è purtroppo una lettera che sarebbe stata del tutto ignorata da un esteta come Giulio Bolaffi, guardata senza entusiasmo da un grande commerciante come Renato Mondolfo ed osservata con rimpianto, per quella che avrebbe potuto essere, da un romantico come Giovanni Chiavarello.
Ovviamente, sono solo considerazioni personalissime ed ognuno la può pensare come vuole e magari è anche nel giusto.
Cordiali saluti ed auguri.
Antonello Cerruti
-
- Messaggi: 438
- Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39
Re: province napoletane: affrancatura con 4 francobolli da 5 grana
Per portare un elemento oggettivo alla discussione, ecco qui un'offerta della penultima asta Ferrario.
Direi che questo oggetto è quanto di più simile vi possa essere all'oggetto che ha dato vita al topic.
Cosa dice questa evidenza? Dice che € 4.920 (commissioni incluse) non è un prezzo a cui - al momento - ci sono acquirenti.
Questo non vuol dire - in generale - che € 4.920 non sia un prezzo equo. Vuol dire solo che in questo momento, a quel prezzo, non c'è domanda. Sembra una sfumatura, magari lo è, ma è una sfumatura che cambia tutto. "Saper leggere" i (mancati) realizzi d'asta è una cosa molto meno banale di quanto possa sembrare a prima vista.
L'unico suggerimento che mi sento di dare a Fradem61 è di ponderare attentamente il prezzo con cui "uscire sul mercato". Di non cedere cioè alla brutale semplificazione "io provo a chiedere € 4000, poi se va male, lo abbasso". Questa strategia è un suicidio. O meglio: buon per te, se trovi subito chi lo acquista a € 4000; ma se non trovi nessuno, e lo abbassi, per dire, a € 3500, rischi di ritrovarti avvitato in una spirale al ribasso, che tu stesso hai innescato col tuo atteggiamento.
Non è un fatto filatelico, ma di funzionamento della mente umana: vedere un prezzo in discesa alimenta aspettative di ulteriori ribassi, e quindi perché acquistare "oggi", quando "domani" si può farlo a meno? E quando "domani" sarà diventato "oggi", ecco che lo stesso ragionamento verrà iterato, con un nuovo "domani". Negli anni ho raccolto una casistica di situazioni del genere, che spaziano dallo sbalorditivo al raccapricciante.
Quindi, se lo vuoi vendere, valuta bene il prezzo da dichiarare, perché quel prezzo devi essere pronto a difenderlo "usque ad finem". Anzi, di più: all'occorrenza devi essere pronto ad alzarlo leggermente. Per dire, a mero titolo esemplificativo: se dopo 3 cicli di vendita, proposto ogni volta a € 3000, il pezzo è rimasto invenduto, al quarto ciclo devi offrirlo a 3.200, per mandare un messaggio chiaro: non ho nessuna necessità di vendere, e peggio per voi se avete sperato in tal senso, perché ora la vostra attesa vi costerà 200 euro in più, e se continuate ad aspettare non è escluso che il prezzo salirà ancora.
E' quasi superfluo dire che tutto questo discorso - molto astratto e generale - richiede una profonda conoscenza della nicchia di mercato in cui si opera, per esser messo all'opera coerentemente e con profitto (fissazione del prezzo iniziale, timing dei cicli di vendita, circuiti su cui offrirlo, calibratura dei rialzi, etc.)
Direi che questo oggetto è quanto di più simile vi possa essere all'oggetto che ha dato vita al topic.
Cosa dice questa evidenza? Dice che € 4.920 (commissioni incluse) non è un prezzo a cui - al momento - ci sono acquirenti.
Questo non vuol dire - in generale - che € 4.920 non sia un prezzo equo. Vuol dire solo che in questo momento, a quel prezzo, non c'è domanda. Sembra una sfumatura, magari lo è, ma è una sfumatura che cambia tutto. "Saper leggere" i (mancati) realizzi d'asta è una cosa molto meno banale di quanto possa sembrare a prima vista.
L'unico suggerimento che mi sento di dare a Fradem61 è di ponderare attentamente il prezzo con cui "uscire sul mercato". Di non cedere cioè alla brutale semplificazione "io provo a chiedere € 4000, poi se va male, lo abbasso". Questa strategia è un suicidio. O meglio: buon per te, se trovi subito chi lo acquista a € 4000; ma se non trovi nessuno, e lo abbassi, per dire, a € 3500, rischi di ritrovarti avvitato in una spirale al ribasso, che tu stesso hai innescato col tuo atteggiamento.
Non è un fatto filatelico, ma di funzionamento della mente umana: vedere un prezzo in discesa alimenta aspettative di ulteriori ribassi, e quindi perché acquistare "oggi", quando "domani" si può farlo a meno? E quando "domani" sarà diventato "oggi", ecco che lo stesso ragionamento verrà iterato, con un nuovo "domani". Negli anni ho raccolto una casistica di situazioni del genere, che spaziano dallo sbalorditivo al raccapricciante.
Quindi, se lo vuoi vendere, valuta bene il prezzo da dichiarare, perché quel prezzo devi essere pronto a difenderlo "usque ad finem". Anzi, di più: all'occorrenza devi essere pronto ad alzarlo leggermente. Per dire, a mero titolo esemplificativo: se dopo 3 cicli di vendita, proposto ogni volta a € 3000, il pezzo è rimasto invenduto, al quarto ciclo devi offrirlo a 3.200, per mandare un messaggio chiaro: non ho nessuna necessità di vendere, e peggio per voi se avete sperato in tal senso, perché ora la vostra attesa vi costerà 200 euro in più, e se continuate ad aspettare non è escluso che il prezzo salirà ancora.
E' quasi superfluo dire che tutto questo discorso - molto astratto e generale - richiede una profonda conoscenza della nicchia di mercato in cui si opera, per esser messo all'opera coerentemente e con profitto (fissazione del prezzo iniziale, timing dei cicli di vendita, circuiti su cui offrirlo, calibratura dei rialzi, etc.)
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.