Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
Moderatore: robymi
- Antonello Cerruti
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Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
E' arrivato il catalogo Bolaffi dell'11 e 12 aprile.
Gli stessi descrittori invitano i collezionisti ad esaminare direttamente moltissimi lotti prima di procedere all'acquisto.
Sarà che sono rimasto "ai vecchi tempi" ma una volta la casa d'asta si assumeva la responsabilità di garantire l'esattezza delle descrizioni...
Anche perchè cosa bisogna esaminare? L'originalità dei pezzi, la loro esatta catalogazione, la qualità, la presenza di difetti occulti, la corrispondenza delle foto, ecc..?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Gli stessi descrittori invitano i collezionisti ad esaminare direttamente moltissimi lotti prima di procedere all'acquisto.
Sarà che sono rimasto "ai vecchi tempi" ma una volta la casa d'asta si assumeva la responsabilità di garantire l'esattezza delle descrizioni...
Anche perchè cosa bisogna esaminare? L'originalità dei pezzi, la loro esatta catalogazione, la qualità, la presenza di difetti occulti, la corrispondenza delle foto, ecc..?
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Antonello Cerruti
- Matraire1855
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Re: Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
Sembra che patate o francobolli, per loro siano la stessa cosa.
Sono descritti francobolli come linguellati e invece non lo sono (per la gioia dei venditori che si vedono svalutati i loro oggetti).
Descrizioni di serie che non hanno riscontro con le foto e via di seguito.
Tanto varrebbe che la descrizione di ogni lotto fosse espresso come "materiale filatelico".
Che tristezza!
Sono descritti francobolli come linguellati e invece non lo sono (per la gioia dei venditori che si vedono svalutati i loro oggetti).
Descrizioni di serie che non hanno riscontro con le foto e via di seguito.
Tanto varrebbe che la descrizione di ogni lotto fosse espresso come "materiale filatelico".
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Re: Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
Ormai la casa Bolaffi non è più (solo) una casa filatelica. Francobolli e storia postale sono semplicemente una parte delle loro attività, probabilmente anche non la più importante e, presumo, con prospettive calanti nel tempo.
Chiaro che in queste condizioni il ramo filatelico venga trascurato, cercando comunque di trarne il maggior profitto al minimo costo possibile.
Chiaro che in queste condizioni il ramo filatelico venga trascurato, cercando comunque di trarne il maggior profitto al minimo costo possibile.
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Re: Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
Però diciamola tutta, diciamola bene, diciamola sino in fondo: d'accordo, alla Bolaffi non vogliono lavorare, e si tarano sul minimo, anzi, ben al di sotto della più minimalista delle descrizioni; però, con grande coerenza, anche le basi vanno di pari passo.
Questa lettera, nel 2008, fu offerta dalla AP di Milano a una base d'asta di 40.000 euro; il 10 aprile sarà da Bolaffi, con base d'asta 15.000 euro, che apre una prospettiva di acquisto piuttosto interessante e conveniente.
So cosa state pensando: povero conferente, che si vede così sminuito il suo pezzo!
Ma - a parte il fatto che il gioco tra conferenti e acquirenti è "a somma zero", per cui non si può mai fare felici entrambi - c'è da dire che l'asta Bolaffi non è l'asta Peppino&Figli; tutti - ma proprio tutti, tutti, tutti - sono a conoscenza della data dell'asta e hanno modo di parteciparvi (in sala oppure on-line) perciò non importa quanto svogliati, distratti e approssimativi possano essere gli impiegati sabaudi, e quindi ridicole le basi, ché tanto poi ci penseranno i collezionisti (se ci sono davvero) a riequilibrare il tutto.
Questa lettera, nel 2008, fu offerta dalla AP di Milano a una base d'asta di 40.000 euro; il 10 aprile sarà da Bolaffi, con base d'asta 15.000 euro, che apre una prospettiva di acquisto piuttosto interessante e conveniente.
So cosa state pensando: povero conferente, che si vede così sminuito il suo pezzo!
Ma - a parte il fatto che il gioco tra conferenti e acquirenti è "a somma zero", per cui non si può mai fare felici entrambi - c'è da dire che l'asta Bolaffi non è l'asta Peppino&Figli; tutti - ma proprio tutti, tutti, tutti - sono a conoscenza della data dell'asta e hanno modo di parteciparvi (in sala oppure on-line) perciò non importa quanto svogliati, distratti e approssimativi possano essere gli impiegati sabaudi, e quindi ridicole le basi, ché tanto poi ci penseranno i collezionisti (se ci sono davvero) a riequilibrare il tutto.
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- Matraire1855
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Re: Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
Se vogliamo continuare a fare l'elogio della sciatteria, ci dovremo anche preparare a non mangiare più nei piatti ma nel trogolo
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- Antonello Cerruti
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Re: Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
Conosco bene i descrittori.
Non si tratta di sciatteria, assolutamente.
Sono seri e scrupolosi ma non hanno un "controllore" cui ricorrere nei casi dubbi o qualcuno che si prenda concretamente il compito di verificare la qualità.
C'è poi una questione fondamentale: ridurre al minimo (o proprio a zero) il rischio di restituzioni che comportano perdite di tempo e di denaro.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Non si tratta di sciatteria, assolutamente.
Sono seri e scrupolosi ma non hanno un "controllore" cui ricorrere nei casi dubbi o qualcuno che si prenda concretamente il compito di verificare la qualità.
C'è poi una questione fondamentale: ridurre al minimo (o proprio a zero) il rischio di restituzioni che comportano perdite di tempo e di denaro.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
- Matraire1855
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Re: Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
Abbiamo detto fino ad oggi che compito delle case d'asta è verificare la qualità e controllare i casi dubbi...
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Re: Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
Vero ma bisogna avere il tempo e le conoscenze per farlo.
La produttività sembra essere diventata la regola a Torino.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
La produttività sembra essere diventata la regola a Torino.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Re: Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
Questa può essere una tua aspettativa, peraltro più che legittima, ma poi ogni casa d'asta ha la sua politica, che può piacere o non piacere - secondo, appunto, le aspettative personali - ma che a stretta logica può essere giudicata solo dal grado di coerenza interna.Matraire1855 ha scritto: 31 marzo 2025, 18:08 Abbiamo detto fino ad oggi che compito delle case d'asta è verificare la qualità e controllare i casi dubbi...
La Bolaffi è coerente: descrizioni minimaliste, basi minimaliste.
- Matraire1855
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Re: Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
Non è la mia aspettativa. È il Codice Civile
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Re: Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
Le discussioni sul "da esaminare" - personalmente - mi sembrano dello stesso ceppo di quelle sul "a mio parere".Antonello Cerruti ha scritto: 29 marzo 2025, 8:32 Gli stessi descrittori invitano i collezionisti ad esaminare direttamente moltissimi lotti prima di procedere all'acquisto.
[...] cosa bisogna esaminare? L'originalità dei pezzi, la loro esatta catalogazione, la qualità, la presenza di difetti occulti, la corrispondenza delle foto, ecc..?
Sarà perché io l'ho capito a 12 anni cosa significava la clausola "da esaminare". E - precisamente - significa questo: il venditore ti sta dicendo che, secondo lui, il lotto presenta dei problemi, che però non ha tempo e voglia di descrivere; e poiché in filatelia il concetto di "problema" è molto soggettivo (ciò che è un problema per un collezionista può non esserlo per un altro) ti invita a "esaminare" da te il lotto (hai visto mai che ciò che per lui è un problema, per te magari non lo è); e infine, per giustificare un approccio oggettivamente sbrigativo a tutta la faccenda, piazza una base d'asta particolarmente bassa.
Di nuovo: è una politica che può piacere o no, ma in sé non ha nulla di intrinsecamente illogico.
Dopodiché, io, dall'età di 12 anni, mi sono sempre regolato così: tutto ciò che è "da esaminare" è come se non esistesse; quindi, se un catalogo ha 100 lotti, e 30 sono "da esaminare", il catalogo - per me - ha in realtà solo 70 lotti.
Se tutti si comportassero come me, la clausola "da esaminare" sparirebbe prima di domani mattina

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Re: Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
Quale articolo, esattamente?
E - a ogni modo - la clausola "da esaminare" serve proprio a segnalare i casi dubbi.
Re: Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
Sono d'accordo con Giuseppe. Con la clausola "da esaminare", a mio avviso si dice ai potenziali acquirenti: "Cari amici, questo lotto lo abbiamo guardato velocemente e non ci sembra un granché. Tuttavia, proprio perché non lo abbiamo guardato a fondo, qualcosa di buono ci può essere: costa poco, se lo comprate passerete comunque qualche ora di sano divertimento e, nella peggiore delle ipotesi, ci avrete rimesso poco". Qualcuno sta al gioco sperando nella pescata, qualcun altro (come Giuseppe e anch'io) invece no. D'altra parte, osservo anch'io che talvolta le descrizioni dei lotti sono carenti o inaccurate: è capitato a me, qualche settimana fa, di comprare una raccomandata di Lombardo Veneto (LV) che m'interessava per la destinazione, nella quale il 10 soldi di diritto di raccomandazione portava una bella e nitida testa di chiodo... non citata nella descrizione della casa d'aste, nonostante sulla lettera ci fosse l'appunto di un collezionista precedente! Penso che, se l'avessero segnalata, magari ci sarebbe stato qualche altro collezionista di LV interessato e potrebbe darsi che il pezzo avesse spuntato qualcosa in più.
A mio parere, il problema come ho già detto sta nell'inflazione di aste, sia come numero di case presenti sia come numero di aste per singola casa. E' chiaro che non c'è più tempo di far le cose per bene, se ogni mese devi uscire con la tua brava asta.
Sempre un piacere dialogare con voi, amici del Forum!
Buona giornata.
Maurilio
A mio parere, il problema come ho già detto sta nell'inflazione di aste, sia come numero di case presenti sia come numero di aste per singola casa. E' chiaro che non c'è più tempo di far le cose per bene, se ogni mese devi uscire con la tua brava asta.
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Buona giornata.
Maurilio
- Antonello Cerruti
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Re: Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
Questo è un fenomeno che si è sviluppato in tutti i paesi europei.mene60 ha scritto: 1 aprile 2025, 11:17 ........
A mio parere, il problema come ho già detto sta nell'inflazione di aste, sia come numero di case presenti sia come numero di aste per singola casa.
........
Maurilio
Il motivo è chiaro e semplice: sono praticamente scomparsi i negozi su strada.
E qui ci si pone la fatidica domanda: "PERCHE'?".
Le risposte sono tante e proverò ad indicarne alcune.
1) I costi di gestione di un negozio (tasse, locazioni, utenze, personale, assicurazioni, ecc.).
2) Lo sviluppo di internet ha reso più accessibile un mercato vasto che sovrasta la clientela di un negozio tradizionale.
3) L'impossibilità - per un negozio - di avere uno stock in grado di soddisfare le tante e diverse esigenze di una pur piccola clientela.
4) E' difficile acquisire nuovi clienti di passaggio davanti alle vetrine mentre è facilissimo scontentare un acquirente che così sarà perso per sempre.
5) L'invecchiamento ed il mancato ricambio della clientela.
6) La concorrenza del materiale di scarto che viene offerto a basso costo nelle vendite online.
eccetera.
C'è poi una considerazione fondamentale: l'asta consente quell'anonimato tanto comodo ai birbaccioni.
Se poi i lotti offerti nelle aste non sono restituibili perchè non sono sotto la responsabilità dell'astaro ma abbandonati alla possibilità (o meno) dell'esame dell'acquirente, il gioco è fatto.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
P.S. Comunque, oramai in tutto il mondo i lotti si vendono "as is", cioè così come sono, cioè "visto e piaciuto".
Dopo che il martelletto ha battuto..., passata la festa, gabbato lo santo.
Anche perchè, soprattutto all'estero, non esiste proprio che un privato vada in sala ad acquistare; ci sono apposta gli agenti che si incaricano di controllare e battere i lotti per conto degli acquirenti.
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Re: Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
La scomparsa dei negozi su strada è sicuramente il fenomeno che - più d'ogni altro - suscita una nostalgia struggente, perché il più delle volte non erano semplici negozi, ma piccoli salotti, più o meno eleganti, più o meno rustici, ma invariabilmente magici.Antonello Cerruti ha scritto: 1 aprile 2025, 11:51Questo è un fenomeno che si è sviluppato in tutti i paesi europei.mene60 ha scritto: 1 aprile 2025, 11:17 A mio parere, il problema come ho già detto sta nell'inflazione di aste, sia come numero di case presenti sia come numero di aste per singola casa.
Il motivo è chiaro e semplice: sono praticamente scomparsi i negozi su strada.
E qui ci si pone la fatidica domanda: "PERCHE'?".
Le risposte sono tante [...]
Tra le varie cause della loro scomparsa - elencate da Antonello - io non avrei dubbi ad assegnare un ruolo centrale, se non predominante, e forse pressoché esclusivo, all'avvento e alla diffusione di internet. E' d'altra parte un fatto generale, che tocca tutti gli aspetti della nostra vita: esiste un mondo "prima" di internet e un mondo "dopo" internet.
Volendo essere brutali e vividi oltremisura, si può dire che la scomparsa dei negozi su strada è il prezzo da pagare per la piacevolezza delle discussioni qui sul forum. Volendo calcare ancor più la mano: quanti forumisti hanno in firma la frase "visita il mio negozio eBay", "visita il mio negozio DelCampe", e quanti usano tout court il forum come piattaforma di vendita? In tanti, oggettivamente. E il prezzo da pagare per questa possibilità ora offerta a tutti è - ancora una volta - la scomparsa del negozietto su strada.
Io rimasi esterrefatto quando uno storico commerciante romano se ne uscì così nella presentazione di un catalogo.
Da un lato, se vogliamo, è un bagno gelido di realismo, dall'altro prospetta un mondo dove è e sarà sempre più complicato muoversi.
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Re: Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
Mi ritrovo anch'io in questa diagnosi: la cosiddetta "crisi della filatelia" è una crisi di offerta, non di domanda, nel senso che non si fa più "filtro" sulle proposte di vendita, non passa giorno senza che non vi sia un'asta - alla lettera, senza esagerazioni: sul portale Philasearch troverete vendite piazzate persino a ferragosto e capodanno - e una quantità spaventosa di materiale viene riversata sul mercato, senza nessuna logica.mene60 ha scritto: 1 aprile 2025, 11:17 A mio parere, il problema come ho già detto sta nell'inflazione di aste, sia come numero di case presenti sia come numero di aste per singola casa.
- Antonello Cerruti
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Re: Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
Internet ha decretato la fine dell'"ipse dixit" sia per i commercianti che per i periti "storici".
Prezzi e perizie si sono discussi, commentati e criticati, mettendo in forse tanti valori prima ritenuti "la Cassazione".
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Prezzi e perizie si sono discussi, commentati e criticati, mettendo in forse tanti valori prima ritenuti "la Cassazione".
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: Asta BOLAFFI dell'11 e 12 aprile
...e che si commenti e critichi, è sicuramente un aspetto positivo!
D'accordo con voi, amici miei: i tempi sono cambiati. In meglio per alcune cose, in peggio per altre, come sempre è stato e sempre sarà.
Bisogna avere la flessibilità e la capacità di capire e utilizzare al meglio le novità, in filatelia come in tutte le altre cose.
Buona serata.
D'accordo con voi, amici miei: i tempi sono cambiati. In meglio per alcune cose, in peggio per altre, come sempre è stato e sempre sarà.
Bisogna avere la flessibilità e la capacità di capire e utilizzare al meglio le novità, in filatelia come in tutte le altre cose.
Buona serata.