Collezione "Aquile e Gigli"

Forum di discussione sulle emissioni e la storia postale dei Ducati di Parma e di Modena
Napoli1860
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Re: Collezione "Aquile e Gigli"

Messaggio da Napoli1860 »

https://www.exibart.com/arte-contempora ... -galvagno/
3.png
E' sempre un conforto scoprire di non essere i soli a vederla in un certo modo...
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Mark54
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Re: Collezione "Aquile e Gigli"

Messaggio da Mark54 »

:clap: :clap: :clap: :clap:
Ciao: Ciao: Marco
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Giampaolo
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Re: Collezione "Aquile e Gigli"

Messaggio da Giampaolo »

Tutto molto bello. Complimenti anche per l'impostazione grafica che hai dato alla collezione. :clap:

Ciao:
Giampaolo
Collezionista di buone intenzioni oltre a francobolli del Regno d'italia, Uffici all'estero e Colonie.
"Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti". - Paolo Conte, in Boogie
Napoli1860
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Re: Collezione "Aquile e Gigli"

Messaggio da Napoli1860 »

E quest'è... se mi gira che mi gira provo a buttarla nella mischia di qualche esposizione non-competitiva... e vediamo che succede :OOO:

As usual: osservazioni, annotazioni, emendamenti... welcome! :cin:
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filippo_2005
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Re: Collezione "Aquile e Gigli"

Messaggio da filippo_2005 »

Bellissima, pezzi splendidi! Magari al momento un pochino "sbilanciata" e più approfondita sulle aquile, ma immagino che sia perchè si sta attendendo i pezzi "giusti" per i gigli.....
filippo_2005
https://raccoltaasiregnoaldoefilippo.blogspot.com/ il blog della raccolta iniziata da mio padre e proseguita da me
colleziono antichi stati e regno su lettera, fino alla floreale compresa.
Mi interessano anche Timbri e Annulli di Russi fino al 1900.
Napoli1860
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Re: Collezione "Aquile e Gigli"

Messaggio da Napoli1860 »

Dalla prefazione di Enzo Diena alla Collezione "Scilla e Cariddi" (di Napoli e Sicilia)
IMG_3226.jpg
Mi sono sempre considerato un collezionista del secondo tipo, di quelli che "raccolgono unicamente per se stessi".

Dopodiché, negli anni, da più parti tra loro indipendenti, mi è arrivato invariabilmente uno stesso messaggio, anche se espresso in modi sempre diversi, e che si potrebbe riassumere così: la collezione va mostrata, non tanto per un fatto di intima soddisfazione personale (che essendo "intima e personale", appunto, non ha bisogno degli apprezzamenti degli altri) ma perché solo mostrando ciò che hai realizzato potrai davvero comunicare la tua idea di filatelia, di collezionismo, e magari contribuire - nel tuo piccolo - a tenere viva e tramandare questa passione.

"Show, don't tell!" - per rubare un paradigma della moderna letteratura, devi cioè mostrare, mostrare e mostrare ancora, e lasciar perdere i bei discorsi astratti, teorici e spesso inconcludenti.

D'accordo, mi son detto, mostriamo e non raccontiamo, e da qui nasce l'idea di creare uno spazio sul web dedicato alla Collezione "Al di qua del Faro" (delle Due Sicilie) e di far vedere qui sul forum la Collezione "Aquile e Gigli" (di Modena e Parma).

E così - in tutta coscienza - ritenevo di aver obbedito al precetto "Show, don't tell!". A "mostrare" nel senso più rigoroso del termine - e cioè esporre una collezione in una manifestazione ufficiale - non avevo mai pensato (e non penso neanche adesso, in verità): troppa burocrazia, troppe procedure, troppa fatica, e poi - sinceramente - la sola idea di far traslocare i miei piccoli tesori dalle loro custodie, per piazzarli in fogli da esposizione, già mi fa stare male.

Senonché, di recente, si è presentata una congiuntura straordinaria: esposizione libera, non competitiva, puramente virtuale. Come a dire: zero burocrazia, e servono solo le scansioni della collezione. A quel punto mi son detto: perché no? in fondo non devo far altro che inviare un file.pdf.

Qui trovate l'elenco delle partecipazioni

http://expo.fsfi.it/PaginaStandard.php? ... &Lingua=IT

e qui "Aquile e Gigli" in una versione sostanzialmente analoga (nessuna aggiunta di pezzi) ma con un layout leggermente modificato (oltre che con la correzione di alcuni refusi).

http://expo.fsfi.it/italiacolleziona202 ... pHSldz.pdf

Non ho ben capito se - dato il contesto "light" - verranno o no assegnati dei punteggi; vedremo... e vi saprò dire.
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Napoli1860
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Re: Collezione "Aquile e Gigli"

Messaggio da Napoli1860 »

filippo_2005 ha scritto: 25 febbraio 2025, 21:26 al momento un pochino "sbilanciata" e più approfondita sulle aquile, ma immagino che sia perchè si sta attendendo i pezzi "giusti" per i gigli.....
Hai perfettamente ragione, Filippo: al momento è sbilanciata, e - purtroppo - lo sbilancio si nota; ma - come dici correttamente - lo scopo del gioco (non solo qui, ma nel collezionismo in generale, qualunque forma prenda) non è riempire caselle purchessia, per avere una sostanziale omogeneità a ogni costo; lo scopo è trovare i pezzi giusti, che non sono mai "on demand" (e il bello - in fondo - è proprio questo) e che quindi devono essere attesi con pazienza, gioia e fede.

"Preferisco la tua assenza, a qualsiasi altra presenza" potrebbe essere la divisa mentale per caratterizzare il collezionismo nella sua forma più rigorosa.

E per fare mia la frase inviatami da un raffinato collezione di Napoli...
8.png
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Napoli1860
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Re: Collezione "Aquile e Gigli"

Messaggio da Napoli1860 »

Il discorso è ben più esteso, profondo e intricato di quanto possa sembrare a intuito. Spero - più o meno a breve - di avere occasione di chiarirlo in tutta la sua complessità.

Per il momento - però - voglio attenermi a una linea di massima semplicità: qual è la differenza tra un oggetto (filatelico) bello e uno normale o brutto, di là della pura estetica (peraltro sempre esposta al micidiale de gustibus) e della differenza di prezzo (spesso - riconosciamolo - parecchio esosa)?

Qual è - in sostanza - la conseguenza pratica della bellezza?

Io direi che nulla come la bellezza suscita curiosità per quel che si può trovare dietro l'oggetto, e questa curiosità - per essere acquietata - richiederà di produrre nuova conoscenza.

M'immagino un'altalena: quanta più bellezza metto a un estremo, tanto più mi sento moralmente obbligato a mettere conoscenza dall'altro, per riportarla in equilibrio.

Ci sarà sicuramente chi non avrà bisogno dell'impatto estetico per incuriosirsi, e studierà e ricercherà a prescindere, ma allora - proseguendo su questa china - neppure il possesso di per sé è strettamente necessario: si può studiare, ed essere persone di grande cultura (filatelica) senza aver mai posseduto un francobollo, o avendo una collezione virtuale pari a un multiplo di quella reale.

C'è spazio per tutti, come si vede, ma il punto generale rimane: di base - tendenzialmente, a grandi linee - nulla suscita curiosità come il contatto con la bellezza, nulla genera cioè conoscenza come il fare esperienza del bello.

E "Aquile e Gigli" ambisce a essere una dimostrazione plastica di questa affermazione...
Napoli1860
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Re: Collezione "Aquile e Gigli"

Messaggio da Napoli1860 »

La bellezza genera conoscenza, e quindi, sì, io non posso che augurarvi buona visione, ma quando avrete finito di rifarvi gli occhi, spero che avrete ancora forza per apprezzare quanta conoscenza ha generato questa bellezza: dalla persecuzione familiare "dell'illustrissimo bastardo di Casa d'Este", da cui derivò la "lagrimevol tragedia" della devoluzione di Ferrara, alla cosiddetta vendita di Dresda per salvare il Ducato di Modena dalla bancarotta, passando per Isabelle d'Este, collezionista tanto raffinata quanto feroce, per finire con l'atto di fedeltà della Brigata Estense al Duca Francesco V; e poi la storia di Parma, la cui architrave è nelle vicende di quattro donne - Giulia "la Bella", Elisabetta Farnese, Maria Luisa e Luisa Maria - ma che accoglie anche la danza delle ombre intorno all'attentato al Duca Carlo III, un personaggio poco conosciuto, e tuttavia capace di ispirare uno sceneggiato RAI - oggi diremmo una serie tv - negli anni '70; e last but not least - va da sé - la storia dei francobolli e i francobolli della storia...

Questa è "Aquile e Gigli": una storia di bellezza, una storia di conoscenza...

https://tesoridicarta.blogspot.com/2025 ... gigli.html
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Mark54
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Re: Collezione "Aquile e Gigli"

Messaggio da Mark54 »

Napoli1860 ha scritto: 7 aprile 2025, 12:58 Dalla prefazione di Enzo Diena alla Collezione "Scilla e Cariddi" (di Napoli e Sicilia)

IMG_3226.jpg

Mi sono sempre considerato un collezionista del secondo tipo, di quelli che "raccolgono unicamente per se stessi".

Dopodiché, negli anni, da più parti tra loro indipendenti, mi è arrivato invariabilmente uno stesso messaggio, anche se espresso in modi sempre diversi, e che si potrebbe riassumere così: la collezione va mostrata, non tanto per un fatto di intima soddisfazione personale (che essendo "intima e personale", appunto, non ha bisogno degli apprezzamenti degli altri) ma perché solo mostrando ciò che hai realizzato potrai davvero comunicare la tua idea di filatelia, di collezionismo, e magari contribuire - nel tuo piccolo - a tenere viva e tramandare questa passione.

"Show, don't tell!" - per rubare un paradigma della moderna letteratura, devi cioè mostrare, mostrare e mostrare ancora, e lasciar perdere i bei discorsi astratti, teorici e spesso inconcludenti.

D'accordo, mi son detto, mostriamo e non raccontiamo, e da qui nasce l'idea di creare uno spazio sul web dedicato alla Collezione "Al di qua del Faro" (delle Due Sicilie) e di far vedere qui sul forum la Collezione "Aquile e Gigli" (di Modena e Parma).

E così - in tutta coscienza - ritenevo di aver obbedito al precetto "Show, don't tell!". A "mostrare" nel senso più rigoroso del termine - e cioè esporre una collezione in una manifestazione ufficiale - non avevo mai pensato (e non penso neanche adesso, in verità): troppa burocrazia, troppe procedure, troppa fatica, e poi - sinceramente - la sola idea di far traslocare i miei piccoli tesori dalle loro custodie, per piazzarli in fogli da esposizione, già mi fa stare male.

Senonché, di recente, si è presentata una congiuntura straordinaria: esposizione libera, non competitiva, puramente virtuale. Come a dire: zero burocrazia, e servono solo le scansioni della collezione. A quel punto mi son detto: perché no? in fondo non devo far altro che inviare un file.pdf.

Qui trovate l'elenco delle partecipazioni

http://expo.fsfi.it/PaginaStandard.php? ... &Lingua=IT

e qui "Aquile e Gigli" in una versione sostanzialmente analoga (nessuna aggiunta di pezzi) ma con un layout leggermente modificato (oltre che con la correzione di alcuni refusi).

http://expo.fsfi.it/italiacolleziona202 ... pHSldz.pdf

Non ho ben capito se - dato il contesto "light" - verranno o no assegnati dei punteggi; vedremo... e vi saprò dire.
Anche io non ho mai esposto in una manifestazione ufficiale a concorso. Troppi vincoli e troppe regole da rispettare.
Invece è già la seconda volta che partecipo all'Esposizione virtuale di Italia Colleziona. Credo fermamente che sia giusto rendere pubbliche le nostre "piccole" conoscenze filateliche.
Spero che nelle prossime mostre virtuali tanti forumisti decidano di rendere fruibili le loro collezioni e i loro lavori.
Sarebbe bellissimo.
Ciao: Ciao: Marco
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Re: Collezione "Aquile e Gigli"

Messaggio da Napoli1860 »

Mark54 ha scritto: 1 maggio 2025, 14:16 Anche io non ho mai esposto in una manifestazione ufficiale a concorso. Troppi vincoli e troppe regole da rispettare.
Invece è già la seconda volta che partecipo all'Esposizione virtuale di Italia Colleziona.
Considerato che c'è solo un "Marco" - nella sezione "Partecipazione libera, non competitiva" - la tua collezione non può che essere questa:

http://expo.fsfi.it/italiacolleziona202 ... RhS3lT.pdf

Molto bella davvero, per gli oggetti in sé e per le modalità di presentazione che la rendono godevolmente fruibile. :clap:
Mark54 ha scritto: 1 maggio 2025, 14:16 Credo fermamente che sia giusto rendere pubbliche le nostre "piccole" conoscenze filateliche.
Spero che nelle prossime mostre virtuali tanti forumisti decidano di rendere fruibili le loro collezioni e i loro lavori.
Questo punto va ribadito con forza.

Può essere anche comprensibile non aver voglia di imbarcarsi nei formalismi propri di una manifestazione a concorso - Marco e io ne siamo testimoni - ma quando la partecipazione è libera, non competitiva, e il tutto si riduce - nel suo aspetto più brutalmente materiale - a predisporre un file pdf, allora partecipare è quasi un obbligo morale ed è qualcosa da cui si possono trarre benefici immensi anche a livello personale.

"Quando c'è una posta in gioco - per quanto piccola - nessuno può più essere approssimativo" è una delle frasi del romanzo La variante di Lunenburg che mi è rimasta più impressa.

E' vero: la partecipazione è libera, non vi è competizione, non ci sono regole esogene da rispettare, ma ci si sta comunque mostrando a un pubblico - potenzialmente al mondo intero - e allora, anche solo inconsciamente, si capirà che non si può essere approssimativi, che la propria creazione dovrà comunque soggiacere a delle restrizioni, a dei criteri, a una logica.

In un certo senso, è il momento della verità: la si possiede davvero una collezione, oppure si ha solo un'accumulazione di materiale, per robusta e impressionante che sia?

Lo annoto anche in relazione a quest'altra discussione

viewtopic.php?t=75254

per ribadire un punto generale: una collezione non è una mera sequenza di singoli pezzi (pur belli, rari o di pregio); una collezione è definita dalle interrelazioni tra i pezzi, dal gioco di specchi che si viene a creare tra i pezzi, dai rimandi reciproci, dalla loro capacità di dialogare tra loro, al loro interno, e per questa via di parlare chiaramente a un generico spettatore, che magari nulla sa dell'argomento, ma che grazie alla sapiente costruzione - scelta dei pezzi, messa in sequenza, didascalie - riesce ancora a coglierne l'essenza.
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