Spigolature napoletane - Il blocco di otto della "Crocetta"

[Napoli1860]

Sarà il caso di dirlo in modo piatto, e pazienza se gli ipersensibili si offendono.

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Chi non ragiona così - semplicemente - non è un collezionista.

Chi cerca soluzioni di compromesso - rispetto a queste elementari direttive - finisce col compromettere (guastare, rovinare, spesso irrimediabilmente) ogni cosa che tocca.

Chi non ragiona così - secondo questi principi basilari - rimane libero di far quel che vuole, ci mancherebbe altro, ma non può in alcun modo pretendere di essere portato a esempio o a modello da imitare.

[Napoli1860]

Avevo dimenticato questo, anno 1912.

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[francesco luraschi]

Ecco la dimostrazione che oggi stiamo camminando sulle macerie di un passato che non finisce mai di stupire.

Fate anche voi i conti dei bollini da gazzette gialli e rossi inventariati presso la direzione di Lodi nel 1853.

Oggi un esemplare singolo, a trovarlo, raggiunge cifre considerevoli.

Ciao Francesco, scusa ma non capisco. E' questo il passo a cui ti riferisci?


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Mi sembra sia datato 1851, e che si parli di Mercuri azzurri (turchini)

Scusa,

ho agganciato la foto sbagliata ...

Francesco

[Antonello Cerruti]

La collezione filatelica rappresenta l'amore per la storia, la geografia, il desiderio di acquisire un oggetto che diventa solo mio, il vanto di scoprire una realtà diversa e dimostrare che la mia ipotesi aveva ragione...

Tutto ciò non si può ridurre a pura estetica, escludendo l'imperfezione o l'insufficiente qualità.

Altrimenti Ragozzino o i primi commercianti che percorrevano l'Italia meridionale a dorso di mulo, comune per comune o archivio per archivio, quante Crocette e quante Trinacrie avrebbero dovuto distruggere perché non di qualità eccezionale?

Quante lettere mefiocri dell'archivio Viti avrebbero dovuto essere bruciate?

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti