Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
Moderatore: robymi
- Antonello Cerruti
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- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
Non credo che una percentuale sia motivo di esclusione dal Forum.
È solo per controllare se alle parole seguono i fatti.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
È solo per controllare se alle parole seguono i fatti.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
Buongiorno a tutti,Napoli1860 ha scritto: 7 giugno 2025, 9:30Conosci benissimo la mia risposta, Antonello.Antonello Cerruti ha scritto: 7 giugno 2025, 9:12 Attendo sempre una risposta, gentile Giuseppe.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
E me la vuoi estorcere per dare agli amministratori un pretesto per buttarmi via dal Forum.
Mi spiace, non ci casco.
ohilala! ...addirittura...
mi ero incuriosito dallo scambio e sono andato a ritroso a cercare la domanda in questione di Antonello.
Se si tratta di quella legata a quanto Napoli1860 (immagino "gentile Giuseppe" in quanto non vedo alcuna firma nei suoi post e lo dico come constatazione e mai come critica) possa avvicinare la propria offerta a quella del catalogo onestamente non ci vedo nulla di pericoloso ai fini della permanenza nel forum.
Resto in appassionata vostra lettura poiche', considerando che Antonello di domande di carattere filatelico ne fa parecchie, ora ho anche io timore a buttarmi in qualche maldestra risposta.
Con sincero interesse... filatelico



Enrico
- gianni tramaglino
- Messaggi: 983
- Iscritto il: 1 novembre 2007, 16:28
Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
Attendo anche io ...anche per motivi di conoscenza...da ex modestissimo studioso del settore ..Gianni
Vi piacciono i cruciverba: diventate fan di Gente Enigmistica in Facebook.
http://www.facebook.com/home.php?#/page ... 614?ref=nf
http://www.giocando.com

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Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
Insomma alla fin fine mi sembra che quello che vuoi dimostrare e' che il collezionismo e' una ''passione'' e che com'e' noto alle passioni non si comanda... Ogni tentativo di razionalizzare le scelte concretamente effettuate e' destinato ad infrangersi....
Io mi ricordo bene che quando ''collezionavo'' (purtroppo le condizioni della mia vista non mi consentono piu' questa ''passione'', che mi manca assai) mi capitava di ''strapagare'' dei pezzi che ostacolavano (o almeno cosi' mi sembrava) la mia ''passione collezionistica''.
Io mi ricordo bene che quando ''collezionavo'' (purtroppo le condizioni della mia vista non mi consentono piu' questa ''passione'', che mi manca assai) mi capitava di ''strapagare'' dei pezzi che ostacolavano (o almeno cosi' mi sembrava) la mia ''passione collezionistica''.
Riccardo Bodo
SOSTENITORE
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- Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39
Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
Chissà se con alcuni semplici disegnini ci riusciamo a chiarire una volta per tutte.
Siamo tutti d’accordo sul fatto che la filatelia sia una disciplina ad elevato contenuto culturale. Sarà però il caso di allinearci su cosa sia la “cultura”, soprattutto per non confonderla con lo “specialismo”. Qui trovate tutto quel che serve sapere.
https://tesoridicarta.blogspot.com/2019 ... nismo.html
https://tesoridicarta.blogspot.com/2020 ... ltura.html
Faccio poi mia l’indicazione metodologica di Galileo Galilei – “misura ciò che è misurabile, rendi misurabile ciò che non lo è” – non perché nei numeri ci sia qualcosa di magico, ma solo perché col linguaggio dei numeri risulta più facile parlare e intendersi.
Converremo quindi di “misurare la cultura”: lo faremo – a fini esemplificativi – su una scala da 0 a 10, muovendoci con passo unitario (0, 1, 2, … 10).
Questa sarà la nostra scala, la scala della cultura, duale alla scala del collezionismo, perché, appunto, concordiamo tutti che la nostra cultura trova il suo specchio fedele nella nostra collezione.
Si parte.
Siamo tutti d’accordo sul fatto che la filatelia sia una disciplina ad elevato contenuto culturale. Sarà però il caso di allinearci su cosa sia la “cultura”, soprattutto per non confonderla con lo “specialismo”. Qui trovate tutto quel che serve sapere.
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https://tesoridicarta.blogspot.com/2020 ... ltura.html
Faccio poi mia l’indicazione metodologica di Galileo Galilei – “misura ciò che è misurabile, rendi misurabile ciò che non lo è” – non perché nei numeri ci sia qualcosa di magico, ma solo perché col linguaggio dei numeri risulta più facile parlare e intendersi.
Converremo quindi di “misurare la cultura”: lo faremo – a fini esemplificativi – su una scala da 0 a 10, muovendoci con passo unitario (0, 1, 2, … 10).
Questa sarà la nostra scala, la scala della cultura, duale alla scala del collezionismo, perché, appunto, concordiamo tutti che la nostra cultura trova il suo specchio fedele nella nostra collezione.
Si parte.
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Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
“La filatelia è come il maiale: non si butta via nulla”.
Ah, sì? Davvero? E quand’è l’ultima volta che siete andati in macelleria a comprare i vostri francobolli, tra il macinato grosso e le fette di bovino adulto?
Non scherziamo, per favore.
Esiste un livello (di cultura) sotto il quale gli oggetti smettono di essere collezionabili, un livello basso a piacere, ma comunque presente, una soglia sotto cui nessuno scende, se non per il gusto sciocco di provocare.
E intanto abbiamo messo una tacca. Andiamo avanti.
Ah, sì? Davvero? E quand’è l’ultima volta che siete andati in macelleria a comprare i vostri francobolli, tra il macinato grosso e le fette di bovino adulto?
Non scherziamo, per favore.
Esiste un livello (di cultura) sotto il quale gli oggetti smettono di essere collezionabili, un livello basso a piacere, ma comunque presente, una soglia sotto cui nessuno scende, se non per il gusto sciocco di provocare.
E intanto abbiamo messo una tacca. Andiamo avanti.
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- Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39
Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
Quanto più cresce la mia cultura tanto più aumenta la mia capacità di apprezzare gli oggetti che ho davanti, di comprenderli, di interiorizzarne i significati (filatelici, postali, storici, culturali tout court).
Poniamo che – a un dato momento – la mia cultura sia a un livello “4”. Questo vuol dire che, smazzata via la franchigia del livello “1”, esiste tutta una fascia di oggetti, da “2” a “4”, che io riesco a capire e ad apprezzare, di cui riesco a godere appieno (se li posseggo) o da cui posso trarre un piacere indiretto (se appartengono ad altri che me li mostrano).
Tutto ciò che sta sopra il livello “4” è – per me – un mondo alieno, sconosciuto, che non afferro o mi scivola addosso: sento ad esempio parlare di “massima distanza”, di “Teolo”, oppure di “difetti di cliché” o di “doppie stampe”, così come, magari, di “bordi e angoli di foglio”, e rimango freddo, indifferente.
Per capire ciò che sta sopra il livello “4” devo studiare, documentari, approfondire – di filatelia e non solo – devo insomma accrescere la mia cultura.
Poniamo che – a un dato momento – la mia cultura sia a un livello “4”. Questo vuol dire che, smazzata via la franchigia del livello “1”, esiste tutta una fascia di oggetti, da “2” a “4”, che io riesco a capire e ad apprezzare, di cui riesco a godere appieno (se li posseggo) o da cui posso trarre un piacere indiretto (se appartengono ad altri che me li mostrano).
Tutto ciò che sta sopra il livello “4” è – per me – un mondo alieno, sconosciuto, che non afferro o mi scivola addosso: sento ad esempio parlare di “massima distanza”, di “Teolo”, oppure di “difetti di cliché” o di “doppie stampe”, così come, magari, di “bordi e angoli di foglio”, e rimango freddo, indifferente.
Per capire ciò che sta sopra il livello “4” devo studiare, documentari, approfondire – di filatelia e non solo – devo insomma accrescere la mia cultura.
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Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
Poniamo, ora, che a seguito dei miei studi e dell’esperienza acquisita sul campo, io abbia alzato la mia soglia culturale al livello “7”.
Cosa accadrà alle mie percezioni e, di conseguenza, alle mie valutazioni?
La risposta la si può declinare al negativo: aver alzato la mia cultura, da “4” a “7” non si risolve banalmente in un allargamento del novero di oggetti che ora sono in grado di apprezzare.
Cosa accadrà alle mie percezioni e, di conseguenza, alle mie valutazioni?
La risposta la si può declinare al negativo: aver alzato la mia cultura, da “4” a “7” non si risolve banalmente in un allargamento del novero di oggetti che ora sono in grado di apprezzare.
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- Iscritto il: 8 novembre 2024, 11:39
Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
L’aver alzato la mia cultura, da un lato mi consente di apprezzare degli oggetti che prima mi erano preclusi, ma dall’altro fa slittare verso l’alto la soglia di collezionabilità (= di oggetti culturalmente interessanti, meritori di essere collezionati).
Ora, con un livello di cultura pari a “7”, mi trovo in questa condizione.
La mia sensibilità ha mutato la sua struttura, dopo la conoscenza: c’è un prima e un dopo, ciò che mi piaceva prima (di acquisire la conoscenza) non mi piace più dopo (averla acquisita).
Questa situazione, se da un lato è individualmente desiderabile (ognuno di noi, singolarmente, vuole accrescere la sua cultura) dall’altro crea inevitabilmente una difficolta di comunicazione (con chi si trova tarato su soglie più basse).
Quanto più accresco la mia cultura, quanti più gradini salgo sulla scala culturale, tanto più è probabile che sembrerò intollerante e puntiglioso, più pignolo, cosicché mi risulterà difficile entrare in un dialogo costruttivo con altri.
È nella natura stessa di una persona di alta cultura il prendere posizione, se non estrema, sicuramente netta: perché le persone di cultura sanno bene che la correttezza non si trova nel compromesso tra “esatto” e “sbagliato”, ma nel solo “esatto”: accettare compromessi significa – alla lettera – compromettere (rovinare, guastare, spesso irrimediabilmente) il risultato finale.
Poi, sì, d’accordo, so bene che questa visione è del tutto aliena alla cosiddetta “cultura italiana”, ché in tanti sono stati educati col l’idea della virtù che “sta nel mezzo”, ma non divaghiamo: le persone di cultura le riconosci perché “prendono posizione”, perché non hanno paura a farlo, e ne accettano le conseguenze.
Andate a rivedere a chi si riferisce il passo dantesco “non ti curar di loro, ma guarda e passa”, così tanto citato, e il più delle volte a sproposito, a cominciare dalla formulazione testuale, che è “non ragioniam di lor, ma guarda e passa”.
Virgilio lo dice, sdegnato, in risposta all’interrogativo di Dante su chi siano le anime che si trovano nell’Antinferno. E sono quelle degli ignavi, coloro che non seppero mai schierarsi nella vita, e che ora, per contrappasso, inseguono disperatamente una bandiera: né vero Inferno né Purgatorio o Paradiso.
E Dante li disprezza perché lui, esule, subì svariati torti in vita proprio per il coraggio con cui seppe schierarsi e difendere le proprie idee. Dante, quindi, non disprezza del tutto chi ha scelto la perdizione e il peccato, perché ha pur sempre scelto qualcosa. Il vero stigma è verso chi non si schiera. La cosa davvero importante è schierarsi.
Ora, con un livello di cultura pari a “7”, mi trovo in questa condizione.
La mia sensibilità ha mutato la sua struttura, dopo la conoscenza: c’è un prima e un dopo, ciò che mi piaceva prima (di acquisire la conoscenza) non mi piace più dopo (averla acquisita).
Questa situazione, se da un lato è individualmente desiderabile (ognuno di noi, singolarmente, vuole accrescere la sua cultura) dall’altro crea inevitabilmente una difficolta di comunicazione (con chi si trova tarato su soglie più basse).
Quanto più accresco la mia cultura, quanti più gradini salgo sulla scala culturale, tanto più è probabile che sembrerò intollerante e puntiglioso, più pignolo, cosicché mi risulterà difficile entrare in un dialogo costruttivo con altri.
È nella natura stessa di una persona di alta cultura il prendere posizione, se non estrema, sicuramente netta: perché le persone di cultura sanno bene che la correttezza non si trova nel compromesso tra “esatto” e “sbagliato”, ma nel solo “esatto”: accettare compromessi significa – alla lettera – compromettere (rovinare, guastare, spesso irrimediabilmente) il risultato finale.
Poi, sì, d’accordo, so bene che questa visione è del tutto aliena alla cosiddetta “cultura italiana”, ché in tanti sono stati educati col l’idea della virtù che “sta nel mezzo”, ma non divaghiamo: le persone di cultura le riconosci perché “prendono posizione”, perché non hanno paura a farlo, e ne accettano le conseguenze.
Andate a rivedere a chi si riferisce il passo dantesco “non ti curar di loro, ma guarda e passa”, così tanto citato, e il più delle volte a sproposito, a cominciare dalla formulazione testuale, che è “non ragioniam di lor, ma guarda e passa”.
Virgilio lo dice, sdegnato, in risposta all’interrogativo di Dante su chi siano le anime che si trovano nell’Antinferno. E sono quelle degli ignavi, coloro che non seppero mai schierarsi nella vita, e che ora, per contrappasso, inseguono disperatamente una bandiera: né vero Inferno né Purgatorio o Paradiso.
E Dante li disprezza perché lui, esule, subì svariati torti in vita proprio per il coraggio con cui seppe schierarsi e difendere le proprie idee. Dante, quindi, non disprezza del tutto chi ha scelto la perdizione e il peccato, perché ha pur sempre scelto qualcosa. Il vero stigma è verso chi non si schiera. La cosa davvero importante è schierarsi.
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Ultima modifica di Napoli1860 il 7 giugno 2025, 16:48, modificato 1 volta in totale.
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Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
Ma schierarsi – dicevamo – può diventare problematico. Si corre il rischio di scadere nell’incomunicabilità. Come se ne esce? A esempio creando nella propria testa delle doppie (o triple o quadruple, a seconda dei casi) scale di valutazione, e slittare dall’una all’altra, in ragione del proprio interlocutore, pur mantenendo salda la propria.
Quindi, se pure ho raggiunto un livello culturale “7”, nella mia testa ci dovrà comunque essere una bipartizione di tarature della scala – ad esempio tra “amatori” e “collezionisti ordinari” – che mi permetta di passare dall’una all’altra, per poter comunicare con tutti (sarebbe ingiusto e insensato ragionare con la calibrazione di “livello 7” nel rapportarsi a un principiante che si è rivolto a me per avere dei consigli su come impostare e sviluppare la sua collezione: io devo preservare la mia taratura, ma, al tempo stesso, devo pure sapermi rimodulare sulla sua).
Quindi, se pure ho raggiunto un livello culturale “7”, nella mia testa ci dovrà comunque essere una bipartizione di tarature della scala – ad esempio tra “amatori” e “collezionisti ordinari” – che mi permetta di passare dall’una all’altra, per poter comunicare con tutti (sarebbe ingiusto e insensato ragionare con la calibrazione di “livello 7” nel rapportarsi a un principiante che si è rivolto a me per avere dei consigli su come impostare e sviluppare la sua collezione: io devo preservare la mia taratura, ma, al tempo stesso, devo pure sapermi rimodulare sulla sua).
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Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
Mi fermo qui, per il momento. Magari si prosegue dopo, non so.
Ma intanto, a prescindere dal livello in cui ciascuno di noi si trova, direi di ritornare al punto da cui siamo partiti, di richiamare la più ovvia di tutte le considerazioni: sotto questo livello (culturale) non si scende mai.
Ma intanto, a prescindere dal livello in cui ciascuno di noi si trova, direi di ritornare al punto da cui siamo partiti, di richiamare la più ovvia di tutte le considerazioni: sotto questo livello (culturale) non si scende mai.
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Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
trovo tutta questa elucubrazione sostanzialmente sofistica, tuttalpiu' un'occasione per trascorrere del tempo...
mille sono le motivazioni che inducono un collezionista a comperare un oggetto
mille sono le condizioni economiche del momento che inducono a fare una determinata offerta
molte variabili cambiano continuamente
io che compero:
Teolo, ma solo determinati Teolo...
la massima distanza ma non tutte...
un difetto particolare, ma non necessariamente il piu' evidente...
non posso essere interpretato da un commerciante o semplicemente da un "esterno"... tantomeno giudicato
spesso, se un oggetto mi sembra caro, faccio come Siddartha: attendo che il fiume mi porti qualcos'altro...
se dopo 5 anni il fiume non mi avra' portato nulla, forse cambiero' idea, forse attendero' ancora...
la passione spesso è irrazionale,
il desiderio di sapere per me supera spesso il desiderio di possedere...
i grafici e i conteggi trovano il tempo che trovano...
Comunque buon divertimento!
mille sono le motivazioni che inducono un collezionista a comperare un oggetto
mille sono le condizioni economiche del momento che inducono a fare una determinata offerta
molte variabili cambiano continuamente
io che compero:
Teolo, ma solo determinati Teolo...
la massima distanza ma non tutte...
un difetto particolare, ma non necessariamente il piu' evidente...
non posso essere interpretato da un commerciante o semplicemente da un "esterno"... tantomeno giudicato
spesso, se un oggetto mi sembra caro, faccio come Siddartha: attendo che il fiume mi porti qualcos'altro...
se dopo 5 anni il fiume non mi avra' portato nulla, forse cambiero' idea, forse attendero' ancora...
la passione spesso è irrazionale,
il desiderio di sapere per me supera spesso il desiderio di possedere...
i grafici e i conteggi trovano il tempo che trovano...
Comunque buon divertimento!
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
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ciao



Fildoc
- gianni tramaglino
- Messaggi: 983
- Iscritto il: 1 novembre 2007, 16:28
Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
Pienamente in sintonia con il doc, chissà se oltre agli elaborati sofismi e ai voli pindarici ,il gentile Giuseppe risponderà all'innocua domanda-percentuale sul francobollo napoletano proposta da Antonello o dovremo aspettarci forbitissimi e estenuanti pipponi !
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Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
Ottima idea.
Andrea
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Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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- Matraire1855
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Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
Finalmente
Cerchi un volume di filatelia? Prova a cercarlo qui:
https://www.comprovendolibri.it/?uid=vignatidanilo
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Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
Attenzione: "per il momento "...
Roberto
Roberto
S T A F F
Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti


Alleluia.
C'è chi colleziona francobolli nella loro molteplicità, fantasia, possibilità e chi colleziona altro.....
L'importante è divertirsi e non imporre ad altri i propri parametri.


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Marino
Sostenitore dal 2010
Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi
Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
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Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
"Io la conosco, Lei é uno di quelli che ha il macellaio di fiducia, quelli a cui tiene da parte i pezzi migliori."Napoli1860 ha scritto: 7 giugno 2025, 16:35 “La filatelia è come il maiale: non si butta via nulla”.
Ah, sì? Davvero? E quand’è l’ultima volta che siete andati in macelleria a comprare i vostri francobolli, tra il macinato grosso e le fette di bovino adulto?
(Cit.)
: " e cosa cé di male?"
"Beh, che quando ci vado io dal macellaio mi trovo solo i pezzi peggiori" cit.
Colleziono ASFE, poste locali, bogus e phantom stamps.
Raccoglione di Lombardo Veneto
Bitcoin since 2011
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https://www.instagram.com/1899asfe/
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- Messaggi: 651
- Iscritto il: 30 aprile 2022, 16:32
Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
Speriamo abbia terminato.......




Re: Prezzare gli Antichi Stati - casi di studio e insegnamenti
Sarebbe anche l'ora


Andrea
Iscritto al forum dal 6 Aprile 2006 622 messaggi
Iscritto al SOSIG (Stamps On Stamps Italian Group) dal 12 Ottobre 2007
Dopo una lunga riflessione, ho deciso di dedicarmi solo all'Italia, prevalentemente Repubblica.
Dopo aver riordinato l'attuale collezione mi piacerebbe iniziare a guardare il Regno.