http://www.filateliaargentina.com.ar/foro/viewtopic.php?f=1&t=389



Plinio
Stefano1981 ha scritto:L'appellativo Argentina è stato aggiunto nel 1863, ma non viene spiegato il motivo.
Il toponimo deriva dalla parola "peira", che in lingua occitana significa "pietra", col suffisso aggettivizzante -osa. Nello stemma comunale campeggiano difatti tre pietre d'argento.
Patagonian ha scritto:"... Ed ecco un'ampia conca, circondata di rocce ardite e di coltivazioni ridenti, popolata di opifici, di giardinetti e di ville, nella quale biancheggia e fuma Perosa."
(Edmondo De Amicis, 1884)
"... Ed ecco Perosa, la bella Perosa Argentina, che placida assidesi ne la ridente conca. Il colle la cinge, il monte la guarda ed il sole ognor la vezzeggia, con i suoi raggi d'oro: ed ella s'adorna di ville sedenti nel verde e olezza dai floridi poggi e dà bei giardini."
(Dante Bertetti, 1908)
francosiccardi ha scritto:Perosa Argentina era l'ultimo paese del Piemonte prima del trattato di Utrecht (1713). Appena fuori del paese, iniziava la Repubblica degli Escartons, una delle pochissime forme di governo democratico federale europeo, formatasi il 29 maggio 1343, formalmente vassalli del Delfino di Vienne (all'estinzione della dinastia, il titolo di Delfino venne passato al futuro Re di Francia), ma effettivamente indipendente.
Si estendeva a cavallo dell'attuale frontiera italo-francese. Era una specie di Repubblica Federale, formata da 5 escartons: Briancon, la capitale, e Queiras, attualmente in Francia; Oulx, Pragelato e Casteldelfino, attualmente in Italia.
Il motivo principale della conservazione della loro indipendenza era la conformazione orografica della regione: sullo spartiacque, attuale confine, vi sono numerosi passi molto facili da transitare, per cui le comunicazioni tra i cinque escartons erano molto facili; non così facili invece le comunicazioni con il resto del mondo, in quanto in corrispondenza dei confini tutte le vallate si strigevano in orridi e forre, dove un manipolo di montanari poteva facilmente tenere in scacco un intero esercito.
Non per nulla i perseguitati Valdesi si rifugiarono in due delle vallate degli Escartons, la val Germanasca, nell'escarton di Pragelato, subito dopo Perosa Argentina, e quella del Guil, nell'escarton del Queyras (oltre ad una piccola comunita' nell'escaron di Briancon).
Maggiori notizie qui:
http://www.ghironda.com/vvaraita/rubriche/escarton.htm in italiano
http://bastiat.net/fr/cercle/rencontres/2002-1.html in francese, molto completo ed interessante