Dunque Signori, Valerio Vignati da Tarquinia dovrà, carte e alambicchi alla mano, sostenere la strenua difesa di uno spettrofotometro e dei, di lui, risultati ribaltando come in una rivoluzione Galileiana

gli storici risultati fin qui acquisiti su cui si basano, signori udite bene, tutti i documenti fin qui conosciuti, sostenendo e difendendo a spada tratta di fronte alla Santa Inquisizione Filatelica Rattoniana Italiana (S.I.F.R.I.) ciò che, asetticamente e senza colpa, senza storture daltoniche o diottriche lo strumento scientifico ha prodotto
oppure
Valerio Vignati da Tarquinia dovrà, sempre con carte ed alambicchi alla mano, tentar di mediare, talvolta con il silenzio altre volte con un sinuoso ragionamento che inebri la mente e faccia dimenticare l'appunto mosso, i risultati che, signori insisto, lo strumento stesso, incolpevole, ha prodotto. Laddove la spiegazione e il ragionamento a supporto del risultato portino ad un brusio sommesso od ad un tossicchiare isterico degli esimi membri della venerata Santa Inquisizione Filatelica Rattoniana Italiana (S.I.F.R.I.) o che egli, Valerio Vignati da Tarquinia, infervorato dal ragionamento, non posseduto mi raccomando che il discorso sarebbe già chiuso, intraveda negli sguardi torvi o increduli degli esimi membri della sempre venerata Santa Inquisizione Filatelica Rattoniana Italiana (S.I.F.R.I.) un possibile avvicinarsi della scomunica e della, sempre prevista in questi casi, condanna all'esilio, su un isola a scelta, in compagnia di una completa e approfondita collezione di francobolli della IV di Sardegna, dei più rari e introvabili, ma con la possibilità di visionarli solo in bianco e nero o, per estrema clemenza, in una scala di grigi?
Ordunque Signori, a voi la parola!
Andrea