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Le due inviate a Parma hanno meno di un mese di differenza, entrambe del 1853. Quella per Venezia invece non so se ha una data , ma ha un 10 cent carta a macchina....
+-x: Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
Massimiliano,hai visto in giro delle buste affrancate per 25 centesimi e che non siano raccomandate di primo per per città o quintuplo porto di circolari o stampe,tassate?
Ovviamente in proporzione al dovuto per ogni destinazione...
Benjamin
Lombardo Veneto (filatelia, annulli e storia postale), Toscana filatelia e storia postale dell'antica provincia di Arezzo, colori della IVa di Sardegna, ed a livello filatelico tutti gli ASI
Lettonia,Lituania ed Estonia
Classici di Francia, Gran Bretagna e Russia
Israele, annulli turchi, Levante, mandato britannico, interim e dal 1948 a oggi
"Non temete nuotare contro il torrente, è d'un anima sordida pensare come il volgo, perché il volgo è in maggioranza."
Raccomandate per distretto con 25 centesimi non possono essere tassate... erano in tariffa! Quanto ai cinque porti per le stampe credo di aver visto solo qualche rara fascetta.... Un esempio: il lotto 1844 dell'ultima Viennafil per 11 porti che seppur molto, ma molto, difettosa è andata a 1000 euro!!!! In questi casi , quasi sempre si deduce che siano porti multipli per il formato, per la tariffa strana e appunto perche' non tassate! Quindi la risposta è no.
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Quanto alle affrancature per 25 centesimi... Sono quasi certo di aver visto un'altra busta sempre per Parma.... ma non l'ho ancora ritrovata sui cataloghi d'asta. Il Ferchenbauer classifica e quota questa affrancatura specificando che non si devono considerare le raccomandate che valgono molto meno... La nota è a pagina 376 dell'edizione del 2008 Per la cronaca la valuta 8.000 euro e quindi la reputa meno rara per esempio di un 10+ 30 o di un 10+45.... Infine parlando con un commerciante, lui mi ha detto che ne ricordava a mente di averne viste nella sua carriera almeno sei...
A dimenticavo...la busta ha due certificati uno di Ferchenbauer ed una di Raybaudi
Non credo che la strada giusta sia la manipolazione... anche se sempre possibile!
Dubito anche che si tratti di una rara specifica affrancatura... si saprebbe!
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Prima la lettera con 15+15 cent. da Padova per Padova, adesso i 25 cent. da Milano per Parma!!!!!!
Hai deciso di farmi andare fuori di testa????
Scherzi a parte, anche qui ci sto girando attorno, e anch'io sono della convinzione che la lettera non è assolutamente stata manipolata. Ma spiegare un'affrancatura da 25 cent. al posto di 30 e non vedere nessun segno di tassazione non è facile.....
Stesso destinatario,ma calligrafia del mittente diversa dalla seconda postata da Massimiliano.
I bolli circolari di Milano sembrano uguali:C1/3 quindi 7/9/53 e 1/8/53
Quindi non la facevano sempre franca...
Benjamin
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Però, però ... tre indizi fanno una prova. A questo punto dovremmo pensare che o ci ha preso in pieno Benjamin con la prima ipotesi (tentativo di frode, andato bene per un paio di mesi, ma a lungo andare scoperto), oppure è successo qualcosa di cui non ci è rimasta traccia, per cui da luglio 1853 si è pensato per un po' ad una tariffa ridotta Milano-Parma, chissà, magari per reciprocità con i 25 cent della "rotta" inversa, poi si è tornati indietro. Magari un'interpretazione errata da parte dell'ufficiale di Milano. Roberto
un piccolo passo avanti l'abbiamo fatto rispetto alla filatelia classica che si limitava agli abbinamenti di colore senza approfondirne il motivo. Molto bella e significativa la lettera di Benjamin tassata 1+3=4 carantani=2 decimi di lira italiana
L'ipotesi del cambio carantani/lira italiana potrebbe quindi non essere peregrina per le lettere per Parma. Potrebbe pure essere la spiegazione di qualche lettera per l'interno pagata in moneta estera. Impiegati compiacenti??? Difficile pensare che sia sfuggita alla tassazione in arrivo. Forse vi era qualche annotazione sulla distinta che accompagnava il mazzo...
Solo teorie...io continuo a non escludere che nel tempo siano state cancellate le tassazioni
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questa la motiverei come cambio carantani/centesimi di lira. Intendevo piuttosto quella da Badia per Venezia: tassazioni cancellate o, più probabilmente, una lettera sfuggita alla tassazione in arrivo. E non dovevano essere molte visto l'elevato indice di rarità.
Nei 5 milioni di lettere che circolavano annualmente nel LV qualche svista poteva starci
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Solo cercando si puo' venirne fuori.... La busta trovata da Benjamin apre uno scenario bellissimo! Bravo Infatti pone in modo inoppugnabile alcune osservazioni: La tariffa era tassabile perlomeno da settembre. Il destinatario riceveva posta spedita in tariffa ridotta (autorizzata o meno).
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Ricordo che anni fa è passata sul forum una lettera da Milano per Modena affrancata con 40/100. Era in vendita da Filsam e a memoria dico che era tassata.
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Ricordo che anni fa è passata sul forum una lettera da Milano per Modena affrancata con 40/100. Era in vendita da Filsam e a memoria dico che era tassata.
Chissà che anno era???
Questa che è pure mia è del 1854.
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non sono sicuro che la lettera fosse proprio questa. Comunque non importa .
Il cambio in questo caso è stato fatto 1 carantano=5/100 forse perchè 7 non era un numero contemplato nella convenzione che invece equiparava il francobollo da 6 carantani a quello da 25/100. Questa equivalenza valeva pure per il francobollo da utilizzare come pagamento del diritto di raccomandazione: 6 carantani a Milano e 25/100 a Parma!!!
Vista la tassazione sembrerebbe una lettera di II porto con tassazione errata. Quella giusta sarebbe dovuta essere (1+3)+(9+3)=16 che tradotti in centesimi italiani avrebbero dato 20+60=80.
Forse è un'interpretazione errata della convenzione che prevedeva 3 carantani di tassa per affrancatura insufficiente a seconda del peso oltre all'integrazione del porto mancante. Quest'ultimo dato sembra essere sfuggito
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Riporto in auge quest'interessante topic con una lettera che ho avuto l'occasione di acquistare:
img591.jpg
Proveniente dallo stesso archivio di quasi tutti i documenti mostrati (Pedretti) dell'01/12/1856.
E' una fattura,molto simile alla prima lettera di Fildoc.
Ne consegue che il fornitore Milanese e la ditta parmense avevano dei regolari e prolungati rapporti commerciali ed epistolari.
Penso sapessero cosa stessero facendo quando affrancarono per 25 cent. ed anche in questo caso.
Abbiamo visto che nel settembre 1853,una lettera affrancata per 25 cent. venne tassata.Qui aggiungono 5 cent. ma continuiamo a non essere in tariffa...
La distanza Milano-Parma è di 223 km,quindi siamo abbondantemente in terza distanza...
Nessuna tassazione:un trucco ci doveva essere!
Benjamin
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La convenzione postale del 17 settembre 1851 tra Austria e Parma all'art.8 prevedeva 8 un'affrancatura di 6 carantani per la distanza tra 10 e 20 leghe germaniche .
Milano e Parma rientrano in questa fascia, l'affrancatura è esatta. Per il caso dei 25/100 per me rimane valida l'ipotesi del cambio diverso tra lira austriaca e italiana.
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Francesco,l'errore può essere mio,ma nel caso del tragitto Milano-Parma,siamo oltre le 20 leghe (più di 150 km),quindi 9 carantani...
Benjamin
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Ok,da altra fonte risulterebbero 125km,quindi l'errore è mio,mi copro il capo di ceneri...
Benjamin
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