Michele - Mikonap
quando si affronta l'argomento DLR .... sempre interessante.
certo che noi oggi, a distanza di centocinquant'anni, abbiamo scanner (chi più e chi meno professionali) che ci permettono di analizzare questi "tagliandini" grandi come un 10 c. di Euro in quasi tutti i particolari.
Come se all'epoca avessero macchinari di controllo digitale della produzione!
punzone - conio - piombi - tavole - inchiostrazione - stampa ecc..... quanti passaggi!!
come si controllava l'ugual pressione di riporto del punzone sui 400 diversi piombi che componevano la tavola che sarebbe poi diventata da stampa?? Verificati uno ad uno? Forse ... con quali strumenti?? Una lente??
Se ho scritto castronerie ... chiedo venia.
Il tutto è partito dalla "semplice" richiesta di Adriano.
Ho un 2 lire certificato tiratura di Londra (non dimentichiamoci questo particolare) da un noto perito, con tanto di certificato fotografico ...................... ma vorrei meglio capire .........
In effetti, per quanto vi sto rompendo (tranquilli che smetto!!) quelle undici linee della fronte .....
http://img508.imageshack.us/img508/9205 ... dieblu.jpglineeverdieblu.jpg
questo il Londra
certificatoundici linee continue direi ben delineate .... scusate il gioco di parole
http://img269.imageshack.us/img269/3563/lineeverdi.jpglineeverdi.jpg
ma questo un SAGGIO ........ il "padre" di tutte le edizioni
e qui le linee sono interrotte
http://img32.imageshack.us/img32/2369/lineeblu.jpglineeblu.jpg
insomma stè linee , nell'incisione, erano continue o interrotte???
se era un problema di usura .... avrebbero dovuto interrompersi dopo l'utilizzo ... non all'inizio.
Per quel poco che ne capisco penso anch'io che maggior pressione di stampa ed una diversa inchiostrazione avessero portato a maggior nitidezza dei tratti (per il fondino non saprei ..... non è che da un certo punto a Torino l'abbiano "abbandonato"??).
Rimane il quesito di Adriano ........... il 2 lire certificato tiratura di Londra............

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