Molto interessante questo topic.
La grafica e l'immagine sono linguaggio e quindi veicoli di significati.
I simboli hanno un ruolo importante e fondamentale nel passaggio
dal segno grafico alla comunicazione e interpretazione di un concetto.
I simboli sono un concentrato di valori, intessono reti di significati in
un preciso contesto e tanto più sono incisivi tanto più diventano universali.
Si è parlato del codice della strada. Si può anche non riconoscere il significato
di un simbolo, ma se non lo si fa e si è sulla strada, ciò può diventare molto
pericoloso.
I simboli per loro natura tendono a richiamare per tutti un medesimo significato.
Una bandiera di Stato è un simbolo universale . Un popolo si riconosce sotto una bandiera.
Il problema può sorgere quando però il simbolo proprio per questa sua valenza universale,
diventa esso stesso generatore di significato.Per quel simbolo si può combattere, morire,
divenare degli eroi, sacrificare la propria vita....a prescindere da qualsiasi considerazione etica o morale.
Così per esempio il simbolo del partito può essere considerato un concentrato di valori che sottintendono
una teoria nella quale credere totalmente senza criticità
Come è stato già approfondito fra i francobolli della Repubblica quelli della serie " Democratica"
hanno senza dubbio un alto valore simbolico.
Penso sia interessante ricordare la genesi di quella serie. All'inizio del 1945 le Poste bandirono un concorso il cui bando recita" una emissione di carte valori postali per adeguare alle nuove tariffe per ispirare i tipi alle mutate condizioni del Paese"
Siamo in un periodo di transizione e vogliamo lasciarci alle spalle una "storia" tragica.
Il bando fa riferimento esplicito ai "principi di libertà e democrazia che si sono affermati
nel Paese in conseguenza delle mutate condizioni politiche." Quasi che i francobolli con
i loro simboli grafici dovessero trasmettere al Paese il senso del passaggio dal Regno alla Repubblica.
I bozzetti scelti fra sessantotto elaborati hanno una forte valenza simbolica e vogliono
rappresentare la "speranza". Viene persino coinvolta l'opinione pubblica poichè il ventidue aprile
sei giorni dopo la chiusura del concorso il Circolo Filatelico Italiano di Roma ospita un'apposita mostra
per esporre al pubblico i bozzetti come" Atto di riguardo che l'Amministrazione postale, pur sovrana nelle sue deliberazioni,
ha inteso compiere in omaggio al più alto e squisito spirito democratico".
Sicuramente è interessante la chiave di lettura proposta da Tazdevil , rispetto ai partiti e alla loro ideologia.
Ritengo però che essendo all'inizio del 1945 i simboli proposti vadano letti più come
una sorta di affermazione del pensiero repubblicano in contrasto con
quello monarchico
Cinzia