Premetto che, pur essendo "quasi" del posto, non sapevo niente della cosa. Potrei chiedere ulteriori lumi a mio padre, eminente storico locale del mio paese (Molinella). Molinella si trova infatti sul Reno, ma è stato teatro, nel passato di diversi interventi sulla situazione idrogeologica. Guardate per esempio proprio il corso del fiume Reno: non vi sembra strano che, in mezzo alla pianura, faccia una curva di 90° verso il mare? Questo perché in quel punto, anticamente, il Reno si buttava in uno dei rami del Po, il Po di Primaro, che poi passava da Molinella creando un po' di paludi. Insomma, sono abbastanza vicino alla storia del Delta.
Vi scrivo un sunto di quello che ho trovato, premettendo che, e lo affermo senza tema di smentite



Vado con quanto ho trovato.
Siamo nella golena di Panarella, un po' più in giù di Papozze, là dove il Po, dopo essersi separato dal Po di Goro, fa un'ampia ansa prima del vecchio ponte di Corbola. Fascino selvaggio e sempre mutevole, secondo l'ora ed il tempo.
Lì, il professor Luigi Salvini , eminente e noto slavista, aveva fatto nascere un luogo volutamente ironico, ma estremamente funzionante, prova ne sia che quell'esperienza durò 10 anni, 10 estati delle quali ora rimane un vivido ricordo nei pochi sopravvissuti: la Tamisiana Repubblica di Bosgattia.
Nella Repubblica, che esisteva solo da luglio a settembre (e emetteva francobolli e monete propri), erano molti, tra cui non pochi intellettuali, quelli che andavano a trascorrere le vacanze estive. Non vigevano leggi se non quelle del rispetto e della solidarietà reciproca. La vita si svolgeva nelle tende. Per essere ammessi ad entrare nella repubblica bisognava sparare un colpo di fucile dalla terraferma, e solo allora una barca sarebbe venuta a prelevare il visitatore. Erano ammessi anche turisti, che dovevano però firmare un registro detto "Liber Barbarorum".
Caccia e pesca le attività quotidiane. Niente elettricità. Libri e radio banditi. Insomma, una totale immersione nella natura.
Lo stesso Luigi Salvini ha rivissuto la curiosa esperienza nel libro 'Una tenda in riva al Po, Racconti di Bosgattia', pubblicato postumo dall'editrice Marzocco (ristampato nel 2000).
La vita della “Repubblica” terminò insieme a quella del suo fondatore, morto prematuramente nel 1955.
E ora, una parte di quella che pare essere la "Costituzione" della Repubblica:
SALUTE PUBBLICA E PRIVATA:
La popolazione di Bosgattia soffre di una eccellente salute a tutta prova e ciò costituisce una grave permanente minaccia per l'Ordine mondiale dei Medici. Vari tentativi fatti per ricondurre la Repubblica nell'orbita dei pazienti di Esculapio non hanno sortito alcun esito. Corre voce che un paio di medici ed un farmacista, dopo essere penetrati nel territorio bosgattico allo scopo di compiere opera di sobillazione, siano stati colti da improvvisa pazzia ed abbiano gettato in acqua, il camice bianco ed il ricettario. Sono escluse senza appello le persone afflitte da malumore, reumatismi, musoneria, quelle che affliggono il prossimo con discorsi scolastici filosofici o con barzellette di cattivo gusto. La moneta avente corso legale è il cievaloro che circola in bellissime banconote, stampate e controfirmate a mano. Esistono pezzi da 1, 5, 50, 100, 200 cv. Il cambio è di 1 cv per 5 lire, 30 cv un marco tedesco, 27 cv un franco svizzero, 124 cv un dollaro, 350 cv una sterlina
PASSAPORTO:
Indispensabile a tutti i cittadini della Bosgattia, viene rilasciato su parere del Consiglio degli anziani dalla Presidenza della Repubblica e dal Corpo diplomatico e consolare.
BANDIERA:
Un bosgatto bianco in campo cremisi con tante stelle quanti sono i millenni della felice esistenza dello stato.
DOGANA:
È vietato introdurre tratte cambiali da pagare, giornali e riviste, libri di ogni genere, radio, grammofoni, apparecchi televisivi.
Per concludere: un'immagine dei rarissimi francobolli:
http://img172.imageshack.us/img172/3071 ... tiafg3.jpg
Dulcis in fundo: il comune di Adria ha organizzato, per il periodo 17-23 maggio 2008, una Mostra sulla Tamisiana Repubblica di Bosgattia:
Esposizione dei lavori partecipanti al concorso “Il Po, il Delta e l’isola felice di Luigi Salvini”. Sala Cordella, a cura dell’Assessorato all’ambiente
... penso che se riuscirò, andrò a are un giro...





