Alcuni metodi di stampa dei francobolli

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branca_leone
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Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da branca_leone »

Ciao Stefano,
bello il tuo ultimo intervento, vero che il mio lavoro di fotografo per tanti anni, influisce nel giudizio, ma le realizzazioni filateliche meritano un buon spazio..
Se non trovi di meglio, si può "mettere" in internet un p'ò di questi stralci, io metto a disposizione il mio spazio ".eu"..
Ciao: Ciao:
Mi piace tutto quello con i denti, e se vecchio anche senza.
Italo
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Italo Pagotto
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eurialo&niso

Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da eurialo&niso »

Giandri Ciao:
Esatto ; anche se ci sono delle varianti, rapportate alle varie macchine.
la macchina di questa copertina era la Libra della Goebbels AG di Darmstadt
Ciao: Stefano

Certo Italo Ciao:
eurialo&niso

Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da eurialo&niso »

Ciao:
Beh .............vedi Italo
in fondo, in Filatelia noi non facciamo altro che tramandare, ridire e riproporre notizie ed informazioni che altri, di altre generazioni, hanno detto visto e scoperto prima di noi.
Ciao Ciao: Stefano
Gianfranco F.
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Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da Gianfranco F. »

giandri ha scritto:Mi scuso ancora con l'amico del quale non ho più ritrovato l'intervento.
Ciao
Ciao:


:shock: certo che hai una memoria d'elefante
:abb: grazie Giandri ho conservato in archivio,ultimamente sono poco attivo(poco tempo e un pò di pigrizzia).
da qualche giorno mi frulla per la testa di iniziare una nuova collezione di sole soprastampe (Italiane) compresi i falsi che sicuramente non mancheranno,anzi, li voglio nella mia collezione, l'unico problema è acquistarli come falsi! non credo che trovero sulla descrizione soprastampa falsa! semmai da verificare! dovrò trovare un giusto compromesso tra falsità e prezzo.
ma prima vorrei approfondire un pò, un minimo di teoria ci vuole,quindi,chiunque abbia da indicarmi qualche topic da leggere, bibliografia o altro,farebbe cosa gradita.

grazie in anticipo e rigrazie a Giandri per il gentile pensiero ;)
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Franco Moscadelli
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Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao:
Un caro saluto a tutti e a Giandri che ha fatto, come sempre, un ottimo lavoro.
Manca la descrizione della stampa "stocastica" nuovo sistema innovativo, da lastre incise da laser di ultima generazione e stampate in offset. "Ctp" Computer to plate.
La risoluzione è circa 20/30 volte più nitida e incisiva del retino normale. Con il lentino è come se si vedesse una fotografia stampata da un classico negativo. Impossibile la visione ad occhio nudo. Saluti Franco. Ciao:
FRANCO MOSCADELLI
Su www.francomoscadelli.it da consultare gratuitamente il catalogo delle VARIETA' DI REGNO aggiornato periodicamente e per la Toscana il catalogo dei Bolli Tondo Riquadrati, delle Collettorie e degli Ottagonali a sbarre. Inoltre il catalogo mondiale delle sigle firme e timbri dei periti filatelici. Rubrica di varietà di Regno e Repubblica su: http://www.ilpostalista.it

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eurialo&niso

Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da eurialo&niso »

Ciao:
Fotocalcografia.
Un acido, il cloruro di ferro, don concentrazioni variabili è usato per incidere le immagini sulla base di stampa. La gelatina ritarda l'azione dell'acido in proporzione al suo spessore, Non avviene alcuna incisione dove la gelatina è maggiormente spessa e dove vengono poste altre protezioni (bordi di fogli), ricordate?
In queste aree il risultato è una stampa incolore.
Dove non c'è la gelatina l'acido non è impedito e inciderà, l'area sarà profonda tanto quanto la tonalità del colore del prodotto finale richiederà.
Come ho già detto bisogna sempre collegare il tutto ai macchinari del tempo e alle carte studiate per l'occasione..
Vi propongo la Jumelle installata nel 1974 alla Harrisons.
Essa era in grado di stampare contemporaneamente in rotocalco e calcografia su un singolo francobollo o stampare due differenti francobolli allo stesso tempo avendo due uscite speculari di prodotti finali.

http://i10.tinypic.com/7wzsftl.jpg
7wzsftl.jpg


4 colori = lilla scuro e chiaro; blu scuro e chiaro.
In realtà solo due colori, lilla e blu.
La differenza dei colori è dovuta alla diversa profondità dell'incisione del retino dei puntini.
Questa prova fu fatta il 10 Ottobre 1973 , è poi scomparsa dagli archivi della harrisons, probabilmente cestinata; poi riapparve nel 1991 presso un'asta svizzera: tutte le copie furono acquistate da un consorzio di collezionisti che si autotassarono, tra questi anche un ragazzo che oggi riporta.
Ciao: Stefano
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Franco Moscadelli
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Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao: Stefano e complimenti.
Questo metodo ormai in disuso è stato usato molto per le emissioni monocolori della regina Elisabetta con il gioco delle retinature per ottenere molte nuances da un colore base.
:clap: Ciao:
Franco.
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eurialo&niso

Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da eurialo&niso »

Ciao: Franco
Nell'ambito dei diversi metodi di stampa e sviluppo dei macchinari ci sono stati diversi
"trucchetti" e "varianti" che rendono molto variegata la nozione generale.

Sono io a chiedervi clemenza e comprensione perchè a giorni vi "faccio una sparata", non vorrei storcere troppi nasi.
Ciao: Stefano
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cirneco giuseppe
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Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da cirneco giuseppe »

Caro stefano, tutto quello che riguarda la metodologia di stampa è sempre ben accetto ed interessante.
Fin'ora se n'è parlato troppo poco.
Invece grazie ad Andrea (giandri), Luigi (ludwig) e a te stiamo finalmente chiarendoci le idee.
Bravi!! :clap: :clap:
..... pino .....Immagine
su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1

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NEMICO, DICHIARATO E CONVINTO, DEL GRONCHI LILLA

E' saggio sognare ma da stolti illudersi.

cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
http://www.antichistati.it

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Franco Moscadelli
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Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao: Stefano!
Anch'io sono curioso ed aspetto volentieri... :leggo:

Ciao: Franco.
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Franco Moscadelli
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Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao: Stefano ...è passata una settimana e non ti sei fatto ancora sentire.

Flessografia: aggiungiamo alla lista anche questo metodo che sta impazzando poichè in parte usato per la stampa del "centro" dei prioritari...
-è un procedimento di stampa rilievografico, si può usare anche con macchine rotative ed utilizza materie plastiche o gomme vulcanizzate e possono stampare con inchiostri liquidi ad essiccazione rapida a base di anilina o ad acqua o ad alcool. Oltre che per i francobolli in questione tale procedimento è molto usato per la stampa di materiali plastici, sacchetti,etichette ecc.

Ciao: Franco.
FRANCO MOSCADELLI
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eurialo&niso

Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da eurialo&niso »

Ciao:
a te Franco e a tutti.

prima di riprendere a seguire i sassolini che ci indacano la via permettetemi di esprimere alcuni concetti di ordine generale, per meglio capirci e per dare dei giusti paletti ai nostri ragionamenti.

In una occasione io ho espresso la mia preferenza per i paesi che hanno stamperie private, cassando l'operato dei "Poligrafici "statali".
Io credo che lo stato debba avere il monopolio operativo e concettuale in molti campi sociali, ma non nella stampa dei francobolli; lasciare l'onere ai privati.
Deve mantenere le redini operative e dare direttive, munendosi di un avanzato centro- studi che approfondisca metodologie e pratiche inerenti la stampa dei francobolli; debba altresì dare ordini netti e perentori alle stamperie private in ordine ai tempi, alle tecniche e alle caratteristiche, ma lasciare l'onere industriale alle stamperie private,affidandosi contrattualmente a piu' di una mettendole in concorrenza tra di loro e controllando il loro operato che sia conforme alle richieste dell'amministrazione postale.

Ho mostrato alcuni non-francobolli che alcuni, in altri topic, hanno chiamato "cosi" e sappiamo quante polemiche sono generate.
Permettetemi, anche se lo faccio già da tempo, di usare teminologie che esulano della filatelia, anche per farci meglio capire e per svecchiare il tutto.
Io mutuerei un termine dall'industria automobilistica, Concept car, forse le avrete viste in qualche manifestazioni, auto che non andranno mai in produzione, ma veri e propri laboratori sperimentali le cui ricadute pratiche le vediamo, con ritardo, sulle nostre automobili.
Così perchè non usare il termine "concept stamp".?
Un francobollo non lo si realizza in tre secondi, con una decisione di un minuto al tavolino;
Si stampano molte "etichette", anche indipendentemente dalla prossima emissione, per testare nuove macchine e loro varianti in corsa ed in loco, tecniche di stampa, spesso ibride, etc....
inchiostri, carte etc...
Poi catalogaRLI..............
Sono anch'io contrario a catalogarli e soprattutto prezzarli, non sono bolli; ma è giusto tenerne conto e prenderli in considerazione, per una descrizione tecnica completa.

Altre considerazioni le farò nel proseguo.
Ciao: Stefano
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giandri
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Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da giandri »

E' interessante (e diplomatico) il concetto che esponi sui "concept stamp", perché ci evita di usare altri termini che farebbero rizzare le antenne a molti (prove, saggi, prove d'archivio, bozzetto, prova macchina, ecc....).
Sul problema della catalogazione (che non significa necessariamente "prezzare") con me sfondi una porta aperta (o almeno non chiusa a chiave).
E' un vecchio problema che assilla il collezionista: catalogare, assegnare un'etichetta a tutto, trovargli la casellina giusta, il suo posto.
Ma il mondo (con i suoi francobolli) non va avanti per soddisfare le nostre esigenze di catalogazione, è un pochino più vasto, più complesso.
Catalogare certe cose risulterebbe riduttivo e certe.... sfuggirebbero ai nostri consolidati criteri di catalogazione, ed allora diventano "cosi".
Ciao
Ciao:
Andrea Bizio Gradenigo
Iscritto dal 7 luglio 2004
http://www.giandri.altervista.org/
La filatelia è divertimento, studio, approfondimento e cultura, non è un libretto di banca.
Colleziona per il piacere che ti dà il collezionare.
Giorgio Di Raimo
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Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da Giorgio Di Raimo »

:shock: :shock: :shock: :shock:
più passa il tempo e più mi rendo conto di essere nel posto giusto per capirne di più di filatelia

:clap: :clap: :clap:

a tutti

continuate così

e grazie per condividere con tutti quello che sapete

Ciao: Ciao: Ciao:

Giorgio Di Raimo
eurialo&niso

Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da eurialo&niso »

Pagina 1 di 3

Ciao:
Queste Feste.............quasi quasi, ho fatto un pensierino............, mollare i francobolli e
dedicarmi alla collezione dei tetrapack.
Vedeste quante analogie, idee di base comuni, condivisioni di concezioni di parti
di macchinari.

http://i10.tinypic.com/86932xe.jpg
86932xe.jpg

Numeri di cilindro (prefissati W) della Walsall Security P.
Litografia-offset
Data di stampa, warrant e numero seriale del foglio della Enschedè en Zonen.

Ciao: Stefano
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Ultima modifica di eurialo&niso il 5 gennaio 2008, 17:16, modificato 1 volta in totale.
eurialo&niso

Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da eurialo&niso »

pagina 2 di 3

Ciao:

http://i6.tinypic.com/8b8j2h0.jpg
8b8j2h0.jpg

Traffic Light, io li chiamo Rosoni, eredi degli antichi "Semafori".
Segni di centratura.

Ciao: Stefano
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eurialo&niso

Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da eurialo&niso »

pagina 3 di 3

Ciao:

http://i12.tinypic.com/7xmuccx.jpg
7xmuccx.jpg

Barre di controllo "prima della separazione del foglio destro e sinistro".
Automatic machine register marks.

Tutti i francobolli visri sono in fotocalcografia orotocalco, tranne i primi calciatore) in litografia .


Ciao: Stefano
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Franco Moscadelli
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Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao: Stefano, complimenti per i tuoi abbinamenti rotocalco-litografici e la ricerca del particolare! :clap: Franco
FRANCO MOSCADELLI
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Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da Franco Moscadelli »

Ciao: Stefano guarda questa foto che ho già postato sul topic degli errori sui francobolli, quale può essere la causa della stampa "della macchia a forma di montagna" su questi 25 lire p.a..?.mi ricorda la forma a baffetti delle macchie rotocalco che :leggo: sono state rinvenute ultimamente su molti francobolli di varie emissioni. Ciao: Franco.
25 lire aerea con montagna.JPG
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giandri
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Re: Alcuni metodi di stampa dei francobolli

Messaggio da giandri »

Riporto qui un mio piccolo intervento che avevo postato nel topic dedicato a Cina e Oriente
La materia dei reprints cinesi mi è del tutto sconosciuta, tuttavia penso che quello che avevo scritto possa essere inserito anche in questo topic, dove si parla di metodi di stampa.
Parlando di reprints di una serie cinese rodi scriveva, tra l'altro.
rodi ha scritto:....c'è un particolare della bandiera e questo mi ha reso chiaro cosa intendeva lo Scott, non "angolazione delle punte delle stelle" ma l' "angolazione dei punti rispetto alla stella grande"....
E ci mostrava alcuni ingrandimenti (io ne utilizzo solo due).

http://i132.photobucket.com/albums/q8/r ... ot3rep.jpg
c6dot3rep.jpg

Si tratta di un'immagine fatta dallo stesso rodi di un dettaglio di un reprint di un proprio francobollo, e viene messa a paragone con quest'altra immagine (che rodi ha recuperato su Ebay)

http://i132.photobucket.com/albums/q8/r ... taebay.jpg
C6particolaresuastaebay.jpg


La linea nera posta da rodi su entrambe le immagini evidenzia come i "punti" (puntini) sul particolare della bandiera cinese abbiano una differente inclinazione.
Questo mi ha dato lo spunto per fare queste osservazioni, che possono essere di un qualche interesse qui, dove si parla di Alcuni metodi di stampa dei francobolli.
La stampa probabilmente è stata effettuata in offset (potrebbe anche essere rotocalco, ma non ne sono certo a causa delle dimensioni della scansione).
In entrambi i casi i retini (quelli che rodi cita come "punti" o "puntini") sono disposti con un'angolatura ben precisa.
Nella quadricromia tradizionale, un'angolazione per il nero, una per il giallo, una per il ciano ed una per il magenta.
Tra l'altro, in questo modo, il tipografo può riconoscere la pellicola fotomeccanica (che è in bianco e nero) di un colore già solo osservando l'inclinazione del retino, che da noi (non so in Cina) è codificata e sapere così quale colore andrà a stampare con la lastra incisa con quella pellicola.
L'inclinazione dei retini è necessaria per evitare l'effetto "moirè", quell'effetto ottico che si genera con una differente angolazione dei retini (diciamo, anche se non è esatto, quello che a volte è stato sfruttato in una corrente artistica che si chiamava "Op-Art", o "optical art").
In particalare l'inclinazione (se mi ricordo, infatti questo non è il mio mestiere) dovrebbe essere di 30° per tre colori, mentre il colore più chiaro (il giallo) assume necessariamente un'inclinazione di 15° rispetto ai due più vicini (trascuriamo i casi di stampe a più di 4 colori, dove entrano in gioco altre tecniche ed accorgimenti).
Ma c'è di più: l'angolazione dei retini così codificata fa sì che i punti dei quattro retini si incontrino a formare quasi una "rosetta": dai quattro colori base si possono ottenere tutte le sfumature di colore attraverso queste "rosette". Naturalmente si tratta di un effetto ottico, perché -ad esempio- il verde non esiste nei colori "puri" della quadricromia, ma è dato dall'accostamento dei retini del giallo e del ciano.
Nel particolare che rodi ci mostra abbiamo un giallo pieno su cui è sovrapposto il magenta (dando luogo al rosso pieno). Dove manca il magenta, abbiamo solo il giallo delle stelle.
In questo modo la bandiera risulterebbe "piatta", senza sfumature e senza l'effetto del drappeggio.
Questo è stato dato da quel colore retinato (che sembrerebbe forse un grigio) che contiene il contorno della stella (per farla meglio "staccare" dallo sfondo) e la retinatura (puntinatura, i punti di cui parla rodi) per dare movimento e profondità alla bandiera.
Nelle due differenti tirature i retini di quest'ultimo colore hanno due inclinazioni differenti (le linee nere messe da rodi): il che significa che l'impianto di stampa (almeno per quel colore) è stato rifatto.
Ciao
Ciao:
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Andrea Bizio Gradenigo
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