Corriere della Sera del I Maggio, edizione di Bologna: la pagina 8 dell'edizione bolognese è interamente dedicata ad una storia che, bene o male, conosciamo. Il titolo della pagina: "Quando sbocciò la Repubblica delle Rose". Infatti, la fondazione della "mitica" repubblica esperantista risale proprio al I Maggio 1968, e si festeggiavano dunque quest'anno i 40 anni da quell'esperienza.
Ma le "sorprese" non sono finite... un trafiletto sulla parte destra della pagina è intitolato: "
L'isola ebbe i suoi francobolli: "parlavano" esperanto".
E, nel trafiletto, sbuca il nome di un "esperto di filatelia" che ben conosciamo, su questo forum...

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Vi trascrivo il trafiletto:
"Come ogni Stato che si rispetti, anche la Repubblica delle Rose ebbe i suoi francobolli, che gli specialisti di filatelia preferiscono chiamare "etichette", dato che la Repubblica non fu mai riconosciuta da organizzazioni internazionali nè dall'UPU (Universal Postal Union). Il 1 Maggio 1968, giorno della nascita ufficiale del nuovo Stato, furono approntati 5000 esemplari da 30 mills (corrispondenti a 30 lire italiane), stampati su carta senza filigrana in fogli da 10 pezzi.
blocco 10.jpg
Ne furono venduti un migliaio, mentre i rimanenti andarono probabilmente distrutti quando l'isola fu demolita. Il dentello rappresenta la piattaforma in mezzo all'Adriatico...
piattaforma Rozoj.jpg
...e sul bordo ha la scritta in esperanto "Posto de la L. T. de la insulo de la Rozoj".
Fabiov , l'esperto di filatelia che più di ogni altro ha seguito le vicende delle emissioni dell'Isola delle Rose, calcola che all'epoca siano state spedite meno di cento buste affrancate con questi esemplari. Il giorno successivo all'occupazione da parte delle forze di polizia italiane, il 26 giugno 1968, il governo in esilio mise in circolazione alcuni fogli della stessa emissione soprastampati con la scritta "Milita Itala okupado", in due differenti versioni. Dopo la distruzione della piattaforma, avvenuta tra l'11 e il 13 febbraio '69, furono emesse tre nuove etichette da 30, 60 e 120 miloj, raffiguranti l'isola al momento dell'esplosione. Oltre alla piattaforma che salta c'è la citazione in latino che dice: "la cattiveria del nemico ha distrutto l'opera, non l'idea".
"Le etichette della Repubblica delle Rose - spiega
Fabiov- testimoniavano il pagamento per il trasporto della posta dall'isola alla terraferma, dove venivano affrancate con dentelli italiani. C'era quindi una somiglianza con le carriage label usate da alcune isole attorno alla Gran Bretagna. In quanto al valore attuale, alcuni lotti venduti su eBay hanno raggiunto i 130 Euro per il 30 mills su busta e i 30-50 euro per i singoli esemplari nuovi. I dentelli con la sovrastampa dell'occupazione sono introvabili".
Ecco anche un immagine della bandiera dell'Isola dell Rose:bandiera.gif
E bravo Fabio!
Inserite alcune immagini a corredo dell'intervento di Alberto.
Per ulteriori notizie, consultare le pagine web di Fabio V. sul sito del CIFR:http://www.fabiovstamps.com/forum43.html#roseancoraMarzo 2009 - Lucky B.
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