Ciao a tutti,
poco fa ho parlato telefonicamente con Paolo Campani a proposito di quanto è stato scritto finora e mi ha spiegato alcune cose di cui non ero a conoscenza inerenti sia questa targhetta che le altre che sono state falsificate in quel periodo.
Si può dire che questo discorso si riallaccia a quanto in precedenza indicato a proposito delle Mata Hari fasulle e immagini tratte dall'Ornaghi a proposito di questo discorso sono visibili su quel aperto alcuni mesi fa.
In breve il concetto è questo ( e si integra con quanto ha appena scritto Lucio ) :
1) le targhette usate impropriamente potevano essere originali come fasulle.
2) chi ha fatto tali falsificazioni ha utilizzato sempre cartoline nuove e mai affrancate.
3) l'errato posizionamento della targhetta e del datario è dovuto all'incapacità di usare al'annullatrice da parte di chi ha realizzato queste frodi ( come ha scritto Lucio )
4) le targhette impiegate per queste frodi sono circa una ventina e su quasi tutte la data è 17 II 24 ( per le immagini andate sul topic sopraindicato )
5) le poste ricevevano una copia della targhetta per archivio che per quanto fosse come quelle utilizzate negli uffici ( a volte ) si differenziava per piccoli particolari.
Quindi nel caso dell'Ansaldo le targhette che esistono sono 3.
Mi spiace per le continue rettifiche ma, credetemi, è un argomento molto complesso da trattare e su cui le notizie sicure sono davvero poche.

Cordiali saluti.
Alessandro Zeni
STAFF
Sono interessato alla bibliografia postale ed allo studio degli annulli meccanici del Regno d'Italia.
Ogni collezionista in grado di contestare in modo documentato un certificato peritale, ha una conoscenza tale per cui non ha bisogno di richiederlo.
Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
Se un uomo ha fiducia nei suoi mezzi, la parola impossibile non esiste.