Quest’emissione fu approntata dai Legionari in Russia:
Viene detta anche "siluety", "silhouette", per come è presentata la sagoma della sentinella nel valore da 1 Rublo (i facciali sono ovviamente in valuta russa). Gli altri due valori sono illustrati dalla cattedrale di Irkutsk (25 Copechi) e dal treno blindato Orlik (50 Copechi).
Un’immagine fotografica del treno:
I Legionari, ma anche i loro avversari, fecero largo uso dell’arma “ferroviaria”.
La dicitura "vojenská pošta" significa "posta militare", mentre "Československé Vojsko na Rusi" vuol dire "Esercito Cecoslovacco in Russia". La serie (qui la tiratura più comune) è del 1918 e fu realizzata in territorio russo, probabilmente ad Irkutsk.
Questi francobolli non furono approntati ad uso dei Legionari (essi godevano di franchigia), ma di tutti coloro, civili in primis, che si rivolsero per la loro corrispondenza ad uno dei 46 uffici postali organizzati dai Cecoslovacchi lungo i 7000 chilometri della ferrovia.
Altri soggetti di francobolli furono preparati ma non videro la luce:
La vicenda di questo esercito che raggiunse la consistenza di 70.000 volontari è largamente conosciuta. Sorpreso in territorio russo dalla pace di Brest-Litovsk fra governo bolscevico russo ed imperi centrali (3 Marzo 1918), non potendo continuare la lotta contro la Triplice sull’oramai ex-fronte russo. esso si aprì la strada verso il fronte francese con un quasi giro del mondo.
Il progetto era di attraversare in ferrovia la Russia europea ed asiatica, imbarcarsi a Vladivostok e procedere in piroscafo fino alla Francia via canale di Panama.
Ostacolato nel suo procedere dai Bolscevichi, si impadronì con le armi della ferrovia transiberiana, appoggiandosi via-via a diversi governi o poteri antibolscevichi. Gli ultimi legionari lasciarono la Siberia solo nel’Aprile 1920, a guerra ampiamente terminata.
Furono fatti pervenire ai Legionari anche francobolli approntati a Praga:
Se si osserva la zona che ho bordato di giallo, in alto nel valore di sinistra, si vede uno strano simbolo: un calice su un libro con ai lati due specie di mazze ferrate: il calice sul vangelo è un simbolo dell'Hussitismo e le mazze si riferiscono alle guerre hussite del XV secolo, che furono non solo e non tanto guerre religiose ma soprattutto guerre dell'indipendenza nazionale.
Oltre alla sovrastampa “1920”, il francobollo ricevette anche altre sovrastampe in Siberia.
Tutti di documenti postali che testimoniano della romanzesca vicenda della Legione cecoslovacca in Russia sono rari.
Passo ora ai francobolli delle Poste cecoslovacche emessi ad onorare le Legioni che combatterono nella Grande Guerra.
Prima il progetto di un francobollo, che non giunse a realizzazione:
Vi si vedono, nel decimo anniversario della fine della guerra, un legionario “Italiano”, uno “Francese” ed uno “Russo”.
Nel 1934 apparve la commemorazione postale del ventennale dalla costituzione dei primi reparti legionari:
Nel dettaglio, il valore da 50 haléřů illustra il giuramento dei primi volontari della legione cecoslovacca a Kiev:
Valore da 1 Corona, giuramento dei volontari cecoslovacchi a Bayonne, in Francia:
I legionari in Francia furono inseriti nella Legione Straniera. Specificatamente questo primo reparto venne denominato Compagnia “Nazdar”, dal saluto usato fra loro dai suoi componenti (“nazdar” per dirsi “ciao”, era anche il saluto usato dall’organizzazione patriottica ceca “Sokol”).
Il valore da 2 Corone mostra l’alfiere Jaroslav Heyduk, con la bandiera legionaria, presentante già i quattro stemmi delle regioni storiche che avrebbero dato luogo, nel 1918, alla Cecoslovacchia indipendente, Boemia, Moravia, Slovacchia e Slesia ceca:
L’ultimo valore di questa bella serie mostra le uniformi delle tre legioni esistenti nel 1914, da sinistra: quella francese, la russa e la serba. Quanto alla legione serba, dopo la disfatta della Serbia i legionari che colà combattevano trovarono scampo in Russia e furono assorbiti dalla Legione cecoslovacca in Russia:
Nel 1935 ricorreva il ventennale della serie di combattimenti che videro la prima prova del fuoco della Compagnia “Nazdar”, nei dintorni di Arras (Maggio-Giugno 1915). I due valori sono illustrati col monumento ai caduti di questo reparto:
Il primo importante successo della Legione cecoslovacca in Russia fo ottenuto, contro i Tedeschi nella battaglia di Zborov (Ucraina, 2 Luglio 1917):
Lo scontro avvenne nel quadro dell’ultima offensiva dell’esercito russo contro la Triplice. I Legionari cecoslovacchi avevano ottenuto di non essere impiegati contro le truppe austro-ungariche, entro i cui ranghi avrebbero potuto trovarsi coscritti della loro stessa nazionalità.
Nel 1938 altri tre francobolli vennero dedicati ai Legionari nel ventennale di combattimenti da essi sostenuti nella fase finale della prima guerra mondiale.
Per la legione in Russia si ricorda il ventennale della battaglia di Bachmač, che (caso unico) vide impegnati fianco a fianco legionari cecoslovacchi e reparti bolscevichi contro i Tedeschi dilaganti in Ucraina nei giorni della pace di Brest-Litovsk:
Segue l’omaggio alla Legione in Francia, con la menzione, nell’appendice, di alcuni combattimenti del 1918:
Ultimo il valore per la Legione in Italia:
Nell’appendice è ricordato lo scontro sostenuto dai Cecoslovacchi per la conquista della quota di Doss Alto (monte Baldo), una delle alture che sorgono sul lato veneto del lago di Garda. Un cenno triste: nel corso dello scontro cinque legionari cecoslovacchi caddero prigionieri e furono impiccati dagli Austriaci in quanto considerati sudditi traditori. I loro cadaveri appesi alla forca erano visibili dalle linee tenute dai legionari. Tale era il rischio che correvano, su tutti i fronti, questi volontari una volta fatti prigionieri,
Per concludere torno ala vicenda della Legione cecoslovacca in Russia, in riferimento alla parte che essa ebbe nel massacro della famiglia imperiale russa ad Ekaterinburg,
il 17 luglio 1918.
La città di Ekaterinburg, ultima prigione dei Romanov, si trovava sul versante asiatico degli Urali, ed era una delle stazioni della ferrovia transiberiana: come tale fu occupata dal Legionari. Nell’imminenza del loro arrivo, temendo che essi volessero liberare lo zar e che in tal modo la famiglia imperiale potesse divenire punto di riferimento per i Bianchi antibolscevichi, il soviet degli Urali ne decise la soppressione:
Durante il quarantennio di regime totalitario le Legioni cecoslovacche caddero nel dimenticatoio, probabilmente per la loro connotazione antibolscevica, dovuta al coinvolgimento nella guerra civile russa.
Per trovare carte valori a loro dedicate dobbiamo andare a questa serie del 1998 emessa dalle Poste della Repubblica Ceca per l’ottantesimo anniversario dell’indipendenza della Cecoslovacchia:
Sono immagini festose che riecheggiano la gioia della rivoluzione assolutamente incruenta con la quale crollò il giogo austriaco a Praga e nacque la Cecoslovacchia indipendente. I legionari rappresentati (costituenti l’unica forza armata regolare presente nel territorio) hanno uniforme francese:
E c’è anche questo bel foglietto:

