ancaria ha scritto:.. da un punto di vista puramente formale (quindi non collezionistico o storico-postale), lo ritieni ancora un Intero postale ???????????
Mi sembra che tu mi chieda di giudicare da un punto di vista di tipo ''giuridico'' ed astratto: ma questo punto di vista in realta' non esiste. Il problema con le classificazioni e' che siamo solo noi collezionisti a stabilire definizioni e tracciare confini che nella prassi postale concreta possono essere assai meno netti o addirittura instabili.
Detto questo, ripeto pero' che
in qualche misura ti do' ragione: un intero usato riaffrancato (salvo rare eccezioni in cui erano le stesse poste a riaffrancare direttamente gli interi-base prima della vendita al pubblico) non e' piu' un intero postale da includere in una sequenza tipologica di interi postali usati. Ad esempio, non sara' classificato ovviamente come intero postale in un catalogo anche se lo stesso catalogo puo' segnalare in nota la diffusione di determinate riaffrancature o 'ricoperture'.
Oltretutto il fatto che l'intero venga totalmente riaffrancato implica che, agli occhi stessi dell'utente che lo utilizza, esso ha perso la sua natura di oggetto preaffrancato.....Nella fattispecie concreta la cartolina che ha dato origine alla discussione (se il tutto e' autentico) reca la data del 17 maggio 1941, successiva all'annessione al Regno d'Italia della Slovenia ma prima dell'introduzione ufficiale delle carte valori postali italiane....Quindi dovrebbe documentare un momento di transizione ma in realta' a me sembra solo documentare un caso ''sporadico'' individuale di utilizzo della CP come semplice cartoncino, irrilevante ai fini di un discorso ''interofilo''. In realta' , comunque, non mi e' chiaro perche' il nostro gentile amico ''unquattrino'' abbia posto la sua domanda iniziale: il pezzo (sempre appunto che sia autentico) ha un suo ''valore'' a prescindere da come io o altri lo possiamo ''definire''......