Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

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valerio66vt
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Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da valerio66vt »

Oggi il caro Michele rispondendo ad un mio quesito sui decreti di emissione delle due "così dette" emissioni dei segnatasse del regno 1870/1890/1903/1924 ha così risposto:

"I decreti relaitvi ai segnatasse in questione sono:
RD 5361 del 25.9.1870, con cui viene stabilita l'emissione di valori da 1, 2, 5, 10, 30, 40, 50 e 60 centesimi, 1 e 2 lire.
RD 1749 del 18.12.1874, con cui viene stabilita l'emissione dei valori da 5 e 10 lire
RD 6954 del 2.7.1890 con cui vengono soppressi i valori da 1 e 2 centesimi
DM 29.8.1890 con cui si autorizza la sovrastampa con il valore di 20 centesimi sul valore da 1 centesimo, tolto di corso col decreto precedente (mascherina)
DM 16.1.1891 con cui si autorizza la sovrastampa del valore di 10 e di 30 centesimi sul valore da 2 centesimi, tolto di corso come sopra.
Il 20 centesimi non ha avuto decreto, come nessun decreto esiste per il cambiamento di colore delle cifre.
Come vedi, il distinguo tra l'emissione del 1870 e la presunta successiva è un fatto esclusivamente commerciale: la diversa tinta, sia della cornice per i centesimi che della cifra per le lire, determina solo sottotipi.
Michele"

Essendomi da tempo appassionato a questi francobolli vorrei quindi esporre, alla luce di queste informazioni, alcune domande che mi sorgono spontanee ed a cui spero tutti voi possiate aiutarmi a dare risposta.

Dato per pacifico che l'emissione fu unica vorrei capire come mai si presentano delle caratteristiche peculiari per determinati sottotipi e vi elenco i miei quesiti:

1) Perchè generalmente il colore dell'ornato dei valori in centesimi è ocra per la prima emissione e arancio per la seconda?

2) Come mai il colore delle cifre dei valori in lire è bruno inizialmente e poi carmino?

3a) Come mai un francobollo (20 centesimi) è stato stampato senza decreto d'emissione?

3b) Idem 3a per il cambiamento di colore dei valori in lire?

4) A che titolo i cataloghi propongono un emissione del 1903 per i valori da 2 e 5 lire ed addirittura nel 1924 un emissione del 60 centesimi con cifre brune?

5) Come mai negli stessi cataloghi il 10 centesimi cifre brune è invece rappresentato come sottotipo?

Ed infine la domanda a cui più anelo risposta:

6) Perchè per la così detta "prima emissione" la posizione di filigrana corona è statisticamente SX e viceversa per la così detta seconda emissione e come mai, ad oggi a mia conoscenza, non esiste un pezzo da 1 centesimo con filigrana corona destra?

Nel mio divertirmi a collezionare questi francobolli mi sono fatto una mia idea che mi piacerebbe condividere con voi e confrontare con altre vostre a riguardo.
Attendo risposte ai quesiti per poi dirvi il mio pensiero.
Scusate se sono stato prolisso ma si sa, quando si ama il tempo ha la sua ragione :-)) ... e non pensate acose sconce ;-)

Ciao:
Valerio
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mikonap
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da mikonap »

Ciao Valerio, tu sai che anche io mi sono interessato a questi segnatasse, ed abbiamo in passato fatto delle belle discussioni in merito. M'intriga molto la ricerca sui colori di questi Fb, anche se per il momento non ho elementi per dire qualcosa. Aspetto da te altre notizie - conoscendoti so' che ce le hai - per aprire una discussione.

Ciao: michele
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Alex
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da Alex »

Ciao a tutti,
a mio avviso la storia di questa emissione non deve essere molto diversa da quella della De La Rue.
I cataloghi indicano due serie diverse, ma i decreti dicono che si tratta di un'unica emissione ( nel 1870 ) nel corso della vita della quale sono avvenuti vari cambiamenti.
Penso che solamente studiando unicamente gli usati con data leggibile si possa fare uno studio appropriato.
Le differenze di colore a mio avviso non permettono attribuzioni certe, anche se a volte possono aiutare in caso di incertezza.
Solo i colori della cifra in lire ( bruno e carminio ) consentono distinzioni sicure.

Aggiungo una considerazione personale riguardo i cataloghi :
quando una francobollo viene indicato come varietà, sottotipo, ecc. viene cercato solo dai collezionisti specializzati, quanto invece viene indicato come esemplare tipo allora interessa tutti i collezionisti, quindi aumenti la possibilità di venderli.

Ciao: Ciao: Ciao:
Cordiali saluti.

Alessandro Zeni

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Ogni collezionista in grado di contestare in modo documentato un certificato peritale, ha una conoscenza tale per cui non ha bisogno di richiederlo.
Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
Se un uomo ha fiducia nei suoi mezzi, la parola impossibile non esiste.
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Alberto Parrella
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da Alberto Parrella »

Ciao Ciao:
a me questi segnatasse sono sempre piaciuti ma ,non me ne sono mai occupato piu' di tanto , pero' , c'e' una cosa che mi da' da pensare ; se ne possiamo trovare nella , diciamo seconda emissione , i colori della prima e viceversa , non puo' essere un'ulteriore dubbio su l'effettiva necessita' di 2 catalogazioni ?
Ciao:
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valerio66vt
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da valerio66vt »

Salve a tutti
Vi espongo quanto penso a riguardo questa emissione:

1) E' pacifico che per le molte emissioni di lunga durata i colori dei francobolli abbiano avuto moltissime sfumature, questa non ne fa eccezione.
Per l'ornato ho idea che si sia passato, in generale e gradualmente, dal colore ocra all'arancio carico delle ultime tirature.
E' più facile trovare valori con ornato ocra annullati succesivamente che viceversa a causa di giacenze utilizzate in seguito.

2) Idem come sopra anche se il passaggio è più netto.

3a) A questa domanda non so dare risposta ma tant'è che esiste!
E' un dato di fatto.
Questo può dare da pensare che anche senza decreto siano state date delle indicazioni all'OCV da parte del ministero a riguardo. Da questo ne segue che indicazioni possano essere state date anche per 3b) e da qui si potrebbe capire perchè i colori delle cifre cambino più nettamente e rapidamente.

4) Credo che statisticamente per questi due valori si abbia effettivamente una preponderanza dopo il 1903 ma basta farsi una "passeggiata" su e-bay o delcampe per trovare valori da 2 o 5 lire annullati molto prima del 1903.
Credo quindi che di tali valori si avesse una certa giacenza dela "prima tiratura" ed una volta terminate le scorte esistenti siano stati prodotti in maniera superiore e quindi se ne ha presenza forte dal 1903 ma già prima sono presenti.
Per il 60 centesimi ipotizzo un errore di colore della cifra.

5) Bisognerebbe domandare a chi fa i cataloghi. Io ipotizzo un errore di utilizzo del colore per la cifra del 10 centesimi come per il 60 centesimi.

6) E dulcis in fundo il mio amore.
Come già detto svariati topic fa da Luciano Garagnani inizialmente la stampa fatta all'OCV era molto accurata ed i fogli venivano inseriti sempre o quasi :-) in modo che il francobollo avesse la filigrana corona sinistra.
Successivamente con l'avvento di più officine di stampa si è moltiplicata la possibilità di ottenere sia fogli con filigrana destra che con filigrana sinistra ed è per questo che è molto più facile trovare le "filigrane pregiate" nella così detta seconda tiratura...... però rimarco il fatto che la filigrana corona passa improvvisamente da una posizione predominante sinistra ad una posizione predominante destra in pochissimi mesi come se si volesse rimarcare una distinzione dalla prima tiratura".
Il valore da 1 centesimo con filigrana destra è probabilmente di difficilissima reperibilità proprio perchè vi era maggior cura come detto sopra e probabilmente essendone stati emessi in minor numero (non conosco le tirature e questa è una mia congettura) sia molto più difficile trovarlo a causa di minori possibilità di errori da parte degli operatori.
Ma sicuramente esiste!

Alla fine della fiera quindi l'idea che mi sono fatto è che sia stata un unica emissione come dimostrano i decreti ma che ufficiosamente qualcosa nel 1890 è sicuramente accaduto.

Vi è una chiara variazione statistica di alcuni parametri fondamentali di come il francobollo è fatto.
Prima filigrana fondamentalmente sinistra e dopo fondamentalmente destra,
prima più cifre brune e successivamente carminie, ocra prima e poi arancio per gli ornati.
Sono variate statisticamente ben tre variabili del francobollo tutte in uno stesso brevissimo periodo temporale rispetto alla durata dell'emissione. Non ho mai analizzato la carta non essendone all'altezza ma chissà un giorno.....

Quindi, se me lo concedete c'è ancora qualcosa da capire più a fondo su questa emissione ..... e mezza? :-)) :-)) :-))
Scusate la lungaggine.

Spero di aver stimolato qualcuno ed attendo sicure correzioni ben accette :OOO: e pareri a riguardo.

Buona notte
Ciao: Ciao:
Valerio
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mikonap
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da mikonap »

valerio66vt ha scritto: ...

4) A che titolo i cataloghi propongono un emissione del 1903 per i valori da 2 e 5 lire ed addirittura nel 1924 un emissione del 60 centesimi con cifre brune?

4) Credo che statisticamente per questi due valori si abbia effettivamente una preponderanza dopo il 1903 ma basta farsi una "passeggiata" su e-bay o delcampe per trovare valori da 2 o 5 lire annullati molto prima del 1903.
Credo quindi che di tali valori si avesse una certa giacenza dela "prima tiratura" ed una volta terminate le scorte esistenti siano stati prodotti in maniera superiore e quindi se ne ha presenza forte dal 1903 ma già prima sono presenti.
Per il 60 centesimi ipotizzo un errore di colore della cifra.


Piccolo contributo visivo al punto 4.
Tempo fa' mi è capitato di comprare un grosso lotto di 5 Lire (circa 600 Fb) classificandoli risulta:
queste sono la prima e l'ultima data in mio possesso - 1887 - 1906 -.
5Lire bruno - date.jpg


quelli con data legibile vanno nella massa da 1903 in alto al 1905 in basso.
5 lire bruno - 3R.jpg


questo è il confronto tra 1a e 2a tiratura, come è noto nel 5 Lire la 2a tiratura (cifra in carminio) è più pregiata della 1a.
Ciao: michele
confronto 1 e 2 serie.jpg
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da somalafis »

Io, personalmente, resto legato alla classificazione proposta da Franco Filanci nella vecchia prima edizione dell'Unificato di Storia Postale: una sola serie con sottotipi, legati a varie tirature e provviste con variazioni di colore, posizionamenti ecc, legati tra l'altro anche al sistema di stampa tipografico (leggere la noticina che sta al di sotto dell'intestazione della serie).
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Riccardo Bodo
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valerio66vt
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da valerio66vt »

mikonap ha scritto:
questo è il confronto tra 1a e 2a tiratura, come è noto nel 5 Lire la 2a tiratura (cifra in carminio) è più pregiata della 1a.
Ciao: michele


Se guardiamo il file postato da Riccardo vediamo come il 5 lire con cifre brune fosse considerato molto più pregiato all'epoca della stampa del catalogo stesso. Se guardo il mio catalogo Sassone del 2006 trovo che ancora il 5 lire cifra bruna è quotato più che il 5 lire cifra carminio. Adesso la tendenza si è invertita ed è più quotato il cifra carminio che quello cifra bruna. Perchè?
Credo che queste siano mere speculazioni di quelle che non vorremo mai ci fossero nei cataloghi.

Se prendiamo le date di uso per il 5 lire cifra bruna vediamo che è si trova dall'emissione 1870 a circa il 1906 = 36 anni
Per il cifra carminio ne ho uno annullato nel 1936 quindi diciamo dal 1903/6 al 1936 = una 30-ina di anni.
Non vedo quindi il motivo di un plusvalore ne in un senso ne nell'altro.

Resta aperta inoltre la questione di come possa essere stampato un valore di una serie autonomamente dall'OCV?
Era possibile questo?
Può essere stampato attualmente ed autonomamente senza una pubblicazione sulla gazetta ufficiale un nuovo valore di una serie dal poligrafico? Sarebbe bello avere delle opinioni a riguardo.


Resta aperta la questione del punto 6) in merito al perchè cambino "statisticamente" le caratteristiche intrinseche dei francobolli, perlomeno dei valori in lire, in un brevissimo spazio temporale. Gradite opinioni.

Ciao
Valerio
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somalafis
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da somalafis »

valerio66vt ha scritto:
Resta aperta inoltre la questione di come possa essere stampato un valore di una serie autonomamente dall'OCV?
Era possibile questo?
Può essere stampato attualmente ed autonomamente senza una pubblicazione sulla gazetta ufficiale un nuovo valore di una serie dal poligrafico? Sarebbe bello avere delle opinioni a riguardo


La stampa di carte valori senza il relativo decreto di emissione e' piuttosto inconsueta ma ci sono dei casi di questo tipo, oltre che nei francobolli, anche nel settore degli interi postali (per non parlare delle marche da bollo).
D'altra parte, nel corso degli anni, se ci fate caso, i decreti di emissione sono sovente stati pubblicati ''retrospettivamente'', cioe' ben dopo la stampa di moltissimi valori e la loro distribuzione (e' quello che capita regolarmente da decenni in periodo Repubblicano). Una sorta di ''sanatoria'' ex post. Il fatto e' che una volta che l'autorita' committente (e legittima, come le Poste) ha mandato l'ordine alla stamperia, il relativo decreto e' solo un fastidioso adempimento burocratico che va tendenzialmente rispettato ma non ha piu' nessun carattere di urgenza...e qualche volta magari passava di mente, specialmente per carte valori utili (come segnatasse e interi postali) ma non costantemente ''monitorati'' dal pubblico e dai collezionisti (a differenza dei francobolli commemorativi).
Riccardo Bodo
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da valerio66vt »

Caro Riccardo

Tu sai che amo tantissimo i fiscali e mi è ben nota in tale settore la situazione di come i decreti di emissione abbiano languito (Se ci legge Fradem esulterà!).

Mi da il la questa tua risposta proprio per sottolineare quello che è "il mio" pensiero a riguardo.
Sicuramente questo valore ha avuto un imput di stampa da parte del ministero.
Che poi il decreto non sia stato emesso ciò non nega l'esistenza del valore.

Direi quindi che per lo meno come accade ad esempio per la siracusana per i castelli le donne dell'arte ecc. il valore da 20 centesimi meriti, per lo meno come come valore integrativo, una numerazione a se stante.
Ma comunque non credo sia un numero di catalogo che dia onore ad un pezzo.

Ma mi spingo oltre in quanto proprio per questa carenza del decreto ma al contempo di questa variazione così sostanziale in quel breve lasso di tempo credo che un imput ministeriale sia avvenuto (per lo meno sulla posizione di filigrana e forse sul colore delle cifre dei valori in lire) e che tale imput si sia sovrapposto al naturale andamento delle variazioni di colore delle serie a lunga tiratura.

Guardate ad esempio il colore azzurro dei valori in lire (si passa dal celeste chiaro al blu profondo) ma mai si è avuta una distinzione di classificazione e numerazione a riguardo.
Ma magari la terza variabile della speculazione economica, che si aggiunge al già complicato quadro, si occuperà prossimamente anche di questi cambiamenti degli ornati dei valori in lire !!!!

Un salutone
Valerio
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somalafis
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da somalafis »

Perche' parli di ''input MINISTERIALE'' ? Penso che in questi casi fossero le Poste direttamente e far presenti i propri fabbisogni all'officina carte valori e penso che la stamperia di Torino (sempre piu' oberata di lavoro) magari ha deciso di rispondere ad una serie di richieste delle Poste stampando in un periodo di tempo compatto (dopo aver predisposto gli 'impianti' di stampa) un blocco di cospicue forniture per molti valori. Per quanto riguarda la filigrana e la sua posizione, questa puo' variare nel tempo perche' la facciata su cui stampare dipendeva anche dalle caratteristiche della produzione delle cartiere, non sempre stabile nel tempo.
Riccardo Bodo
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marcadabollo

Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da marcadabollo »

valerio66vt ha scritto: Ma mi spingo oltre in quanto proprio per questa carenza del decreto ma al contempo di questa variazione così sostanziale in quel breve lasso di tempo credo che un imput ministeriale sia avvenuto (per lo meno sulla posizione di filigrana e forse sul colore delle cifre dei valori in lire) e che tale imput si sia sovrapposto al naturale andamento delle variazioni di colore delle serie a lunga tiratura.
Mi permetto di dissentire: nella tantissima documentazione (inedite ed originale) che ho avuto occasione di esaminare in vari archivi, mai c'è alcun riferimento alla posizione che la corona avrebbe dovuto avere: va da se che per francobolli con la vignetta verticale la corona debba essere orientata allo stesso modo delle vignetta e che quindi la corona capovolta sia l'eccezione e non la regola. Ma per un francobollo con la vignetta orizzontale la posizione della filigrana sarà coricata in ogni caso e penso che a determinare la posizione prevalente sia stato il modo abituale di orientare la tavola di stampa. Mi sarebbe assai difficile immaginare che qualcuno, nei ministeri o altrove, avesse ordinato di stampare i segnatasse ruotando la carta di 180° rispetto alla posizione normalmente usata (o lasciando in pace la carta ma girando la tavola, che produce lo stesso effetto): può essere bastato un cambio di capo officina, che abbia cambiato il modo di orientare la tavola a determinare il cambiamento di prevalenza: per i segnatasse infatti i due orientamenti sono equivalenti, perchè in ogni caso la vignetta è vista ruotata e mai dritta. Per il colore, un cambiamento repentino di tonalità ha una possibile spiegazione di estrema semplicità: il cambiamento del fornitore degli inchiostri. All'epoca non c'erano FS595, Methuen Books, tabelle RAL e coordinate cromatiche: ciascun fornitore produceva secondo le sue formulazioni quello che considerava il colore più aderente alla commessa, le variazioni di tonalità erano quindi normali passando da un fornitore all'altro. La cosa si sarebbe potuta chiarire piuttosto facilmente se all'Archivio Centrale dello Stato gli incartamenti della Sezione I della Corte dei Conti cominciassero dal 1863: mentre per le altre sezioni è così, per la prima si parte purtroppo dal 1933. E la Sezione I è quella che ha giurisdizione sull'OCV (poi sul Poligrafico) e che tiene la registrazione di tutti i contratti.
valerio66vt ha scritto:Guardate ad esempio il colore azzurro dei valori in lire (si passa dal celeste chiaro al blu profondo) ma mai si è avuta una distinzione di classificazione e numerazione a riguardo.
E questo la dice lunga sulla coerenza e sistematicità dei criteri di redazione dei cataloghi (Ma fammi aggiungere una postilla: ci fidiamo dei colori di francobolli usati e rimossi dal loro supporto?)
valerio66vt ha scritto: Che poi il decreto non sia stato emesso ciò non nega l'esistenza del valore.
E ci mancherebbe altro! Certamente non possiamo negare l'esistenza di un valore perchè non abbiamo evidenza del provvedimento con cui ne è stata decisa l'emissione. E nemmeno si può fare il contrario: considerare esistente tutto quello che è stato decretato (e nel campo dei fiscali purtroppo alcune catalogazioni hanno operato così, riempiendoci di valori "introvabili" per il semplice motivo che non esistono!).
Ancora un punto sulla mancanza di decreto. A giudicare dal fatto che le "mascherine" sono frutto di Decreti Ministeriali e non di Decreti Reali, si può pensare che anche il 20 centesimi, che come valore nasce appunto come "mascherina", sia stato deciso con un Decreto Ministeriale, che non ha avuto pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Anche qui forse una ricerca all'ACS potrebbe chiarire il punto: tutti i decreti vengono registrati dalla funzione di controllo della Corte dei Conti e qui gli incartamenti sono piuttosto completi
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da marcadabollo »

somalafis ha scritto: Per quanto riguarda la filigrana e la sua posizione, questa puo' variare nel tempo perche' la facciata su cui stampare dipendeva anche dalle caratteristiche della produzione delle cartiere, non sempre stabile nel tempo.
No, nel caso di filigrana corona cambiare faccia di stampa non cambia l'orientamento della filigrana: la corona infatti è simmetrica rispetto al suo asse verticale ed è quindi uguale vista da "davanti" o da "dietro". A parità di situazione della tavola, è lo scambiare l'alto con il basso del foglio che determina filigrane dritte o capovolte nel caso di vignette verticali e filigrane destre o sinistre (o sinistre e destre?) nel caso di vignette orizzontali.
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da valerio66vt »

Cari Riccardo e Michele

I vostri interventi mi piacciono molto in quanto mi permettono di ampliare le mie conoscenze riguardo molti aspetti a me sconosciuti del sistema postale a causa la mia ignoranza in materia, principalmente nell'ambito della burocrazia postale e delle metodologie di stampa e quindi mi scuso se a volte uso termini impropri.

Gli argomenti postati da Michele in merito al cambio di fornitore di inchiostri sono molto interessanti e danno una spiegazione della variazione del colore dele cifre. Si potrebbe anche pensare che le forniture siano variate alcune volte e ciò potrebbe spiegare anche perchè le cifre in carminio per i valori da 2 e 5 lire si presentano anche ante 1903.

Mi è chiaro anche che "può essere bastato un cambio di capo officina, che abbia cambiato il modo di orientare la tavola a determinare il cambiamento di prevalenza". Chiaramente questo avrebbe provvocato il passaggio dalla prevalenza filigrana sx a quella dx.
A tale riguardo ho una domanda da fare: Le stampe di questi segnatasse sono avvenute solamente in un officina od in più stabilimenti?
Il perchè di questa mia penso sia chiaro: uno stabilimento solo di stampa in cui variasse il capo officina con cambiamento di orientazione della tavola avrebbe comportato un passaggio a prevalenza di filigrana dx.
Più officine differenti, statisticamente non dovrebbero aver dato luogo ad una prevalenza di posizione a differenza di quello che i risultati osservativi danno.

In merito al 20 centesimi come hai detto: "Anche qui forse una ricerca all'ACS potrebbe chiarire il punto: tutti i decreti vengono registrati dalla funzione di controllo della Corte dei Conti e qui gli incartamenti sono piuttosto completi"
allora il mistero è forse di più facile soluzione basta avere un po di tempo e pazienza e magari si svela l'arcano.

Sicuramente la spiegazione di Michele è molto puntuale e lineare e si sa le soluzioni giuste sono sempre quelle meno astruse.
Sicuramente l'emissione di una nuova serie senza aver mai trovato alcun documento o decreto è molto più forzata anche se in un senso o nell'altro non vi sono prove a favore o sfavore se non il buon senso.

Io personalmente da neofita ho affrontato l'argomento come segue:

Basandomi su dati osservativi ho ipotizzato che in questa emissione un cambiamento in un breve lasso di tempo è avvenuto. Dobbiamo partire da questo presupposto che penso sia pacifico per tutti.

Logicamente leggendo un catalogo ho inizialmente pensato a differenti emissioni.
Poi, con le maggiori osservazioni, mi sono fatto una mia idea riguardo i cataloghi che hanno "commercializzato" varie naturali variazioni di colore ma alcuni dubbi sono rimasti e sono quelli che avevo esposto nei miei punti iniziali.

Una spiegazione a tale situazione è la tua, Michele: si sono concentrati in questo breve periodo ad esempio un cambio di capo officina (nel caso di un solo stabilimento), un cambio di fornitura di inchiostri ed un emissione del 20 centesimi per decreto ministeriale.

Quindi un emissione che ad un certo punto ha vissuto un breve ma intenso periodo "burrascoso" che ha creato tanti sottotipi e forse un valore complementare? (c'è da scoprirlo).
Certo per nostra fortuna lo studio di questa emissione è molto complesso ma coinvolgente e si presta a tante interpretazioni.

Ora non mi resta che da scovare il valore da 1 cent filigrana destra. :-)
Almeno questo concedimelo, qualche tavola di quello 1 cent. l'avranno pure invertita! :-)

Un salutone
Valerio
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Alberto Parrella
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da Alberto Parrella »

Ciao Ciao:
e' un piacere leggere questo tipo di interventi , quando gli argomenti prendono questa piega tipo " libro da leggere " , e' veramente affascinante.
:clap: :clap:
Inseriso un paio di img. per , come si dice dalle mie parti ..., " aizzare canizza " :-))

Frammento segnatasse 2.jpg

Frammento segnatasse.jpg

Segnatasse paragone colori.jpg



Voglio fare i miei complimenti a chi si occupa di studiare questo oggetto che , tra colori delle cornici, delle cifre e quant'altro , credo necessiti di un'approfondimento non da poco.
Ciao:
Alberto
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da mikonap »

marcadabollo ha scritto:
valerio66vt ha scritto:Guardate ad esempio il colore azzurro dei valori in lire (si passa dal celeste chiaro al blu profondo) ma mai si è avuta una distinzione di classificazione e numerazione a riguardo.
E questo la dice lunga sulla coerenza e sistematicità dei criteri di redazione dei cataloghi (Ma fammi aggiungere una postilla: ci fidiamo dei colori di francobolli usati e rimossi dal loro supporto?)


Ciao Michele, nella mia esperienza, per i valori in lire con cifra in bruno, ho molti esemplari del 5 Lire che, come si vede nella precedente selezione, hanno l'ornato di un azzurro piuttosco scuro ed abbastanza costante, tranne l'unico valore con annullo dell'ottocento (azzurro più chiaro).

Anche se degli altri valori ho molto meno esemplari, si può vedere una piccola variabilità all'interno dello stesso valore ma una discreta differenza di colore tra valori diversi.

In questi fb, come nei DLR, ho notato che i colori si mantengono abbastanza stabili anche negli usati (contrariamente ad altri d'inizio novecento come per esempio i 50c michetti che tendono a volte a sbiadire), fatto salvo l'effette filtro costituito dall'ingiallimento della carta su alcuni esemplari .
Ciao: michele
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da somalafis »

marcadabollo ha scritto:
somalafis ha scritto: Per quanto riguarda la filigrana e la sua posizione, questa puo' variare nel tempo perche' la facciata su cui stampare dipendeva anche dalle caratteristiche della produzione delle cartiere, non sempre stabile nel tempo.
No, nel caso di filigrana corona cambiare faccia di stampa non cambia l'orientamento della filigrana: la corona infatti è simmetrica rispetto al suo asse verticale ed è quindi uguale vista da "davanti" o da "dietro". A parità di situazione della tavola, è lo scambiare l'alto con il basso del foglio che determina filigrane dritte o capovolte nel caso di vignette verticali e filigrane destre o sinistre (o sinistre e destre?) nel caso di vignette orizzontali.
Michele

Pardon!! Michele ha ovviamente ragione: avevo scritto la mia osservazione pensando superficialmente ad altri tipi di filigrana.....
Riccardo Bodo
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valerio66vt
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da valerio66vt »

Salve a tutti

Oggi ho avuto risposta alla mia domanda postata precedentemente sull'esistenza di più officine di stampa a cui avrei già da solo dovuto saper rispondere :OOO: in quanto tempo addietro feci una piccola ricerca sugli annuli sui francobolli De La Rue in cui evidenziavo la chiusura dell'OCV torinese e l'apertura di quella romana nel 1928 con l'avvento del poligrafico di stato.

Una volta terminato il lavoro dell'OCV di Torino la stampa è passata chiaramente all'OCV romano.
Allo stesso tempo nei primi anni venti (e non ero a conoscenza di questa informazone) la stamperia privata Petiti stampò varie emissioni di francobolli tipografici (sarebbe interessante sapere se ha stampato anche i segnatasse).

Comunque queste informazioni a mio giudizio potrebbero aprire questo scenario:

Il trasferimento della stamperia del 1928 essendo molto posteriore al 1890, anno critico da cui si evince osservativamente la predominanza di filigrana destra, non può aver comportato una produzione così superiore di segnatasse filigrana destra rispetto a quella sinistra.
Quindi non dipende dal passaggio dell'OCV o di altra stamperia privata la variazione statistica di filigrana ma bensi deve essere esclusivamente un avvenimento peculiare avvenuto all'OCV di Torino.
Si rinforza quindi la teoria di Michele di un diverso metodo di inserimento della tavola.

Mi sottolineava Luciano Garagnani che: "Per classificare due francobolli come differenti non bastano le differenze di colore ma occorrono anche degli elementi oggettivi come (in ordine di importanza): la tavola di stampa (riconoscibile dal n. di tavola e dalle diverse scritte marginali), il tipo di dentellatura (pettine verticale, orrizontale) e la posizione di filigrana.

Io sono partito nella mia analisi da quella meno importante ma più comune per un neofita (la filigrana).
Sarebbe interessantissimo a questo punto trovare segnatasse bordo di foglio o con numeri di tavola per ampliare ed elevare la ricerca!

Se qualche amico del Forum volesse seguirmi in quest'avventura ne sarei ben lieto.
Sempre pronto a correzioni e suggerimenti.

Un saluto
Valerio

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eugenioterzo
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da eugenioterzo »

Posto questa lettera con una coppia del 60 cent. segnatasse tiratura ?
La busta con tassa a carico leggendo un vecchio catalogo è comunque di pregio.
Visto che la tiratura del 1890/94 è stata in uso fino al 31-12-1935, vi chiedo è possibile disctinguere se appartengono alla emissione del 90 o del 1924.
Grazie Eugenio
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valerio66vt
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Re: Segnatasse 1870 - 1890: l'annoso dilemma!

Messaggio da valerio66vt »

E' la meno pregiata delle tre: le cifre sono in carminio e non in un bruno, il colore dell'ornato, la posizione della filigrana (che mi sembra scorgere destra) e principalmente l'anno di annullo riportano chiaramente a questa.
Puoi fare riferimento all'ottima immagine del Filanci proposta addietro dal caro Riccardo.

Ciao:
Valerio
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