
Ex colonie - Annulli postali in lingua italiana
- pescatorediperle
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- Iscritto il: 16 luglio 2007, 16:52
Ex colonie - Annulli postali in lingua italiana
Non sono collezionista di annulli,ma questo timbro mi pare "strano".Come mai c'e' la scritta "Tripolitania" in italiano se e' un francobollo libico?
Mario

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Mario Stefanucci
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Re: Tagiura
Mario, la Tripolitania è una regione della Libia, per cui nulla di strano se tale annullo compare sui francobolli Libici, in quell'epoca credo che sussisteva un mandato Italiano così come per la Somalia, per cui anche e sopratutto negli uffici postali vigeva la doppia dicitura in arabo e Italiano su tutto ciò che era corrispondenza, ovviamente anche nei timbri; almeno se in queste ore, con i stravolgimenti in atto, la stessa non decida di staccarsi, ma non credo proprio.



- pescatorediperle
- Messaggi: 356
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 16:52
Re: Tagiura
Infatti Riccardo non ricordo se ci fosse un mandato italiano..tipo AFIS.
Comunque lo mettero' tra le curiosita'
Grazie
Mario
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Grazie
Mario
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Mario Stefanucci
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Re: Tagiura
In effetti la Tripolitania era sotto mandato della Gran Bretagna, forse ricordo male, ma nel periodo del Regno Libico subito dopo la guerra e sotto l'egida dell'Onu, l'Italia ha avuto un qualche ruolo, ma non ricordo bene, ed è possibile che mi sbagli, per quanto riguarda il timbro eccone uno analogo, anche se su FB strappato su una cartolina da Tripoli.
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Re: Tagiura
Calma ragazzi, non ci allarghiamo
.
In Libia l'Italia non ha avuto nel secondo dopoguerra nessun mandato e nessuna posizione speciale di potere. In seguito agli eventi della seconda guerra mondiale, infatti, l'Italia rinuncio' con il trattato di pace a tutte le colonie, anche se il governo di Roma tento' a lungo di ottenere un ''ritorno'' nelle ex colonie come appunto la Tripolitania.
Il territorio libico fu diviso in tre parti con diverso regime giuridico e diversa moneta:
-la Tripolitania fu per alcuni anni soggetta ad amministrazione britannica, prima militare, poi civile: prima (sino al 30 giugno 1948) furono usati i francobolli inglesi soprastampati MEF espressi in moneta britannica con un determinato tasso di cambio con la lira; poi furono impiegati quelli soprastampati BMA (British Military Administration) Tripolitania e poi dal 1950 quelli soprastampati BA Tripolitania (amministrazione civile); queste due serie di francobolli sono denominate in MAL (military administration lira);
-la Cirenaica, dapprima anch'essa sottoposta ad amministrazione militare britannica, ottenne nel 1950 una certa autonomia sotto la dinastia senussita utilizzando gli appositi francobolli con l'immagine del cavaliere senussita, denominati in sterline libiche divise in 1000 milliemes;
-il Fezzan (la parte interna e sahariana della Libia) fu invece sottoposto ad amministrazione francese e utilizzo' appositi francobolli espressi in franchi francesi;
Questra tripartizione amministrativa e valutaria del territorio libico si e' riflessa anche nella prima emissione del Regno indipendente della Libia del 1951: venenero utilizzati i francobolli di Cirenaica soprastampati in franchi per il Fezzan, in MAL per la Tripolitania e con la semplice dizione Libya per la Cirenaica.
Nei primi tempi dell'occupazione britannica in Tripolitania e Cirenaica si riutilizzarono gli annulli ''coloniali'' italiani; poi in Cirenaica vennero introdotti nuovi annulli in arabo e inglese; in Tripolitania invece, oltre ad impiegare piu' a lungo i vecchi annulli italiani, ne vennero introdotti di nuovi con scritte in arabo ed italiano (per via della tradizione ''italiana'' delle poste locali e della consistente presenza di cittadini italiani), annulli che furono impiegati per tutti gli anni cinquanta. Quest'uso della lingua italiana in campo postale (pian piano poi scomparso) non implicava peraltro nessuna forma di controllo politico.
Annulli postali in lingua italiana vennero utilizzati sotto l'occupazione inglese anche in Eritrea per qualche tempo. In Somalia, dopo i primissimi anni, gli annulli dell'amministrazione britannica vennero tutti rifatti in lingua inglese; si ritorno' alla lingua italiana solo nell'aprile 1950 quando le Nazioni Unite affidarono all'Italia il mandato per preparare il paese all'indipendenza (AFIS).


In Libia l'Italia non ha avuto nel secondo dopoguerra nessun mandato e nessuna posizione speciale di potere. In seguito agli eventi della seconda guerra mondiale, infatti, l'Italia rinuncio' con il trattato di pace a tutte le colonie, anche se il governo di Roma tento' a lungo di ottenere un ''ritorno'' nelle ex colonie come appunto la Tripolitania.
Il territorio libico fu diviso in tre parti con diverso regime giuridico e diversa moneta:
-la Tripolitania fu per alcuni anni soggetta ad amministrazione britannica, prima militare, poi civile: prima (sino al 30 giugno 1948) furono usati i francobolli inglesi soprastampati MEF espressi in moneta britannica con un determinato tasso di cambio con la lira; poi furono impiegati quelli soprastampati BMA (British Military Administration) Tripolitania e poi dal 1950 quelli soprastampati BA Tripolitania (amministrazione civile); queste due serie di francobolli sono denominate in MAL (military administration lira);
-la Cirenaica, dapprima anch'essa sottoposta ad amministrazione militare britannica, ottenne nel 1950 una certa autonomia sotto la dinastia senussita utilizzando gli appositi francobolli con l'immagine del cavaliere senussita, denominati in sterline libiche divise in 1000 milliemes;
-il Fezzan (la parte interna e sahariana della Libia) fu invece sottoposto ad amministrazione francese e utilizzo' appositi francobolli espressi in franchi francesi;
Questra tripartizione amministrativa e valutaria del territorio libico si e' riflessa anche nella prima emissione del Regno indipendente della Libia del 1951: venenero utilizzati i francobolli di Cirenaica soprastampati in franchi per il Fezzan, in MAL per la Tripolitania e con la semplice dizione Libya per la Cirenaica.
Nei primi tempi dell'occupazione britannica in Tripolitania e Cirenaica si riutilizzarono gli annulli ''coloniali'' italiani; poi in Cirenaica vennero introdotti nuovi annulli in arabo e inglese; in Tripolitania invece, oltre ad impiegare piu' a lungo i vecchi annulli italiani, ne vennero introdotti di nuovi con scritte in arabo ed italiano (per via della tradizione ''italiana'' delle poste locali e della consistente presenza di cittadini italiani), annulli che furono impiegati per tutti gli anni cinquanta. Quest'uso della lingua italiana in campo postale (pian piano poi scomparso) non implicava peraltro nessuna forma di controllo politico.
Annulli postali in lingua italiana vennero utilizzati sotto l'occupazione inglese anche in Eritrea per qualche tempo. In Somalia, dopo i primissimi anni, gli annulli dell'amministrazione britannica vennero tutti rifatti in lingua inglese; si ritorno' alla lingua italiana solo nell'aprile 1950 quando le Nazioni Unite affidarono all'Italia il mandato per preparare il paese all'indipendenza (AFIS).
Riccardo Bodo
SOSTENITORE
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- pescatorediperle
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Re: Tagiura
Grazie anche da parte mia Riccardo.

Revised by Lucky Boldrini - May 2012

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