Ecco alcune altre notizie sui "Post office di Mauritius"
(ecco il link con immagini e impaginazione
http://www.francobolli.tv/index.php?opt ... &Itemid=74 “Post Office”
Sono diventati famosissimi con questo nome i francobolli della prima serie emessa nel 1847 nell’isola di Mauritius (situata al largo della costa orientale dell’Africa, al di là del Madagascar) che a quell’epoca era una delle tante colonie dell’Impero britannico.
La loro preziosità è costituita soprattutto dal fatto che dei mille esemplari complessivi della tiratura ne sono pervenuti nel mondo del collezionismo filatelico solo, tra nuovi e usati, 26 esemplari in tutto.
Questo esemplare nuovo da 1 penny è forse l’unico ormai esistente al mondo (se ne conosceva un altro, ma se ne sono perdute le tracce durante la seconda guerra mondiale): è stato venduto all’asta nel 1993 per circa un milione di dollari.
Anche l’esemplare da 2 pence è stato venduto alla stessa asta per circa un milione di dollari: al mondo ce ne sono soltanto altri tre.
Il nome con il quale sono incasellati tra i gioielli di prima grandezza della filatelia mondiale trae origine dalla dicitura che figura sul lato sinistro della vignetta (letteralmente “Ufficio postale”) e che, invece, nelle serie successive venne modificata in “Post Paid” (Posta pagata) ad attestare in forma più diretta l’avvenuto pagamento della tariffa.
Dopo il successo ottenuto nel 1840 in Gran Bretagna dalla riforma postale di Rowland Hill era stato deciso di applicare gradualmente il nuovo sistema anche nelle colonie e la prima colonia britannica nella quale venne esteso il nuovo sistema postale fu appunto Mauritius dove un decreto del Governatore dispose che la corrispondenza locale fosse affrancata con 1 penny e quella con destinazione “fuori dall’isola” con 2 pence.
Giacché la prevista fornitura di francobolli da Londra tardava ad arrivare, il Governatore, Sir William Gomm, incaricò un orafo locale, James Barnard, titolare di una orologeria della capitale Port Louis, della incisione di due francobolli, da 1 penny e da 2 pence, simili a quelli che erano stati fatti in Gran Bretagna.
L’orologiaio incise le due matrici (sul retro di una placchetta di rame che aveva già utilizzato per stampare un biglietto da visita), e dovette essere orgoglioso del proprio lavoro perché si premurò di scrivere in misura microscopica le proprie iniziali “J. B.” alla base del collo della regina Vittoria. Però, non conosceva la tecnica per fare il riporto della vignetta e moltiplicarlo su una lastra di stampa, sicchè, data l’urgenza, si sobbarcò a ricavare una tiratura d’emergenza stampando uno per uno direttamente dai conii originali 350 esemplari da 1 penny e altrettanti da 2 pence. Per questo motivo non esistono “multipli” dei due francobolli.
La serie dei due francobolli venne emessa il 21 settembre del 1847. La prima acquirente dei nuovi francobolli fu la moglie del Governatore, Lady Gomm, che quello stesso giorno affrancò con esemplari da 1 penny alcuni inviti per un ballo fissato per il 30 settembre: quelle “Ball cover” sono perciò eccezionali “Buste primo giorno” di un francobollo del quale sono rimasti ormai pochissimi esemplari.
Sembra che questi “inviti al ballo” siano ora soltanto tre: uno di essi fa parte della prestigiosa collezione reale di Elisabetta d’Inghillterra, un altro è nella collezione donata da Thomas Keay Tapling alla Bristish Library e il terzo è in possesso di un collezionista sconosciuto. Questo terzo “invito” fu messo all’asta nel 1993 e venne acquistato per un milione 73 mila 340 dollari; rimesso all’asta nel 1997 venne pagato un milione 564 mila 630 dollari.
La “Ball cover” della collezione di Elisabetta d’Inghilterra. Una busta analoga è stata venduta nel 1993 ad un’asta Feldman a Zurigo per circa un milione di dollari e poi nel 1997 è stata rivenduta per circa un milione e mezzo.
Nei giorni successivi a quello dell’emissione, la tiratura di questa prima serie di Mauritius venne completata con la stampa di altri 150 esemplari del francobollo da 1 penny ed altrettanti del valore da 2 pence. Complessivamente, dunque, furono stampati 500 francobolli “Post Office” da 1 penny ed altrettanti da 2 pence.
L’incisore Barnard venne compensato con 10 ghinee ed altrettante ne vennero spese per la stampa: ne consegue che, data la esiguità della tiratura, ognuno dei mille francobolli stampati venne a costare al Governatorato di Mauritius molto più del prezzo di vendita al pubblico (perché l’incasso totale della vendita fu di 6 sterline e 5 scellini). Nel 1991 le Poste di Mauritius hanno commemorato l’incisore dedicandogli un francobollo.
I “Post Office” e l’Ufficio postale che li emise sono stati commemorati con questo francobollo del 15 ottobre 1970.
Il mondo collezionistico cominciò a conoscere i francobolli “Post Office” a partire dal 1864 apprezzandone sempre più la rarità.
Da allora si sono trovati in tutto 14 esemplari con il valore da 1 penny (dei quali soltanto due nuovi) e 12 con il valore da 2 pence (dei quali soltanto 4 nuovi).
Nella seconda metà del Novecento, un collezionista giapponese, Hiroyuki Kanai, riuscì a riunire eccezionalmente nella propria collezione la maggior parte dei “Post Office” esistenti sul mercato mondiale. La straordinaria raccolta è stata dispersa ad un’asta Feldman svoltasi a Zurigo nel novembre del 1993.
Della collezione Kanai faceva parte anche una busta affrancata con entrambi i francobolli “Post Office” (chiamata “Busta Bordeaux” perché indirizzata nella città francese).
La “Busta Bordeaux”: è stata venduta, all’asta Feldman del 3 novembre 1993 a Zurigo, per tre milioni 333 mila 340 dollari (tre milioni 833 mila 340 con i diritti d’asta).

Andrea