Non conoscendo le particolari tariffe postali vigenti nel febbraio 1945 a Campione d’Italia, vi chiedo se questa Raccomandata risulta affrancata in tariffa oppure no, ed eventualmente se devo considerarla un “uso filatelico del valore da 1 Fr.”



Moderatore: cialo
Erik ha scritto:Ciao Agostino,
la tua lettera mi pone innanzitutto un problema: secondo quanto scrive Maurizio Achini in "Storia e Poste di Campione d'Italia" (Vaccari Magazine n. 14, novembre 1995) i francobolli di Campione non vennero riconosciuti dall'Upu, ma solo dalle poste svizzere e, di conseguenza, poterono essere utilizzati solo per la corrispondenza inviata nella federazione elvetica. Le lettere dirette all'estero (Italia compresa) dovevano essere affrancate con francobolli svizzeri, venduti a Campione ma annullati a Lugano.
Nello studio citato è comunque rappresentata una lettera diretta in Germania affrancata con soli francobolli di Campione che vennero ritenuti validi ed è descritta come "rarissima".
Le tariffe applicate, comunque, erano le stesse della Svizzera, quindi per il periodo della tua lettera:
per l'interno della Svizzera: 20 centesimi per ogni 20 grammi di peso + 20 centesimi per il diritto di raccomandazione
per l'estero: 30 centesimi per i primi 20 grammi + 20 centesimi per ogni porto successivo di 20 grammi + 30 centesimi per il diritto di raccomandazione.
Vacallo ha scritto:potevano essere utilizzati sia per la Svizzera che per il Liechtenstein.
Vacallo ha scritto:Sicuramente è sovraffrancata, perchè come lo indica Erik l'affrancatura regolare sarebbe stata di 20 più 20 cent. = 40 cent. per il primo porto.
Vacallo ha scritto:Nel 1921 fu firmato un trattato postale tra la Svizzera ed il Liechtenstein, trattato che trall'altro prevede che le tariffe postali svizzer e del principato sono uguali. Questo trattato è ancora oggi in vigore.
Vacallo ha scritto:Non credo che questa lettera fosse di 4 porti, che corrispondeva ad un peso tra 750 e 1000 grammi!!!!
Erik ha scritto:Vacallo ha scritto:Nel 1921 fu firmato un trattato postale tra la Svizzera ed il Liechtenstein, trattato che trall'altro prevede che le tariffe postali svizzere e del principato sono uguali. Questo trattato è ancora oggi in vigore.
Perfetto, grazie per la conferma
Vacallo ha scritto:Non credo che questa lettera fosse di 4 porti, che corrispondeva ad un peso tra 750 e 1000 grammi!!!!
Nell'articolo che citavo prima è scritto che i porti scattavano ogni 20 grammi e quindi 4 porti sarebbero 61-80 grammi, ma va be', lo vedo ugualmente improbabile, per pesare oltre 60 grammi doveva essere comunque bella gonfia, la busta non mi pare tanto grande.
Vacallo ha scritto:Fino al 31.01.1991 il primo porto per il traffico interno andava fino a 250 g.
torinesearoma ha scritto:Sovraffrancata sicuramente, ma a mio avviso è un pezzo di grande interesse per la rispedizione fuori area di ammissibilità dei francobolli di Campione.
Ciao ha scritto:Ciao Agostino,
faccio l'avvocato del diavolo ........................
Ciao ha scritto:Ciao Agostino,
faccio l'avvocato del diavolo; ho qualche dubbio che non mi spiego su questa busta:
- perché "Chargé" se è addirittura sovraffrancata?
Perchè era uso comune utilzzare francobolli anche se dopo la lettera era sovraffrancata. Ne ho a caterve, quindi so di che cosa parlo. Per l'impiegato allo sportello era solo importante che la lettera fosse sufficentemente affrancata. Se di più, non glielo importava.
- perché viene rispedita a Olmuetz 11 che, guarda caso, è proprio l'ufficio postale il cui timbro é apposto al retro in arrivo dopo la rispedizione e non c'é invece alcun indirizzo indicato né a Triesen (Triesen è un paesino, forse a quel tempo non avevano neanche dato i nomi alle strade), né a Olmuetz: in Liechtenstein avrebbero rispedito una corrispondenza addirittura in Moravia indicando non solo la città, ma persino il numero di ufficio postale senza invece fornire un indirizzo?
Cerco comunque di formulare un'ipotesi: la busta parte il 6 febbraio 1945 da Campione e arriva a Triesen il giorno dopo (timbro al verso), per essere rispedita in data 16 febbraio verso la Germania (timbro al recto) dopo essere stata in giacenza per qualche giorno.
A questo punto transita per la censura tedesca di Monaco, viene vista da due diversi censori, e giunge a Olmuetz in data 13 marzo 1945.
I tempi ci starebbero tutti, mi lasciano perplesso i 9 giorni di fermo a Triesen e l'indicazione precisa dell'inoltro manoscritto a Olmuetz 11: l'unica spiegazione possibile è che il destinatario avesse una sorta di casella o di fermo posta a Triesen e che qualcuno, a intervalli di tempo di circa una settimana, passasse a prendere la posta e la rispedisse ad un'altra casella o fermo posta presso uno specifico ufficio postale di Olmuetz; mi sembra l'unica spiegazione plausibile e che fili con gli annulli e con le indicazioni manoscritte. concordo
Sull'indicazione "Chargé" invece non ho spiegazioni, a meno ché non sia stata apposta in partenza dal Liechtenstein e non da Campione perché il francobollo di Campione non valeva per la Germania, ma a Triesen la lingua ufficiale è il tedesco.
Triesen è una località del Principato del Liechtenstein, per cui l'affrancatura col fancobollo di Campione era regolare. L'etichetta Chargé si trova su molte buste di quel periodo.
Mi sembra una prassi un po' forzata, anche perché non c'é un'indicazione di casella o fermo posta, fatto che è in contraddizione con l'individuazione assai precisa dell'ufficio postale di reinvio...![]()
L'amministrazione postale svizzera è meno regolamentata e burocratica di quella italiana. Bastava che il destinatario indicasse all'ufficio che se ne andavam dando l'indirizzo nuovo, e la corispondenza seguiva....
Comunque è un gran bel pezzo, complimenti!![]()
![]()
![]()
![]()
Penso che l'etichetta Chargé sia del Liechtenstein, dove sapevano che l'affrancatura non era valida per l'inoltro in "Germania". Il fatto che l'etichetta sia in francese è del tutto normale: come per la diplomazia (di allora), anche per l'UPU il francese era la lingua delle comunicazioni internazionali.Ciao ha scritto:Sull'indicazione "Chargé" invece non ho spiegazioni, a meno ché non sia stata apposta in partenza dal Liechtenstein e non da Campione perché il francobollo di Campione non valeva per la Germania, ma a Triesen la lingua ufficiale è il tedesco.