Bolli di franchigia postale

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maupoz
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Bolli di franchigia postale

Messaggio da maupoz »

Ciao:

Non ne ho mai visti prima con la dicitura "Sigillo Giudiziale".

lo metto qui anche se non pare possa rientrare nella categoria "annullamenti" .... o no?


E' un'esenzione dall'affrancatura???


sigillo giudiziale.jpg



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Maurizio

"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
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fildoc
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Re: sigillo giudiziale

Messaggio da fildoc »

Il timbro fa da mittente.
La busta è in franchigia perche' l'ufficio rientrava in quelli esonerati dall'affrancatura, contemplati dal regolamento postale.
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ciao
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Fildoc
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maupoz
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Re: sigillo giudiziale

Messaggio da maupoz »

Ciao: Ciao:

Massimiliano,

grazie per la risposta.

:coffee:
Maurizio

"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
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lleigor
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Re: sigillo giudiziale

Messaggio da lleigor »

fildoc ha scritto:Il timbro fa da mittente.
La busta è in franchigia perche' l'ufficio rientrava in quelli esonerati dall'affrancatura, contemplati dal regolamento postale.


Esistono testi dove vengono riportati gli uffici esonerati dall'affrancatura?
Le franchigie postali quando hanno smesso di esistere? (se hanno smesso del tutto)
Saluti
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Gianluca Carnicchia

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fildoc
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Re: sigillo giudiziale

Messaggio da fildoc »

Io mi intendo solo di Lombardoveneto....
E l'elenco (lunghissimo) sono riuscito a trovarlo.
Per il Regno d'Italia credo esistesse,
ma con notevoli differenze ;
per esempio per l'atteggiamento anticlericale dei Savoia certamente il regno d'Italia non esonerava piu' la posta degli alti prelati (vescovi). :!:
Quanto agli uffici
all'epoca ci provavano un po' tutti....
In questo caso un doppio porto da Padova a Montagnana che non è passato....
Infatti c'è il d'ufficio.... ma alla posta hanno preteso i francobolli!
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ciao
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Erik
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Re: sigillo giudiziale

Messaggio da Erik »

lleigor ha scritto:Esistono testi dove vengono riportati gli uffici esonerati dall'affrancatura?

Ciao Gianluca,
in una cartella del mio computer ho questo file, postato tempo fa sul Forum non mi ricordo da chi, che elenca le franchigie in vigore nell'anno 1867:
Franchigie Postali Regno.pdf


lleigor ha scritto:Le franchigie postali quando hanno smesso di esistere? (se hanno smesso del tutto)

Credo che la franchigia sia ancora vigente limitatamente ad alcune corrispondenze specifiche tra uffici statali, ma non saprei essere più preciso.
Il Presidente della Repubblica ed il Papa dovrebbero avere diritto alla franchigia illimitata sia in ricezione che in spedizione.
Anche le amministrazioni postali possono spedire in esenzione di tassa.
Inoltre, occasionalmente può venire concessa la franchigia in circostanze di gravi calamità naturali.

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Enrico Carsetti
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Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
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lleigor
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Re: sigillo giudiziale

Messaggio da lleigor »

Vi ringrazio per le risposte.
Cercavo qualcosa relativo al Pontificio visto che mi capita spesso di incontrare lettere spedite senza segni di tassazione ma con qualche bollo amministrativo.
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Gianluca Carnicchia

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giancarlo colombo
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bolli collettoria BD

Messaggio da giancarlo colombo »

Ciao: a tutti,
Volevo un vostro parere sulla modalità di uso di ancuni bolli di collettoria ( chiamati di tipo diverso)
usati su corrispondenza ad indicare la località d'origine della lettera.
In un primo tempo i bolli corsivi di collettoria venivano applicati dall'ufficio postale
di riferimento a cui veniva inoltrata la corrispondenza.
Nelle lettere che qui presento il colore dell'inchiostro utilizzato dall'ufficio postale
di riferimento è nettamente diverso da quello che indica la località di provenienza
e quindi mi sembra assai strano che siano stati messi entrambi dal commesso postale.

http://img201.imageshack.us/img201/6104/colc.jpg
colc.jpg

http://img545.imageshack.us/img545/9049/col1w.jpg
col1w.jpg

Chiedo:
i bolli di provenienza sono effettivamente da considerarsi bolli
di collettorie che non hanno ancora ricevuto il bollo corsivo? ( vedi Cortenova).

sono solo bolli di tipo amministrativo a nessuna valenza postale?

Il bollo di Chiuso, ad esempio, viene citato dal Gaggero-Mondolfo
come bollo di collettoria di fattura diversa, ma come mai anchesso
ha un colore nettamente diverso da quello di Vercurago a cui
il collettore faceva riferimento?

grazie per i vostri commenti

Ciao: Ciao:

giancarlo


l
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paolo
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Re: bolli collettoria BD

Messaggio da paolo »

i bolli delle immagini che alleghi non sono bolli di collettorie ma bolli delle amministrazioni che spediscono, appoggiandosi all'ufficio più vicino...
Colleziono e ricerco SEMPRE materiale storico-postale, dalle origini al 1945, di SIENA e provincia (soprattutto di SAN QUIRICO d'Orcia) per i miei studi...
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giancarlo colombo
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Re: bolli collettoria BD

Messaggio da giancarlo colombo »

paolo ha scritto:i bolli delle immagini che alleghi non sono bolli di collettorie ma bolli delle amministrazioni che spediscono, appoggiandosi all'ufficio più vicino...


Si Paolo,
ma per il trasporto della posta dal comune che ha posto il bollo amministrativo,
all'ufficio più vicino venne incaricato il messo comunale che forse in quel periodo
ricopriva anche il ruolo di collettore su incarico dell'amministrazione postale.
Perchè secondo te sul Gaggero Mondolfo vengono citati questi bolli come bolli
di collettorie?
Le direttive amministrative, in un primo tempo, imponevano all'ufficio postale
di riferimento di apporre un bollo nominativo del comune di origine della posta.
Secondo mè, questa direttiva, in considerazione del fatto che i comuni che avevano fatto
richiesta di aderire al servizio di posta rurale furono da subito numerosi, risultò troppo
onerosa per gli uffici postali di riferimento. Pensa un ufficio, oltre al suo timbro ( poi dopo circa due anni anche il numerale)
doveva avere a disposizione numerosi bolli dei vari comuni ( assurdo!!!!!!!!!).
Si la direttiva diceva anche che, in mancanza di questi ultimi, bastava un'apposita indicazione a penna, ma se esistevano delle alternative?
Penso quindi che vennero utilizzati in partenza questi bolli già esistenti per indicare,come voleva l'amministrazione postale, l'origine
della posta con un risparmio di tempo da parte dei commessi postale.
Spero in un tuo commento Ciao: Ciao:
giancarlo
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paolo
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Re: bolli collettoria BD

Messaggio da paolo »

quello che dici non è esatto...
il messo comunale è una cosa (dipendente del Comune) ed il Collettore è un'altra (privato che poteva eventualmente fare anche un altro lavoro) e che la figura coincidesse è assolutamente improbabile (credo fosse anche vietato ma non ne sono sicuro) e, comunque, non ne conosco alcun caso "provato" aldilà delle ipotesi (ognuno può dire la sua, ma se ci basassimo su documenti concreti saremmo tutti più avvantaggiati)...
il Comune appone il bollo per usufruire di una franchigia e per null'altro....
all'Ufficio Postale non era assolutamente fatto obbligo di apporre un bollo con indicato il Comune di origine, semmai poteva apporre il bollo della Collettoria di origine (cioè che faceva a lui capo) se il Collettore lo aveva comperato (non era certo l'UP a pagarlo, ma aveva l'obbligo di detenerlo) e, anzi, quasi sempre era lo stesso Collettore che bollava (specialmente all'inizio per questioni di pura contabilità fra di loro)...
quello che scrive il Gaggero, il Mondolfo o il Cazzola (che è il testo migliore fra i tre) non è il Vangelo (per i cattolici) e ci sono ovviamente vari errori dovuti ai più diversi motivi (sviste, refusi, cattive informazioni, nuove scoperte, ecc. ecc.), cosa che, altrettanto ovviamente, non inficia minimamente lo straordinario lavoro svolto da quei pionieri della materia...
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giancarlo colombo
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Re: bolli collettoria BD

Messaggio da giancarlo colombo »

ciao Paolo,
conosco bene la differenza tra il messo comunale e il collettore ma, da una relazione del direttore generale delle poste Barbavara (siamo nei primi mesi del 1864) lo stesso dice:
"tutti i comuni delle antiche provincie del Regno posssono ricevere e spedire le loro corrispondenze o per mezzo di distribuzioni o di collettorie ..........tramite porta-lettere rurali che in genere sono i messi o agenti comunali ai quali l'Amministrazione corrisponde una
tenutissima mercede.".......
Qui si può aprire un'altra parentesi, nel senso che, la relazione fa riferimento all'anno 1863 e quindi già prima del 64 funzionava un servizio di posta rurale.
In merito al timbro d'origine effettivamente mi sono spiegato male. Visto che l'Art. 15 del primo numero del bollettino postale del 1864 dice che:
"l'ufficio che riceve il piego da un collettore, applica alle corrispondenze entrostanti il bollo del luogo d'origine,
oltre a quello del proprio ufficio, ed in mancanza del primo vi supplisce con apposita indicazione a penna,........."
Quindi una direttiva in questo senso esisteva. Il fatto che, come dice il Barbavara, in genere i messi comunali sono a volte anche i collettori e quindi, senza spendere denaro prezioso, usufruivano del timbro comunale FORSE anche per la corrispondenza?. I dubbi sono tanti. Il timbro non doveva essera applicato dall' ufficio postale? è solo, come dici tu, un timbro per usufruire della franchigia? della mia provincia li ho solo su corrispondenza tra enti e mai tra privati!!!!! mai visto come annullatore di francobolli anche se, sul catalogo GM vi è un bell'esempio di timbro comunale come annullatore. I BD toscani come sono?,visto che, il catalogo li cita spesso come UA su francobollo?
Spero di non aver sparato stupidate. Sono però curioso di sapere se veramente questi bolli sono da considerarsi postali oppure no. Grossi nomi della filatelia li hanno considerati tali e quindi vorrei capire perchè sono arrivati a tale conclusione.

Non c'è nessun altro che può dare un contributo?
grazie a tutti per la collaborazione
Ciao: Ciao:
giancarlo
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paolo
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Re: bolli collettoria BD

Messaggio da paolo »

dalla tua risposta risulta evidente e lampante la bontà di quanto avevo già detto, quindi non mi ci risoffermo...
i bolli in questione NON SONO postali se per tali si intendono quelli dell'amministrazione delle poste, ma possono anche esser postali se ci si considerano anche quelli, per esempio, usati per godere di franchigie totali o parziali...
tutti possono sbagliare, anche i grandi... soprattutto chi per la propria grandezza (non è questo il caso, ci mancherebbe) è considerato infallibile....
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gionino
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Re: bolli collettoria BD

Messaggio da gionino »

Paolo ha perfettamente ragione, i bolli comunali o di altri enti pubblici erano usati
per giustificare il diritto alla franchigia, ma mentre i comuni potevano usare un bollo di loro fattura, gli enti pubblici statali dovevano usare il bollo ovale nella forma che ancora oggi vediamo in giro. Tale obbligo fu esteso anche ai comuni superiori a 5ooo abitanti se non ricordo male a partire dal 1883 (o 93 ?) per giustificare il diritto non più alla franchigia, che era stata abolita, ma una riduzione di tassa.
Un cordiale saluto
Gionino
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giancarlo colombo
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Re: bolli collettoria BD

Messaggio da giancarlo colombo »

In merito a quanto detto da Gionino
come può essere interpretata l'apposizione del timbro comunale
su queste due lettere?
http://img132.imageshack.us/img132/8112/perledo.jpg
perledo.jpg

timbro a indicare solo la corrispondenza tra sindaci per giustificare la tariffa ridotta? ( ma non era di 2 centesimi ?)

http://img33.imageshack.us/img33/2765/taceno.jpg
taceno.jpg

e in questo caso?
lettera con bollo annullato con il numerale di Introbbio ( ufficio a cui veniva recapitata la posta di Taceno per l'inoltro)
senza però il timbro nominativo a grande cerchio dell'ufficio.
In questo caso non c'era nessuna riduzione di tassa.
grazie per i commenti

Ciao:
giancarlo
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gionino
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Re: bolli collettoria BD

Messaggio da gionino »

ciao Giancarlo
rispondo alle tue richieste.Prima lettera: il bollo comunale serviva per giustificare la tariffa ma per poter affermare che nel caso tuo è esatta di 1 cent.sarebbe bene poter vedere la lettera.Mi spiego meglio. La riforma postale approvata con RD 5.5.1862 n. 604 stabilì che le stampe non periodiche scontassero la tariffa di 2 cent.A decorrere dal marzo 1874 la tariffa venne ridotta a 1 cent per tutte le corrispondenze che trattavano di variazioni anagrafiche ai sensi di un RD del 1875.Questo in sintesi ma l'argomento richiede un maggior approfondimento non agevole da spiegare.
Sulla seconda lettera la mancanza del bollo datario certamente è dovuta ad una svista dell'impiegato, non è il primo caso che vedo.
Infine una precisazione a quanto da me detto nella mia precedente: l'uso del bollo ovale ebbe decorrenza dal 1893 stabilito dalla circolare dell'Amministrazione delle poste n 131791 del 8.6.1892.
Un saluto
Gionino
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paolo
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Re: bolli collettoria BD

Messaggio da paolo »

per confermare ulteriormente ciò che ha detto GIONINO aggiungo che, anche senza vedere l'interno della prima lettera, visto che all'esterno c'è scritto anagrafe, si può dedurre che 1 cent sia la tariffa giusta...

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debene
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Annullo o semplice intestazione del mittente

Messaggio da debene »

Ciao: a tutti,

l'annullo su questa coperta prefilatelica è da intendersi una semplice intestazione dell'ente emittente ?

Veniva apposto onde far viaggiare la lettera in franchigia, come si evince dalla mancanza di alcun segno di tassa?

Siete a conoscenza di una regolamentazione del periodo che elenca gli enti soggetti a franchigia?

Grazie

Ciao:

sergio
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Sergio De Benedictis
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acquarius1
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Re: Annullo o semplice intestazione del mittente

Messaggio da acquarius1 »

la franchigia poteva valere sia per il mittente che per il destinatario, in questo caso il bollo accompagnato dalla descrizione di chi materialmente usufruiva della franchigia ne conferma il diritto
principali collezioni:

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Annulli di località termali su Antichi Stati Europei
Salsomaggiore 1860 - 1968
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debene
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Re: Annullo o semplice intestazione del mittente

Messaggio da debene »

Ti ringrazio per la precisazione.

Quel bollo quindi come può essere tecnicamente catalogato : bollo di franchigia?

Ciao:

sergio
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