ecco una curiosità fotografata dal nostro Stefano (eurialo&niso) anni fa nel gabinetto di restauro del Museo Postale Britannico.
La pinzetta con ventose e vuoto di ritenzione, molto silenziosa e funzionante come certi strumenti che usano i vetrai e i movimentatori di grossi colli pesanti; pulsanti azionano o interrompono il circuito d'aria del vuoto, ed un sensore in testa rallenta e rende più morbido l'impatto con le piccole ventose.
Se noi dovessimo fare ben attenzione alla superficie stampata del francobollo "a luce radente", vedremmo spesso strani segni o "strisciate", dovute alla pinzetta tradizionale che graffia il francobollo.
Sarebbe buona cosa cambiarla ogni tanto, quando appare evidente che comincia ad usurarsi.
Chi conosce i "tutto-fosforo" di Gran Bretagna conosce bene questo problema, lo stesso vale certamente per certi francobolli classici in rilievo o con inchiostri all'anilina. La pinzetta vecchia tende a graffiare la superficie del francobollo.
Questo inconsueto tipo di pinzetta va bene per il singolo francobollo, ma per i blocchi (soprattutto se di carta non consistente o con poca resistenza sulla dentellatura) si potrebbero verificare afflosciamenti o piegature.

Luca
P.S.
Dal vecchio Forum - Contributo di Stefano (eurialo&niso).