Mistero in Via San Paolo a Ripa d'Arno!

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Cinzia62&
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Mistero in Via San Paolo a Ripa d'Arno!

Messaggio da Cinzia62& »

Ormai lo sapete, mi piacciono le storie, e se hanno
attinenza con la filatelia, ancora di più. :-)

Italia, primi del Novecento,

La Signora abitava in via San Paolo a Ripa D'Arno n°3,
piano secondo. Aveva tre figli ed era vedova di un colonnello.
Conduceva vita ritiratissima.
Al suo servizio teneva, solo per poche ore, una donna
conosciuta con il nome di "mutolina" per la difficoltà
che mostrava nel pronunciare parecchie parole e che
aveva l'ordine tassativo di non entrare nelle camere della
casa, sempre chiuse a chiave. Poteva accedere solo alla cucina
e al salone d'ingresso.
Quella mattina, molto presto, la signora ricevette un telegramma
diretto ad una certa Maria Arnolfi: " Maria sta male, partite, visita
imminente". La firma era composta di quattro vocali.
La signora quando lesse il telegramma quasi svenne.
I due figli che si trovavano in casa rimasero dapprima
molto perplessi, ma poi si diedero subito a fare le valigie
e partirono tutti e tre con grande fretta per un' ignota destinazione.

Chi erano la signora e i suoi tre figli?
Non credo sia difficile scoprirlo.
Alla prossima lo sarà ancora meno. ;-)
Ciao: Cinzia
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P. Neruda
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remo
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da remo »

storia con dettagli interessanti e quasi incredibili
Cinzia62& ha scritto: una donna conosciuta con il nome di "mutolina" per la difficoltà
che mostrava nel pronunciare parecchie parole


dote assai rara in una donna :mmm: ...
Remo Ciao:
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Cinzia62&
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da Cinzia62& »

remo ha scritto:storia con dettagli interessanti e quasi incredibili
Cinzia62& ha scritto: una donna conosciuta con il nome di "mutolina" per la difficoltà
che mostrava nel pronunciare parecchie parole


dote assai rara in una donna :mmm: ...
Remo Ciao:


:-) :-)
( Non farò commenti... :-)) ).
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maupoz
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da maupoz »

Ciao: Ciao:


montalbano e fazio.jpg



Ecco commisario,

la signora abita in via San Paolo a Ripa D'Arno n°3, piano secondo.

Ha tre figli ed è vedova di un colonnello.

Questa mattina, molto presto, ha ricevuto un telegramma
diretto ad una certa Maria Arnolfi, così mi ha detto il postino.

Poi, lei e due figli sono partiti con grande fretta per un' ignota destinazione.



Va bene Fazio,
continua a chiedere informazioni.


Ma , scusa Fazio,


tu che sei sempre così preciso


.............via San Paolo a Ripa D'Arno n° 3


............ dov'è esattamente, a Montelusa o a Mascalippa?


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Maurizio

"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
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Andrea61
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da Andrea61 »

Via San Paolo a Ripa d'Arno è, ovviamente, a Pisa.

Quello che non capisco è:

Quella mattina, molto presto, la signora ricevette un telegramma
diretto ad una certa Maria Arnolfi: " Maria sta male, partite, visita
imminente".


Quindi, o Maria Arnolfi è la signora, o Maria Arnolfi è "mutolina" (ma perché le mandano il telegramma dove era a servizio, visto che ci stava solo "poche ore"? e soprattutto, se il telegramma era diretto a mutolina, perché lo legge la signora?) o magari una figlia della signora.

O c'è una qualche situazione in cui uno può ricevere un telegramma diretto a qualcun'altro? (e leggerlo!)

Ad ogni modo, Google non conosce alcuna "Maria Arnolfi".
Andrea

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valerio66vt
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da valerio66vt »

A mio avviso Mutolina ha inviato il telegramma (firmato con 4 vocali e basta) e Maria Arnolfi è una delle tre figlie della signora.

Mutolina ha inviato il telegramma come destinataria la figlia stessa malata in modo che fosse aperto dalla madre.
Non riesco a comprendere come trovare chi siano gli altri 3 (madre e due figli maschi)..... :mmm:
Bell'enigma Cinzia..... :clap: :clap: :clap:

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Cinzia62&
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da Cinzia62& »

Eh si questo è un rompicapo degno di Montalbano :- :-))
E infatti:

La questura di Torino avvertì telegraficamente la questura di Pisa
di perquisire la casa. Il delegato ( forse Fazio? :-)) ) con alcuni agenti si recò subito per
eseguire l'ordine ma per quanto bussasse nessuno rispose.
Allora gli agenti salirono sul tetto con una scala a pioli e per
un lucernario raggiunsero le scale della palazzina. Forzarono le
porte delle camere chiuse con salde serrature e cosa trovarono? :-)

PS I tre fratelli divennero celebri, soprattutto uno di loro .....molto ricercato
anche filatelicamente parlando :-) .
Ciao: Cinzia
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Andrea61
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da Andrea61 »

Beh questo è come inizia la pagina di Wikipedia in inglese su Jean De Sperati:

Jean de Sperati was born 1884 in Pisa, Italy, ......


(vedi: http://en.wikipedia.org/wiki/Jean_de_Sperati, c'è anche la pagina in italiano, ma come al solito è molto meno dettagliata)

Forse nell'opera di Robson Lowe del 1955 c'è scritto che Jean, o meglio Giovanni, era figlio di un colonnello ormai defunto e di un'Arnolfi? :-)
Andrea

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Cinzia62&
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da Cinzia62& »

:clap: :clap: :clap: Andrea mi sono documentata con i giornali dell'epoca
che nel Marzo 1909 diedero ampio risalto alla faccenda.

Cosa trovarono quindi?
Una vera e propria officina per la fabbricazione di francobolli
esteri e nazionali antichi e contemporanei. Gli oggetti furono
trasferiti in questura: vari torchi, un tagliacarte, macchine tipografiche,
fasci di francobolli, rotoli di carta e vari quintali di bottiglie con acidi,
centinaia di negative fra le quali pure una con l'effigie di Vittorio Emanuele III
Alla prossima....
Ciao: Cinzia
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maupoz
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da maupoz »

Ciao:

maigret.jpg



Tranquilla, tranquilla, signora Maigret,
il caso lo seguirà quel giovane commissario
io che ho una certa familiarità con i fiumi gli ho fatto sapere di cercare a Pisa
anche se non capisco perchè abbiano dato l'indagine al commissariato di Vigata
in fondo questo Giovanni Desperati è poi venuto da noi, in Francia.


vvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv


montalbano e catarella.jpg



signori commissari Montalbano,
idda arrivò anonimamente anonima senza niscun emittente
è una foto di una casa di quella città dove c'è una torre pendenti che però non cade


via S.Paolo a ripa d'Arno 3.JPG


vedi.... hanno scontornato anche in rosso il secondo piano

vvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv


Sì, sì , confermo che erano quelli del secondo piano



A.G..jpg






Ciao: Ciao:
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Maurizio

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Cinzia62&
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da Cinzia62& »

:clap: :clap: Maurizio grazie! Chissà quali segreti o tesori nasconde
la soffitta o lo scantinato di quella casa!! :-)


Il tribunale aveva ordinato la perquisizione anche nella casa
del terzo fratello Mariano Dè Sperati residente a Torino
il cui risultato si ridusse al sequestro di cartoline hard
per l'esecuzione delle quali si era servito di minorenni.
Da parecchio tempo la questura di Torino e di Pisa
si scambiavano telegrammi per raccogliere il maggior numero
di dati e di informazioni intorno a quella che era una vasta
organizzazione di falsari, operante anche all'estero.
Era noto che a Torino circolavano francobolli falsi con
l'effigie di Vittorio Emanuele III
che potevano trarre in inganno anche gli esperti.
Soltanto guardando minuziosamente e a lungo i fregi i
contorni ed i lineamenti della figura, affioravano le differenze.
Ci volle un lungo lavoro paziente dei funzionari perchè
giungessero alla conoscenza di queste differenze. Dopo lunghe
indagini si scoprì che l'officina doveva trovarsi a Pisa e
un pò alla volta risalirono alla famiglia Dè Sperati i cui figli
Massimo e Giovanni si recavano spesso a Torino.
Il 12 Marzo 1909 i soci torinesi della banda che evidentemente
avevano ricevuto una "soffiata" avvertirono la
famiglia con un telegramma perchè scappassero prima della perquisizione.
Ciao: Cinzia
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Cinzia62&
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da Cinzia62& »

Giovanni Dè Sperati scrisse una lettera dalla
Francia, qualche giorno dopo, ai direttori di quotidiani
che la pubblicarono. E'un pò lunga, ma molto interessante.


Ill.mo Sig. Direttore
Le sarei oltremodo grato, se a completamento,
anzi a delucidamento di tutto quanto riguarda
la faccenda dei francobolli falsi, della quale
in questi ultimi giorni se ne sono occupati tutti i
quotidiani d'Italia, volesse pubblicare integralmente
quanto appresso nell'interesse della giustizia
e della verità

"Denunzie di informatori senza scrupoli, che non si peritano di usufruire delle calunnie a salvaguardia
dei loro interessi è ciò che rappresenta l'origine della faccenda.
La Polizia Italiana, forse appunto perchè da qualche tempo era venuta a conoscenza che esistevano in circolazione
francobolli in corso d'Italia falsi, si prestò in buona fede al giuoco di certi signori commercianti filatelici e credette
finalmente di aver distrigata la matassa facendo eseguirequasi contemporaneamente una perquisizione-riuscita senza
risultato a questo riguardo- nella dimora di mio fratello Massimo dè Sperati costì a Torino ed un'altra in quella ove
mi trovavo con mia madre e mio fratello Massimo a Pisa ed ove vennero rinvenute-nè poteva essere altrimenti- solo
lastre e copie di francobolli antichi, fuori corso destinati ad essere annullati o già annullati, vale a dire tutta merce
priva di qualsiasi valore postale, e che in riguardo allo Stato non rappresenta più che carta straccia. Ma ecco un'altra
notizia veniva a fare il giro di tutti i giornali: l'arresto di mio fratello Massimo a viareggio ( due giorni dopo la
perquisizione di Pisa) mentre aveva con sè due bauli e due valigie. cert'è che la questura subitamenteimmaginò
essere stataa merce compromettente con rapida selezione tolta dal nostro appartamento di Pisa. In seguito alla
perquisizione di alcuni bauli, però un'altra amara delusione dovette avere la Polizia contenendo essi: indumenti
biancheria,registri, francobolli solo usati e per collezione ed una buona quantità dei miei libri scientifici.
Non avevamo proprio nulla da nascondere e tutto lasciammo al suo posto. Solo immaginando un'assenza di alcuni giorni da
Pisa, indispensabile per chiarire la facenda, ci fornimmo di necessario, ed io, fra l'altro, detti largo posto ai
miei libri, dispiacendomi di staccarmi anche temporaneamente da essi.Vi ha di più: da comunicazioni continue che vengono
fatte dalle riviste di francobolli ai loro lettori, risulta ( vedi anche il massimo periodico francese: l'Echo de la Timbrologie )
che ogni francobollo dato con più del 40% di sconto sul prezzo dei cataloghi deve ritenersi per fac-simile,

rimpressione o riparato; ed anche in Germania, seguendo i filatelici la stessa idea, davano ordine a mezzo della
loro Handler Verein, alla stampa filatelica tedesca di non ammettere inserzioni di francobolli autentici, offerti
con uno sconto superiore al 30%. così avvertii i collezionisti noi offriamo la nostra merce che inviamo sempre in vista
prima di ricevere il denaro, col 70 e persino l'80 per cento di sconto, vale a dire prezzo di fac-simili, come lo provano
le corrispondenze da noi conservate. Sono quei sottintesi reciproci che nel commercio s'impongono, nè più e nè meno
come suolsi chiamare l'argento dorato o l'oro falso, oro doublè, oro americano.
Che non si riscontri in nessun nostro affare l'indizio di truffa, ciò risulta palese dal fatto che nonostante
questa ultima campagna dei nostri concorrenti fattaci,
alla proposta da noi avanzata a moltidei nostri clienti
di restituire loro il denaro, nessuno fra essi accettò come luminosamente si può con numerose lettere da noi
conservate dimostrare, anzi come documenti lo proverebbero parecchi dei nostri clienti continuarono a sollecitare
nuovi invii. E non è forse giusto che alcuni collezionisti preferiscano riempire le caselle di pezzi rari nei loro
album con delle splendide imitazioni pagate vil prezzo anzichè passarsi il lusso che non è lor permesso di
contribuire ad arricchire gli onesti commercianti. Per una ragione identica a quella c he fa vivere e prosperare
l'industria della gioielleria imitata.
Un solo appunto può esserci fatto: quello di aver abbandonato la nostra dimora di Pisa poche ore avanti la perquisizione;

ma questo appunto cade di per sè stesso se si considera che a ciò ci decidemmo per 2 ragioni semplicissime:
1° per evitare un'emozione dolorosa alla nostra vecchia madre, che, pur non entrando menomamente nell'affare
sarebbe potuta essere trattenuta per incompetenza [i]ed eccessivo rigore della Polizia.
2° considerando che a piede libero ci sarebbe stato assai facilitato il compito di dimostrare, anche a mezzo della
stampa,infondate le accuse mosseci.
Concludendo, io vorrei che l'Autorità si persuadesse che la nostra coscienza si sarebbe ribellata a qualsiasi
idea di falso men che lecito. E' quindi il caso che essa rivolga altrove la sua attività per assicurare alla giustizia
i vari fabbricanti e spacciatori di francobolli falsi
in corso. Ringraziandola per la ospitalità concessami
per questa mia, mi creda, Signor Direttore, di lei obbigatissimo.

Annecy, 17 Marzo 1909
Giovanni Dè Sperati


Cosa ne pensate?
Ciao: Cinzia
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byebye
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da byebye »

La difesa non fa una piega...
Una riflessione sotto voce: penso che, tutto sommato, non sia nemmeno tanto corretto parlare oggi di "falsi" De Sperati, ma si dovrebbe parlare più onestamente di "riproduzioni artistiche" De Sperati.
Il confronto con le riproduzioni dei gioielli lo trovo particolarmente suggestivo.

:-) Ciao:
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Andrea61
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da Andrea61 »

Io trovo più suggestivo il fatto che offerte di francobolli al 30% del valore di catalogo dovevano implicitamente considerarsi come offerte di riproduzioni ....
Andrea

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byebye
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da byebye »

Andrea61 ha scritto:Io trovo più suggestivo il fatto che offerte di francobolli al 30% del valore di catalogo dovevano implicitamente considerarsi come offerte di riproduzioni ....


Questo accadeva quando il valore di catalogo aveva un senso rispetto a quello di mercato...
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Cinzia62&
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da Cinzia62& »

Effettivamente mi sembra un'autodifesa irreprensibile. :-)
I suoi clienti a quanto pare erano consapevoli che stavano comprando delle "riproduzioni" per completare
ad un prezzo accessibile il loro abum.
La domanda che mi pongo ora è la seguente: se volessi cimentarmi in riproduzioni di francobolli :-) e le vendessi
come tali, oggi a cosa andrei incontro?

Ho cercato informazioni su Giovanni dè Sperati dal 1910 fino al 1940 ma non ho trovato nulla. Su internet si trovano
informazioni dal 1942....ma ho scoperto anche che si fa riferimento a pochissimi studi sul personaggio e tutti in
lingua inglese.
Le notizie su Internet sono inesatte e in contraddizione tra loro, addirittura si dice che fosse figlio di falsari e che si
fosse trasferito da bambino in Francia. Ma ciò che mi ha più stupito è che tutte le informazioni convergono nel datare i
primi francobolli De Sperati al 1910. E' mai possibile?

Si conoscono studi in lingua italiana?

Un'ultima domanda, ma non linciatemi :-) : secondo voi che francobolli avrà usato per inviare le lettere
ai giornali? ( era un mago anche nel riprodurre francobolli stranieri) :-)

Ciao: cinzia
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byebye
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da byebye »

Cinzia62& ha scritto:Effettivamente mi sembra un'autodifesa irreprensibile. :-)
I suoi clienti a quanto pare erano consapevoli che stavano comprando delle "riproduzioni" per completare
ad un prezzo accessibile il loro abum.
La domanda che mi pongo ora è la seguente: se volessi cimentarmi in riproduzioni di francobolli :-) e le vendessi
come tali, oggi a cosa andrei incontro?

Ho cercato informazioni su Giovanni dè Sperati dal 1910 fino al 1940 ma non ho trovato nulla. Su internet si trovano
informazioni dal 1942....ma ho scoperto anche che si fa riferimento a pochissimi studi sul personaggio e tutti in
lingua inglese.
Le notizie su Internet sono inesatte e in contraddizione tra loro, addirittura si dice che fosse figlio di falsari e che si
fosse trasferito da bambino in Francia. Ma ciò che mi ha più stupito è che tutte le informazioni convergono nel datare i
primi francobolli De Sperati al 1910. E' mai possibile?

Si conoscono studi in lingua italiana?

Un'ultima domanda, ma non linciatemi :-) : secondo voi che francobolli avrà usato per inviare le lettere
ai giornali? ( era un mago anche nel riprodurre francobolli stranieri) :-)

Ciao: cinzia


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Oggi verresti segnalata all'Osservatorio sui falsi... :holmes:

:abb:
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maupoz
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da maupoz »

Ciao: Ciao:

che differenza c'è tra riproduzioni e falsi?

il problema credo stia dopo il "primo passaggio"

1. sono un artista, eseguo riproduzioni perfette (tappabuchi di lusso) per i collezionisti di francobolli antichi, attuali e a richiesta
2. sono un collezionista, siccome voglio completare un certo periodo e non posso permettermelo, contatto il signotre del punto 1. ordinando quanto mi manca


Sicilia_Falsi_viennafil2012a.jpg



(preso da REGNO DI SICILIA - FALSI DI SICILIA - STUDIO - pasfil, argomento in trattazione)


1. sono un artista, eseguo riproduzioni perfette (falsi) per i collezionisti e non
2. sono un imbroglione, siccome voglio spennare un pò di polli, contatto il signore del punto 1. ordinando quanto mi serve
3. di miei annunci riempio la rete ......... trovato in una vecchia collezione .... non so stimare, fate voi..... .... ecc..... (così torniamo ai giorni nostri)


credo che se si dovesse intendere in "buona fede" , che fossero attuali od antiche (le riproduzioni), per evitare ogni ambiguità, sarebbe bastato stampare sul retro del francobollo "COPIA" o "FAC SIMILE"

il bel lavoro (di riproduzione) sarebbe rimasto, il buco della collezione si sarebbe ben tappato

... se poi qualcuno pensa che si sarebbe potuto cancellare la scritta .....

ah! ... ma allora :vampiro: :vampiro:

Ciao: Ciao:
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Maurizio

"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da Cinzia62& »

Si hai ragione Maurizio, la dicitura fac-simile sul retro eliminerebbe
le ambiguità. Ma come ben tutti sappiamo le ambiguità a volte fanno
comodo... :-)
Non temete! Non mi cimenterò nelle riproduzioni di francobolli,
non sono ancora così de-sperata.... :-)
Certo non so se in questo caso valga ancora la frase di lontana memoria
" Ed io sempre ho preferito tristo originale ad ottima copia" visto le
quotazioni dei francobolli dé Sperati....

Vale sempre invece, ne sono certa, un'altra celebre frase
alfieriana: " la forza governa il mondo non il sapere" , ma questa è tutta
un'altra storia....

Ciao: Cinzia
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Re: Mistero in via San Paolo a Ripa d'Arno

Messaggio da maupoz »

Ciao: Ciao:


ma guarda un pò........


... le combinazioni.........



cercavo il raro francobollo greco da 5 dracme che acquistò Philipp la Renotière von Ferrary ..... viewtopic.php?f=16&t=28599


quando invece mi imbatto in quella che credo la foto di un altro ..... gran filatelico



................. lui, i francobolli, più che cercarli ............. se li faceva............




de Sperati.JPG





N.B. quello ..... in alto a destra ..... mi raccomando!!!




Ciao: Ciao:
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