De la Rue - I primi dentelli di una neonata...

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Cinzia62&
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De la Rue - I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da Cinzia62& »

Per gioco racconta una storia,
tesse le trame della memoria
in terra lontana sacra a Vittoria

L'intreccio dei fili vuol dipanar,
culla di bimba ben bene osservar,
dentelli lontani si fanno forgiar.

Onore e tripudio allor si farà,
inciso specchio al regale papà,
Vittorio è il nome di Sua Maestà



Un figlio scrive al padre......

My dear Sir, Turin, October 28th, 1862

I leave this evening for Milan; after having visited the Lions. I shall
proceed thence to Genoa direct; from Genoa to Leghorn by land,
and thence by rail to Florence; this will occupy a week so that a letter
written two days after the receipt of this letter will reach me at Florence.
This day is the only one I have since my arrival. All the rest of the time
I have been "faisant l'antichambre," not in fact but in effect, that is,
I have been waiting the arrival of the minister, then I have had to wait for
an appointment, then I have had to discuss matters and finally to make
the proposals of which the enclosed are a rough draft
You will have learnt by telegraph that that for the preparation of dies
and forms has been accepted..............................................................
.................................................................................................................

Yours very sincerely,
Warren..................


Warren e poi quale sarà il cognome?
Il resto della lettera ( secondo me interessante ) alla prossima....

Ciao: Cinzia
Ultima modifica di Cinzia62& il 1 ottobre 2012, 21:37, modificato 1 volta in totale.
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Andrea61
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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da Andrea61 »

Cinzia62& ha scritto:Warren e poi quale sarà il cognome? :-)


Beatty non credo :-)

Per caso il papà si chiamava Thomas? :-)) :-))
Andrea

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Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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remo
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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da remo »

Anch'io come Andrea, penso sia il figlio del Signor "Della Strada" :-))
Remo Ciao:
remo Sostenitore del Forum dal 2011

"Vi è, nella passione per le antichità e la roba vecchia, una ricerca del mondo immutabile che altri persero morendo. Le cose e il paesaggio non si lamentano, non piangono, non sembra perdano nulla quando ci perdono".
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ANTONELLO
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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da ANTONELLO »

sarà lui? :-))

nuovo-1.jpg


Ciao: Ciao: Ciao:
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Cinzia62&
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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da Cinzia62& »

Siiiii.....De La Rue :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:



.......Now come to matters of instruction. The size of the bill of exchange
dies ( stamps ) will be that of our foreign bill, that is a multiple of a
postage stamp by 3. The head of the King of sardinia must be of such a
size as to admit of being used with the face looking lenghways of the
stamp or across the stamp; in other words, of the size of our fourpenny
head, not bigger
In order to clinch this order I have had to instruct Chevalier Perazzi as to
the manner of making temporary stamps. I visited the workshop of the
present contractor whom Count Spani ? has superseded, and I think I
saved him as I found him to be a man of great merit , and I advised
Chevalier Perazzi to retain him as the head of the stamp department ( an
Ormand Hill ) while I presumed to think that the Chevalier Perazzi might
possibly not find the general direction of the matter to interfere with his
engineering pursuits.
In order to draw away the wedge from Coun Spani ? I have promised to
prepare one postage stamp -die and plate without charge in order that
they may be prepared to throw up the agreement if there happens to be
the least hitch.
I called on Sir James Hudson but he is away.
Dr Muller's was good advice to bring the photographs here instead of
leaving them at Paris. Leverrier however, received me extremely well.
The fair copy and official acceptance in separate cover.
We are well; Chevalier Perazzi has done wonders for us. If the second
proposition is received we must treat him with the greatest consideration
because in all probability he will be sent to London William's point of the
wedge has been pretty well driven Home, but it is to him that we owe the
order. Mrs W. is therefore entitled to some profit on the sale of the bear's
skin
Kindest regards from all to all,
Yours sincerely,
Warren De La Rue


Ora.. non mi è molto chiara la parte più tecnica della descrizione per esempio quando usa le parole dies che dovrebbe essere la matrice e la parola forms....e il bill of exchange dies??
Accenna al Conte Spani, ma non era Sparre?
Dalla lettera si evince chiaramente che fu fondamentale Costantino Perazzi ai De LA Rue per vincere il contratto....e infatti in altre lettere è testimoniato il suo appoggio incondizionato.

La lettera è tratta dal libro: The De La Rue History of British & foreign postage stamps 1855 to 1901. Published for the Royal Philatelic Society London 1958 John Easton
Alla prossima.....
Ciao: Cinzia
Ultima modifica di Cinzia62& il 1 ottobre 2012, 21:14, modificato 1 volta in totale.
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maupoz
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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da maupoz »

Cinzia62& ha scritto:Ora.. non mi è molto chiara la parte più tecnica della descrizione per esempio quando usa le parole dies che dovrebbe essere la matrice e la parola forms....e il bill of exchange dies??



Cinzia :rosa: Ciao:

.. purtroppo non capisco granchè della lingua inglese

... fortunatamente mi soccorre F. Filanci che nel fondamentale "De La Rue a scuola di carte valori" .... riporta la traduzione della lettera (... pensare che il volume si può acquistare per circa 5,00 Euro !!)


Warre De La Rue scrive al padre Thomas....


"Il formato del conio per le marche per cambiali (di questo si parla, delle marche per le cambiali) sarà quello delle nostre marche per cambiali estere, ossia tre volte un francobollo.
L'effigie del Re di Sardegna dovrà essere di misura tale da potersi usare sia con las faccia rivolta nel senso della lunghezza della marca sia per l'altro verso; in altre parole, del formato dell'effigie del nostro 4 pence, non di più."



Ciao:
Maurizio

"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
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Cinzia62&
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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da Cinzia62& »

Grande Maurizio, :abb: grazie e un grazie anche a Franco Filanci, naturalmente! Certamente mi procurerò il suo libro. A tal proposito Maurizio ti chiedo gentilmente di guardare cosa traduce o cosa dice Filanci riguardo il Conte Spani ,così viene chiamato nella lettera

Quando ho letto la parola cambiali :desp: ...ho avuto come dire un rifiuto :desp: :desp:
ma come, pure qui con i francobolli? :-)) :-)) E invece non ho pensato alle marche fiscali che invece sono state l'oggetto della prima commessa dlle Poste Italiane e Inglesi per i De La Rue e questo nel libro è evidente....
Ma ora procediamo....

Nella notte del 29 Dicembre 1940 il quartier generale della Thomas De La Rue & Company Limited fu distrutto durante l'attacco sulla City of London. Gli edifici in Bunhill Row , che non avevano cambiato aspetto negli ultimi 80 anni, giacevano in rovina e tutti i macchinari erano gravemente compromessi. Si poteva pensare che la storia della Società che aveva retto la produzione dei valori postali emessi in Gran Bretagna, India e Colonie Inglesi durante il 19° secolo sarebbe scomparsa in quella fatidica notte. L'aria era carica di particelle di cenere di carta, banconote che svolazzavano e dappertutto montagne di carta che inevitabilmente giacevano nelle pozze d'acqua generate dagli efficentissimi pompieri. Ma miracolosamente ogni Day Book e tutti i libri della corrispondenza si salvarono. i Days Books contengono la storia delle migliaia di valori diversi stampati dalla fabbrica e le loro preziose informazioni sono completate dai Corrispondence Books.

image.jpg


Thomas De La Rue nacque nell'isola di Guernsey il 24 Marzo 1793. Cominciò a lavorare fin dall'età di dieci anni in una stamperia e nel 1816 decise di cercar fortuna a Londra. era uomo dotato di genio e inventiva e cercò da solo ciò che non poteva trovare altrove. Costruì una macchina per produrre buste che gli permise di soddisfare le enormi richieste che seguirono l'avvento della Penny Post. Comiciò a stampare i fiscali per l'Inland Revenue dal 1853 e francobolli dal 1855.
Ma nei documenti scritti il nome di Thomas de La Rue apparie pochissimo, si fa riferimento a lui solo in una volta, nel 1862 nella lettera citata dove warren, il figlio, riporta a lui da Torino i progressi delle trattative in Italia e le istruzioni per i nuovi fiscali italiani.Muore nel 1866.
Warren il suo successore fu davvero persona formidabile. Nel Luglio del 1846 in due articoli apparsi sul Chambers' Edinburgh Journal vengono descritti i vari metodi di produzione, l'organizzazione della fabbrica a Bunhill Row,e l'officina per la riparazione delle macchine .

" Ci si avvicina al primo dipartimento come se fosse una specie di mulino per macinare i colori e materiali per la smaltatura e in due appartamenti al piano di sopra c'è un laboratorio con storte , miscugli e un deposito con bottiglie sufficienti ad avviare un negozio di farmacia: c'è anche una biblioteca che contiene libri Inglesi e Francesi di chimica....La galvanoplastica applicata alle matrici dei francobolli,processo in genere non ancora conosciuto, è applicato qui quotidianamente. Mr de La Rue produce una piastra galvanica in rame dal miglior pizzo di stoffa ed è stato quindi in grado di trasferire l'effetto del pizzo alla stampa a colori.......è curioso che un tessuto delicato, preso da un cappello di donna , per mezzo di acidi e altri materiali assieme all'azione elettrica, possa essere usato per produrre una solida piastra di rame da cui riprodurre facilmente la trama originale ..."



Forti eh questi De La Rue?

Ciao: Cinzia
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maupoz
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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da maupoz »

Cinzia62& ha scritto:[i] ...La galvanoplastica applicata alle matrici dei francobolli,processo in genere non ancora conosciuto, è applicato qui quotidianamente. Mr de La Rue produce una piastra galvanica in rame dal miglior pizzo di stoffa ed è stato quindi in grado di trasferire l'effetto del pizzo alla stampa a colori.......è curioso che un tessuto delicato, preso da un cappello di donna , per mezzo di acidi e altri materiali assieme all'azione elettrica, possa essere usato per produrre una solida piastra di rame da cui riprodurre facilmente la trama originale ..."



Cinzia Ciao: :rosa:


hai usato il traduttore??


mi sa che qui ha fatto le bizze




.... pizzo di stoffa .....per produrre la lastra galvanica in rame ... :preo: :preo:


montalbano.jpg




:preo: :preo:



rami.jpg




(occhio ai fotomontaggi!!!) :holmes: :holmes:



Cinzia,

puoi riportare il testo originale???



.... chissà che qualcuno non ci aiuti a tradurlo correttamente



:mmm: :mmm: :mmm:


... che sia il pizzo della signora Harmonie, del RPSL????



.... non sforzatevi, questo è un messaggio in codice, se si ricorda, lo può capire solo una persona......


Ciao:
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Maurizio

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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da Cinzia62& »

No Maurizio non sto traducendo con il traduttore, :desp: ...certo il processo è iinnaturale
Il testo riporta
processes for electrotyping ,not generally known, are daily operation

L'electrotyping è un processo usato anche per la stampa ma non solo e in Italiano è tradotto
come galvanoplastica
il testo parla di lace che è il pizzo fine

Mr de La Rue has carried his art to produce an electrotype plate, in copper, from
the finest lace, and has hence been able to impart the effect of lace to printing
in colours. How curious that a piece of delicate tissue taken from a lady's cap
by means of troughs acids and other materials along with electric action be made to produce
a solid plate of copper...

Ciao: Cinzia
Ultima modifica di Cinzia62& il 29 settembre 2012, 15:38, modificato 1 volta in totale.
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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da Cinzia62& »

Il processo non è spiegato ma penso sia il seguente
1 prendere il calco della stoffa su un materiale morbido come la guttaperca( immaginate il pongo con cui giocavamo da bambini)
2 preparare la superficie del materiale per essere ricoperta di rame per via galvanica ( di solito con della grafite)
3 far depositare il rame sulla superficie del calco ( galvanoplastica)
4 usare la lastra di rame così ottenuta come matrice per la stampa
Qualcuno potrebbe confermare o bacchettarmi sull'interpretazione? :pray: :pray:
Ciao: Cinzia
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maupoz
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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da maupoz »

Cinzia62& ha scritto:No Maurizio non sto traducendo con il traduttore, :desp: ...certo il processo è iinnaturale



scusa Cinzia .... era più che altro una battuta (non sembre riescono bene!)

rispetto alla tua ricostruzione del processo credo sia da rivedere il punto 1


Accipicchia…. bel problema non capire l’inglese!

dunque Mr de La Rue produce una piastra galvanica in rame dal miglior pizzo di stoffa ???

Ma nemmeno il celebre Fulcanelli ci sarebbe riuscito…


Fortunatamente la signora Harmonie (su chi sia la signora Harmonie non sforzatevi che tanto non ci potete arrivare) letta la e-mail che le avevo inviato, per il tramite di un comune conoscente mi invita a questa riflessione:




dear Maurizio
lace significa proprio merletto.

Evidentemente i De La Rue (che qualche segreto dovevano averlo - not generally known - e se lo tenevano ben stretto) usavano un merletto bagnato di acido e appoggiato su una lastra metallica per ricavarne un'impronta che ne riproduceva gli intricati disegni senza dover fare la faticaccia di incidere il tutto al bulino.


Tieni presente che i De La Rue, prima di diventare stampatori di francobolli e carte da bollo si erano fatti una fortuna stampando carte da gioco (le loro prime carte da gioco sono del 1832) e cancelleria di vario genere: dai calendari ai biglietti decorati e alle buste, anch'esse decorate; il disegno d'un merletto poteva essere un ottimo soggetto per la decorazione di cancelleria per signore, per le quali stampavano carnet de ball, agendine e libretti per note (i Moleskine vittoriani).




... ecco..... questo è una lavorazione segreta che utilizzavano gli stampatori italiani....


la-banda-degli-onesti-carta.jpg




P.S.
... tanto per fare un esempio

.....non capivo cosa fossero of troughs acids


secondo il traduttore automatico ........gli acidi trogoli…... :uah: :uah: :uah: :uah:


....... signor Fulcanelli ...... stia tranquillo...... tra poco finisco questo intervento




Dante.jpg



o stò signor Maurizio.... o come l'è ignorante ....


Trogolo è un termine di origine longobarda con cui si indica una vasca costruita dall'uomo, in genere di forma quadrangolare, realizzata in legno, pietra o mattoni, allo scopo di raccogliere acqua piovana, lavare indumenti, spegnere la calce, o raccogliere materiali di varie lavorazioni.


Ciao: Ciao:
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Maurizio

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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da Cinzia62& »

Maurizio :abb: sono d'accordo con te l'Inglese tecnico che usa termini oggi desueti è peggio di un :desp: ....rompicapo. :desp: ...e il traduttore di google certo non aiuta :uah: :uah: :uah:

Mi è stata suggerita la stessa cosa che stai dicendo tu, cioè che l'impronta iniziale venisse creata bagnando d'acido il merletto e mettendolo su una lastra metallica, che veniva così incisa "all'acquaforte" per poi partire col processo Guttaperca/elettrodeposizione. L'impronta diretta del merletto sulla guttaperca avrebbe il problema della non complanarità dei rilievi . Inoltre l'abbondante presenza di acidi confermerebbe questa seconda ipotesi

Sto pensando che i De La Rue sono così belli perchè in effetti sembrano dei merletti! :-)

La descrizione continua dicendo che con l'electrotyping una piccola incisione può essere moltiplicata a proprio piacere,
cosicchè per avere un intero foglio stampato con campioni ripetuti si ha bisogno solo di incidere un singolo quadrato.
Avendo l'electrotype la possibilità di fare ripetizioni dell'originale, queste sono tutte unite insieme così da formare la superficie da stampare.

So che sto camminando su un terreno difficile, la corrispondenza e le note sui Days Books che riguardano le trattative incessanti e i rapporti con il Governo Italiano nelle varie fasi che sono riportate sul libro di John Easton non sono sempre di facile lettura. Spesso riportano termini tecnici oggi desueti Cercherò di tradurre in modo letterale per rimanere più fedele al testo originale Spero di non cadere in trappola....



Warren nella corrispondenza con il l'Italia mostra sense of humour e nello stesso tempo un grande carisma. E' l'indiscusso "boss" della Company,dimostra efficienza, sangue freddo, è il tipo di uomo insomma che sa affrontare ogni situazione con il giusto equilibrio. Fu insigne chimico e astronomo. Sicuramente ebbe un ruolo importante nel mettere a punto le nuove tecniche di stampa tipografica per le quali ottennero nel 1855 la commessa dal Governo Inglese per la produzione del fourpence. Rispetto al processo ad incisione usato per One Penny e il Twopence di Perkins, Bacon & Co, i De La Rue vantavano il fatto che i loro special inchiostri ad acqua avrebbero scoraggiato i tentativi di riutilizzare i francobolli una seconda volta con la cancellazione degli annulli. Inoltre con il metodo Perkins, Bacon la perforazione dei fogli iniziata nel 1854 ,che veniva fatta dal Direttivo dell'Inland Revenue a Somerset House, era molto difficoltosa, poichè la necessità di inumidire la carta, causava la restrizione dei fogli una volta asciutti e la dimensione variava quindi tra un foglio e un altro. Risultava difficile quindi sistemare i fogli sulla perforatrice a pettine...i de La Rue non avevano la necessità di inumidire la carta nel loro processo

Il fratello William nel libro è descritto come an Elizabethan, born out of his age, possiede il fascino di un Cavaliere.....
La corrispondenza con l'Italia si apre con una lettera di William il 10 Ottobre 1862 al Ministro delle Finanze a Torino, Quintino Sella, dove compare l'indirizzo di provenienza da Bunhill Row sebbene sia chiaro che William fosse a Torino in quel periodo.

Riferendomi alla comunicazione verbale che ho già avuto con Sua Eccellenza,
ho l'onore di sottoporre le seguenti proposte per la produzione di postali e
altri francobolli per il Re d'Italia per un contratto di sette anni.
1st. La mia fabbrica si impegnerà a produrre valori postali della dimensione
dei Valori Postali Inglesi, con il ritratto del Re o qualsiasi altro emblema approvato,
a far si che la qualità del manufatto sia in ogni aspetto uguale ai Francobolli Inglesi,
al prezzo di 9 pence per mille , impacchettati e spediti da Londra a porto franco.
Si impegna a produrre i francobolli sotto la supervisione di un agente del
Governo Italiano a Londra e a stampare su carta filigranata e con perforazione.
2nd. noi forniremmo anche marche per ricevute al prezzo di uno scellino e mezzo penny
per mille, lo stesso prezzo che chiediamo per le marche del Governo Inglese.
Se Sua eccellenza è dell'opinione che sia meglio avere i francobolli [i]prodotti in Italia
noi siamo in grado di fornire tutto il necessario mat
rici e lastre
e rivelare tutti i passaggi dei nostri processi per la somma di 2900 sterline.
La somma include ciò che segue e rappresenta il costo approssimativo
Ogni tipo ( each forme ) sarò stampato in numero da 50 a 80,000 Se
sua Eccellenza vorrà accettare la seconda proposta ci impegnamo a fornire personale
competente per il primo periodo fino a che i vostri stampatori diventeranno sufficientamente
esperti e una delle nostre fabbriche, senza ulteriori costi, si impegnerà a sovrintendere alla produzione
nel primo periodo e noi garantiamo che i francobolli prodotti dal Governo sotto la nostra
supervisione saranno uguali in tutto a quelli prodotti da noi a Londra
[/i]


Original Dies: £200
Process: £500
2 Printing Presses made expressly for stamp work: £176
Inkink Tables, Rollers, etc: £50
Electrotype Apparatus: £80
Necessary Tools: £60
8 Forms for Printing, that is one each of the 8
duties @120/- : £960
Perforating Machine : £450
Chill Cast Steel Rollers for stamps after printing: £350
_____
£2,826
Sundries: 74
£ 2900
_____

Dalla lettera si può constatare come già dai colloqui preliminari dei de La Rue con il Governo Italiano fosse emerso che lo scoglio
maggiore da superare era la produzione di francobollli italiani al di fuori dell'Italia stessa.
Infatti in altre due lettere che raccolgono le negoziazioni preliminari con il Governo non viene più presa in considerazione
l'eventualità di produrre i francobolli a Londra.
Ciao: Cinzia
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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da maupoz »

Cinzia62& ha scritto:Original Dies: £200
Process: £500
2 Printing Presses made expressly for stamp work: £176
Inkink Tables, Rollers, etc: £50
Electrotype Apparatus: £80
Necessary Tools: £60
8 Forms for Printing, that is one each of the 8
duties @120/- : £960
Perforating Machine : £450
Chill Cast Steel Rollers for stamps after printing: £350
_____
£2,826
Sundries: 74
£ 2900
_____





Conii originali: £200
Procedimento: £500
2 macchine preparate espressamente
per la stampa dei francobolli: £176
Tavole per l'inchiostrazione e rulli £50
Apparecchiatura elettrotipica £80
Attrezzatura: £60
8 tavole di stampa, una per ciscuno degli 8 tagli (...di fb) £960
Perforatore: £450
Rulli di acciaio temperato per la calandratura
dei francobolli dopo la stampa : £350
_____
£2,826
Imprevisti: £ 74
£ 2900
_____



Ragazzi... ma tutta stà roba???


totoonesti4bis.jpg



eppoi stì Inglesi sono accorti...

.... sicuramente si accorgeranno che qualcosa non va

.... specialmente se li paghiamo con banconote da 100.500 Lire

Ciao:
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Maurizio

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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da ANTONELLO »

Chiedo scusa a tutti, :OOO:
ho postato una foto presa da un libro completamente sballato,
in realtà il vero Warren è questo :-))

220px-Warren_de_la_Rue.jpg


Ciao: Ciao: Ciao:
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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da Cinzia62& »

Eh si e' una bella lista lunga quella presentata dagli Inglesi
e soprattutto sono tanti bei soldini.. :-)

Restava il problema di appoggiarsi ad una fabbrica Italiana che
potesse fornire la manodopera necessaria.
" Nel caso Sua Eccellenza decidesse di riadattare una fabbrica per la
produzione dei conii e delle lastre , mi permetto di suggerire che la
persona da istruire, abbia una buona familiarità con le scienze applicate,
specialmente meccaniche e chimiche, oltre ad essere un artista"


Gli Inglesi erano senz'altro accorti ma lo era anche Quintino Sella,
Ministro delle Finanze, sicuramente un osso duro
Fatto sta che il 13 Ottobre 1862 William manda un telegramma a
Thomas de La Rue dove dice di aver finalmente ottenuto l'ordine ma
solo per la Testa Originale e il Punzone.
il telegramma è confermato da una nota data a William dal Ministro il 14
Ottobre:
Con la lettera presente il sottoscritto consegna l'ordine nelle vostre mani
per incidere i punzoni da usare per le stampe.
I punzoni dovranno raffigurare la testa del Re con un cerchio di 16
millimetri di diametro circondato da un cerchio distante 2 millimetri con
le parole Vittorio Emanuele II , Re D'Italia.


Vi ricordate la lettera del 28 Ottobre di Warren al padre da Torino con cui siamo partiti?
You will have learnt by telegraph that that for the preparation of dies and forms has been accepted.
Si
riferiva proprio a questo contratto


Work proceeded with the die for the fiscal e nel libro per la prima ed
unica volta viene riportata la traduzione in Italiano ( Marche da Bollo ),
forse l'autore voleva rimarcare questo aspetto poichè inizialmente i De La Rue
avevano pensato a dei fiscali
Una prova ( Proof) della testa del Re venne spedita a Sella il 18
Novembre 1862 " il conio è stato solo abbozzato ( is in a very unfinished state )
ma abbastanza per dire che le premesse sono buone"

Poco dopo il Ministro chiede le specifiche richieste per avviare la
fabbrica in Italia
I dettagli vengono spediti il 28 gennaio 1863 con a proof of the "Lira Una"
" I send you a proof taken today of the " Lira Una " die ma si
dice anche che sarà considerevolmente migliorata " but it will be
considerably improved ...by the final touches I shall give it"




Questi sono i dettagli richiesti per la fabbrica

Production of Stamps and Dies

Engravers' room: ft 20 x ft10 = 200 square ft
Furnace: ft 20xft10= 200 square ft
Prep. room, including iron safe : ft16 x ft16 =256 square ft
Electrotyping room : ft20 x ft20 = 400 square ft
Press room : ft 20 x ft 10 = 200 square ft
Engineers' shop: ft 20 x ft20 = 400 square ft
-----------------------
1,656

For the Manufacture of Stamps

Printing room : ft 30 x ft 20 = 600 square ft
Rolling room : ft 20 x ft 20 = 400 square ft
Gumming room : ft 40 x ft 30 = 1,200 square ft
Drying room : ft20 x ft 10 = 200 square ft
Store room: ft20 x ft 20 = 400 square ft
------------------------------
2,800

A building ft 50 x ft 20 ----4 stories high with an outbuilding for the
Furnace would suffice.


Il 2 Marzo 1863 Warren de La Rue mandò alcune prove proofs
delle nuove lastre per i fiscali (of the new printing plates for the fiscal stamps).
Nella sua lettera per la prima volta contempla la possibilità di
stampare parte dell'ordine dei francobolli a Londra prima di consegnare
le lastre

" Ci siamo accorti che potremmo affrettare l'emissione dei francobolli,
se ci fosse permesso di stampare ,gommare e perforare un certo
quantitativo di fogli prima di inviarvi le lastre......la stampa di questi
francobolli avverrebbe sotto lo stesso sistema di controllo che
riserviamo per il nostro Governo e sotto la supervisione di un Agente
nominato da Sua Eccellenza
E' sottinteso che stamperemo i francobolli in inchiostro ad acqua così
che possa essere distrutto nel caso si volesse cancellare l'annullo.
Abbiamo stampato le prove ( delle quali sei sono state richieste ) in
inchiostro nero cosìcchè non possano essere confuse con i francobolli
da mettere in vendita".


Per troppo tempo i De La Rue si erano concentrati sulla produzione dei
fiscali per l'Italia, ma qualcosa cominciò a cambiare.....
Ciao: Cinzia
Ultima modifica di Cinzia62& il 1 ottobre 2012, 9:55, modificato 1 volta in totale.
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fildoc
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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da fildoc »

Merletto...
Probabilmente il termine è usato in modo figurato.....
Indicando un disegno fine e intricato come una trina....
Non credo alla stoffa.

Quanto poi all'incisione, questa sì avveniva inizialmente su flani di cartone umido e poi successivamente (per il LombardoVeneto circa nel 1855)
sui derivati del caucciu' che avevano una resa migliore.

Il trogolo (che qui nel veneto indica anche la mangiatoia del maiale!) in questo caso penso indichi le vasche del bagno con i reagenti,
per capirci, nè più nè meno, come quelle che usano i fotografi per le pellicole.
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


ciao
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Cinzia62&
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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da Cinzia62& »

Ciao Massimiliano
per quanto riguarda il merletto si dice proprio : "...to produce an
electotype plate, in copper, from the finest lace, and has hence been
able to impart the effect of lace to printing in colours. How curious that a
piece of delicate tissue, taken from a lady's cap, can, by means of
troughs, acids, and other materials ,along with electric action, be made
to produce a solid plate of copper from which the pattern of the original
can with facility be printed.
"
E' innegabile che ci si stia riferendo proprio a della stoffa come materia
prima la cui trama finissima si vuole replicare sulla stampa. Il processo
sembra strano ma i De La Rue dovevano essere certamente in
possesso di tecniche segrete ( not generally Known )
Teniamo presente che Warren fu un chimico insigne e uno scienziato
riconosciuto
He was a chemist with an international reputation, President of the
Chemical Society, President of The Royal Astronomical Society , Fellow
of The Royal Society.

Io non ho competenze in materia, ho solo cercato di interpretare il
processo, ma da alcune segnalazioni che ho ricevuto da persone molto
competenti, l'interpretazione corretta condurrebbe proprio all'uso del merletto
Ciao: Cinzia
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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da fildoc »

Non vorrei aver fatto confusione....
Praticamente sostenete che i fregi floreali (segnati in rosso) sono tratti da dei merletti tolti da un cappello ?
Sarebbe formidabile quanto incredibile!
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maupoz
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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da maupoz »

fildoc ha scritto:Non vorrei aver fatto confusione....
Praticamente sostenete che i fregi floreali (segnati in rosso) sono tratti da dei merletti tolti da un cappello ?
Sarebbe formidabile quanto incredibile!




caro fildoc

mandrake 2.jpg


cosa si può definire incredibile???



comunque NO,


i fregi floreali che hai indicato non erano ricavati dai merletti ma da un'incisione a bulino della lastrina d'acciaio



Cinzia ha riportato due articoli apparsi sul Chambers' Edinburgh Journal del luglio 1846

come ho scritto nel precedente intervento i De La Rue, prima di diventare stampatori di francobolli e carte da bollo si erano fatti una fortuna stampando carte da gioco e cancelleria di vario genere; il disegno d'un merletto poteva essere un ottimo soggetto per la decorazione di cancelleria per signore, per le quali stampavano carnet de ball, agendine e libretti per note.....




.... certo, avremmo potuto avere anche dei merletti quadrati....




Glo_punzone.jpg





Ciao: Ciao:
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Maurizio

"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
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Cinzia62&
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Re: I primi dentelli di una neonata...

Messaggio da Cinzia62& »

Vorrei precisare che le informazioni relative alle tecniche di stampa usate le ho
solo tradotte cercando di rimanere il più possibile fedele al testo originale.
Ho cercato di comprendere il processo ma non ho le conoscenze per fare
ulteriori considerazioni Non ho trovato menzionati i prodotti i su cui si
applicava la tecnica "del merletto" ma credo, come specifica Maurizio, che i merletti
servissero per produrre cancelleria di " gusto" vittoriano e non gli angoli dei francobolli.
Il riferimento alle tecniche dimostra il Know How della Company

Il 14 aprile 1863 Leonard C. Wyon , famoso incisore , mandò la seguente lettera a Warren
" Siccome è necessario che il conio per il valore Postale del Re d'Italia sia fatto a breve,
se deve essere fatto, mi piacerebbe cominciare il lavoro direttamente, a mio rischio,
o piuttosto per mio semplice piacere, poichè sarei oltremodo deliziato nel preparare una bozza di una testa
così importante: così se avete del materiale per il ritratto- medaglie, busti o fotografie-
ve ne sarò molto obbligato se me li farete avere prima dell'ordine definitivo,
cosìcchè possa dedicare il mio tempo libero, questa settimana, al modello".


Il 21 Aprlie Warren scrive a Wyon
"Con rispetto per la testa del Re D'Italia , questa dovrebbe essere di una dimensione tale
da essere contenuta nello stesso spazio racchiuso della Regina, con una piccola parte di collo tagliato.
Ciò permetterà alla testa di occupare lo stesso spazio della Regina visto che non è
necessario che appaia con lo stesso lungo collo" :-)

Il 4 Maggio Wyon scrisse a Warren"
Mando il punzone del Re D'Italia e spero sarà di vostra soddisfazione.
Sarò ansioso di vederne la prima impronta su carta. "

L'autore del libro commenta questo passo dicendo che l'uso della parola punzone non necessariamente
implica che avesse inciso già direttamente il disegno, sebbene in questo periodo le
lettere e gli ornamenti fossero incisi direttamente sul punzone ".

Questa lettera è seguita, nel libro della Corrispondenza, da un foglio intitolato " Disegni dei francobolli Postali numero otto "
I disegni consistono di saggi per valori diversi basati sulle prove di Wyon.
Una nota in Italiano sul numero 3 conferma che fossero stati preparati a
Torino"



E' documentato che il 30 giugno vennnero fatturati il conio e le lastre per i francobolli .
De La Rue charged 800 £ for a ' Punch No.2', eight special dies, and eight printing plates of 400 multiples.
La prima consegna di 2,400,000 francobolli viene fatturata a 9d. per 1,000 il 20 Agosto 1863,.
Ci sono poi consegne a brevi intervalli l'ultima fattura per questi francobolli è datata 29 novembre, 1864.
Il 29 0ttobre 1864 Perazzi mandò un telegramma a William De La Rue "Prego sospendere la stampa dei francobolli ,
fatemi sapere il quantitativo di carta rimasta".
Il motivo lo scopriremo...
Ci furono più di 43 spedizioni e in totale :
One co, 115,746,100
Five ci, 38,405,700
Ten ci, 39,462,500
Fifteen ci, 143,292,200
Thirty ci 3,754,100
Forty ci, 11,555,300
Sixty ci 3,173,900
Two Lire 1,049,600


L'ordine per il due Centesimi fu negoziato da William e in una lettera del 2 Gennaio 1864
Warren scrive di aver già in mano il disegno. Il conio e la lastra furono fatturati l'8 Dicembre 1864
per 100£ e la prima consegna avvenne il 3 Febbraio 1865, le altre consegne furono il 13
Febbraio e il 18 Febbraio per un totale di due milioni di francobolli

In alcuni passi del libro si sottolinea che queste forniture avrebbero soddisfatto
i bisogni del Governo Italiano per un lungo periodo.
In effetti non vi sembrano quantità enormi?
Ciao: Cinzia
Giochi tutti i giorni con la luce dell'Universo....
P. Neruda
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