Sta molto attento all'utilizzo dei PM in RSI: ci fu innegabilmente un uso "filatelico" per fini meramente collezionistici.
Qualche anno fa tra i primi esemplari ritrovati su busta si registrarono cifre da capogiro (fino al migliaio di euro) sul mercato, per poi ridursi costantemente nel tempo, mano a mano che nuovo materiale diveniva noto.
Io ho trovato, ad esempio, espressi affrancati con valori PM usati in RSI, ma non mi hanno convinto: alcuni si son rivelati filatelici, altri avevano l'aria di poterlo essere.
Sta a te giudicare.
Ti invito, però, a non credere facilmente alla storia delle affrancature occasionali generate da militari tornati a casa in licenza che spedivano con i valori riportati dal fronte bellico: è una favola che sento ripetere troppo spesso per esser sempre credibile, qunado al contempo v'è certezza della diffusione di questi valori ai collezionisti del tempo dapprima a Roma, poi a Venezia...
Occorre usar buon senso e aver chiaro cosa si preferisca collezionare: francobolli su busta o storia postale?

Il Sassone ne dà una quotazione filatelica, per cui potrebbe esser utile consultarlo per quel fine specifico: mi domando quanto, però, possan esser attendibili le valutazioni su busta del catalogo in quel periodo; a tal proposito ricordo a Verona il parere di un esperto che suggeriva, per la dignità/credibilità dell'opera, di eliminare da essi definitivamente la quotazione su busta, così da evitare il prolungarsi di equivoci poco piacevoli e poco seri tra filatelici e storici postali.
Tu che ne pensi?
