Annullo speciale Esposizione Milano 1906
Annullo speciale Esposizione Milano 1906
Un caloroso saluto a tutti gli amici del Forum.
Vi propongo l'annullo che fu utilizzato nell' ufficio postale temporaneo all'interno del complesso dell'
Esposizione di Milano del 1906.
E' una timbratura con due tondoriquadrati affiancati: MILANO ESPOSIZIONE (2).
Gradirei conoscere il vostro parere riguardo quest' annullo.
In particolare se ritenete si tratti di un meccanico ed eventualmente di che genere.
Il (2) lascia supporre che magari ci fosse anche un (1) o magari un (3).
Ne sapete qualcosa?
Spero qualcuno mi sappia dare una risposta.
Vi ringrazio e saluto
Maurizio
Vi propongo l'annullo che fu utilizzato nell' ufficio postale temporaneo all'interno del complesso dell'
Esposizione di Milano del 1906.
E' una timbratura con due tondoriquadrati affiancati: MILANO ESPOSIZIONE (2).
Gradirei conoscere il vostro parere riguardo quest' annullo.
In particolare se ritenete si tratti di un meccanico ed eventualmente di che genere.
Il (2) lascia supporre che magari ci fosse anche un (1) o magari un (3).
Ne sapete qualcosa?
Spero qualcuno mi sappia dare una risposta.
Vi ringrazio e saluto
Maurizio
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maurizio
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Re: annullo speciale esposizione milano 1906
cesare ha scritto:Ne sapete qualcosa?
Ciao Maurizio,
nell'attesa di altri e ben più autorevoli


Luca
*********************************************************************
1906 - Inaugurazione del Traforo del Sempione - Esposizione internazionale di Milano
Quella mostrata è una delle più famose immagini nel mondo dell'erinnofilia: l'inaugurazione del Traforo del Sempione di G.M. Mataloni.
Il bollo emesso nel 1906 rappresenta un gruppo allegorico davanti all'ingresso della galleria del Sempione.
La serie è costituita da 4 valori (cat. Malorzo n. 06-16a(d)):
Azzurro scuro, verde oliva, rosso, rosso bruno, oltre ad un valore azzurro su carta azzurrina.
La serie è stampata da Italian Banknote di Roma ed è stata individuata di recente un'emissione qualificata come Bradbury (prova) (cat. Malorzo 06-17).
Sono note inoltre delle riproduzioni probabilmente private (cat. Malorzo 06-18).
L'Esposizione di Milano è fra le più ricche come iconografia. Le cartoline ad esempio sono centinaia.
In ambito postale, furono attivati due uffici postali all'interno dell'Expo che usarono 2 annulli pseudomeccanici e ben 8 tipi diversi di annulli manuali, e fu anche usata una targhetta commemorativa. Il tutto è riportato nel Catalogo degli annulli speciali italiani 1871 – 1920 edito dall'ANCAI.
Ecco un altro esemplare della serie, in azzurro scuro, nel suo uso naturale come "chiudilettera":
Da ricordare anche l'altra serie di erinnofili emessa per l'Esposizione di Milano che riproducono la stessa illustrazione del manifesto di Leopoldo Metlicovitz:
Il bollo soprastante risulta riprodotto in 4 colori (a quelli riportati si aggiunge il rosso mattone). E a completare il panorama c'è un terzo soggetto, sempre di Metlicovitz, n. 06-21 cat. Malorzo, riprodotto con cornice verde e azzurra.
Allo stato attuale non è possibile distinguere quale possa essere stato l'ordine cronologico delle 3 emissioni in quanto manca una sufficiente quantità di materiale viaggiato.
L'Italian Banknote Company e l'Officina Calcografica Italiana sono la medesima stamperia, nata su iniziativa di Ettore Calzone, già capo degli stampatori dell'OCV quando fu istituita. L'Officina Calcografica fu poi acquistata dall'American Bank Note Company di New York, che ne fece la sua filiale italiana. E ben noto che il primo francobollo calcografico italiano, il Michetti, fu stampato da loro ma era stato inciso da Robert Savage, molto probabilmente negli Stati Uniti.
Dal Forum di F&F – Dicembre 2006
Contributi di Ennio (posterstamp), Paolo Guglielminetti e Michele Caso
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Re: annullo speciale esposizione milano 1906
Scusate ma l'immagine è proprio scadente.
Purtroppo ora non ho il tempo di postarne un' altra migliore.
Devo andare.
Domani vedrò di rimediare. Ciao a tutti. Maurizio
Purtroppo ora non ho il tempo di postarne un' altra migliore.
Devo andare.
Domani vedrò di rimediare. Ciao a tutti. Maurizio
maurizio
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Re: Annullo speciale Esposizione Milano 1906
Dalla prefazione del "Nuovo Gaggero" Catalogo dei Bolli tonto -riquadrati del regno d'Italia.
I Bolli Duplex.
Quando erano entrati in uso i bolli numerali, sulle corrispondenze (meno che sulle stampe) dovevano essere apposti due bolli. E ciò, se non dava molto fastidio ai piccoli uffici, ove la mole di lavoro non era eccessiva, causava difficoltà del lavoro negli uffici più importanti, dove la corrispondenza era davvero tanta. Le Poste decisero di somministrare alle Direzioni ed agli uffici di stazione più importantiuna macchina per la bollatura, la quale al vantaggio della celerità accoppia quello di imprimere sulle corrispondenze una impronta ben nitida del bollo.
La macchina imprimeva i due timbri accoppiati incisi in un'unica placchetta, con ambedue le mani si sistemavano le corrispondenze da bollare e con un colpo di pedale s'imprimeva il bollo.
Naturalmente per chi non ne fosse a conoscenza l'inventore dei bolli tondo riquadrati è stato l'incisore Lodovico Josz nato a Trieste nel 1842 ed esule dapprima in Francia ed in seguito in Italia in quanto convinto irredentista.
I bolli Milano Esposizione sono conosciuti di diversi tipi e sottotipi di cui i 3 principali incisi dallo stesso Josz aventi la caratteristica a "cannocchiale" come venivano chiamati erroneamente a quei tempi (in realtà si sarebbero dovuti chiamare a binocolo) i timbri duplex in ogni caso riportano le diciture "Milano Esposizione 1" e "Milano Esposizione 2".
Andrea
I Bolli Duplex.
Quando erano entrati in uso i bolli numerali, sulle corrispondenze (meno che sulle stampe) dovevano essere apposti due bolli. E ciò, se non dava molto fastidio ai piccoli uffici, ove la mole di lavoro non era eccessiva, causava difficoltà del lavoro negli uffici più importanti, dove la corrispondenza era davvero tanta. Le Poste decisero di somministrare alle Direzioni ed agli uffici di stazione più importantiuna macchina per la bollatura, la quale al vantaggio della celerità accoppia quello di imprimere sulle corrispondenze una impronta ben nitida del bollo.
La macchina imprimeva i due timbri accoppiati incisi in un'unica placchetta, con ambedue le mani si sistemavano le corrispondenze da bollare e con un colpo di pedale s'imprimeva il bollo.
Naturalmente per chi non ne fosse a conoscenza l'inventore dei bolli tondo riquadrati è stato l'incisore Lodovico Josz nato a Trieste nel 1842 ed esule dapprima in Francia ed in seguito in Italia in quanto convinto irredentista.
I bolli Milano Esposizione sono conosciuti di diversi tipi e sottotipi di cui i 3 principali incisi dallo stesso Josz aventi la caratteristica a "cannocchiale" come venivano chiamati erroneamente a quei tempi (in realtà si sarebbero dovuti chiamare a binocolo) i timbri duplex in ogni caso riportano le diciture "Milano Esposizione 1" e "Milano Esposizione 2".



Re: Annullo speciale Esposizione Milano 1906
Ciao a tutti,
spiegazione davvero interessante, non sapevo dell'esistenza di 2 diversi timbri tondo riquadrati per Milano Esposizione.
L'unica cosa che mi lascia sorpreso è la distanza tra i 2 annulli, li avevo presente un pò più vicini, un duplex così è la prima volta che lo vedo.

spiegazione davvero interessante, non sapevo dell'esistenza di 2 diversi timbri tondo riquadrati per Milano Esposizione.
L'unica cosa che mi lascia sorpreso è la distanza tra i 2 annulli, li avevo presente un pò più vicini, un duplex così è la prima volta che lo vedo.

Cordiali saluti.
Alessandro Zeni
STAFF
Sono interessato alla bibliografia postale ed allo studio degli annulli meccanici del Regno d'Italia.
Ogni collezionista in grado di contestare in modo documentato un certificato peritale, ha una conoscenza tale per cui non ha bisogno di richiederlo.
Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
Se un uomo ha fiducia nei suoi mezzi, la parola impossibile non esiste.
Alessandro Zeni
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Ogni collezionista in grado di contestare in modo documentato un certificato peritale, ha una conoscenza tale per cui non ha bisogno di richiederlo.
Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
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Re: Annullo speciale Esposizione Milano 1906
Ciao a tutti,
un ringraziamento a Lucky per le informazioni che ci ha fornito e per le splendide immagini delle etichette chiudilettera dell'Esposizione. Veramente belle.
Hai accennato al Catalogo annulli speciali italiani 1871-1920 dell' ANCAI.
Mi sai fornire notizie in merito?
Andrea, accenna ai tre (3) timbri principali dello Josz. A quali ti riferisci?
Che io sappia lo sono i due simil-meccanici di Milano centro e Milano ferrovia. E il terzo?
Forse il "doppio tondoriquadrato"?
Riguardo i cosidetti pseudomeccanici dei diversi che ho raccolto,tutti presentano l'annullo con differenti inclinazioni. Ne avessi visto mai uno diritto!
Anche il "duplex" in questione è storto!
Potrebbero essere, anche i pseudomeccanici, apposti con macchinetta bollatrice e non manualmente come si ritiene?
un ringraziamento a Lucky per le informazioni che ci ha fornito e per le splendide immagini delle etichette chiudilettera dell'Esposizione. Veramente belle.
Hai accennato al Catalogo annulli speciali italiani 1871-1920 dell' ANCAI.
Mi sai fornire notizie in merito?
Andrea, accenna ai tre (3) timbri principali dello Josz. A quali ti riferisci?
Che io sappia lo sono i due simil-meccanici di Milano centro e Milano ferrovia. E il terzo?
Forse il "doppio tondoriquadrato"?
Riguardo i cosidetti pseudomeccanici dei diversi che ho raccolto,tutti presentano l'annullo con differenti inclinazioni. Ne avessi visto mai uno diritto!
Anche il "duplex" in questione è storto!
Potrebbero essere, anche i pseudomeccanici, apposti con macchinetta bollatrice e non manualmente come si ritiene?
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Re: Annullo speciale Esposizione Milano 1906
cesare ha scritto:un ringraziamento a Lucky per le informazioni che ci ha fornito e per le splendide immagini delle etichette chiudilettera dell'Esposizione. Veramente belle.
Hai accennato al Catalogo annulli speciali italiani 1871-1920 dell' ANCAI.
Mi sai fornire notizie in merito?
Ciao Maurizio,
il catalogo è questo:
E' opera di Paolo Guglielminetti, colonna anche di F&F (ciao Paolo

In merito alla reperibilità del catalogo, puoi contattare il nostro amico Gian direttamente sul website dell'ANCAI (Associazione Nazionale Collezionisti Annullamenti Italiani), a questo link:
http://utenti.lycos.it/ancai/
L'elenco delle pubblicazioni ANCAI disponibili, tra cui anche il catalogo in argomento (e l'immagine qui pubblicata), lo trovi a questo link diretto:
http://utenti.lycos.it/ancai/pubblica.htm
Di più, non avendolo io stesso, non so dirti...


Luca
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Re: Annullo speciale Esposizione Milano 1906
Ciao a tutti,
a quel che mi risulta gli annulli pseudomeccanici sono degli annulli manuali con foggia simile a quelli meccanici dello stesso periodo.
Riguardo le immagini dell'annullo mostrato da Maurizio (Cesare) per la mia esperienza l'ho sempre visto applicato inclinato sulle buste ( o cartoline ), a dir la verità non ne ricordo uno dritto !! Per me è un annullo manuale di forma strana.
Di seguito riporto la targhetta ed lo pseudomeccanico:
Per quanto riguarda i duplex, la loro introduzione risale all'uso abbinato del cerchio singolo con il numerale a sbarre, montato su una bollatrice Daguin, poi con la cessazione di questi annulli si passa all'uso accoppiato dei tondo riquadrati ( 2 montati affiancati ), oppure all'uso di una placchetta con inciso il doppio timbro.
I primi esperimenti di duplex tuttavia risalgono al 1877 a Firenze e Roma, dove fu sperimentata il primo tipo di macchina obliteratrice costruita dall'officina Enrico Dani.
Riconoscere i 2 timbri affiancati dalla placchetta unica è estremamente difficile ed alcune volte impossibile. Emilio Diena definì questi annulli col termine 'ad occhiale' che molti erroneamente storpiarono in 'canocchiale' , termine peraltro errato in quanto al limite dovevano dire 'binocolo'.
Lodovico Josz, attivo incisore di timbri, realizzò diversi duplex per varie città italiane, tra cui Firenze, Genova, Piacenza, Milano Esposizione (1) e (2); inoltre Josz ha realizzato numerosi annulli manuali ottagonali.

a quel che mi risulta gli annulli pseudomeccanici sono degli annulli manuali con foggia simile a quelli meccanici dello stesso periodo.
Riguardo le immagini dell'annullo mostrato da Maurizio (Cesare) per la mia esperienza l'ho sempre visto applicato inclinato sulle buste ( o cartoline ), a dir la verità non ne ricordo uno dritto !! Per me è un annullo manuale di forma strana.
Di seguito riporto la targhetta ed lo pseudomeccanico:
Per quanto riguarda i duplex, la loro introduzione risale all'uso abbinato del cerchio singolo con il numerale a sbarre, montato su una bollatrice Daguin, poi con la cessazione di questi annulli si passa all'uso accoppiato dei tondo riquadrati ( 2 montati affiancati ), oppure all'uso di una placchetta con inciso il doppio timbro.
I primi esperimenti di duplex tuttavia risalgono al 1877 a Firenze e Roma, dove fu sperimentata il primo tipo di macchina obliteratrice costruita dall'officina Enrico Dani.
Riconoscere i 2 timbri affiancati dalla placchetta unica è estremamente difficile ed alcune volte impossibile. Emilio Diena definì questi annulli col termine 'ad occhiale' che molti erroneamente storpiarono in 'canocchiale' , termine peraltro errato in quanto al limite dovevano dire 'binocolo'.
Lodovico Josz, attivo incisore di timbri, realizzò diversi duplex per varie città italiane, tra cui Firenze, Genova, Piacenza, Milano Esposizione (1) e (2); inoltre Josz ha realizzato numerosi annulli manuali ottagonali.

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Re: Annullo speciale Esposizione Milano 1906
L'annullo mostrato in cima al topic e' stato gia' stato correttamente come un tondo riquadrato del tipo duplex che veniva apposto da una bollatrice ad azionamento manuale che imprimeva entrambi gli annulli contemporaneamente (si riconoscono in quanto le due impronte, pur storte, sono ben allineate tra loro).
Dal punto di vista marcofilo l'esposizione di Milano fu tra le più ricche del periodo in esame: vi furono un gran numero di annulli, in gran parte forniti dall’incisore Ludovico Josz, noto per avere proposto alle poste italiane l’adozione degli annulli tondo-riquadrati, e per averne poi fornito un gran numero.
Per l’Esposizione di Milano egli predispose innanzitutto una targhetta meccanica, di cui si e' gia' detto, con ogni probabilità apposta con la obliteratrice Bieckerdike usata in precedenza per la targhetta a bandiera di Milano Ferrovia. Le date d’uso conosciute vanno dall’8 aprile al 23 settembre.
Oltre alla targhetta, lo Josz fornì due annulli pseudo-meccanici (cioè simili come foggia a quelli meccanici, ma apposti manualmente, in questo caso parrebbe proprio a mano) appoggiati agli uffici postali principali della città, e due annulli a mano di tipo tondo riquadrato (che esistono in due versioni: normale e , appunto,"duplex"), da usarsi invece presso i due uffici postali aperti presso l'esposizione:
- ufficio postale al Parco, in un’apposito padiglione presso la galleria del Sempione (denominato MILANO ESPOSIZIONE N.1);
- ufficio postale presso la Piazza D’Armi, nel padiglione del Ministero P.T (denominato MILANO ESPOSIZIONE N.2).
Ecco due padiglioni delle poste, rispettivamente al Parco ed in Piazza D’Armi, che ospitavano i due uffici postali dell’esposizione
(dalla Guida Ufficiale dell’Esposizione, ed. Max Franck e c., Milano, 1906)
Di entrambi questi uffici si conoscono anche i lineari usati (ad esempio) sulle raccomandate, e dei manuali di diversa foggia, del tipo doppio cerchio a lunette rigate.
In termini di rarita', gli pseudomeccanici e i tondi riquadrati, sia duplex che normali, sono abbastanza comuni. Piu' difficili da reperire, invece, la targhetta, i lineari e i doppi cerchi con lunette rigate
Per altre informazioni e per le date d'uso, vi rimando al catalogo che gentilmente l'amico Luca ha gia' citato, ed ai successivi aggiornamente apparsi su L'Annullo de L'ANCAI.
Dal punto di vista marcofilo l'esposizione di Milano fu tra le più ricche del periodo in esame: vi furono un gran numero di annulli, in gran parte forniti dall’incisore Ludovico Josz, noto per avere proposto alle poste italiane l’adozione degli annulli tondo-riquadrati, e per averne poi fornito un gran numero.
Per l’Esposizione di Milano egli predispose innanzitutto una targhetta meccanica, di cui si e' gia' detto, con ogni probabilità apposta con la obliteratrice Bieckerdike usata in precedenza per la targhetta a bandiera di Milano Ferrovia. Le date d’uso conosciute vanno dall’8 aprile al 23 settembre.
Oltre alla targhetta, lo Josz fornì due annulli pseudo-meccanici (cioè simili come foggia a quelli meccanici, ma apposti manualmente, in questo caso parrebbe proprio a mano) appoggiati agli uffici postali principali della città, e due annulli a mano di tipo tondo riquadrato (che esistono in due versioni: normale e , appunto,"duplex"), da usarsi invece presso i due uffici postali aperti presso l'esposizione:
- ufficio postale al Parco, in un’apposito padiglione presso la galleria del Sempione (denominato MILANO ESPOSIZIONE N.1);
- ufficio postale presso la Piazza D’Armi, nel padiglione del Ministero P.T (denominato MILANO ESPOSIZIONE N.2).
Ecco due padiglioni delle poste, rispettivamente al Parco ed in Piazza D’Armi, che ospitavano i due uffici postali dell’esposizione
(dalla Guida Ufficiale dell’Esposizione, ed. Max Franck e c., Milano, 1906)
Di entrambi questi uffici si conoscono anche i lineari usati (ad esempio) sulle raccomandate, e dei manuali di diversa foggia, del tipo doppio cerchio a lunette rigate.
In termini di rarita', gli pseudomeccanici e i tondi riquadrati, sia duplex che normali, sono abbastanza comuni. Piu' difficili da reperire, invece, la targhetta, i lineari e i doppi cerchi con lunette rigate
Per altre informazioni e per le date d'uso, vi rimando al catalogo che gentilmente l'amico Luca ha gia' citato, ed ai successivi aggiornamente apparsi su L'Annullo de L'ANCAI.
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Re: Annullo speciale Esposizione Milano 1906
Se non erro la macchina bollatrice meccanica Daguin fece il suo esordio in Francia nel 1881.
Fu importata in Italia solo qualche anno dopo.
La bollatrice del " annullo a cannocchiale" era un'altra.
la Dani di Firenze, come già detto
L' impronta era si caratterizzata dall' abbinamento del timbro a cerchio con un numerale a sbarre,ma incisi in una unica piastrina il che giustifica l'uso degli annullli numerali a sbarre ben oltre il tempo d'utilizzo loro assegnato.
La bollatrice francese Daguin, invece, mi pare di aver capito, rilasciava un' annullo ricavato dall' abbinamento di due timbri distinti, montati assieme.
La caratteristica che renderebbe identificabile, in teoria, il suo annullo è la distanza costante ( 28 mm)tra il centro dei due timbri che la compongono.
Personalmente ne conosco, con sicurezza, solo uno.
Ed è un Firenze ferrovia del 900 con l'accoppiamento di un timbro a cerchio con un tondoriquadrato. Altri composti di accoppiamenti contigui come le coppie di tondoriquadrati veneti di Padova, Venezia,Bassano e Vicenza considerati da "alcuni" come "Daguin" non ne sono del tutto sicuro. Come nutro dubbi riguardo il Genova ferrovia 905, annullo coevo della
targhetta "bandiera" di cui spero prima o poi qualcuno, forse, potrà darmi un qualche parere
(vedi il topic annullo a bandiera). Non sarebbe la prima volta che scambio lucciole per lanterne. Attendo vostre notizie in merito. Ciao a tutti.
Fu importata in Italia solo qualche anno dopo.
La bollatrice del " annullo a cannocchiale" era un'altra.
la Dani di Firenze, come già detto
L' impronta era si caratterizzata dall' abbinamento del timbro a cerchio con un numerale a sbarre,ma incisi in una unica piastrina il che giustifica l'uso degli annullli numerali a sbarre ben oltre il tempo d'utilizzo loro assegnato.
La bollatrice francese Daguin, invece, mi pare di aver capito, rilasciava un' annullo ricavato dall' abbinamento di due timbri distinti, montati assieme.
La caratteristica che renderebbe identificabile, in teoria, il suo annullo è la distanza costante ( 28 mm)tra il centro dei due timbri che la compongono.
Personalmente ne conosco, con sicurezza, solo uno.
Ed è un Firenze ferrovia del 900 con l'accoppiamento di un timbro a cerchio con un tondoriquadrato. Altri composti di accoppiamenti contigui come le coppie di tondoriquadrati veneti di Padova, Venezia,Bassano e Vicenza considerati da "alcuni" come "Daguin" non ne sono del tutto sicuro. Come nutro dubbi riguardo il Genova ferrovia 905, annullo coevo della
targhetta "bandiera" di cui spero prima o poi qualcuno, forse, potrà darmi un qualche parere
(vedi il topic annullo a bandiera). Non sarebbe la prima volta che scambio lucciole per lanterne. Attendo vostre notizie in merito. Ciao a tutti.
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Re: Annullo speciale Esposizione Milano 1906
In questo caso (Milano 1906) le piastrine sono certamente due, per questo preferisco la denominazione duplex
Paolo
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Re: Annullo speciale Esposizione Milano 1906
ciao a tutti,
Paolo G. ha scritto :
Ottima notizia ! Quella che postato io è del 4 aprile ........ quindi ho la prima data nota ?
In caso di conferma, sarebbe la prima volta da quando colleziono che posseggo una prima data conosciuta.

Paolo G. ha scritto :
Per l’Esposizione di Milano egli predispose innanzitutto una targhetta meccanica, di cui si e' gia' detto, con ogni probabilità apposta con la obliteratrice Bieckerdike usata in precedenza per la targhetta a bandiera di Milano Ferrovia. Le date d’uso conosciute vanno dall’8 aprile al 23 settembre.
Ottima notizia ! Quella che postato io è del 4 aprile ........ quindi ho la prima data nota ?
In caso di conferma, sarebbe la prima volta da quando colleziono che posseggo una prima data conosciuta.

Cordiali saluti.
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Re: Annullo speciale Esposizione Milano 1906
Alex ha scritto:ciao a tutti,
Paolo G. ha scritto :Per l’Esposizione di Milano egli predispose innanzitutto una targhetta meccanica, di cui si e' gia' detto, con ogni probabilità apposta con la obliteratrice Bieckerdike usata in precedenza per la targhetta a bandiera di Milano Ferrovia. Le date d’uso conosciute vanno dall’8 aprile al 23 settembre.
Ottima notizia ! Quella che postato io è del 4 aprile ........ quindi ho la prima data nota ?
In caso di conferma, sarebbe la prima volta da quando colleziono che posseggo una prima data conosciuta.
Credo proprio di si almeno per quanto a me noto che comprende anche i dati pubblicati a varie riprese su L'Annullo dell'ANCAI
Revised by Lucky Boldrini - December 2008
Paolo
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