


Proprio questa mia incapacità di soffermarmi oltre le 2- 3 collezioni mi ha fatto riflettere: Perchè non riunire l'area espositiva in uno o più CD a tema da abbinare ad un biglietto d'ingresso? In questo modo un nucleo di 3 persone potrebbe coprire con una spesa modesta tutto il panorama espositivo.
All'espositore toccherebbe invece di fornire anche la versione digitale della collezione insieme all'originale per poi essere assemblata con le altre a cura dell'ente organizzatore.
So che molto storceranno il naso di fronte ad una nuova tassa ma ormai si paga ad entrare in qualsiasi museo di provincia e 5 euro non cambiano la vita. In cambio si potrebbe avere un CD delle collezioni di apprezzare con calma a casa: tra la fatica per il viaggio (Verona), la camminata tra gli stand, le dida da leggere in ginocchio e quelle in punta di piedi tante cose sfuggono e/o non vengono opportunamente valorizzate.
Tra le collezioni esposte ve n'era una di cui dispongo la versione digitale e vi posso assicurare che non c'è paragone: si legge, si riflette, si impara e a volte si notano e puntalizzano gli errori. Così come la collezione di Mathà incentrata sui rapporti postali tra LV e Napoli avrebbe potuto insegnarci molto...
Penso che nel XXI secolo sia ormai da privilegiare questo tipo di valorizzazione sicuro poi che tutti ne saranno soddisfatti: espositori, mercanti, collezionisti: "da cosa nasce cosa" e da un dettaglio fatto notare può nascere un contatto, da un contatto un acquisto, poi un'amicizia e da tutto comunque un accrescimento culturale che farebbe da volano all'intero settore.
Attualmente le parti commerciali sono affollate, relativamente per periodo ovvio, mentre l'area espositiva registra vuoti storici: per creare un po' di movimento in alternativa propongo l'idea di fare girare tra i pannelli la "bellissima" che stava da Spink.
"Categoria A" verrebbe definita da un noto catalogo.
Pensate sia un'idea fattibile? La prima, ovvio...
